“Son rari gli uomini politici i quali, come il cardinale di Richelieu, conoscano i retroscena di un gioco così complesso. Molti di loro sono persuasi in perfetta buona fede di assolvere un compito direttivo insostituibile, mentre appaiono spesso come delle pedine poste sulla scacchiera al momento opportuno, e mosse dai veri dirigenti che restano nell’ombra. Bossuet fece una celebre riflessione, adatta a molte circostanze ed a molti personaggi che occupano la scena del potere: «È stato chiamato solo per far numero. E la commedia sarebbe stata rappresentata bene lo stesso anche se fosse rimasto dietro le quinte» [in nota riporta il detto – ironico, ma molto vero – di Clemenceau: «I cimiteri son pieni di persone insostituibili»]. Altrimenti, quando si ritiene che certi personaggi possano diventar pericolosi per i segreti disegni in corso d’attuazione, viene decisa una procedura per eliminarli. Sono molto rari gli attentati politici attuati da un esaltato, isolato e con qualche complice, che abbia agito di testa propria e sia riuscito [si pensi, a tal proposito, ai molti, moltissimi attentati contro Hitler …]. Quasi immancabilmente questo genere d’attentatore si fa arrestare senza aver potuto portare a termine il suo gesto […]. Non è la stessa cosa quando l’uomo spinto all’assassinio dal fanatismo non è che uno strumento nelle mani di un’associazione molto potente ed insospettabile, che rimane nell’ombra. In questo caso il fanatico è soltanto uno strumento, un ordigno, un’arma che opera senza diventar mai un pericolo per i suoi capi occulti: o viene eliminato subito dopo l’attentato, oppure viene catturato, ma in questo caso l’esaltazione ed il fanatismo garantiscono del loro silenzio […]. Oppure, nel caso si debba dubitare del silenzio dell’assassino, non sarà difficile trovare la maniera di farlo tacere per sempre, come nel caso di Lee Oswald, l’uccisore di Kennedy.
Nel numero del 15 settembre del 1912 – ricordiamoci bene di tale data – La Revue Internationale des Sociétés Secrètes riportava queste frasi pronunciate in Svizzera da una personalità, specie di «eminenza grigia» della politica europea, a proposito dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria: «Ha delle qualità. È davvero un peccato che sia condannato. Morirà sui gradini del trono». Tutto questo ci dà da pensare: due anni prima della sua morte, la sorte dell’arciduca, la scintilla che da Sarajevo doveva far divampare la prima guerra mondiale, era già segnata. Da chi? Il nostro pensiero ritorna ai governanti invisibili. Ed anche se queste parole fossero ritenuta apocrife, rimane il fatto che l’attentato di Sarajevo era stato annunciato due anni prima che avesse luogo. Molte altre ancora sono le constatazioni sconcertanti che riguardano lo scatenarsi del conflitto del 1914”, S. HUTIN, Governi occulti e società segrete, Edizioni Mediterranee, Roma 1996, pp. 30-31, corsivi in originale, mie osservazioni fra parentesi quadre.
Pur essendo vero che non è sempre detto che un attentato abbia come scopo l’uccisione di un determinato politico, il massimo si ha quando scatenano contro uno che era o un simpatizzante o era qualcuno apparentemente favorevole a chi subisce l’attentato stesso … Allora si ha il massimo … l’ Acme” o, come disco per ischerzo, l’ “acne” …
Usar degli “estremisti” per far andare in senso contrario è una tecnica molto nota, e sempre, a quanto pare, alquanto efficace.
Infatti anche se, in apparenza, l’attentato fallisce, oppure ferisce – mettendo per il momento “fuori combattimento” chi lo subisce l’attentato stesso –, il messaggio è: “possiamo manipolare anche chi ti era favorevole o è apparentemente a te vicino” … E il significato è: “sei finito” … o: “Hai chiuso” e cose simili.
Naturalmente il gioco rimane complesso, e si avranno altre “azioni e reazioni concordanti (e correlate)” – non necessariamente in senso favorevole (alla “direzione” nella quale l’attentato vuol porre gli eventi), ma pure il senso contrario – però, IN OGNI CASO, il “messaggio” è stato dato … è stato “consegnato” per così dire … ed è quindi arrivato a destinazione.
Ed “IL messaggio” è, sempre, lo stesso: “chi si oppone rischia” ed anche rischia grosso. E, di solito, la grandissima parte “capisce” il messaggio e tende a conformarvisi.
Voglio dire che l’ “effetto” c’è sempre, comunque, in ogni caso …
@i
Non sono – per così dire – uno “digiuno” nel conoscere “certe” cose, sia per ragioni “personali” che di studio la storia un po’ la conosco né mi on meravigliato sinora di alcunché, mi aspettavo la Russia avrebbe attaccato ed anche la risposta della Nato, tutto già scritto. Et tuttavia, tuttavia: per quanto ritorni con la mente a situazioni consimili, non ho **MAI** visto una situazione non così “fluida” – che ce ne sono state altre – né così scivolosa (**IDEM**) ma così **viscida** –, questo è il termine adatto – “serpentinamente” viscida. Mai vista.
RispondiEliminaBeh certo, comunque son due fatti fuori in pochi dì … sa di verdolino tutto ciò … il 18 vi erano influssi diciamo così pericolosi - si commentava con un commentatore del blog -, ed ecco si realizza, con il classico sfasamento, inevitabile! E inoltre Urano con Algol - disastri aerei - da manuale!
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