lunedì 2 gennaio 2023

“Retro Link” [“RET-R-HO-L-Ink” ], 2 – l-ink di Copertine – ED “ALTR-HO”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Questo aspetto della questione è chiaro. Le masse non si preoccupano della conoscenza, non vogliono saperne, ed i loro capi politici, nel proprio interesse, non lavorano che a rafforzarne l’avversione [credere che questo sia vero solo per i regimi cosiddetti “non democratici” e non per quelli “democratici” ed “elettivi”, è la GRANDE ILLUSIONE del momento: non v’è nulla di più falso, poiché nei regimi democratici la propaganda, la falsità, la manipolazione trova lo stesso posto, se non anche più forte, che ha in altre forme di amministrazione – solo che si  manifesta in maniere più indirette, MENO INVASIVE – di qui la fasulla “deduzione” (termine giusto sarebbe: pretensione, pretesa, illusione!) che tal aspetto non vi sia: vi È, vi È!], la paura del nuovo e dell’ignoto. La schiavitù nella quale vive l’umanità è basata su questa paura. È persino difficile immaginarne tutto l’orrore [nessun dubbio a tal proposito]. [...] Ma per capire la causa di tale schiavitù basta osservare come vivono le persone, ciò che costituisce lo scopo della loro esistenza, l’oggetto dei loro desideri, delle loro passioni ed aspirazioni, a che pensano, di cosa parlano, cosa servono e adorano. Guardate dove va a finire il denaro della società colta dei nostri tempi: a parte la guerra, considerate ciò che impone i prezzi più alti, dove si riversano le grandi folle. Se si riflette un momento intorno a questi fatti, diventa chiaro che l’umanità, così com’è ora, con gli interessi dei quali vive, non può aspettarsi niente di diverso da ciò che ha”.

P. D. OUSPENSKY, Frammenti di un insegnamento sconosciuto, Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore, Roma 1976, pp. 46-47, corsivi miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. Queste frasi, dette nel 1915 – quando la Prima Guerra Mondiale già era iniziata – son detti ancor più veri oggi, dopo 108 anni! 

 

 

 

 

 

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2013/06/septuaginta-nel-nuovo-testamento-alcuni.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2013/06/asherahatirah-una-questione-controversa.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2013/06/tre-parole-in-van-wolde-refraiming-luna.html

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2013/06/passo-da-propaganda-di-bernays.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/04/il-crollo-delle-democrazie.html 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/02/il-racconto-della-giustizia-dalla.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/01/in-vista-delle-elezioni-confessioni-di.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/federico-ii-il-de-arte-venandi-cum.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/non-in-vendita-ovviamente.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/02/copertina-2-un-sigillo-di-federico-ii-e.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/01/copertina-di-una-mostra-su-leonardo-12.html 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/la-compagnia-e-l-anello.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/la-razionalita-la-canapa-e-la-fine-dei.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/07/origo-modernitatis.html

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/07/per-la-presentazione-del-primo-numero.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/07/roma-con-acqua-ma-poca-molto-poca-dalla.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/roma-ermetica-3-passando-per-caso-in.html 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/07/copertina-di-primavera-e-autunno.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/05/copertine-di-storia-locale-3.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/05/copertina-di-una-biografia-di.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/05/copertine-di-storia-locale-2.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/05/copertina-di-storia-locale-1.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/02/copertina-1-le-madri-di-capva.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/copertine-di-hackert-giardino-inglese.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/non-di-solo-pizza-vivra-luomo.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/copertine-brancaccio-momigliano.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/05/la-copertina-di-una-vecchia-dissertatio.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/07/une-difference-3-4-petite.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/07/lontra.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/07/non-solo-la-grazie-e-diversa-da-come-ce.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/06/san-leucio-un-castello-di-aspettative.html 

 

Sta per divenir tremendo .

