“Riferimenti al tesoro sepolto nella regione delle Corbières si possono trovare, seppur introdotti in modo enigmatico, nelle storie di almeno due importanti scrittori francesi, Maurice Leblanc e Jules Verne. Nel 1905, Maurice Leblanc creò il personaggi del ladro gentiluomo, Arsenio Lupin. Molte storie delle avvenute dell’eroe di Leblanc contengono un numero notevole di riferimenti indiretti ai misteri di Rennes-le-Château, in particolare a quello del tesoro. Gli ampi riferimenti mostrano una conoscenza approfondita non soltanto della storia principale della regione, ma delle tradizioni, del simbolismo e dei personaggi che come si è visto son collegati a questi misteri. Ma, cosa ancor più degna di nota, queste storie furono scritte cinquant’anni prima del più recente interesse nelle vicende dell’abate Saunière, di Rennes-le-Château e dell’antico tesoro”.
G. PATTON – R. MACKNESS, L’enigma dell’oro scomparso. Dal tesoro de templari al potere nazista, Newton & Compton editori, Roma 2000 (edizione in lingua originale: 1999), p. 65, corsivi e grassetti miei.
Pur con molti aspetti da “registrarsi”, questo libro contiene interessanti vedute: soprattutto – considerato che si tratta d’un libro di 23 (in originale un anno in più, cioè 24) anni fa! – la giusta previsione della risalita delle cosiddette “destre” (che son mezzi, non cause), crescita che si sarebbe (rispetto a QUEL tempo) avuto con in vista, però, NON un cosiddetto “sovranismo”, varie forme di “neonazionalismo” ed altri SIMULACRI d’ideologie, come se ne sentono tanti oggi, bensì una “sinarchia”, e cioè quelle forze – neo “rosicruciane” (come si dimostrano dal simbolo da un testo di Madathanus (del 1677), che si è ritrovato in una carta che B. Sauinière aveva) – che sono dietro il tenebroso “affaire” di Rennes-le-Chateau. Pur con i loro limiti, l’intuizione rimane giusta (va sempre precisato che siamo prima del secondo, valido lavoro di M. Bizzarri sull’ “affaire”). Chiaramente, un’osservazione del genere in una situazione come quella odierna, ci porterebbe a lunghe considerazioni, ma ne mancan tempo ed opportunità …
Sul “tesoro”, ricollegabile a quello ritrovato nella miniera di Merkers e in parte perso – il generale Patton fu assassinato in relazione a questa sparizione, poiché visionò l’intero tesoro – va detto che NON era un tesoro solo “materiale”, ma, probabilmente, conteneva quelli che potremmo chiamare “oggetti di potere”[1].
“«Come, non ha detto che una delle entrate si apriva sulla campagna, l’altra in questo stesso salotto?»
«Dove? In quale punto di questo salotto? La linea che rappresenta il sotterraneo sulle carte termina da un lato in un piccolo cerchio accompagnato da queste due maiuscole: “T.G.”, ciò che significa, senza dubbio, è vero, Tour Guillaume. Ma la torre è rotonda, e chi potrebbe determinare a qual punto del cerchio comincia il tracciato del disegno?». Devanne accese un secondo sigaro e si versò un bicchiere di benedettino. Lo pressarono di domande. Sorrideva, felice dell’interesse provocato. Infine, pronunciò:
«Il segreto è perduto. Nessuno al mondo lo conosce. Di padre in figlio, dice la leggenda, i potenti signori se lo trasmettevano sul letto di morte, fino al giorno in cui Geoffroy, ultimo del nome, ebbe la testa troncata sul patibolo. Il 7 termidoro anno II [della rivoluzione francese] […]».
«Ma da un secolo, si è dovuto cercare?»
