“Lemuri” … (Qualche – BREVE! – delucidazione su **alcuni** “aspetti” de “LA” fine, 1)

 

 

 

 

“La contro iniziazione non potrà mancare di avere quel carattere meccanico che è presente in tutte le produzioni del mondo moderno: essa ne sarà l’ ultimo prodotto ed il suo aspetto sarà paragonabile all’automatismo dei «cadaveri psichici»”.

R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Edizioni Studi Tradizionali, Torino 1968, p. 327, corsivi e grassetti miei.

 

“In fondo, l’odio per il segreto non è altro che una delle forme dell’odio per tutto ciò che va al di là del livello ‘medio’ e anche per tutto ciò che si discosta dall’uniformità che si vuol imporre a tutti. È però, proprio nello stesso mondo moderno, esiste un segreto che è conservato meglio di ogni altro: ci riferiamo alla formidabile opera di suggestione che prodotto e che intrattiene la mentalità attuale, che l’ha costruita e, si può dire, ‘fabbricata’ in modo tale che essa non può far altro che negarne l’esistenza o anche solo la possibilità, il che, certamente, è proprio il metodo migliore, un metodo di un’abilità veramente ‘diabolica’, perché questo segreto non possa mai essere scoperto”.

ID., Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, p. 89, corsivi e grassetti miei.

 

“… quell’ «odio del segreto» su cui, secondo Guénon, si sarebbe fondato l’Occidente”.

R. CALASSO, L’Ardore, Adelphi Edizioni, Milano 2010, p. 44, corsivi e grassetti miei.

 

“Data la posizione del cane e della balena nel circolo di quinte [i rapporti di “quinta” MUSICALI], questi animali costituiscono tutta la parete superiore del circolo si-fa-do (sol)-re. Al contrario, il coccodrillo, il cui luogo centrale sembra esser il mi (acqua-terra), occupa la zona terrestre re-la-mi-si, in quanto quest’animale simboleggia la fecondità, la cultura umana e la potenza terrestre. L’antica cultura egizia lo metteva in relazione con l’ arcobaleno e gli attribuì il potere di minacciare il cielo (asse valle-montagna), dato che il coccodrillo è l’unico animale la cui gola è diretta verso il cielo. Nella lotta che avviene tra il cielo e la terra, la gola del coccodrillo rappresenta la forza della terra che si oppone alla gola della montagna. Come la balena [NB], che ha due boccacce, grazie alle sue due posizioni (re e si-fa), il coccodrillo si rappresenta spesso con una coda a forma di boccaccia. Nella cultura messicana si aggiunge a questa rappresentazione l’idea che quest’animale, simbolo della terra feconda e della cultura umana [NB], sarà decapitato alla fine del mondo [alla “FINE DEL MONDO”, la “cultura umana” verrà finita …!]”.

M. SCHNEIDER, Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche, Rusconi Libri, Milano 1986, p. 292, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.

 

 

 

 

Ho parlato varie volte de “LA” FINE, dicendo che – se si avesse avuto tempo ed opportunità – ne avrei parlato con più “dovizia” di particolari: sinora, però, tal tempo e tale opportunità sono mancati ambedue … Qualcosa si può, tuttavia, dirne – “in ‘brevissimo’”! – riportando dei vecchi passi di un libro su Paracelso. Chiaramente, la persona intelligente ben comprende come questa difficoltà nel “dire” attesta che vi è – nel processo di “FINE” – un “QUALCOSA” che fa parte dell’ “indicibile”, di ciò-che-NON-“SI”-può-“dire” … Ovvio, vi è anche una chiara e netta opposizione “contingente”, tuttavia quest’ultima è “maschera” di “ALTRO” che, poi, è “IL” nemico, QUELLO VERO.

Per questa ragione ho detto: “Qualcosa si può, tuttavia, dirne” … Appunto: qualcosa!

Ora l’ “antefatto” è che i “resti – SOTTILI! – dei ‘morti’” (quel che diceva Guénon sia ne Il Regno sia in Errore dello spiritismo (1923), centoun anni fa!) possono esser “evocati” ed dunque “usati” (un mero eufemismo!) NEL “PROCESSO” di “FINE” dei “TEMPI” – alias: fine del PRESENTE CYCLO – …!

Ma si addivenga, orsù, “allo punto” in “quistione” … deh!

 