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/07/del-tramonto-che-non-traminta-mai.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/07/lo-sport-globale-attuale.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/06/una-citazione-classica-da-j-k-galbraith.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/06/cosi-muore-la-liberta-sotto-applausi.html 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/in-relazione-ad-un-precedente-post.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/09/babylonia-e-la-prostituta-famosa-o.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/09/liberi-di-non-scegliere-1995.html

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/07/il-vero-maitreya.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2013/12/frasi-scelte-utili-il-sogno-della.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/10/si-e-svolta-la-lectio-magistralis-di.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/altre-immagini-dellepoca-di-federico-ii.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/di-nuovo-altre-immagini-relative.html 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/una-controversia-marxista-e-i-dieci.html

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/09/una-vecchia-copertina-dedicata-federico.html 

 

 

 

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14 commenti:

  1. Cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2017/11/59ed7-antichrist.jpg




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  2. Interessante come sempre,grazie.Il passaggio di Gurdjeff che fa notare da cosa vengano attratte le grandi folle mi fa sorgere una domanda ovvero quale sia la vera origine del fenomeno della movida-con tutto il degggrado che questa comporta,in passato perchè non si verificava?-,non credo sia da ascrivere a normali fenomeni di decadenza e di disgregazione sociale,possibile che certi locali vengano aperti nei centri storici sembra lo facciano apposta...
    Anche sul fenomeno della fissa del cibo-citando il suo post di "non sola pizza vive l uomo"- mi sembra molto anomalo,tutti corrono in questi strani locali nuovi boh...che idea se ne è fatto?

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    1. Che i fenomeni di tal genere conti al decadenza, è più che chiaro. Solo essa? Chiaramente no. Primo punto: che la decadenza sia solo una cosa passiva e che non implichi dei fenomeni **attivi** sia di perdita di coesione sociale sia di effettiva tendenza al caos, almeno parziale, sociale, rientra nel pregiudizio che della “decadenza” – “décadence” – ci si è fatti partendo dalla fine del XIX secolo e l’inizio e metà del XX, dove per “decadenza” s’intendeva sostanzialmente la “finis Europae”, e cioè la fine di un **determinato** assetto della civiltà cosiddetta “occidentale”. Ma l’ “Europa” (in **quel** senso) è strafinita e la “civiltà” cosiddetta “occidentale” non per questo è finita, ma è continuata, sempre peggio però.
      Nell’ambito di tali fenomeni, ve n’è uno specifico e ben noto, noto proprio in architettura: e cioè l’abbandono dei centri storici, con, dunque, la necessità di “cosa farne” dei detti centri storici. Si è passati attraverso varie fasi, tra le quali i centri con uffici e banche, poi, per vari motivi – dove la famosa “tutela” c’entra sottozero – anche quella fase pian piano è andata scemando. Si è giunti ad occupare i centri storici – che continuano sempre di più ad esser disertati dalle popolazioni che un tempo vi abitavano (l’onda è scesa giù, ed ecco “il turismo a Napoli”) – con turismo e, non basta, perché il turismo è **temporaneo**, con la cosiddetta “movida”, il cui effetto dissolvente è chiaro: basta che uno di questi locali apra e la zona peggiora, perlomeno prima si stava in pace, non più, i residui abitanti son di fatto espropriati di qualsiasi voce in capitolo sul loro territorio, il territorio del quale solo essi sono i veri “abitatori”. Ma lo “spossessione della terra” è un vecchio attrezza del capitalismo, e della G. P., in particolare … Del resto, “illo tempore” già Baudrillard notava come il “territorio” in realtà nasce dopo che la terra abbia perduto le sue “determinazioni qualitative”, perché non esiste una semplice, mera estensione se non in determinato “orride” che è quello la cui decadenza irrimediabile – questa sì! – stiamo da tempo vivendo …







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  3. La normalità dell’anormalità sempre ti si dà (et tisi dà …)





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  4. Infatti i fenomeni di questa decadenza sono moooolto attivi come direbbe Guenon "il demonismo del fare",tornando all'esempio della movida,perchè bisogna divertirsi fino ad andare in coma etilico e stordirsi,possibile che i ventenni di oggi non riescano a trovare modi per stare insieme...chissà perchè una volta bastava una passeggiata e un gelato o ballare adesso ci sono fenomeni di questo tipo,credo che un ruolo importante lo svolga la strategia di "certi ambienti" chiamiamoli così affinchè venga rubato il sonno perchè essere stanchi predipone all infrapsichico...Perchè secondo lei è avvenuta la desertificazione dei centri storici?A partire da quanto tempo?Comunque è evidente il fatto che non esiste più il popolo ma la massa,secondo me è da lì che bisogna partire...chissà da dove è partito l input alla movida...
    Concordo sull arma delle enclosure il rubare spazio qualitativo e poi-copyright by me-"deaurizzarlo" per così dire...
    Scusi la divagazione ma secondo lei che ruolo hanno le realtà pseudoculinarie da cucina reality che riempiono il tempo delle persone? Credo servano per acclimatare a qualcosa me lo sento ma non riesco a capire cosa...

