venerdì 19 luglio 2019

Ricordando il Cinquantenario dell’ “Allunaggio”, ricordandolo con il ricordo del suo Trentennale (TRE VOLTE “ricordo” in una frase). **NON** “La Terra vista dalla Luna”, ma “La Luna SULLA Terra”

















Se il viaggio sulla luna può esser trasformato nel tedio mortale generato dalla tecnologia moderna, non c’è ragione per aspettarsi che la stessa mancanza d’interesse non coinvolga anche il mistero degli UFO, una volta caduto nelle mani della Big Science. I primi astronauti che perderemo in orbita probabilmente moriranno di noia dopo aver finito i bottoni da spingere, le cifre da leggere ad alta voce e le battute sui punteggi delle partite di football[1].
















La missione dell’Apollo 11 cominciò il 16 luglio di cinquant’anni fa e terminò il 20, con l’allunaggio. Con essa non fu solo che la Terra “andò sulla” Luna, ma pure l’inverso: che la Luna discese sulla Terra, inaugurando, così, la fase di predominio “lunare” – delle “energie lunari” (dell’ illusione) – sulla Terra[2].
Questo di solito vien poco sottolineato, ma una relazione è sempre duplice. Cominciava, così, quel tempo del “dominio delle masse”, il tempo cosiddetto “nostro” – tutt’altro che tale, peraltro – e cioè quel movimento che ci avrebbe portato fin qui. Bene, vent’anni fa, in un mio vecchio scritto, nel terminarlo, ricordavo quest’evento[3].
Dal 1999 al 2019 quante cose sono cambiate[4]! In peggio, senza dubbio, ma sono cambiate, nondimeno sono cambiate! Non è un cambiamento solo nell’ “Agenda” delle cose dominanti, delle “questioni del giorno” (in mezzo vi è l’11 settembre 2001, non dimentichiamolo), ma vi è qualcosa in più. Ricordando la differenza tra l’epoca in cui scrisse Contro il metodo e l’epoca in cui stava parlando, Feyerabend affermava: “Nel 1970, quando scrissi la prima versione di Contro il metodo, il mondo era diverso da quello che è oggi, non solo intellettualmente, ma anche emotivamente …”[5]. Appunto per questo, il “clima” di un’epoca è difficile da “cogliere”, per le sue componenti emotive, che rendono quei tempi assai diversi da oggi. Infatti, quella radicalità, quel dissenso, son impossibili oggi: in Occidente non può esserci alcun dissenso, oggi. Le cosiddette “proteste” non son dissenso, ma mere proteste che nascono dalla crisi ma non dalla diminuzione del consenso. Anzi, esse, a fronte della crisi systemica, reclamano il ritorno al consenso attivo, reclamano il ritorno a “when the things were going on”. Cosa – quest’ultima – però impossibile, per ragioni sistemiche, da me varie volte spiegate.








Andrea A. Ianniello





















PS.
Rimane vero il “consiglio, cf.








[1] J. Vallèe, Il Collegio invisibile, Venexia Editrice, Roma 2017 (edizione del 2014 con Prefazione aggiunta da Vallèe quello stesso anno; edizione originale americana: 1975), p. 53, corsivi miei. Vallée sta parlando del Rapporto Condon, in senso critico, giustamente peraltro, e fa questo paragone … Su quest’ultimo famoso Rapporto di negazione, come sul ruolo (critico) in esso, sia di Hynek che di Vallée (quest’ultimo essendo collaboratore di Hynek), cf.
https://it.wikipedia.org/wiki/Condon_Committee#Le_considerazioni_degli_esperti.
Com’è noto, Vallèe considera l’origine dei cosiddetti “UFO” non aver niente a che spartire con i “viaggi spaziali” – donde la giusta ironia della frase qui riportata – ma con una “parte psichica” da lui fatta risalire al concetto medioevale di “Magonia”, in ultima analisi. Si tratta dell’idea fatta propria, ed elaborata verso una radicalità maggiore, da Jean Robin. Interessanti le “Cinque affermazioni” poste all’inizio del libro appena citato (qui sopra) da Vallèe, frutto di vari anni di studi, dalle quali qui ci si limita a trarre qualche spunto: “Le cose che chiamiamo ‘oggetti volanti non identificati’ non sono né oggetti né volanti. Possono smaterializzarsi, come mostrano alcune fotografie recenti, e violano le leggi del moto così come le conosciamo”, J. Vallée, Il Collegio invisibile, cit., p. 33. “I contatti tra i percipienti umani e il fenomeno ufologico accadono nel quadro di condizioni controllate da quest’ultimo”, ivi, p. 34, corsivi miei. Quest’ultimo punto è stato giustamente rilevato da Robin, che ne ha fatto una vera “chiave” del suo discorso.
[2] Cf. D. Fortune, La Cabala mistica, Casa Editrice Astrolabio, Roma 1973 (ristampa 2019, che ho recentemente preso perché ho l’edizione originale, ma che, essendo del 1973, ha ormai qualche difettuccio), pp. 227-237 (non a caso, uno dei più brevi, infatti dice: “Non possiamo dir molto a proposito di Yesod, in quanto in esso sono nascoste le chiavi dei lavori magici. Dobbiamo […] limitarci a illustrare il simbolismo in una forma piuttosto criptica, sebbene chi ha orecchie per udire è libero di usarle”, ivi, p. 235, corsivi miei. Vi sarebbe molto da dire a tal proposito … Qui solo, in sede pubblica, mi limito a specificare che l’autrice parla (nei passi cui si è appena fatto riferimento) di Yesòd, nell’Albero cabalistico essendo il posto che vi ha la Luna … Un’edizione online, “spartana” e senza pretese (con qualch’errore di ortografia dovuto alla “traduzione” in formato “pdf”, probabilmente), del libro della Fortune si può legger qui, cf.
Per un approfondimento sulla Fortune, cf.
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/alchimia/pirrotta.htm.
La relazione della Fortune con Crowley è “molto controversa”, come dicesi oggi … Su Crowley e la “tentazione della politica” – che segue alla relazione fra capitalismo ed occultismo “deviato”, che risale alla fine del XVIII e all’inizio del XIX invece (forse il segreto più realmente “occulto” del mondo moderno), cf.
https://www.parareligion.ch/sunrise/pasi/politica.htm.
Anche la Luna è legata al “potere dell’ ‘illusione’”, cioè la capacità, che ha la mente, di “proiettare” le forme-pensiero – e poi “rivederle”, “densificarle” grazie alla forza vitale (ed anche qui, sarebbe lungo discorso); ma su tal potere, cf.
[5] P. K. Feyerabend, Dialogo sul metodo, Laterza e Figli (“Economica”), Roma-Bari 1993, p. 11, corsivi in originale.  







2 commenti:

  1. Il post sul Vajra qui sopra è stato cancellato tempo fa, ma è stato salvato altrove recentemente, cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/04/altro-materiale3-del.pdf








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