«Si è cercato, ma invano. Io stesso, dopo aver comprato il castello […], ho fatto fare degli scavi. Per quale motivo? Si pensi che questa torre, circondata d’acqua, è collegata al castello solo in un punto, e che bisogna […] che il sotterraneo passi sotto gli antichi fossati. Il piano della Biblioteca Nazionale mostra d’altronde un seguito di quattro scale di quarantotto gradini [tot: 192 gradini] […]. E la scala, annessa all’altro piano, fissa la distanza a dieci metri. In realtà, tutto il problema è qui, tra questo pavimento, questo soffitto e questi muri. […]».
«E non si ha nessun indizio?».
«Nessuno». L’abate Gélis obiettò:
«Signor Devanne, dobbiamo menzionare due citazioni».
«Oh!», esclamò Devanne ridendo, «il signor curato è un topo d’archivi, un gran divoratore di memorie […]. Ma la spiegazione di cui parla serve solo a imbrogliare le cose»”, G. LEBLANC, Arsène Lupin, ladro gentiluomo, Newton Compton, Roma 2013-2022, p. 149; edizione del 2022, corsivi e grassetti miei, miei osservazioni fra parentesi quadre.
In realtà, la “Torre Guillaume” È la “Tour Magdala”[2] di Rennes-le-Chateau, chiaramente fatte salve le modifiche di tipo – inevitabilmente – “letterario”. Una vecchia foto, tra l’altro, con Mitterrand sotto la “Tour Magdala”, è presente nel libro di Patton e Mackness.
Andrea A. Ianniello
[1] “Questo denaro si attinge dai Tesori nascosti. Bisogna però osservare che si può disporre della quinta parte dei Tesori, Dio permettendo, sebbene vi siano dei millantatori che dicono che ce n’è un’infinità che è riservata all’Anticristo. Io non nego che ciò sia vero, ma ciò non impedisce che se ne possa prendere la quinta parte. Vi sono altri fondi che son destinati ad altri. La mia parte mi fu assegnata a Herbipolis in Baviera ed io feci l’Operazione del Capitolo VIII del Terzo Libro. Essa era incustodita e molto antica; era custodita di oro in lingotti che in poco tempo feci battere e trasformare dagli Spiriti in altrettanti fiorini dello stesso peso. […] Questa somma ammontava a 40.000 fiorini d’oro che rialzarono le mie sorti, allora molto precarie”, ABRAMELIN IL MAGO, Magia sacra, Atanòr, Roma 1998, p. 33. Evidentemente non si tratta di meri “soldi” … che possono pur esserci sul serio, eh. Ma non sono ricchezze di mero denaro, tuttavia, bensì “preziosi” in genere. In ogni caso, “Herbipolis” è Würzburg. “Incustodita” vuol dire che non vi erano dei cosiddetti “spiriti” – spesso “famigli” oppure “spiriti guardiani” (in contesto islamico: jinn) – a difesa del “Tesoro” stesso …
Sugli “oggetti di potere”, poi, ci sarebbe molto da dire … Senza dubbio, son gli oggetti “caricati” (cargados), ben noti alla “tradizione magica”, per esempio ne parlava C. Castaneda; ma qui parliamo di qualcosa in più, cioè di oggetti SPECIALI, “caricati” anche da forze spirituali, e NON meramente “sottili” (“magia”), come quelli che abbiano subito eventi particolari o provenienti da contesti speciali, tipo dal tesoro del Tempio di Gerusalemme.
M. Leblanc aveva una sorella, Georgette Leblac, compagna per lungo tempo di Maeterlinck, la quale divenne discepola di Gurdjjieff ed ha lasciato dei ricordi in un suo testo dallo “style” un po’ eccessivo, secondo l’uso dell’epoca, La Machine à courage, “La Macchina del coraggio”.
[2] Sulla “Tour Magdala” – gioco di parole con Migdàl, “torre” in ebraico – cf.
https://damadenegro.wordpress.com/2010/11/09/rennes-le-chateau-la-torre-magdala-francia/. In particolare, ecco il link dell’immagine della torre, cf.
https://damadenegro.files.wordpress.com/2010/11/rennes-le-chateau.jpg.