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    1. Si “sente” sempre meno, per cui c’è la **necessità** di stordirsi: la società non esiste, di fatto, più, la relazione sociale – di fatto – è saltata, non si “sente” niente, di qui, per poter “sentirsi ‘vivi’” (e non zombie) nasce la spinta verso lo stordirsi: ecco perché. Trattasi di mero effetto, non di causa. E, certo, il rubare il sonno c’entra, eccome: si più disposti a subire determinate manipolazioni, vi è meno resistenza (la “coscienza di veglia”, cosiddetta, sta più, mo’ ce vo’, “addormentata”, letteralmente). Da quando c’è la fine dei centri storici come, appunto, “centri” storici, viene da tempo dalla speculazione: così è iniziata, ma poi è passata per quelle fasi di cui s’è, molto brevemente, detto. La movida nasce dagli anni Ottanta, e dal “successo”, dal ventre soddisfatto e dall’impressione che ci voglia dell’ “altro”, del “di più”, dall’ “ora possiamo” dopo i “cattivi” anni Settanta, dal “siamo arrivati”, ecc. ecc. Edonismo di massa, ecc. ecc. Cosicchie del genere.
      Attenzione a che la “qualità” dello spazio è stata rima eliminata, e, solo dopo, i centri storici son venuti ad esser occupati da banche, uffici, e, poi, quando questi si son spostati fuori – per causa dei prezzi – ecco che i centri storici son divenuti uno spazio vuoto, che il “popolo” possa ritornarvi è fuori questione – perché appunto c’è la massa, come lei dice, mentre il popolo da un bel po’ non c’è più – ed ecco che lo spazio va riempito dalla cosiddetta movida.
      In pratica, è il contrario: tutto nasce dalla “de qualificazione” dello spazio, della costruzione del “territorio”, che non esiste, di qui una caduta in fasi. Prima erano solo le periferie ad essere posti negativi, oggi anche i centri storici, ma per motivi differenti: la città è stata alterata nel profondo. Il CONCETTO di città, il che s’iscrive bene nel processo di fine della civiltà borghese, come della crisi – ineliminabile, irrisolvibile – della forma storica dello stato **moderno** (quello che Federico II di Svevia **NON** conosceva, checché ne dicano alcuni). Oggi quando parlano di “riqualificare” = quantificare = aumentare il valore del metro quadro. Stop.
      La “fissa” del cibo? Quando un bambino piange che gli si dà? La caramella. Stessa cosa. Si acclimata, certo, alla passività, come tutto nel mondo **hyper** digitalizzato. Tu sei un passivo fruitore, con il feedback dell’ “opinione” che, avvenendo secondo un codice precostituito (Baudrillard, ***1976*** Francia, 1979 Italia: qualche annetto fa …), non può cambiar nulla. Per questo la politica è **sotto zero** e chi crede di poter “cambiare” col voto vive nei sogni. Ma, in realtà, non vuol “cambiare” proprio niente, la realtà è quella … Il System continua così ad avere il consenso, anche nella sua fase di crisi sostanziale, di crisi esiziale, cioè irrisolvibile nel quadro del System stesso … questo perché, in effetti, esso è l’ “insovvertibile” … una vota che sia definitivamente, irreversibilmente avvenuto che il sistema sia entrato nella fase del codice, dove “sì/no” avviene **NEL** codice stesso, per cui NON “si dà” la concreta possibilità di una dialettica effettiva …






