“L’intero mistero di cui stiamo discutendo contiene tutti gli elementi di un mito, e potrebbe essere utilizzato per scopi politici o sociologici. Un fatto, questo, illustrato dal curioso legame tra i contenuti dei rapporti stessi e il progresso della tecnologia umana, dalle navi aeree ai dirigibili, ai razzi fantasma, ai dischi volanti – un legame che non ha mai ricevuto un’interpretazione soddisfacente in un quadro sociologico. Per quanto riguarda l’ultimo punto, trovo notevole che la prima istanza di un blackout causato da un UFO si trovi ne Il bar del crepuscolo, un’opera teatrale scritta da Arthur Koestler nel 1933. durante lo spettacolo, che si svolge su una piccola isola dove sta per scoppiare una guerra civile, un enorme ‘meteorite’ vola sopra la città con un fischio acuto mentre tutte le luci si spengono. Il velivolo si tuffa in mare e due esseri, vestiti con tuta bianca che si muovono come in trance, arrivano a terra e si presentano come messaggeri inviati ad avvertire l’umanità che ha tre giorni di tempo per rimediare alle proprie miserie e sofferenze. Altrimenti, dicono le creature, l’umanità sarà distrutta e ripopolata da una razza superiore. Allo stesso modo, son in debito con Donald Hanlon per aver sottolineato che il primo riferimento agli effetti degli UFO sul funzionamento delle auto apparve in un romanzo scritto nel 1950 da Bernard Newman ed intitolato The Flying Saucer. È vero che quando Newman ha scritto il suo libro, circolavano già alcuni rapporti UFO riguardanti disturbi magnetici (delle bussole). Già nel 1944 i militari avevano accumulato notevoli informazioni su oggetti volanti non identificati, e la prima indagine scientifica su larga scala era stata fatta l’anno precedente. Ma rimane il fatto che la coincidenza tra queste opere di fantasia e i dettagli reali dei resoconti che provengono dal pubblico è notevole, e apre la strada ad una speculazione senza limiti. Sfortunatamente, questo è proprio il punto in cui dobbiamo smettere di fare congetture”, J. VALLÉE, Passaporto per Magonia, Venexia Editrice, Roma 2021, pp. 208-209, corsivi in originale, grassetti miei. Si notino le date: 1933 e 1950 (ed anche 1944, significativo); dunque sono cose, son temi noti da tantissimo tempo …
Comunque che i militari abbiano “accumulato notevoli informazioni” non ci dice niente né ci serve ad alcunché, possono accumulare ciò che vogliono, “scumulare”, dire o non dire, disperdere, o far ciò che credono, è tutto “un versare del nulla nel vuoto”, un cercare di riempire un bicchiere senza fondo, troppa è la distanza tra il modo di pensare che si necessita per “capire” queste “cose” rispetto alla mentalità che hanno effettivamente. Ben altro è dunque in gioco rispetto ad “armi” di “avversari politici” dell’America!
“Palloni spia” cinesi ce ne saranno pure, però NON HANNO NIENTE A CHE SPARTIRE con gli “UFO”!
Ma ciò non possono proprio capirlo, né mai lo capiranno. È dunque completamente inutile che abbiano “accumulato notevoli informazioni” e continuino a farlo.
@i
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/04/frammento-4-di-j-vallee.html
[s-cangellato], poi ripresentato:
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/06/sul-blackout-e-su-falle-varie-nel.html
[di nuovo, ri s-cangellato]
Sottovalutate queste parole di Vallèe.
RispondiEliminaCf.
RispondiEliminahttps://www.revenantjournal.com/contents/performing-kirk-a-search-for-authenticity-in-the-dramatisation-of-the-life-of-the-fairy-minister-reverend-robert-kirk/
Cf.
Eliminahttps://www.revenantjournal.com/wp-content/uploads/2021/02/007-Performing-Kirk.pdf
(È lo stesso testo di K. Manwearing, però in formato pdf, più pratico)