giovedì 21 aprile 2022

“Frammento” (link sul blog gemello)

 

 

 

 

Cf.

https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2022/04/frasa-111-frammento.pdf.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

13 commenti:

  1. interessante , molto !
    Purtroppo nn di facile lettura , ma non per la complessità degli argomenti quanto per l'impaginazione, alqualto disperesiva per l'interlinea doppia ed il carattere , ovvero le note a piè pagine e le note di chiusura non sono di facile lettura e questo non agevola la lettura . Per il contenuto nulla da eccepire , anzi; posso solo dire che come sempre in Occidente complichiamo le cose :) , ovviamente è una battuta , che poi è soltanto la conseguenza della modernità .

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    1. Prima cosa, le cose sono alquanto complesse, non complicate, ma complesse sì; poi, seconda cosa, la difficoltà di lettura è, in parte, voluta, ma solo in parte.
      Anzi in cosddetto Occidente si fa di tutto per semplificare ogni cosa fino al semplicismo: in tal modo, chi legge non fa sforzo alcuno. Se non fa nessuno sforzo ciò che ne trae rimane zero, poiché non gli è costato nulla.
      Quel che non costa niente vale pure iente.
      Un minimo di sforzo si **deve** chiederlo, dare senza chieder nulla in cambio porta solo alla svalutazione di quanto si vuol dare.




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  2. Interessante come sempre,grazie!
    Probabilmente è accaduta la stessa cosa su fine 400 inizio 500,se si legge eros e magia di Culianu si trova materiale interessante come avevo fatto notare un po di tempo fa in un commento mi pare a un post su Galli

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    1. Vero è così, fu quella una fase storica dove si è avuta quella “liaison dangereuse” che ha dato origine al famoso “Occidente” i cui “fasti” vediamo sotto gli occhi, e vedremo, poiché la pressione da est e, prima, da sud ha come scopo quello di portare al “nucleo” del “R. A.” …
      Che ormai è sempre più possibile, concretamente.
      Ed ovviamente sarà qualcosa di molto diverso da ciò di cui tanti han parlato, e sognato …



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  3. anzi; posso solo dire che come sempre in Occidente complichiamo le cose :) , ovviamente è una battuta , che poi è soltanto la conseguenza della modernità .

    questa frase era riferita al simbolismo occidentale , nel senso che sarà per forma mentis mia particolare ma comprendo meglio i simboli indù per dire o anche quelli della nostra antichità...( greca o romana) altri simboli mi sono più ostici :)
    riguardo lo "sforzo" il kung fu...bhe....sforzo si ... ma la vista inizia a latitare è Agnis che fugge ;)

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    1. Certo è vero che il simbolismo indù è più esplicito (ma c’è anche la trappola della chiarezza), ma il mio rilievo era, per così dire, “didattico”, se tu dai qualcosa senza mai che quel qualcosa “costi” un minimo di sforzo, è sicuro che quel qualcosa sia svalutato. Ecco tutto. Poi la vista, certo, può dar dei problemi, anche per questo il carattere è grosso.


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  4. https://www.blogger.com/profile/0948310494839860668222 aprile 2022 22:24
    Certo è vero che il simbolismo indù è più esplicito (ma c’è anche la trappola della chiarezza), ma il mio rilievo era, per così dire, “didattico”, se tu dai qualcosa senza mai che quel qualcosa “costi” un minimo di sforzo, è sicuro che quel qualcosa sia svalutato. Ecco tutto. Poi la vista, certo, può dar dei problemi, anche per questo il carattere è grosso.

    “se tu dai qualcosa senza mai che quel qualcosa “costi” un minimo di sforzo, è sicuro che quel qualcosa sia svalutato”.

