mercoledì 22 novembre 2023

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Esattamente sessant’anni fa – il 22 novembre del 1963 – fu assassinato JFK, cosa di cui accennai – SOLO accennai, **NON** vi sono cosiddette, **pseudo** “speciali” (sedicenti) “rivelazioni” di alcuna sorta! – in questo testo, la cui copertina si riposta qui sotto:

 

A. A. IANNIELLO, Pietre che cantano 2, stampa privata


 Copertina di:

A. A. IANNIELLO, Pietre che cantano 2, stampa privata in un numero limitato di copie (non credo ve ne siano più) presso la Universal Books di Cosenza, s.d. (in realtà 2015, ma, in effetti, c’avevo pensato, di fare la piccola stampa privata, l’anno precedente, cioè il 2014).

Grossa Bibliografia ragionata, in gran parte confluita nel mio piccolo testo – di riflessione storica – sull’alchimia in san Tommaso d’Aquino (del 2021), per cui basta leggersi quella Bibliografia lì se si vuol conoscerla.

Vi era solo un accenno alla vicenda di JFK, ed ecco perché ricordo tal testo nella presente occasione, vicenda considerata (nel testo) solo come una sorta di “aperçu” per il mondo del retroscena della storia, senza voler fare pseudo “rivelazioni” di sorta. E tuttavia, tuttavia già in quel tempo era più che chiaro che “certe” forze, al tempo (sessant’anni fa) emerse in azione diretta – per poi riporsi nel “retrobottega” – sarebbero presto a loro volta riemerse negli anni successivi (successivi rispetto a quelli del 2014 e 2015, gli anni, cioè, nei quali fu fatta la stampina) … E così è stato (tempo passato, prossimo però, poiché riemerse sono …) in effetti.

Il punto davvero importante dell’osservazione, fatta in quel tempo, era questo, non altri.




@i

 

 

 

 






















 

 

 

 

10 commenti:

  1. In particolare, in due note - una finale - si parla di J. F. Kennedy, mentre il capitolo di Premessa - intitolato “La Chiave di volta” (2008), è dedicato ad un monumento sul quale dovrebbe uscire una breve monografia, sempre a breve.


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  2. Iersera – ma credo verso il pomeriggio tardi –, venerdì, ha trasmesso, su La7, un documentario (australiano, credo, a giudicare dagli studiosi interpellati, la gran parte di università australiane) sulla Prima Guerra del Golfo, interessante. Allora fu “fatto” il NWO, progetto fallito, in cosa fallito? Nel fatto che la “legalità internazionale” si trovava nel suo centro, ecco perché non procedettero ad invadere direttamente l’Iraq dell’epoca, perché, se l’avessero fatto, sarebbero andati oltre i limiti della risoluzione dell’ONU, e sarebbe stata guerra “illegale”, guerra che, al tempo, aveva l’appoggio praticamente dell’intero mondo, il punto di massima potenza reale dell’America, nessun dubbio. Nel 2003, Seconda Guerra del Golfo, volevano ancora la legalità internazionale ma non potevano più ottenerla se non mentendo sulla armi di distruzione di massa che l’Iraq avrebbe avuto e che, poi, non si trovarono mai. Oggi non se ne importano più della legalità interazionale = il NWO **non esiste più** e da tempo, come qui si è detto “in tempi non sospetti” (ma era chiaro ed evidente), cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/12/and-so-nwo-is-definitively-over-sonido.html
    Leggevo un vecchio libro di Asor Rosa, del 1992, sul cambiamento che la Prima Guerra segnò, l’inizio della fase “imperiale” oggi in crisi. Anche Guéhenno ne scrisse, nel 1994 –, e si trova citato in questo blog, le cose sono sul binario da tempo – nel suo libro sulla fine della democrazia (tema ripreso, in maniera diversa, in “Impolitiche Considerazioni”, perché oggi puoi parlar seriamente di politica solo se parli in modo impolitico). Ambedue le analisi, pur pieno d’osservazioni molto interessanti, davano però per scontato che il “progetto (para) imperiale” americano avesse successo, cosa cui personalmente non ho mai creduto: e non ha, infatti, successo avuto … Ed ecco perché, a partire dall’ ***inevitabile* “stato critico” in atto** – attenti a costruir “imperi”, “Gli imperi nascono, gli imperi muoiono” (“Storia dei Tre Regni”, parafrasi) – si è scelto lo stato d’emergenza senza fine, per poter andare in “stato d’emergenza” cosa quest’ultima che, però, sinora, NON È loro riuscita, o almeno riuscita bene, solo in parte, in modi zoppicanti ed insufficienti. In attesa d’ “altro! …? Senza dubbio, ed anche questo È STATO già detto …!
    Che cosa s’è “inceppato”, per così dire? Basta(va) leggersi Wallerstein, metà anni Novanta (metà degli anni Novanta!, dov’è stata ‘sta gente in questi anni?, ah, tenevano famiglia … capito) … La CRISI SYSTEMICA, ed anche su questo abbiamo discettato a lungo qui. Quel che oggi “temono” (ah ah!) – ma non han fatto altro che portarci qui! – e cioè che il fuoco acceso in una parte del sistema possa diffondersi altrove, come diceva proprio Wallerstein. Ma ciò a causa della crisi sistemica in atto, dell’incapacità di un sistema, in **stato critico**, di poter ridurre le sue contraddizioni interne. Anzi, e rincaro al dose, in “Impolitiche” quel che si sostiene si è che gli interventi fatti, soprattutto in questi ultimi due anni, hanno acuito, e peggiorato, e non poco, la “situazione” (in senso pasoliniano), questo è quanto.