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  5. Era sottinteso che il tutto è partito dalla de qualificazione degli spazi,il territorio -così come la nazione-è un concetto inesistente alle società premoderne.Inutile dare i centri storici ad un euro ai giovani e non-buona iniziativa comunque-se questi ultimi fanno parte della massa,non oso immaginare l effetto non luogo che si verrebbe a creare-che già c'è eh...-effetto dysnaland nei borghi brrrr...l unica strada percoribile-ma con la massa impossibile-è una rinascita di vere attività artigianali e il ritorno della vera cultura,purtroppo si assiste ad un fenomeno insidiossissimo che manco un melanoma costituito dalla finta aggregazione sociale di iniziative pseudo culturali diramate dai vari think thank condite di realtà aumentata e digitale,comunque le mie "indagini" mi portano a concludere che quel mix allucinante di architettura fatta in un certo modo-credo che lei capisca a quale stile mi stia riferendo...-digitale e ingegneria sociale viene dall'Olanda toh che strano....NOn sto dicendo che gli olandesi siano cattivi ma come lei ben sa certe"forme pensiero" scaturiscono da determinati luoghi es paesi bassi ma anche la svezia se la gioca.Qualche anno fa il maestro Muti giustamente aveva fatto notare che la cucina reality narcotizza i giovani,meno male ogni tanto un uomo di cultura si fa sentire.Purtroppo con l avvento dei social il feedback del system ci mette un femtosecondo per aggiustare il tiro con le masse...

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    1. “Effetto Disneyland” nei borghi? Possibilissimo … La via è quella presa, ovunque inizi, viene accettata, per cui è una cosa collettiva, generale.

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  6. Certo ma non sono solo parole, qui ci si sbaglia, è che non hanno altro – penso a tante persone su questo mezzo qui, “social” – che sono **apparentemente** “critiche”, poi danno il consenso …, questo è comune oggi … danno il consenso a ciò che “criticano”, e che “critica” mai è questa? Una presa in giro … **MAI** sottovalutare ciò, MAI credere in “rivolte”, o “rivoluzioni”, che vadano “contro il System” … Il nulla? Il nulla però non cade, il nulla diventa la condizione “normale”, questo è il punto … fuori ci credono al nulla, ma “non cade” proprio nulla: fenomeno analizzato da Baudrillard negli anni Settanta … qualche annetto fa …

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  7. “Non est legitimitas in modernitate”, se non come simulacro o eredità svanente dal passato.








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  8. Per questo mai usato i social sapevo benissimo a cosa avrebbero portato,inutile usarli e poi lamentarsi del system come fa notare lei...Sulla movida e il degrado dei centri storici cercando in rete ho trovato questo esempio,interessante leggere i commenti di ex abitanti che a distanza di decenni si sono trovati una realtà locale stravolta,in uno dei commenti si vede che da un decennio la realtà dei centri storici è andata di molto peggiorando...
    https://www.youtube.com/watch?v=5KLfVKLwAA8

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    1. Ah sì, i residenti son esasperati, e ne hanno “ben donde”, hanno ragione. Sì, la realtà dei centri storici è davvero **mooolto** peggiorata in dieci anni.

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  9. purtroppo non solo i centri storici,ci mancava anche il fenomeno baby gang di certo non imputabile ai figli di immigrati visto che molte di queste gang sono composte di italianissimi...domanda...non è che da piccoli sono stati acclimatati per quel comportamento magari in maniera subliminale da qualcosa? Ma basta vedere la diffusione della trap e della musica gangsta-da non confondere col vero rap-probabilmente la fonte è quella...

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    1. Eh no che non son certo solo i centri storici …! diciamo che la città come “forma” storica è in piena dissoluzione … (Naturalmente sono a favore degli abitanti, senza se, senza ma eh) Sulle cosiddette “baby gang”, è chiaro che si tratta di un effetto d’ “acclimatazione”, perdita dei freni inibitori, basta vedere il volume al quale ormai è costume aumentare la musica: anche questo è u “sego dei tempi” (pessimi) …
      Ovunque si nota questa “perdita dei freni inibitori”, “Skildir ro klofnir”, “Shields are broken” cantava la “Völva”, la Sybilla del Nord … Gli “scudi” del verso son quei legami, quei “limiti” – che non sono meramente “legali” – che, di fatto, costituiscono la “civiltà” elle meme, la sua natura propria e caratteristica.


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