domenica 24 aprile 2022

Frasi “MOLUSSICHE”, di G. ANDERS

 

 

 

 

 

 

 

 

[…] poiché testimonia che il disordine ha fatto irruzione nell’intero corso dell’esistenza e si è a tal punto generalizzato da far sì che noi viviamo in realtà […] in un sinistro ‘carnevale perpetuo’”.

R. GUÉNON, Simboli della scienza sacra, Adelphi Edizioni Milano 1975 (edizione “Gli  Adelphi”, 1997), p. 135.

E mai  MAI – tali frasi sono state più ATTUALI di OGGI, di “ORA” …

 

 

 

 

 


 
 
 

«Coraggio! Mancanza di fantasia!» (Espressione molussica)”, G. ANDERS, L’uomo è antiquato, Il Saggiatore, Milano 1963, p. 233.

 

 

[…] la stessa cosa avviene in ogni trasmissione: non esiste fantasma trasmesso in cui non sia già insito, elemento integrale e indissolubile, il suo «senso», cioè ciò che dobbiamo pensare di lui e i sentimenti che deve suscitare in noi; non ce n’è uno che non ce ne fornisca, «in aggiunta», la reazione che si richiede da noi. Cosa di cui, naturalmente, non ci rendiamo conto. E ciò perché la quotidiana, incessante ipernutrizione a base di fantasmi che si presentano in veste di «mondo» c’impedisce sempre di provare fame di interpretazione, d’interpretazione personale [vecchio stadio, superato in quanto da tempo si fornisce anche l’interpretazione, poiché la fame rimaneva, ma il fenomeno – con quest’aggiunta importante – rimane inalterato ancor oggi, anzi, ben peggiorato da Internet che si trasmette con telefonini e tablet (il vecchio “pc” aveva ancora una sua localizzazione, il “device” non seguiva l’individuo come una sua protesi, vi era dunque una residua “materialità”]; e perché quanto più veniamo rimpinzati in modo arrangiato, tanto più dimentichiamo questa fame [mai del tutto, ed ecco giungere delle interpretazioni “ad usum delphini” così come le false alternative, cioè il “complottismo”]. Ma il fatto che la mancanza di libertà ci appare ovvia, che non la sentiamo affatto come una mancanza di libertà [che poi è il punto]; o che, semmai, ci appare soave e comoda, è più funesta di qualsiasi privazione di libertà che sia palese e riconoscibile come tale [questo spiega tanti fenomeni, apparentemente “inspiegabili”, nelle stesse “democrazie occidentali liberali”]: poiché il terrorismo procede in punta di piedi [ovvero: “acclimatazione”], perché esclude ogni idea di un’altra condizione possibile [senza dubbio è così], ogni idea di opposizione [ma non di contrasto: è quel che diceva Baudrillard dei sistemi basati sul codice, il “no” è parte del sistema, cioè del “codice”].

Abbiamo fatto precedere la nostra trattazione da una favola: la favola del re che regalò carrozza e cavalli al figlio che vagabondava per il paese contro la sua volontà e che accompagnò il dono con le parole: «Ora non hai più bisogno di andare a piedi.» Il significato di quelle parole era: «Ora non ti è più consentito», la loro conseguenza però «Ora non lo puoi più fare»: Dunque, a quanto pare, abbiamo raggiunto felicemente questo «non potere»”, ivi, pp. 193-194, corsivo in originale, mie osservazioni fra parentesi quadre.

Quel che – nel lontano 1963 – solo s’intravedeva, per cui Anders usava la – desueta – categoria (filosofica) di “fantasmi”, Baudrillard li chiamava invece: “simulacri”.

Conviene qui precisar bene che NON È che un simulacro sia “privo di effetti” o sia una cosa che “non esiste”, al contrario esiste, eccome! Governa le vite, produce degli effetti, SI “NUTRE” del sangue degli uomini, solo che non ha un’esistenza “in quanto tale”, ma solo “seconda”, cioè richiede che vi sia qualcosa “prima” di cui esso è – appunto – l’ “immagine” (simulacro = immagine). Quello di cui parlava Anders illo tempore si è che il simulacro (da lui chiamato, appunto, “fantasma”) si riferiva ancora ad una “realtà” cosiddetta “oggettiva”, cioè che esisteva indipendentemente dal simulacro: ed è ciò che, ancora, dicono, ma da un bel po’ di tempo NON È PIÙ COSÌ, da quando, cioè, il simulacro ha cominciato a “riferirsi” direttamente a se stesso, cioè ad UN ALTRO simulacro. Pertanto le notizie, per fare un esempio, è sempre più difficile stabilire se siano “vere” o “false”, la “realtà” un tempo “oggettiva” è così manipolabile che anche la meno “falsa” notizia è (sempre) un po’ “falsa”, insomma: è il “criterio” di “vero e falso” che l’epoca della simulazione, nella “fase dell’autoreferenza”, mette in questione; ora, la radicalità di un tal cambiamentoepocale davveroè passata sotto silenzio. In ogni caso, priva di ogni consapevolezza: il passaggio dal mondo dei “fantasmi” a quello dei “simulacri” è avvenuto senza scosse (apparenti, nella realtà le società sono entrate in fase implosiva).

