Un appunto, forse,
stimolante (non usiamo il termine
“interessante” …).
“A questo proposito
noterai la necessità di […] seguire le maree del tuo essere interiore, ma nel
contempo stai attento che ciò non divenga una scusa per la pigrizia. Esistono quattro
grandi maree che influiranno su di te, come pure sulla vita di questo pianeta. […]
Ho parlato delle maree in uno dei miei libri, ma riprenderò l’argomento per
rinfrescarti la memoria. La prima marea è quella che inizia col solstizio d’inverno,
intorno al 21 dicembre, e continua fino all’equinozio di primavera a marzo. Questa
è nota come la ‘Marea di Distruzione’ e la sua caratteristica è la distruzione, non tanto nel senso
letterale della parola, ma piuttosto in quello di eliminazione di tutto ciò che
è inutile e squilibrato dalla vita. […] Questo, naturalmente, è molto utile,
poiché ci permette di sbarazzarci di gran parte dei residui e dei relitti che
abbiamo accumulato […]. La marea seguente inizia all’equinozio di primavera e
continua fino al solstizio d’estate di giugno. Questa è la ‘Marea della Semina’:
l’epoca in cui dovresti seminare quelle idee e quegli ideali che son sopravvissuti
alle Correnti di Distruzione. Viene quindi la ‘Marea del Raccolto’, dal
solstizio d’estate all’equinozio d’autunno in settembre: durante il flusso di
questa verranno raccolte le messi di queste idee e di questi ideali. Si tratta
di un raccolto di vario genere; viene mietuto su diversi piani di vita e di
coscienza e perché tali messi siano reali, è
essenziale che vengano mietute anche qui, nel mondo fisico. Chi cerca di
procedere, senza prendere anche questo in considerazione, rovinerà ogni suo
sforzo. L’ultima è la ‘Marea della Formulazione’, che continua fino al
solstizio d’inverno. Questa marea è quella in cui puoi formare i piani per il
futuro, esaminare i successi e i fallimenti passati, e valutare il tuo
progresso complessivo. E’ bene che tu ricordi che un progresso può esser fatto
anche mediante ciò che ci sembra un completo fallimento. In verità, l’unico
fallimento reale è l’astenersi dal provare. […]
Tutte e quattro le
maree, naturalmente, si confondono l’una nell’altra e fra di esse non vi è una
linea divisoria precisa, in modo che potrai attenderti che un’influenza di
duplice natura influisca su di te al termine di una marea e all’inizio dell’altra.
[…] Ricorda, però, che alla fine dovrai esser capace di nuotare contro tali
maree e anche di usare la loro energia allo stesso modo in cui una nave ‘va
controvento’, risalendo in direzione opposta ad esse”[1].
Parlando di “maree”,
direi che siamo nell’alta marea della stoltezza …
Battute a parte,
sarebbe lecito, a tal punto, chiedersi se tali maree “sottili” non siano
anch’esse, oggi, sottoposte ad interferenze varie che ne alterino il flusso, in
parallelo a ciò che, ormai da tempo, sta succedendo alle stagioni “dense”, le
stagioni meteorologiche. La risposta non può esser che: SÌ, anch’esse subiscono
più o meno forti INTERFERENZE, peraltro variabili e mutevoli, cioè incostanti,
queste “interferenze” stesse. Cosa, poi, in effetto interferisca, mi rendo
conto sia la domanda forse più importante, rispondere alla quale ci porterebbe,
per forza, troppo lontano. La cosa interessante, che dico: significativa, però,
è “segnarsi” questo punto.
Un tempo anch’io
credevo fosse “bello” vivere in “tempi interessanti”, poi mi è toccato di
viverli: HO CAMBIATO IDEA ....
Se avviene il contagio,
se l’Italia infetta, allora, stavolta, è il modo SANO di procedere, in un
sistema **malsano** …
PS.
Sulle “sette torri”, si comincia a vedere anche qualche pubblicazione, ma lo
scopo è quello di “dire” le cose, non di avvertire, e questo è già errato, a
mio avviso. Poi, la “generosità” di costoro, è proverbiale, ma oggi è così,
stare al centro, io sono quello che … gli “altri”, ah ah, chi saranno mai …
altri han parlato di queste cose: NOOOO, non esistono.
Nel ripetere a “pappa
gallo” Monsieur G. che cavolo ne vien fuori di buono??
Mai son stato d’accordo
con questa deriva.
Voi non siete Guénon,
signori, vi piaccia o non. C’è pure la rima …
Degli “evolomani”, poi,
non parlo proprio, …
Stendiamo un velo
pietoso …
A me sembra nascere,
questo genere di fenomeni, da un po’ d’invidia – come dico, per i scherzo: d’
“indivia” … – per l’autorevolezza di G., detto sinceramente. Ma l’autorevolezza
non si passa in eredità, ed inoltre la danno gli altri, non si presta. Spiace
dirlo …
O la si “ha” o non la
si “ha”, tertium non datur.
Tornando a noi, la
questione delle “7 torri” è troppo seria per coinvolgerla nei conati di vecchie
polemiche, più che datate, quando già illo tempore qualcuno segnalava segni
evidenti di cedimento[2].
Manca del tutto qualsiasi capacità di poter intervenire per impedire al “campo
avverso” di procedere, e questo non da ieri, da un bel po’ di tempo. E non è
certo colpa di Guénon.
Andrea A, Ianniello
[1]
W. E. Butler, L’Apprendista mago, Hermes Edizioni, Roma 1983, pp. 138-139, corsivi in originale.
[2]
Cf. gli scritti di J. Robin su Guénon
in Nouvelle Ecole, n. 41, automne
1984, pp. 90-96; tal numero riporta anche uno scritto di Guénon stesso:
“Suggestions sociales, démocratie et élite”, ivi, pp. 96-100; si tratta del Guénon “critico del mondo moderno”,
e, seppur molti argomenti sembrano datati, non lo è il punto centrale,
perfettamente valido ancor oggi:
quello delle suggestioni sociali.
Solo che tali suggestioni cambiano,
cosa che i “tradizionalisti” non
possono capire, poiché vittima di altre
suggestioni; per cui, non tanto più – o non più solo – la “democrazia” come
“suggestione” (anche in senso
“occulto”, eh), bensì anche il neonazionalismo nelle sue varie forme, o la
“difesa dell’Occidente”, cioè quell’altro genere di suggestioni alle quali i
“tradizionalisti” non possono che
“abboccare”, in una maniera o in un’altra che sia.