    Certo, ma a mio avviso lo sforzo deve essere a livello di comprensione, deve “rompere” lo schema mentale ovvero permettere che l’intuizione “irrompa” travalicando la deduzione; del resto anche Guenon diceva che quando ci sono gli aiuti si devono usare, mi ricordo il passo dove citava l’esempio del camminare a piedi o usare il cavallo per compiere il percorso.
    Tornando in tema, ieri sera in tv c’era uno programma che parlava della Regina Elisabetta II, il programma e questo “frammento” mi hanno fatto ricordare alcune connessioni inerenti le dinastie nobiliari europee, in particolare il mito di Melusina e dei Lusignano  Savoia , ma di fatto mi ha “ricordato“ il cosiddetto “sangue blu” ovvero perché proprio “BLU” ??? E “rovistando” tra i miei materiali in archivio ho trovato un vecchio scritto di Bruno d'Ausser Berrau (che credo sia uno pseudonimo) scaricato da un sito ( episteme, sito che pubblicava scritti interessanti di alcuni autori come Spedicato , Vinci , Albrile, Donnini , Acerbi) , questo scritto l’ho ritrovato anche in un altro sito , ed è stato “rivisto”, “arricchito” sia graficamente che a livello di informazioni , tra i molti riferimenti , nello scritto, oltre che Guenon, vengono citati Georgel, Robin , B.G. Tilak, Vallè , Corbin.
    La tematica di fondo è la stessa del “frammento” in alcuni punti ci sono contatti, perlomeno a livello di informazioni e fonti.
    Non posto link o riferimenti espliciti, perché rispetto la “policy” del blog.

    Concludendo….Il frammento è stato utilissimo , ha “attivato” la reminiscenza , il “ricordo” !

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    1. Certo è così, generare il “ricordo” – “smriti” – è lo scopo di tanta “traditio”, nel senso vero del termine, non in quello colloquiale che ha preso, cioè il “tradizionalismo”, che ha di solito scopi di tipo politico, ma di basso livello. Non discuto che uno voglia interessarsi al mondo politico, ma – se vuol essere al livello – non può, soprattutto non deve, svilire certe tematiche per ragioni di bottega: sbagliatissimo ma oggi è successo di tutto. Voglio solo dire che questo è lo stato di oggi, punto. La cosa fondamentale sta nel non confondere piani diversi e nient’affatto congruenti.
      Sì ricordo quel sito e non mi stupisce, invece, di certe “congruenze” poiché quelle sono le fonti, alla fin fine.

      Ricordo bene la storia di Melusina e dei Lusignano, mi pare – ma non posso confermarlo, si devono vedere le fonti ed ora cito a memoria – che un Savoia sposò una Lusignano, dal che deriva il titolo di “re di Gerusalemme” da parte dei Savoia, perché una delle ultime Lusignano portò in eredità questo titolo quando, però, essi – Lusignano – eran ormai solo re di Cipro. Ricordo anche Robin: secondo lui, dai Lusignano – i quali ebbero delle cariche importanti nell’Ordine – sarebbe derivata la deviazione interna ai Tempari, che ci fu: **non** quel che pretesero Filippo il Bello & sodali, quello no, ma che l’Ordine avesse visto delle deviazioni al suo interno è vero, anche se de Molay morì rivendicando la purezza dell’Ordine nelle sue linee essenziali.


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  5. Ho citato i Lusignano...per dire che tra leggenda e verità ogni stirpe nobile fa risalire le proprie origini a personaggi mitici o appartenenti al mondo sottile o entrambi; il "sangue blu" invece ha correlazioni con la "caduta" ovvero la solidificazione del mondo dopo la caduta ...in fondo è tutto correlato . Oggi non esiste "purezza" tuttavia permangono retaggi non solo sul piano fisico ma anche su quello sottile.
    Il tradizionalismo di oggi mi sembra si possa assimilare al teosifismo dei tempi di Guenon , è il "verosimile" che proprio per questo seduce tanto .

