domenica 9 settembre 2018

“M.I.B.”









“Va aggiunto che alcuni studiosi tentano di slegare questi strani individui dall’ambito esclusivo dell’ufologia e fanno risalire la loro esistenza ad epoche ancor più remote di quelle che abbiamo qui analizzato. Ai tempi, così si dice, erano noti come Ordine Nero. Un insieme al soldo dei potenti che aveva il compito di mantenere inalterato lo status quo delle cose. Per secoli il nemico giurato di questa santa alleanza di uomini fu la cultura. Nell’Europa medievale il modo migliore per mantenere il controllo sul popolo era garantirsi la loro ignoranza [anche oggi!, solo che i mezzi son diversi: spesso si ricorre alla falsa informazione!, secondo la teoria del “chiodo scaccia chiodo”], così che i maggiori esponenti del potere, che spesso erano i religiosi, gli unici depositari della conoscenza, potessero mantenere stabile il loro controllo sulle masse. 
Ovviamente quest’associazione di uomini, che sembra contasse migliaia di affiliati in tutte le regioni del mondo, spesso si trovò costretta a mettere a tacere segreti ancor più inconfessabili, legati magari alla magia e all’alchimia, facendo sparire dalla circolazione intere biblioteche di libri, oltre che personaggi depositari di un sapere superiore. Furono forse loro a sovrintendere all’Inquisizione [molto ma molto “forse”, diciamo pure: illazione, mera illazione, il che non significa che non vi possa essere una cosa come quella qui su ipotizzata, solo che non coincide con alcuna organizzazione chiara ed evidente o ben nota, che sia l’Inquisizione, per alcuni, o la Massoneria, per chi ha delle altre tendenze, ma è, evidentemente, un “qualcosa” di ben più nascosto e “tentacolare”, sfuggente o camaleontico, per poter durare così a lungo: senza questa premessa, necessaria, tutta l’ipotesi decade] […].
Impossibile dunque trarre qualunque tipo di conclusione su questi incredibili personaggi [qui l’autore citato è più realistico]. Quello che sembra chiaro è che il loro intento è quello di fare in modo che le conoscenze che abbiamo non vengano in nessun modo messe in discussione o scardinate [idem]. Quello che abbiamo studiato a scuola, sia che si parli di storia o di scienza, è la verità e tale deve restare anche di fronte a prove incontrovertibili che quello che sappiamo è solo una piccola parte del mistero che ci avvolge. Tutto questo perché la nostra società, e soprattutto la nostra economia, si basano su determinate credenze che non devono in alcun modo essere messe in dubbio. Scardinare certi punti saldi potrebbe spingere le persone a cominciare a pensare in modo differente. Questo rischierebbe di mettere in crisi determinati ruoli e allo stesso tempo distruggere il potere così come oggi lo concepiamo. Quello che gli Uomini in Nero sembrano fare è proprio questo: proteggere chi detiene il potere ed è terrorizzato dal rischio di poterlo perdere”[1].














Andrea A. Ianniello





[1] G. L. Margheriti, I personaggi più misteriosi della storia, Newton Compton editori, Roma 2013, pp. 326-327, cap. “Uomini in Nero. L’organizzazione che mantiene lo status quo”, ivi, pp. 317-327, mie osservazioni fra parentesi quadre. L’ incredibile illusione che “l’ignoranza” farebbe parte del passato – del bistrattato, o tris trattato – “Medio Evo”, inventato dai moderni, fa ridere, o piangere. Alla radice vi è la confusione tra informazione ed effettiva conoscenza: le due cose possono perfettamente non coincidere, anzi, talvolta opporsi persino.













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