lunedì 2 maggio 2016

Una frase di J. Buchan (I° Lord Tweedsmuir)




Da Wikiquote, legato all’articolo su “John Buchan” (il link di Wikiquote è: https://it.wikiquote.org/wiki/John_Buchan): 

“La civiltà è cospirazione... La vita moderna è il patto segreto della gente benestante per mantenere le apparenze” (da La casa del potere, 1916, cap. 3). 

La traduzione da cui tale frase viene presa è: John Buchan, La casa del potere (The Power-House, 1916), traduzione di C. Mutti, Nuova Editrice Berti, 2012. 

Interessante questo commento su quest’opera di J. Buchan, perché - di nuovo - propizia molte riflessioni: 

The dominant theme of Buchans fiction is the fragility of civilisation. Those with power are not necessarily to be trusted more than anyone else; they may be weak or evil […]. Civilization was contingent on sinful humanity, and could be nothing less than insecure. (Fonte: http://www.firstthings.com/web-exclusives/2009/07/the-neglected-legacy-of-john-buchan).

In realtà, il passo tratto da Wikiquote (“John Buchan”), e che quest’ultima fonte trae dal libro qui sopra citato, in effetti, è riportata ne Il Mattino dei maghi, dov’è citata come “La Centrale d’energia”, come colà venne tradotta l’espressione che, in originale, è “Power-House”, che vuol dire anche “Centrale d’energia”, per l’esattezza Centrale elettrica - in grafia attuale Powerhouse - ma vuol dire anche letteralmente “Casa del potere”, com’è poi tradotto nel libro del 2012 qui sopra ricordato. 
Venendo a Il Mattino dei maghi, ed a quel passo del libro di Tweedsmuir ivi riportato sotto il titolo di “La Centrale d’energia” (la “Centrale elettrica”, per esser esatti), i passi, di cui la frase di Wikiquote è solo un frammento, si possono leggere nella loro interezza in Louis Pauwels - Jacques Bergier, Il Mattino dei maghi, Mondadori editore (Oscar), Milano 1979, pp. 108-113. 
Da questi ultimi passi, si vuol qui riportarne alcuni:
“ ‘… e la civiltà trionferà fino al momento in cui i suoi avversari non apprenderanno da essa stessa la vera importanza della Macchina. Il patto deve durare finché vi è un antipatto. Osservate i procedimenti di quell’idiozia che si chiama attualmente nichilismo o anarchia. Dal fondo di una cava parigina alcuni oscuri ignoranti lanciano una sfida al mondo. A Ginevra una dozzina d’intellettuali russi esaltati complottano per rovesciare i Romanov, ed eccoli braccati dalle polizie d’Europa. Tutti i governi e le loro poco intelligenti forze poliziesche si danno la mano e - il gioco è fatto! - è finita per i cospiratori. Perché la civiltà sa usare le energie di cui dispone, mentre le infinite possibilità dei non-ufficiali se ne vanno in fumo. La civiltà trionfa, perché è una lega mondiale: i suoi nemici falliscono perché non sono che una chiesuola ristretta. Ma supponete …’” (ivi, pp. 111-112, corsivi aggiunti).
 
Si osservi come questo genere di “sfida” venga lanciato anche oggi, amplificato dalla Rete, che però porta al moto browniano, e al “rumore di fondo”, ma i risultati, com’è facile prevedere, non ci sono; né mai vi saranno, su questa sbagliata via. 
Si noti - non dimentichiamoci che J. Buchan scriveva nel 1916 - come “la dozzina d’intellettuali” di Ginevra comprendesse un certo Lenin, che, da solo, non avrebbe mai combinato nulla (e lo sapeva bene), ma trovò, evidentemente, una sua “Centrale d’energia”. 
Poi, i suoi seguaci l’han persa, altrettanto evidentemente … 
“Che cos’è”, dunque, questa cosiddetta “Centrale d’energia”, che, tanto evidentemente, manca ai contemporanei “protestatori” senza progetto? 
“Come” la si raggiunge (o perde)? 


Ai poster (*) l’ardua Sentenza (“il Sentenza” del film di Sergio Leone, “Il buono. Il brutto. Il cattivo” (**)). 





(*) Un esempio, da “Men In Black”: http://posterwire.com/wp-content/uploads/men_in_black-580x859.jpg. Da “The Dark Knight Rises”: http://webneel.com/daily/sites/default/files/images/daily/02-2013/17-the-dark-knight-rises-creative-movie-poster-design.jpg.
(**) Da “Il buono, il brutto, il cattivo” (ecco il manifesto: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/4/4f/Il_buono_il_brutto_il_cattivo.png/1280px-Il_buono_il_brutto_il_cattivo.png), sempre da Wikipedia Commons, questo è un fotogramma di Sentenza: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/6/68/Il_cattivo.png/1280px-Il_cattivo.png. Ed ecco “Il buono” (Wikimedia Commons): https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/5/50/Il_biondo.png/1280px-Il_biondo.png.