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  6. Sito molto interessante, complimenti. Mi perdonerà se faccio un commento che potrebbe sembrare anche fuori tema. In rete ho trovato un pdf di un ordine che si dichiara di tipo o rito egizio, scusate eventuali imprecisioni da profano da parte mia, che introduce il concetto di Alta Collegia, cioè società segrete superiori di cui non si sa quasi nulla se non che gestirebbero tutte le altre società segrete, massoniche, iniziatiche, di ogni tipo. Non ho trovato altri riscontri al merito da parte di studiosi di queste questioni. Sono un modo diverso per riferirsi ai centri iniziatici di cui parla Guenon? Mi piacerebbe un vostro punto di vista. Grazie Anonimo 2

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    1. No i “centri iniziatici” nel senso di Guénon *non sono* gli “Alta Collegia” cosiddetti, di cui si parla da tempo al riguardo di “super logge” alla base del sistema “ombra” di oggi, “Alta Collegia” che sono in pratica quel “terzo livello” di cui parlava S. Hutin “illo tempore”, secondo il quale vi sarebbe un primo livello, quello delle società cosiddette “segrete” che però non lo sono affatto perché ci si può iscrivere, ecc. ecc. (per esempio i famosi “Bilderbergers” et similia son di **questo** livello, se ragioniamo da tal punto di vista); vi sarebbe un secondo livello, di forze già più decisive, più ristrette, ma non sarebbe neppur questo il livello “decisore”, “in ultima istanza”, quest’ultimo, infatti, sarebbe un terzo livello che qualcuno – tanto per dargli un nome – può anche chiamare “Alata Collegia”, ma ci si fa parte per cooptazione. Cosa sono: son dei gruppi – che **non sono** “società” nel senso “profano del termine – i quali gruppi si compongono di “obbedienze” differenti (anche contrastanti, dal punto di vista “profano”, ed ecco che tutti i “complottisti” & C. si perdono immantinente, perché secondo loro le opposizioni esteriori entrerebbero in tal campo: e che razza di campo “superiore” sarebbe quello nel quale le opposizioni di un campo “inferiore” si ripresentano pari pari??, sarebbe un campo inferiore, dunque non sarebbe superiore!, ma non si accorgono della contraddizione palese in cui cadono!), di “obbedienze” differenti, anche contrastanti (da punto di vista “profano”), unite – **unite** – dal **fine** che perseguono. Che poi è il punto decisivo. Qual è tal fine? **Non si sa**, NON già perché qualcuno non “voglia” dirlo, ma perché **NON si può** proprio dire perché risulterebbe **incomprensibile** al lettore comune, all’individuo comune giacché ne manca proprio il linguaggio: si sarebbe fatalmente, inevitabilmente malintesi ed equivocati, così aggiungendo confusione alla sin troppa confusione già esistente. E che senso avrebbe? Nessun senso. Non se ne parla molto perché questo è il livello decisionale “ultimo” della struttura di “società segrete” che domina il nostro mondo altrimenti così “libero” e “democratico” … sto ironizzando, chiaro … Questo sono, in poche parole. L’architettura **realmente** “occulta” – cioè: che non si vede, le altre, ben più note, società segrete di livello inferiore SI VEDONO, dunque NON può proprio essere il livello DECISIONALE – che sta dietro al mondo com’è oggi. In soldoni, stringi stringi, questo è quanto. Il che non significa che parlarne abbia chissà qual gran significato: tra un caffè e l’altro, e parlando dell’aumento dei prezzi della benzina e della crisi inevitabile in cui si sta, si dice pure: - Oh, sai, ci son gli “Alta Collegia”! E l’altro: - Accidenti, oh! Fine conversazione. Che senso ha? Nessun senso. Una domanda mal posta non può trovare risposta. Una domanda ben posta ha già in sé la risposta. L’errore sta sempre nella domanda. La cosa importante sta nel capire che ci sta un livello decisionale più alto delle varie “appartenenze”, stop. Questo nulla ci dice dei **fini** reali, che poi è il punto vero. Gli “Alta Collegia” sono un livello superiore, decisionale, della strutturale residuale nel mondo iniziatico su questo pianeta nel tempo attuale. Poi vi è tutto un mondo: come si son formati? Son sempre stati così o c’è stata una tendenza all’ “unificazione”? Tale tendenza perdura pur nelle crescenti divisioni, peraltro “volte” – o “accettate” o “permesse che sia – da un tal livello? Ai poster – quelli che si attaccano al muro – l’ardua risposta …




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    2. Grazie della risposta. Anonimo 2

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