“Caballi, Cabales, Lemures. Corpi astrali di uomini che morirono di morte prematura, ossia che furono uccisi o si uccisero prima di esser giunti al termine della vita. Possono essere più o meno coscienti e intelligenti a seconda delle circostanze in cui vissero e morirono [ma, considerati questi tempi, si può dedurne facilmente che la “MESSE” di tali “caballi” o lemures è oggi TANTISSIMA!]. Sono le anime in pena legate alla terra [= i “morti insepolti” delle varie tradizioni, ed i “FRATELLINI” della religione popolare cinese], che vagano nella sfera dell’attrazione terrestre (Kama-loka) fino a che arriva il tempo in cui sarebbero morti per legge naturale, quando avviene la separazione dei loro principi più alti da quelli più bassi [la “SECONDA morte”, COSIDDETTA, de l’ Apocalisse di Giovanni, cioè]. Essi immaginano di compiere azioni corporee [COME i “cadaveri psichici” su ricordati da Guénon …!], mentre in realtà non hanno corpi fisici, ma agiscono solo nel loro pensiero [dal/con il qual essi influenzano i viventi!, qui vi è la “chiave di volta” dell’intera questione!]; i loro corpi, tuttavia, appaiono a loro reali come i nostri a noi. In certe necessarie condizioni [Nota Bene] possono comunicare con l’uomo attraverso i «medium» [ED ECCO l’interesse di Guénon per lo spiritismo, ed eccone LA RAGIONE], o direttamente grazie all’organizzazione medianica propria di un uomo”, F. HARTMANN, Il mondo magico di Paracelso, Edizioni Mediterranee, Roma 2010 (prima edizione 1982), capitolo dal titolo “SPIEGAZIONE DEI TERMINI USATI DA PARACELSO”, pp. 49-50, corsivi in originale, grassetti miei, commenti miei.

“Elementali. Spiriti della natura. Sostanziali ma (per noi) invisibili, son esseri di natura eterea, che vivono negli elementi dell’aria, dell’acqua, della terra o del fuoco. Non hanno spiriti immortali, ma son fatti della sostanza dell’anima ed hanno vari gradi d’intelligenza. I loro caratteri son molto diversi [assomigliano, per certi aspetti, ai jinn islamici, pur nella – GROSSA – differenza d’ “immagine” che le varie tradizioni ne forniscono]. Rappresentano, nelle loro nature, tutti gli stati di sentimento [attenzione a questo termine: qui è la CHIAVE]. Alcuni son benefici, ed altri maligni [ESATTAMENTE COME i “JINN”].

Elementari. Cadaveri astrali dei morti [“CADAVERI ASTRALI” E “CADAVERI PSICHICI” sono ESATTAMENTE LO STESSO concetto di fondo, espresso in linguaggio diverso, ma ci si riferisce PRECISAMENTE alla STESSA “cosa”!]; la controparte eterea della persona un tempo vivente, che prima o poi si decomporrà nei suoi elementi astrali [“salvo che” tale “decomposizione” non venga però “ARRESTATA” o RALLENTATA moltissimo: ED ECCO il concetto delle mummie!; poi vi è il caso della persistenza della “parte PSYCHICA” di cui s’è detto parlando della “reincarnazione”, che QUESTO È, quindi la “reincarnazione” (cioè “metempsicosi” più esattamente) NON È per “TUTTI”!], come il corpo fisico si dissolve negli elementi a cui appartiene. Questi Elementari, in condizioni normali [NB], non hanno una loro propria coscienza [NB], ma possono ricevere vitalità [IDEM: QUESTO farà l’ “A.”, per cui, quando Guénon diceva che – alla lontana, chiaro – la sfera da cui proveniva lo “spiritismo” fosse “la sfera dell’Anticristo”, NON “se l’inventava” né lo diceva perché aveva preso un colpo di sole!] da persone medianiche e quindi essere, per pochi minuti [ed ESSI SUFFICIUNT!], nuovamente galvanizzate, per così dire, alla vita e ad una (artificiale) coscienza [NB!], così che possono parlare ed agire ed apparentemente [NB!] ricordare cose che fecero durante la vita. Molto spesso vengono usati dagli Elementali [NB], che se ne servono come maschere per rappresentar defunti ed ingannare i creduli. Gli elementari delle persone buone hanno scarsa coesione ed evaporano presto [NB]; quelli dei malvagi possono sussistere a lungo [NB], quelli dei suicidi […] [NB] hanno vita e coscienza loro proprie finché non è avvenuta la divisione dei principi [cioè la “seconda morte”, cioè, la dissoluzione – nei suoi elementi costitutivi – del “corpo astrale”]. Questi sono i più pericolosi [i “fratellini” più pericolosi, poiché particolarmente “galvanizzati” (per così dire)]”, ivi, pp. 51-52, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.

“Lemures. Elementali dell’aria [Nota Bene]. Elementari dei defunti [“ELEMENTALI” ed “ELEMENTARI” NON SONO LO STESSO, pur avendo, senza dubbio, una similarità]. Spiriti «battitori» che producono manifestazioni fisiche”, ivi, p. 54, corsivo in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. Dunque, tali “spiriti” possono causare “manifestazioni fisiche” (qui è una delle “chiave” del fenomeno “Ufo” cosiddetto)

“Melosinae. Spiriti elementali dell’acqua che di solito appaiono in forme femminili, ma che possono anche assumere forma di pesci o di serpenti. Hanno un’anima ma non un principio spirituale [NOTA BENE]; possono tuttavia ottenerlo unendosi con un uomo [quel che diceva Il conte di Gabalì, tra l’altro] […]. La forma umana è la loro vera forma; le forme animali sono solo assunte [NOTA BENE].

Sono anche chiamate Ondine”, ivi, p. 55, corsivi in originale, grassetti miei.

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

PS. Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/09/frammento-12quadris-in-nota-ovvero-3.html