Il problema di fondo (“fait accompli”)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il problema di fondo è la crisi – strutturale – dei sistemi democratici, crisi profonda, strutturale appunto, che sta giungendo al punto d’irreversibilità. Il “punto di non ritorno” famoso … Fare la guerra IN – e talvolta pure A – “tutto il resto” del mondo **NON** risolve il problema, che è interno, non esterno; la via presa la chiamo neo maccartismo, e si basa, come il precedente, sull’ **HYPER** atlantismo. 

 

“Sgretolare la democrazia”, come dice qualcuno: questo ERA lo scopo, senz’alcun dubbio. Scopo RAGGIUNTO. È un mero fatto. Ma oggi si vive di opinioni, opinioni che – simulacro – ricoprono anche i fatti più evidenti e “sotto gli occhi” che possano esservi. Questo è oggi un potente strumento per ottenere – ma, soprattutto, per mantenere – il consenso, cioè LA MERCE fondamentale della politica.

 

La crisi attuale ha radici profonde, profonde davvero …

Come si risponde al fatto?

Al fatto compiuto? Al “fait accompli” …

Occorre “parlare al conducente”, porgli domande, questionare le “sue” – apparenti – “scelte”, ma si è così disabituati a farlo, chiusi come siamo nel nostro piccolo “piccolo” cosiddetto.

“Così muore la libertà, sotto scroscianti applausi” (“Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith”, 2005 [*]) … come si dice in cf.

https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2023/06/impolitiche-con.jpg [**]

 

La situazione venutasi a creare fa da detonatore della crisi dei sistemi democratici, crisi ormai in atto, però, da MOLTI e MOLTI anni.

 

@i

 

 

[*] Star Wars: So this is how liberty dies,

https://www.youtube.com/watch?v=xSX2y2nrO30

8 giu 2022

“For a safe and secure society”, si ascolta, frase tradotta – male, come accade sovente – in italiano con questa frase: “Per una società più salda e più sicura”, dove il “più” non ci sta in originale, e “safe” non vuol dire “salda” ma salva. E cioè la frase suona in tal modo: “Per una società salva e sicura”, dove lo stesso – ormai ex senatore, divenuto imperatore, ormai – che dice queste cose HA PROVOCATO lo stato di crisi al quale lui stesso – lui stesso – “deve” porre “rimedio” … suona familiare?

E lo stesso senatore che ha brigato – istigando (con falsi mezzi e provocazioni) –, la “ribellione” degli Jedi, per poi presentarsi come IL “salvatore” DALLA “ribellione” stessa – per poter essere il “salvatore” cosiddetto. Suona familiare? E il cosiddetto “impero” non viene proclamato con una “rivoluzione” ma, invece, con una “riforma” che ha lo scopo di “assicurare la sicurezza e la continua stabilità” – una retorica che ricorda molto i “nostri” tempi – “la repubblica verrà ‘riorganizzata’” –, si ascolta dire … Retoriche comuni oggi, non è vero? D’altronde, lo stesso Gurdjieff diceva che nessuno fa mai qualcosa per il “male” ma solo per il “bene”, “così come lo comprende” … e sul piano della “comprensione” che ci sta sempre un piccolo problemino, non è vero? …

[**] La differenza – quella vera – tra una situazione “filmica” – e cioè alla fin fine piuttosto esplicita – e la situazione reale, di oggi, si è che oggi NESSUNO (ma proprio NESSUNO) proclamerà MAI alcun “impero” cosiddetto. Sarebbe infatti come autodenunciarsi, sarebbe una mossa STUPIDA, in effetti. Difatti oggi, nella presente situazione, il gioco deve continuare finché sarà utile, il velo va mantenuto. Riforme, sicurezza, emergenze, lo “stato d’eccezione” in extremis. Con mescolanza varie tra le cose diverse che s’è detto: ben poco è, oggi, ben definito. Tanto più il sistema va in crisi, tanto più ha difficoltà a discriminare, a distinguere fra stati e cose sostanzialmente alquanto differenti, ma così è, una mescolanza gigantesca, come se i “limites” fra le cose, fra istituti e forme, siano sempre più labili …

Con scorno dei “complottisti” vari, nessuno sarà mai così esplicito, ma il velo sarà mantenuto. E cadrà – in parte soltanto – quando sarà utile; nemmeno allora, però, cadrà mai del tutto. È come un “gioco d’ombre” solo che ombre prendono sempre più “vita” …   

 

 

PS. Cf. 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/06/1923-2023-100-anni-fa-2-una-pagina.html