“In margine alla loro opera L’actuelle guerre secrète, Pierre Nord e Jacques Bergier dettano questa formula lapidaria: «Un capo esaltante + una gioventù fanatica + una folla rivoltosa = l’equazione delle rivoluzioni moderne» [guardate che di tali cose ne abbiamo viste tantissime nei tempi più recenti!]. Siamo d’accordo. Però dobbiamo subito aggiungere: per raggiungere questo triplice obiettivo, quale metodica preparazione nascosta! [E son d’accordo!]”.
S. HUTIN, Governi occulti e società segrete. Dietro le quinte della storia, Edizioni Mediterranee, Roma 1996, p. 29, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
“È curioso [sempre ‘sto “curioso” … che cosa “curiosa” …!] che oggi, come al tempo dello scoppio della Rivoluzione francese, circolino ogni sorta di notizie relative al conte di Sant-Germain, riconosciuto vuoi sotto il suo aspetto classico […] vuoi sotto un aspetto più moderno, ornato d’una bella barba. E se alcune di queste testimonianze sono palesemente effetto d’una fantasia delirante e di mistificazioni, altre sono più difficili da rifiutare poiché vengono da personalità degne di stima.
In certe testimonianze, Saint-Germain ci viene presentato, come prima della Rivoluzione francese, nel suo ruolo occulto di certi ordini iniziatici. Così sarebbe intervenuto in varie occasioni, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, e la sua azione pare non sia stata di poca importanza. Per esempio in quegli avvenimenti che portarono, nell’autunno 1940, a salvare la neutralità della Svizzera.
Effettivamente Hitler, furioso contro le autorità elvetiche che avevano rifiutato il passaggio attraverso il loro territorio alle truppe tedesche ed italiane, e la consegna dei rifugiati ebrei tedeschi, aveva considerato la possibilità d’invadere della Confederazione. Ne avrebbe poi ripartito il territorio incorporando la Svizzera tedesca al Grande Reich, e la Svizzera francese ed italiana all’Italia, in segno di gratitudine a Mussolini per essere intervenuto contro la Francia nel maggio del 1940. Ma davanti alla decisione del popolo svizzero, che non esitò a mobilitarsi, Hitler si fermò. Senza dubbio, molti dei suoi amici non saranno stati entusiasti: le banche ginevrine nascondevano un buon numero di depositi tedeschi. Secondo alcune testimonianze, Saint-Germain avrebbe avuto un ruolo attivo molto importante in quest’affare, specialmente nel campo dell’informazione”.
Ivi, p. 158, corsivo in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
“[…] e — attraverso un abile ribaltamento del poli, analogo a quello che aveva mutato il ‘senso della storia — […]”.
J. ROBIN, René Guénon. Testimone della Tradizione, Il Cinabro, Catania 1993, p. 28, grassetti miei.
“Il nostro destino è governato da due mummie: quella di Lenin nel suo mausoleo e quella di Bentham a Londra, University College”.
R. CALASSO, La rovina di Kasch, Adelphi Edizioni, Milano 1983, p. 284.
Peraltro nella decisione di far mummificare il corpo di Lenin esattamente cent’anni fa – 2024 – vi era la chiara influenza del ritrovamento, avvenuto solo due anni prima, della mummia, intatta, di Tutankhamon. La mummia di Lenin è nota ed evidente, quella di J. Bentham più nascosta e molto meno noto: un caso?
NON CREDO … è l’effetto della natura del capitalismo e del capitale.
“La tecnica non prende il posto della magia, ma del sacrificio”.
Ivi, p. 276, corsivi e grassetti miei. PER QUESTO distrugge il mondo pian piano.
È – sì – un “sacrificio” però lo È … “À REBOURS” …
“Capitalismo: è il nome economico di un immane rivolgimento nel cervello, il PREDOMINIO RAGGIUNTO dallo scambio, dalla digitalità, su tutto; ogni altro principio diventa un’isola NEL suo interno, così come all’interno del mercato globale vi sono ISOLE TRIBALI. Il SOCIALISMO stesso […] DAL CAPITALISMO dipende”.
Ivi, p. 320, grassetti e maiuscole miei. PER QUESTO la mummia di Bentham è MENO NOTA di quella di Lenin …
“La legge, in Russia, è un articolo d’importazione”.
Ivi, pp. 321, grassetti miei.
“[…] soltanto un intervento diretto di questo tipo potrà metter fine, al momento voluto, alla più temibile ed alla più ‘satanica’, nel vero senso della parola, di tutte le possibilità incluse nella manifestazione ciclica”.
