“Per conoscere le ragioni di questa perversione della spiritualità, bisogna per un momento lasciare la tradizione celtica e rivolgersi all’antica tradizione egizia, e meditare su una lettera dal Cairo, datata 22 aprile 1932, in cui Guénon parla della sopravvivenza di una magia molto pericolosa e ordine infero, d’origine egiziana [“egizia” sarebbe più corretto, nota mia], che sembra essersi rifugiata principalmente in certe regioni del Sudan. Non si può fare a meno di stabilire una relazione fra queste tenebrose influenze – la cui terra d’elezione divenne la ‘remota regione del Sudan’, cui allude ancora Guénon nel Regno della Quantità (cap. XXVI) – e il ‘crepuscolo degli dèi’ che, oscurando la tradizione celtica ed egizia, ridussero [sic] gli antichi santuari abbandonati a luoghi di rifugio di questi ‘residui psichici’, i soli che permangono allorché lo Spirito si è ritirato. Vedremo più avanti che ci sono delle ragioni ben precise per cui si associano i destini pervertiti del Celtismo con quelli della tradizione egizia. In ogni caso, il Belen gallico [l’Apollo celtico] non fu maggiormente risparmiato del suo omologo greco – al quale, del resto, secondo Macrobio [in nota vi è il riferimento: Saturnali, L. 1, XVIII], era consacrata la Lycopolis egiziana –. E il Cristianesimo fece scadere il luminoso Apollo al rango di demone. Fu l’Apollion dell’ Apocalisse (IX, II) … Non vi sarebbe dunque nulla d’inverosimile nel fatto che, in terra celtica, il dio dalla testa di lupo, dopo l’occultamento del suo aspetto solare e propriamente apollineo, abbia ceduto il posto a questo dio dalla testa d’asino, d’origine egiziana, ma destinato ad un ‘impero’ universale [corsivi miei], e ‘che altri non è se non Set o Tifone’ [articolo Sheth, in Simboli di Guénon, citato da Robin in una nota: chi lo voglia, quindi CONTROLLI e CONFRONTI con attenzione], il cui culto, secondo Guénon, ‘permane ancora ai nostri giorni, e alcuni affermano pure che esso dovrà continuare sino alla fine del ciclo attuale’ [Guénon]” (J. ROBIN, René Guénon. Testimone della Tradizione, Il Cinabro, Catania 1993, p. 43, corsivi in originale (quelli da me aggiunti son segnalati fra parentesi quadre), grassetti miei.
Ed dunque, che la Rivoluzione francese – che avrebbe dato inizio alla fase “secolarista” della “deviazione moderna” (Guénon), fase NON solo finita, ma SFINITA, ricordiamocelo sempre e cerchiamo di non combattere la battaglia del giorno prima … –, sia quindi avvenuta in terra ex-gallica non è certo un fatto “casuale”. Né lo è il detto che “il Regno dell’Anticristo” sarebbe “iniziato da Tzarfat”, vale a dire la Francia (in ebraico), come, sempre Guénon, interpretava un passo della Lettera di Nostradamus.
Dietro tutta questa crisi attuale, fronteggiata da una coalizione molto ma molto debole, molto divisa (sogna chi la prende per gli Alleati della Seconda Guerra Mondiale), e che vede nella Francia e zone vicine, un punto “focale”, DIETRO questa crisi si deve vedere UN “SEGNO” preciso, NON certo “casuale” anch’esso. [E dal tempo della “Nota n.16” le cose si sono chiarite sempre meglio …]
In Sudan vivono ancora i Lemba, il popolo particolare degli “uomini leopardo”, che, tra l’altro, suscitò l’attenzione di Leni Riefenstahl, la famosa autrice del Triumph des Willens, nel qual “celebrava” (e **letteralmente!**) il “Reichsparteitag” (in italiano chiamato il “‘Raduno’ di Norimberga” ma in tedesco è il “Giorno del Partito del Reich”) del 1934 a Norimberga [90 anni fa esatti!], [un] INTERESSANTE documento (storicamente parlando) perché fa vedere la Norimberga di PRIMA dei forti bombardamenti cui fu sottoposta nel corso nell’ultima parte della Seconda Guerra Mondiale.
