sabato 5 agosto 2023

“Influssi”, 1

 

 

 

Cf.

https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2023/08/influssi.pdf.

 

 

 

@i

 

 

 

 

 

 

 

 

5 commenti:

  1. Si prevede un “Influssi”, 2 ed un “Influssi”, 3 - dopo di che la serie sarebbe finita - ciò, però, sempre che non vi siano influenze avverse.
    Non ci vuol nulla che ritornino . . .





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  2. Oggi non ci possono essere spazi, è così, mica solo lì o qui, ma così è in tutto il mondo!
    Il mondo intero è così oggi!, troppe divisioni, lo spirito della Discordia percorre il mondo e frammenta ogni cosa, è una forza cosmica in atto.
    La frammentazione - la “polverizzazione” di cui parlava Guénon - questo è, la “polverizzazione” che viene poco **prima** della dissoluzione vera e propria.




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  3. Tre osservazioncine.
    In primo luogo, le cosiddette “analisi” di quanto sta succedendo **omettono** le responsabilità sia delle Banche centrali che delle politiche **americane** nella presente situazione.
    In secondo luogo, la crisi delle economie asiatiche fu prevista da Krugman nella fine degli anni Novanta, in cui ci fu la prima “crisi asiatica” (1998, ah: è l’anno dell’Euro!) - e ci son dei post vecchi su questo tema …
    In terzo luogo, i governi precedenti semplicemente obbedivano agli “ordini di scuderia” dell’epoca, che erano: “fare” la “globalizzazione”; ma, da un certo periodo in poi - ed anche questo si è detto qui, e più volte, “l’ordine di scuderia” era divenuto quello di: “finire” con la globalizzazione. Ora, quest’ultimo evento è chiaro ed evidente: altro che NWO! Altro che “RESET”!, salvo che, con “Reset”, non s’intenda il compiersi della **fine** della globalizzazione!!
    Ovviamente NESSUNO ha “gestito” la globalizzazione; e NESSUNO gestisce – o gestirà – la sua fine. Ovvio.











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  4. Tanti anni fa uscì un testo (o un articolo, non ricordo bene) in cui si parlava di un “Progetto per creare caos in tutto il pianeta” o “su tutto il pianeta”, non ricordo bene il titolo ma qualcosa del genere, quindi qui cito a memoria. Beh, lo stano realizzando. All’epoca laggente era meno manipolabile di oggi, e già lo era tantissimo”! È quanto dire! …


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  5. Il razionalismo - **ogni** razionalismo - è un fallimento, sempre, per principio, nelle arene pubbliche, nelle masse, in politica e altrove, perché postula un comportamento “razionale” che ripugna all’ “homo collectivus”, che sia all’ “homo secularis” o non.

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