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  3. Proprio in questi dì stavo leggendo – in relazione a super noti fatti di cronaca – le profezie della “Vǫlva” nordica, la “Vǫluspá” – anche scritto: “Völuspá” –, laddove si dice che gli “scudi son rotti”, gli “scudi” e cioè **I LIMITI** propri ad ogni struttura sociale qualsivoglia: oggi! Tale “rottura” degli “scudi” – quei “limiti” che consentono ad una società di funzionare, tra cui i legami di famiglia, che crollano, le guerre intestine senza fine, il caos climatico crescente, insomma: un quadro che, a suo modo e nel suo linguaggio, è praticamente uguale a quello delle scritture indù sulle parti finali del “Kali Yuga” (praticamente identico!) –, tale “rottura” degli “scudi” è **IL** PRODROMO della fine dei “lacci”, quei limiti **rituali**, questa volta (dunque **non** meramente “sociali”, posto che in altri tempi i due ordini di realtà *ERANO RICOLLEGATI strettamente*!), fine dei “lacci” che “tengono fermo” il “Lupo della Fine”, cioè Fenrir. E – alla fine – il Lupo “corre libero” (“… en freki renna” …) per il mondo. Con gli “uomini lupo” = i nostri contemporanei, avidi e senza senso dei propri limiti, e lo vediamo quasi ogni giorno uscendo di casa. E ricordo qui una vecchia citazione di Levalois a tal proposito (in u vecchio post) … E ricordo anche un detto dell’ispettore Callaghan, diciamo non esattamente un “uomo cosciente dei propri limiti”!, che pure disse: “Ogni uomo deve conoscere i propri limiti” … Ma eran gli anni Settanta del secolo scorso, qualche barlume avevano, forse, ancora … oggi è tutto spento …
    La natura si unisce all’uomo, e l’uomo alla natura, nel crescente caos … che non ha, però, ancora “sviluppato” il suo – **vero** – potenziale! Non ancora, non ancora …

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  4. Unanimità dolce. Cf. https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2022/11/vi-sara-.-.-..pdf


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  5. L’insicurezza è diffusissima, “laggente” non si sente “sicura” ed era questo che “si” voleva (leggi: che “certe” forze volevano …)… Peraltro, molte sono donne, quindi un gruppo molto importante per condizionare la società intera: “la stabilità della società si basa sulla sicurezza di piccoli investitori e casalinghe”, disse un certo Cancelliere, che di “mentalità delle masse” se ne intendeva un pochino … ma giusto un po’ …! L’insicurezza ormai attraversa l’intera società: infatti, da recenti sondaggi – per quel che valgono (attestan solo un cosiddetto “mood” nel momento presente) – ciò è chiarissimo, anche se tra le donne, nell’elettorato femminile cioè, il sentimento dell’insicurezza raggiunge punte del ben 80%! Praticamente quasi tutte! In campo maschile si “ferma” – si fa per dire! – “solo” a qualcosa in più del 60%, “solo” …! (“solo” …, ah ah …, si fa per dire …)
    E così, tanta insicurezza, che ci sta davvero, per carità, non lo nego affatto, viene però alimentata IN e CON delle proporzioni *davvero* gravi ed esagerate: perché?!
    Quali ne sono i **reali** motivi? E chi, poi, mai potrà “dare” – ma per davvero, ma PER DAVVERO!, **niente “spot elettorali”, please!** –, chi potrà mai “dare” delle *risposte adeguate* ad una tale “domanda” …?
    Nessuno.
    Nessuno.
    Nessuno.
    Perlomeno Nessuno in … ambito politico, religioso, economico, filosofico, sociale, in *ogni* ambito **umano** in un senso qualsiasi!! Ma c’è “qualcuno”, sì, c’è “qualcuno” …
    Ma “qualcuno” – sì! – **crede** di poterlo “fare” –, crede di poter, cioè, “rispondere” ad una “tale domanda” –, crede …