R. GUÉNON, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, pp. 255-256, grassetti miei.
“Queste poche considerazioni devono aiutare a capire COME SIA POSSIBILE il costituirsi d’una ‘contro-tradizione’, ma altresì PER QUAL MOTIVO essa non potrà esser altro che eminentemente INSTABILE e pressoché EFFIMERA, pur essendo veramente in se stessa, come dicevamo, LA PIÙ TEMIBILE di TUTTE LE POSSIBILITÀ”.
Ivi, p. 259, corsivi, grassetti e maiuscole miei.
“Ci son dei governanti invisibili che dominano tutta la storia dell’Umanità? Alle spalle dei governanti visibili, sono le società segrete superiori che guidano gli affari del mondo? A queste due domande possiamo rispondere di sì.
Ricordiamo la profezia che nel 1789 si attribuì al conte di Saint-Germain. È la contessa d’Adhémar, dama d’onore di Maria Antonietta, che parla:
«Signore, voi potreste render dei grandi servigi ai nostri sovrani, se lo voleste».
«E se non lo potessi? [NB]».
«Come dite?».
«Sì, se non lo potessi; credetti di non esser capito. Il tempo del riposo è finito [COME OGGI!]; i decreti della Provvidenza devono seguire il loro corso [idem]». Prima, nel corso della conversazione, Saint-Germain aveva già detto: «Ve l’ho già scritto: non posso nulla, ho le mani legate da qualcuno più forte di me; vi son periodi nei quali è possibile indietreggiare, altri nei quali, quando una decisione è stata presa, si deve [NB] eseguire: noi siamo in quest’ultimo [ANCHE NOI, OGGI!]». Sarebbe, dunque, un errore il credere che le società segrete superiori [E SOLO QUELLE, attenzione!] siano totalmente libere di dirigere gli eventi del mondo secondo la loro fantasia [e QUI vi è il CLASSICO errore di tutti i “complottisti”, qui è l’errore di fondo]. Anche al livello più alto della direzione occulta degli eventi mondiali – quello al quale apparteneva Saint-Germain – i governanti segreti del mondo devono [si noti: devono] rispettare i piani stabiliti per l’evoluzione umana secondo le varie tappe del ciclo [non è un “optional” ma è un must!]. Se abbiamo ben compreso il senso delle enigmatiche parole del conte, è rigorosamente [si noti bene: RIGOROSAMENTE …] impossibile per loro modificare l’articolazione generale [si noti bene: “articolazione” generale] di questi piani [ed È proprio così]. Al massimo [NON è il MINIMO, ma è IL MASSIMO possibile], è loro concesso [di nuovo, si noti: si tratta d’una “concessione”], e non a tutte le tappe [e cioè: talvolta è possibile, ma delle altre volte NON È possibile!, punto, questo, d’una importanza veramente FONDAMENTALE, SOSTANZIALE], di ritardare o affrettare [si noti bene il punto …] gli avvenimenti [che comunque avverrebbero: questa è la VERA “chiave di volta” delle parole del conte] e di tentare [di TENTARE, cioè il successo della MANOVRA NON è assicurato … non è detto si riesca a “rallentare” od “affrettare” (a seconda dei casi)] che i mutamenti [che a loro volta son inevitabili …] avvengano col minimo di fatti negativi.
Forse è scoraggiante [MA PERCHÉ?] […] il pensare che la storia si volga in conformità d’un piano prestabilito [no, perché tal Piano è così su vasta estensione di tempo che lascia UN AMPIO “margine di modifiche” oltre che abbastanza, ma relativamente!, lascia “libero” il cosiddetto agire “individuale” che, al nostro contemporaneo, appare come l’unica cosa che ci sia (ed è qui la radice – profonda – dello “strabismo della visione”, della “miopia congenita”)] e rispettando delle regole precise [infatti, SE l’agire individuale, o, ANCHE, di GRUPPI, “ATTENTA”, però, a tali “regole non scritte”, allora sì che viene bloccato; si deve distinguer tal genere di “blocco” dal “blocco” che avviene da parte di una “fazione avversa”, però compresente nel Piano: ATTENZIONE, però, a non confonder i DUE livelli], sotto la sorveglianza dei governanti occulti.
Ma ci sarebbe forse di che rallegrarsi considerando la storia effetto del caso o di capricci? [ma NON È questo “IL” punto, perché NON parliamo al livello dell’agire individuale né del mero agire di gruppi di potere]”, S. HUTIN, Governi occulti e società segrete, cit., pp. 161-162, corsivi e grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.
Andrea A. Ianniello
Nel secondo passo di Hutin “Sant-Germain” va cambiato in: Saint-Germain
RispondiEliminaAh “Il Sogno di Polifilo” è il “marchio” di “certi” ambienti, chiaro. Ci sarebbe di che dirne …
RispondiEliminaOh sì che sto seguendola storia dei cosiddetti “droni USA” e non solo, e, sì, NON son droni …
Eh eh.