Nessuna sopresa (finalmente “quell’allargamento” che volevano!. la guerra mondiale a pezzi, peraltro parlavanop da tempo di una terza cosiddetta intifada, di nuovo: nessuna novità), poiché lo scopo è far sì che si abbia la parodia dell’Impero Romano con Israele dentro l’UE, in un modo o nell’altro che sia, con l’America “distratta” nel succhione ucraino, e con, in questo “nodo”, l’America sia dentro sia supporter esterno della “cosa” che faranno, che poi è lo scopo della cosa. Il problema dell’attuale dirigenza Usa è la visuale vetero guerra fredda che sostiene: utile unire l’ “Europa”, la Russia è stata utile in questo, ma se rimane così non va secondo i piani di certe forze. Quindi qualcosa deve cambiare, se quello è lo scopo. Inoltra con l’Europa che – come dicevano gli autori qui sopra citati – svolta definitivamente a destra, secondo il progetto “synarchico” che, da tanto tempo, è in atto.
RispondiEliminaQuel che rende **la fine** - del processo - vicina è la velocità, sempre crescente, dei cambiamenti.
EliminaLo scopo **è** una guerra mondiale a pezzi.
RispondiEliminaIn pratica, si è messo in moto quella intenzione che, secondo alcune forze, dovrebbe portare Israele in relazione, in una qualche relazione, diretta con l’UE. Se ne diceva tempo fa. In un modo o in un altro, lo faranno. Visione sinarchica, legata con certi ambienti, ecc. ecc. Questo è il lato rosa, dopo il lato verde.
RispondiEliminaChiaramente distratti in altre faccende, con visioni un poco datate nel tempo, ecco che il reminder è stato dato, acciocché non si dimentichino quali siano i fini . . . quelli veri . . .
Si deve vedere cosa succede ora sul fronte del petrolio, cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/2023/10/08/link-sul-petrolio-in-questo-blog/
“Motus in fine velocior” … Peraltro, la situazione attuale in effetti è pregna di avariate possibilità, sempre in un “certo” senso eh … Per esempio, il piccolo Truman spinge ad una cosettina contro l’Iran, lo stretto di Hormuz viene perlustrato, attacchi, cadute, colpito il petrolio, la balena si spiaggia … la nave si arena … basta davvero poco. Non dico ci siano forze che lo vogliano, ma è una possibilità. Magari così saltano le elezioni per la guerra, così non perde, poi magari “vince” (qualsiasi cosa si voglia intender con questo termine …) ovvero vince Trump, ma in tal caso il M.O. ritornerebbe al centro di tutto, senz’alcun dubbio. Ci sono tante possibilità …! quella che si realizza è – sempre – quella che risulta più conforme al gioco delle forze in atto in quel momento. Non le possibilità teoriche, “a tavolino”, come invece credono i complottisti.
RispondiEliminaNon per questa nuova fase le cose andranno bene: il punto si è che loro progetto **è** fallimentare “di per sé”, ma lo faranno procedere fino alla fine. Sennonché, come s’è detto varie volte, logicamente, poiché sta sempre per realizzarsi ma poi **non si realizza mai**, poiché “Achille non raggiunge mai la (proverbiale) tartaruga”, alzano sempre la posta, poiché non possono ammettere che sia sbagliato il progetto “a monte”, per cui si giungerà alla cosiddetta “falsa invasione”, logicamente questa è **l’unica via d’uscita** reale che hanno per poter “unificare” il mondo. Dal loro punto di vista, chiaro. Sennonché, come accade sempre agli “apprenti sorcier”, evocheranno forze che non sono in grado di signoreggiare.