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  6. Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”18 luglio 2022 alle ore 06:05
    Gridano sempre “al lupo, al lupo”, poi, quando effettivamente “il lupo” viene, nessuno se ne accorgerà …
    Infatti attenti a gridar sempre “al lupo, al lupo”, perché … può venire!
    I miti scandinavi, difatti, son chiari, a tal proposito: per quanto il “lupo” ci sia sempre stato, sono **le azioni fuori centro** da parte degli uomini che “precipitano” (“precipitatio a diabolo”, semper i’ dicea nella vecchia community) la situazione del mondo nel senso di un definitivo squilibrio **A FAVORE** delle forze inferiori: “Il disordine, l’odio, la venalità, i tradimenti, l’egoismo, la violenza, il caos imperversavano [**imperversano**] nel mondo”, Ch. LEVALOIS, “Il simbolismo del lupo”, Arktos Oggero Editore, Carmagnola (To) **1989** - proprio “sull’orlo” dell’inizio della “G. C.”, grande crisi, ovvero: **parte finale** della “Crisi del mondo moderno” (Guénon) -, p. 14, mie note fra parentesi quadre. “Il lupo incarna, nella tradizione scandinava, il simbolo delle forze oscure, primordiali, che **intaccano poi corrompono** ed infine *dissolvono* il mondo”, ivi, p. 15, corsivi miei (indicati con: “**x**”) e grassetti miei (indicati con: “*y*”).
    “Il mondo che muore *è stato condannato dalle sue stesse colpe*: **è lui stesso a generare il lupo che lo deve divorare**. *La sua decadenza provoca la sua perdita*, e **siccome il lupo rappresenta l’onda d’urto**, *questo decadimento porta comunque con sé l’esigenza d’un mondo nuovo*, purificato di tutte le lordure precedenti. […] **Tutto il mondo caduto** chiama a gran voce il lupo, il vendicatore, *colui che ripaga il male col male*. **Esso stesso** s’ *infligge questo tremendo atto* di giustizia [considerazioni molto appropriate nel momento attuale]”, ivi, p. 22, corsivi miei (indicati con: “**x**”) e grassetti miei (indicati con: “*y*”), miei commenti fra parentesi quadre.


    Da:
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/07/link-di-vecchi-post-ormai-di-nove-anni_14.html#comment-form


    Anche in cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/chiari-amo-al-kune-cose-t-ti-ne.html, nota finale “ii” …


    Levalois citato anche qui, https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/la-compagnia-e-l-anello.html, nota 1.

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    1. Sempre si riporta - sul lupo -, di Levalois, in uno scritto passato (2020), cf.
      https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2020/01/che-si-deve-intendere-per-2.pdf
      Il primo passo citato, in tal scritto, è di Levalois, appunto.




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  7. Questo era il “ballon d’essai” per vedere se si potesse esser più espliciti: il risultato che se en dedusse si è che si doveva continuar sul vecchio, noto cammino (quello sul quale siamo, sia detto “en passant”).

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  8. Contro i “difensori dell’Occidente” [2015!], cf.
    https://pietre-che-cantano.blogspot.com/2015/06/giunto-pietre-che-cantano-2-primo.html

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  9. Cf. (sulla – **supposta** (e **non** comprovata) – relazione degli “Skull&Bones con l’assassinio di J. F. Kennedy)
    https://www.conspirazzi.com/e-books/fleshing-out-skull-bones.pdf






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