 

 

La difesa tragicomica. L’uomo odierno si crea resistenze artificiali a scopo voluttuario”, ivi, p. 194, corsivi in originale. Questo chiude a tutte quelle – apparenti – “difese” o “resistenze” (unicamente “virtuali” quand’anche si pretendano “virtuose”, peraltro davvero “tragicomiche”) nelle quali si balocca “l’uomo contemporaneo”, ed alle proteste (debolissime, incredibilmente deboli) dove, di volta in volta, viene eletto uno pseudo “difensore”, una fasulla pseudo “alternativa” che si mostra, sempre, far parte del gioco stesso (1). Si tratta nient’altro che della forma odierna del “re del Carnevale” (anche detto “re per un giorno”), portato in trionfo per un giorno e – simbolicamente (in origine, però, veniva realmente bruciato (2)) – “bruciato” il dì seguente. Solo che, oggi, non si brucia più nessuno realmente, anche il “bruciare” è un simulacro, non per questo non ha conseguenze: chi si sia trovato, per così dire, “sulla cresta dell’onda” subitamente ne viene fatto scendere tanto in malo modo quanto la fase di – fasulla e mendace – “ascesa” era stata invece gradevole: un’esperienza piuttosto “piacevole”, non è vero? E c’è sempre un “re per un giorno” in questo mondo, non è vero? L’ultimo “re per un giorno” si chiama V. Putin … Certo, potrà resistere più o meno a lungo, ma è “bruciato” di fatto. Certo, ha i suoi seguaci ancora, e può ancora far danni, nessun dubbio, ma non è più “re”, quando sembrava che potesse fare chissà che … In politica si chiama chi si ritrova in questa fase “un’anatra azzoppata”, l’anatra può ancora volare, ma non camminare poiché l’anatra è zoppa, e lo sarà per sempre. Non è l’unica anatra che la crisi ha reso zoppa né l’unica che rimarrà, in un modo o nell’altro, azzoppata ma è un’anatra ben grossa.  

 

 

Se qualcuno impiegasse la bomba nella stolta speranza di ottenere con ciò un determinato fine limitato, otterrebbe un effetto che al suo fine non assomiglierebbe nemmeno di lontano. La strada non sboccherebbe nella meta, ma, al contrario, l’effetto del presunto «mezzo» metterebbe fine allo scopo. E non sarebbe un effetto, ma un’imprevedibile catena di effetti, di cui la fine della nostra vita non costituirebbe che un anello tra gli altri.

Avrebbe senso, quindi, parlare di «mezzo», soltanto se qualcuno mirasse, con proposito realmente erostratico, proprio a questa «fine di tutte le cose»”, ivi, p. 250, corsivo in originale. NO COMMENT.

 

 

«Sudiciume condiviso da migliaia è pulito» (detto molussico”, ivi, p. 246. Molto attuale, non è vero?

 

 

«Gli dèi della peste» è il detto molussico «sono signori pacifici e non sono personalmente malati di peste». A loro somigliano le divinità dell’annientamento odierno: dal loro aspetto non si potrebbe certamente giudicare che cos’è che potrebbero scatenare; e il loro sorriso è benevolo, e persino senza falsità, ma non c’è nulla di più spaventoso del sorriso sinceramente benevolo delle divinità della perdizione”, ivi, p. 296. IDEM … cioè: Molto attuale, non è vero? NO COMMENT …   

 

 

 

 

 

Andrea A. Ianniello

 


 

 

 

(1) “Nessun giocatore dev’essere più grande del gioco stesso. Rollerball”, J. BAUDRILLARD, Della seduzione, Cappelli editore, Bologna 1980, p. 181, corsivo in originale.