E questo consente di precisare perché non ci può proprio essere una coalizione forte come gli Alleati della Seconda Guerra Mondiale: giusto, infatti, chiamarla “coalizione” e non Alleati, termine quest’ultimo che implica un coinvolgimento ed una coordinazione ben superiore, SIA quantitativamente, SIA, SOPRATTUTTO, QUALITATIVAMENTE, in ordine al condividere degli atteggiamenti e delle vedute di BASE, cosa che oggi è semplicemente impossibile.
Il problema – vero, VERISSIMO! – è che oggi tanti son rimasti con la testa in una FASE PASSATA, che dico: TRAPASSATA! E, Per capir bene la differenza basta fare due più due = quattro: QUELLA era l’epoca del CULMINE della “solidificazione”, per dirla con Guénon. […] [Ma] tutto lo sviluppo dagli anni Settanta in poi è andato nella direzione dell’indebolimento della figura stessa di “STATO”; e vi erano dei capi, senza dubbio spesso criminali e quasi sempre criminosi, ma figure “forti”, NON certo quelle sbiadite nullità, questi veri e propri fantasmi di leadership propri della nostra oscura e grottesca scena contemporanea. In altre parole, quel momento È PASSATO: definitivamente PASSATO.
Chi confonde la Terza Guerra Mondiale “a PEZZI” con la Seconda commette lo stesso errore di chi si attendeva che la Seconda fosse “la replica” della Prima, e si trovò così completamente spiazzato, completamente. E chi ancora ricorda, e PARLA E RIPARLA di quel momento – DEFINITIVAMENTE passato (TRAPASSATO!) –, sta giocando “il gioco delle tre carte”: cioè sta MASCHERANDO le intenzioni di chi “fa” il “gioco” stesso …
Si Badi Bene: “permane ancora ai nostri giorni, ed alcuni affermano pure che esso dovrà continuare sino alla fine del ciclo attuale” … [NB] “A buon intenditor …”
@i
PS. Per le dette ragioni – di cui sopra” – sempre ritorno sul tenebroso affaire, e v’insisto, perché su queste “cose qui” si basa una parte non irrilevante del presente futuro che stiamo vivendo … e che vivremo!
C’è poco da fare, rimane vero:
RispondiElimina“«Sudiciume condiviso da migliaia è pulito» (detto molussico)”.
G. ANDERS, “L’uomo è antiquato“, Il Saggiatore, Milano **1963**, p. 246.
Ti mettono di fronte al “FAIT ACCOMPLI” e lo chiamano: “libertà”, c’è poco da fare: così funziona il mondo di oggi.
«Io faccio così, poi son casi tuoi» è il “detto talismanico” della “nostra” - **loro** - epoca: ma mica funziona(va) così la famosa è poco da fare, eh!
E invece funziona così oggi, “ladies and gentlemen” ... Ovvero: la ricetta per i peggiori disastri della storia.
@i
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/05/sporciccia-2.html
“(…) segno della cosa era la discesa delle Aurore Boreali a latitudini sempre più basse”, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/05/indubbiamente-poi.html
Cf.
RispondiEliminahttps://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/08/ps-1.pdf
@i
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https://associazione-federicoii.blogspot.com/p/blog-page_24.html
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/una-vecchia-copertina-dedicata-federico.html
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http://www.superzeko.net/doc_incanus/IncanusDieciAnniDopoUnNecessarioAggiornamentoSulleSetteTorri.pdf.
Cf. p. 18, gli atavismi.
Il motivo per cui ci si è soffermati spesso sull’ “affaire” vien detto qui su …
RispondiEliminaCf.
RispondiEliminahttps://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/2013/12/02/fine-del-systema-detto-della-grande-prostituta/
CF.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/11/il-verme-e-nella-mela-sir-winston.html
Già stava “nella mela” ...