Il lato rosa …
RispondiEliminaQuando “rosa” e “verde” si uniranno, **solo allora** l’ “A.” potrà manifestarsi. Ecco la “ragione” …
RispondiEliminaEsopo
RispondiEliminaIl lupo e l'agnello
Un lupo che aveva visto un agnello intento a bere presso un fiume volle divorarlo, accampando una motivazione che fosse plausibile. Perciò, nonostante si trovasse più a monte, prese ad accusare l'agnello dicendo che gl'intorbidiva l'acqua, impedendogli di bere. Ma l'agnello rispose che stava bevendo a fior di labbra e che peraltro, trovandosi più a valle, non poteva sporcare l'acqua a lui. Il lupo allora, visto fallire il pretesto addotto, disse:
«Però l'anno scorso tu offendesti mio padre!». E come l'agnello gli ebbe risposto che a quell'epoca non era ancora nato, gli fece il lupo: «Guarda che, pure se hai facili gli argomenti per scagionarti, non per questo rinuncerò a mangiarti».
2+2 fa sempre 4
Eh sì, due più due fa sempre quattro, piaccia o non.
EliminaNon vi è alcun cosiddetto “mistero” da “rivelare”, ma è semplicemente che due più du fa quattro. niente di più di questo.
EliminaNon vi è alcun pseudo “mistero” da “rivelare” ma è la “crisis sistemica” di cui parlava Wallerstein negli anni ‘90 e l’implosione sociale – della quale parlava Baudrillard negli anni ‘70 –, ambedue nel secolo SCORSO, che sono in atto. Vero che ci sono delle forze che **impediscono** che il normale avvicendamento delle classi dirigenti, a fronte di una crisi globale, normalmente avvenga. Verissimo. E qui vi sono forze oscure, nessun dubbio. Ma ciò NON toglie che la situazione, le cause della sua crisi, siano evidenti e chiare. Non vi è alcun dubbio al proposito.
EliminaE su questo blog queste cose le si dice ormai da diec’anni o quasi, anche qui nessuna pseudo “rivelazione” ma solo cose chiare, palesi ed evidenti.
Guarda caso, però, le forze oscure dietro le quinte non c’è stata mai una volta, e dico mai, che abbiano agito in altra direzione se non quella di securizzare il sistema nel suo moto, moto che però lo porta inevitabilmente alla crisi sistemica, per ragioni strutturali: come ogni sistema storica, è nato con la scadenza.
EliminaPer riassumere: la crisi nella quale “si è” ha natura *sistemica* e non può risolversi più col rimandare né con altri vecchi metodi, tra cui quello dello scaricare le contraddizioni, che funziona sempre meno anche questo.
EliminaÈ la crisi sistemica di cui parlava “illo tempore” Wallerstein …
Wallerstein diceva che una crisi sistemica si ha quando il fuoco di una crisi localizzata non è più possibile contenerla, ma il fuoco si espande. Quel che sta succedendo, con una nota in più, e cioè che le classi “dirigenti”, ben lungi dal cercar di controllare detto fuoco, agiscono in senso contrario: ogni loro azione, contribuisce alla sua espansione (del fuoco, divenuto sistemica). In tal caso, un sistema storico è impossibile che ritorni allo stato precedente.
Tu usi il termine sinarchia.
RispondiEliminaAlfredo Bonatesta nell'86 ne ha scritto un pregevole testo. Seppur infarcito di deviato antisemitismo.
È il Nwo.
Il NWO è sigla vecchia, una etichetta, le etichette possono cambiare: la sinarchia è un progetto ben più vecchio, con radici profonde. Lo scopo? Il manifestarsi del **cosiddetto** Grande Monarca, che, in realtà, non è il **vero** “Grande Monarca”. Ma è, invece, l’ “A.” . . .
EliminaCf,
RispondiEliminahttps://nigredo.forumfree.it/?t=68770374
Vasta poi solo iscriversi su lulu, perché il file - formato pdf - è gratis.
Peraltro lo scritto al quale il link di qui sopra (cf. https://nigredo.forumfree.it/?t=68770374) dà accesso, è del **2011**, proprio nella fase iniziale del periodo che termina nel 2029-2030.
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