 

 

 

(2) Come in “The Wicker Man”, il film originale, del 1973, non il – brutto, peraltro – remake (“Il prescelto”, 2006; la canzone omonima “The Wicker Man” degli Iron Maiden è, invece, del 2000). La differenza tra i due film è difficile da sottostimare poiché davvero enorme: l’originale è un “cult” per neo pagani eccetera, ma pure per cinefili, pieno di riferimenti vari, mentre il secondo al massimo è un (mediocre) film “horror”. Stop.

 

 

 

 

PS. Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/03/la-fine-della-globalizzazione.html.

Non se ne parlava già da tempo? Si sta realizzando

 

Torniamo al, sempre, fondamentale post: cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/lo-stato-di-eccezione-globale-c-schmitt.html.

Cosa stan cercando di fare, La Nato & sodali se non cambiare lo “stato di emergenza globale” (Virilio), “misto” con lo “stato d’eccezione” (Schmitt), cioè quel che – ormai dal 2020 – si sta vivendo, in un – vero e reale, stavolta – stato di eccezione? Riuscendoci? Non riuscendoci? Entro quali termini?

Dove porta tutto questo?

Temi di scarsa, o nessuna, importanza, senza dubbio ...

Inoltre si sente dire che quel che vale nella “realtà” deve valere sul “web” – o sui “social” – per cui quel che si vuol fare, in realtà, è far equivalere la realtà “virtuale” – simulata – con quella cosiddetta “sociale”, concreta. Ed ecco l’ “iper digitalizzazione”, e cioè quando fra il “reale” ed il “virtuale”, fra l’effettivo ed il simulato, sparisce la differenza. Non è, però, che così si rende “reale” qualcosa di reale, ma si rende “reale” qualcosa di simulato: quel che mancava infatti ad Anders, la percezione – ma di questa comprensione non si vedono tracce neanche oggi! – che fra “simulato” e “concreto” doveva sparire ogni differenza = tutto il mondo diventa “simulazione”, il che non vuol dire “situazione priva di conseguenze”, anzi!, ma vuol solo dire che questo gigantesca struttura seconda “si nutre” della “realtà concreta”, come un Moloch. E un tale “stato del mondo” è, senz’alcun dubbio, ben “oltre” la “globalizzazione”, che appare ormai come uno stato irrimediabilmente passato.

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

14 commenti:

  1. Cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/2022/04/12/till/

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  2. The Evolution of Nuclear Bomb Atomic Bomb Scary Sound || SPECTACULAR ||
    https://www.youtube.com/watch?v=RV-_Q7tI42g
    Russia releases secret footage of 1961 Tsar Bomba hydrogen blast
    https://www.youtube.com/watch?v=YtCTzbh4mNQ
    Earth Nuclear Explosions 1945-1998 Isao Hashimoto (short version).
    https://www.youtube.com/watch?v=Z8aWgRuVIxs
    Questo è un link, invece, aggiornato al 2009:
    https://www.youtube.com/watch?v=dGFkw0hzW1c
    Nuclear blast (with sound)
    https://www.youtube.com/watch?v=_3qDsFcURmM
    Nuclear Blast: Real Audio + Audio Reconstruction
    https://www.youtube.com/watch?v=Mn7PeI2UyEM
    Vi è un altro filmato – proprio di quest’ultima esplosione, quella documentata dal filmato il cui link si è appena riportato – che fa vedere come i militari e civili presenti a distanza, e che stavano vedendo l’esplosione, ridevano e sorridevano: era per loro soltanto uno spettacolo … appunto, Anders diceva che la nostra era l’età non dell’angoscia, ma dell’ incapacità di provare angoscia, salvo che per piccole cose.

















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    1. Sempre sul terzo: le voci sulle pressioni americane su Bennett perché israele metta le sanzioni alla russia sono significative, peraltro è un governo pericolante. Chiaro che la russia ha come carta quella di allargare il conflitto al M. O., visto lo stallo in Ucraina, stallo dovuto alla semplice ragione che non è mai stata una guerra russo-ucraina, ma una guerra russia-nato interposta ucraina. E la russia non può vincerla, tutt’al più fare patta: una nazione contro una coalizione difficilmente può vincere.

      Peraltro ricordo che, secondo S. Quinzio, il “katèchon” era il giudaismo, il rito rabbinico in buon stato che impediva al terzo tempio di poter fare i suoi riti (terzo tempio che non è la ricostruzione “filologicamente corretta” dell’edificio “tempio di Gerusalemme” ma invece la ripresa dei ritti, che è come dire che “Cristo non è mai sceso nella carne”, solo che ci vuole la “giovenca rossa” e di nuovo torniamo a condizioni non facilmente ritrovabili e sulle quali l’uomo non può nulla poiché non sono condizioni meccaniche). E, insieme al giudaismo, per lui era la modernità così profondamente influenzata dall’ebraismo. Su quest’ultima, tra cui la democrazia, ci siamo: la democrazia è un simulacro da decenni, essa è la maschera delle oligarchie che dominano l’Occidente, i fatti ultimi non fanno che confermarlo. Ma è l’altra condizione che, sinora, non si è mai pienamente verificata pur essendo la religione giudaica sempre più in crisi da tempo.