2 commenti:

  1. “Che cos’è?”
    Un’opzione: una organizzazione che smercia “mana” a quei gruppi che le propongono un “piano” affine ai suoi scopi. Mmm...
    Altra opzione. Altrove hai scritto, concludendo un periodo: “ci vuole la Potenza”, il che richiama la Shakti, e perciò mi verrebbe da dire che la “Powerhouse” è l’ “energia” trasmessa dall’Alto che da la capacità di agire con efficacia.

    “Come la si raggiunge (o perde)?”
    Seguendo la seconda opzione, verrebbe da dire “invocando” come spesso è stato già detto. Rileggevo qualche giorno fa il capitolo “Possibili e compossibili” di G. in “Gli stati molteplici dell’essere”, e mi è venuto da pensare che per entrare nell’orbita di una “Powehouse” c’è anche il bisogno che si stia seguendo una direzione consona allo srotolarsi degli eventi, perché ovviamente una possibilità che ha probabilità quasi nulle di verificarsi ben difficilmente potrà avere accesso alla “Powerhouse”.

    Però tutto ciò mi porta a voler scavare un po’ di più: esistono diverse gradazioni o livelli di “Powerhouse”? Ne esiste anche una “negativa” (non nel senso di bianchi contro neri, ovviamente, ma è palese che chi oggi voglia far qualcosa che vada nel senso della “corrente negativa” sia molto più facilitato di chi si accorda alla direzione della “corrente positiva” o “verso l’Alto”).

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  2. Beh “smercia ‘mana’” non è un’ipotesi da scartarsi, ma, messa così, non è che sia molto credibile. Diciamo, magari, che è una sorta di “organizzazione” (ma non “materializziamo” troppo, avrebbe detto Monsieur G.) che faccia da interfaccia per essere un “vettore” del “mana”, ovvero della forza “vitale” (nel senso di Aurobindo, il potere “vitale” è “il” potere in realtà, e **nel bene come nel male** eh). La “Shakti”, insomma e differenza?? Beh sì, in pratica è così; “e perciò mi verrebbe da dire che la “Powerhouse” è l’ “energia” trasmessa dall’Alto che da la capacità di agire con efficacia”.
    Oh yesss.

    That is that point.

    That is “Da” Powah (“da” non “the”, come certa gente dell’Asia orientale parla inglese, con un accento che, a me, fa piuttosto divertire). Il potere che **non è i “mezzi”** (“a che serve una spada ben tornita nelle mani d’uno stolto” …), non i mezzi più o meno “raffinati”, ma il potere che si esercita sulle **menti** degli uomini (cfr. “Barbarian Wisdom - The Riddle of Steel -” https://www.youtube.com/watch?v=ReUYKSKYyfU, “What is steel compared to the hand that wheels it”, CHE COS’È LA SPADA A PARAGONE DELLA MANO CHE LA BRADISCE).

    NON È MAI NELLE APPARENZE CHE VI È “IL” SENSO, NÉ CIÒ CHE “DAVVERO” STA SUCCEDENDO, NÉ LE FORZE “VERE” IN GIOCO.


    ‘Seguendo la seconda opzione, verrebbe da dire “invocando” come spesso è stato già detto. Rileggevo qualche giorno fa il capitolo “Possibili e compossibili” di G. in “Gli stati molteplici dell’essere”, e mi è venuto da pensare che per entrare nell’orbita di una “Powehouse” c’è anche il bisogno che si stia seguendo una direzione consona allo srotolarsi degli eventi, perché ovviamente una possibilità che ha probabilità quasi nulle di verificarsi ben difficilmente potrà avere accesso alla “Powerhouse”.’. Sì.

    Potere in cinese è “shi” che vuol dire anche la “direzione degli eventi”, la “situazione” o le “circostanze”: il potere nasce dalla situazione, dalle circostanze, dalla direzione dell’orizzonte degli eventi. Senza questo, nemmeno Dio ti può aiutare.
    Ed un uomo cattivo, con il “potere” in mano, può far gravi danni, come la proverbiale perla dei racconti arabo-persiani di “jinn” e cose simili.

    Queste son tutte considerazioni poco “palatabili” ad “orecchie moderne”, ma le “orecchie moderne”, come ben si sa, sono in realtà sorde … Come tu dici, dunque, il “potere” e la “Powahhouse” implica(n) che si segua “una direzione consona allo srotolarsi degli eventi”.
    Oh yeah …


    Ora ‘esistono diverse gradazioni o livelli di “Powerhouse”? Ne esiste anche una “negativa” (non nel senso di bianchi contro neri, ovviamente, ma è palese che chi oggi voglia far qualcosa che vada nel senso della “corrente negativa” sia molto più facilitato di chi si accorda alla direzione della “corrente positiva” o “verso l’Alto”)’.

    Alla prima: sì.

    Alla seconda: sì.



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