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  3. * solo che ci vuole la “giovenca rossa” e di nuovo torniamo a condizioni non facilmente ritrovabili e sulle quali l’uomo non può nulla poiché non sono condizioni meccaniche)*

    infatti sul web si trovano notizie inerenti la nascita della giovenca rossanel 2018 , soltanto che questa giovenca è stata creata tramite l'ingegneria genetica con embrioni di red angus , tuttavia una "commissione" ne sta valutando la purezza .

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  4. Dallo stato d’emergenza globale allo stato di **ECCEZIONE** - “schmittiano” - globale, Cacciari manca di veder proprio questo: **si sta realizzando quel che lui paventava**, solo **NON** con le modalità che pensava.
    E che credeva? Che in Italia si potessero fare cose del genere, ma che valore **reale** avrebbe avuto? Nessun valore.
    Quindi NON ERA l’ “italietta” il soggetto – ed oggetto – dell’azione …

    Stan tentando di farlo, senza però ancor esserci arrivati pienamente, perché la “guerra occulta del petrolio” (Robin) - “e del gas”, aggiungo io - trova delle opposizioni. Ancora. Per certi aspetti, non gli sta andando troppo bene …

    Peraltro le voci dicono che la Russia stia tornando – o voglia farlo – al Gold Standard? Se ne diceva un tempo, su questo mini blog, non è vero?? …






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  5. ORO , argomento facilissimo :))))) mi permetto di aggiungere un link inerente le riserve auree nel 2022 :
    https://www.verafinanza.com/la-nuova-classifica-dei-paesi-con-le-maggiori-riserve-auree/
    l' Italia è il 3° paese , dopo USA e Germania , prima della Francia (4°) e Russia 5°.
    Piccola nota, l'11° paese - tacchino( sic) - è la Turchia :))))))

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  6. Sa di situazione “finale”, la crisi continua, si accresce – come sta facendo di giorno in giorno (mettono i “tetti” ai prelievi, sempre più stringenti, come il limite al contante – anch’esso sempre più “cappio” – e questo in vista della “crisi di liquidità” in vista; il supporto energetico si fa sempre più incerto (cosiddetti “blackout” han la possibilità di verificarsi sempre più frequentemente), ed anche questo è interessante: insomma stanno pian piano uccidendo la “Grande Prostituta”, “detronizzandola”, per così dire …) – e le società si spappolano e ci si deve (chi può!) salvare al livello individuale. Questo è il quadro verso cui siamo indirizzati, dunque **niente** (ma proprio niente!) a che spartire con la Seconda Guerra Mondiale.
    Si va dunque verso il “chaos systemico” (come detto **in più** d’una occasione), si va, cioè, verso il “punto d’indecidibilità” (di cui si parlava già degli **anni** fa) e questo viene aggravato (e peggiorato) **anche** grazie all’attuale tentativo di “stato d’eccezione” (“schmittiano”) in atto.

    Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/03/lemergenza-ormai-sara-lo-stato-normale.html


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  7. Se tu, guidando una macchina che ha perso aderenza, svolti in modo improvviso, proprio allora rischi di perderne il controllo del tutto.

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  8. Quanto alla famosa Europa, in realtà è sempre stata una proiezione, cioè solo l’estensione del “contingente americano”, come lo chiamava G. Galli; essa non ha nessuna reale autonomia, in poche parole. Punto. “Geopoliticamente”: non esiste. Al massimo è uno spazio economico: come diceva M. Dolcetta “illo tempore” . . . Poteva, e in teoria, potrebbe ancora usare proprio questa crisi per cercare un **suo** spazio, ma con i governanti di oggi, suvvia . . . non scherziamo!


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  9. Che una guerra nucleare possa essere una guerra “limitata” è un’illusione che non attesta nient’altro se non la completa incomprensione di cosa siano le armi nucleari.

    La natura delle armi nucleari **è** quella della non gestibilità delle **conseguenze** del loro uso: è la loro natura propria.

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  10. Risposte
    1. Cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/lo-stato-di-eccezione-globale-c-schmitt.html



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