mercoledì 4 gennaio 2023

Un link interessante

 

 

Cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/03/es-drower-peacock-angel-1879-link.html.

 

 

 

@i

 

 

 

 

83 commenti:

  1. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/01/sul-trittico-dellepifania-ladorazione.html






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  2. Interesantissimo,anche per i link dei post precedenti, la ringrazio.Sul culto di Seth,polvere ecc non so se ha presente il burning man festival che si tiene in arizona?non ricordo esattamente comunque in usa,ecco non so perchè ma si respira quell "atmosfera" lì secondo me stile torre del diavolo in Sudan secondo me si percepisce...

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    1. Diciamo che si percepisce non solo lì . . . comunque tali festival, cosiddetti, rientrano in un processo “acclimatativo” che ormai dura da molto tempo . . .



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  3. “L’Europa si vanta”, beh fu citato - a proposito - qualche tempo fa . . .
    Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/10/limpotenza-della-grande-potenza-della.html
    nota a pie’ pagina n°3 . . .
    Si tratta di una frase dell’ inizio del sec. XX° . . . solo che alcuni non han capito . . . Credo di poco prima della Prima Guerra Mondiale, non vorrei errare, cito a memoria.
    Ma non è finita, non ancora, checché ne pensino certi . . .




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  4. Grazie della risposta,purtroppo solo con lei e pochi altri si può parlare di certe cose...brutta roba la sparizione dell intuito nella maggior parte degli uomini moderni.Comunque tanto per stare in tema "quell atmosfera lì" come fa notare si percepisce da in parte nella moda architettonica da me più volte segnalata,mamma come sono molesti quei vasi in legno compensato con le piante anoressiche dentro,lo stile da città agenda21....Sicuro quei festival acclimatano-nel caso del burnng man una certa elite-poi gli avventori se ne escono con storie di alieni toh ma guarda...già nelle zone desertiche girano un botto di jinn farci un festival non è che sia il massimo...
    Mi tolga una curiosità...dove altro percepisce lei quell atmosfera?
    Io percepisco un "senso" come di desertificazione strana non so come spiegare...più un cambio di colori che diventano spenti oppure le cose sono avvolte da una specie di riflesso non tanto spettrale quanto "artificiale"non so se mi spiego ma credo abbia capito...

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    1. Non ne parliamo di tali cosiddette “Agende + data (variabile)”, specie di verbalismi e slogan cui tutti devono attenersi, per la”coazione all’unanimismo” che ci trasforma tutti in poveri “coatti” malgré nous même … e in nome di una presunta, fasulla “individualità” che non è altro se non comportamento di massa …

      E gli “agliéni” non possono certo mancare: son già presenti nelle menti di certi “festival” - e starei per aggiunger “cosiddetti”, oggi si dovrebbe “cosiddettare” un po’ tutto, data l’alterazione dei termini che ha aperto la porta, il resto è venuto per conseguenza … illogica … -
      Chiaro che non possano mancare: di fatto “già ci sono” …

      Ovvio che i “dessert” siano pieni di “jinn”, “presenze”, ma oggi l’uomo – rinchiuso nella “gabbia tecno” (non “weberianamente” di ferro, ma di “bits”), gabbia elettromagnetica che, in pratica, è orrenda e soprattutto **molto** noiosa – cerca una via d’uscita che però, gli si presenta dal basso: inevitabile abbocchino in tanti …
      I colori, sì, come qualcosa di “artificiale” che li avvolge: ma rientra nell’ “artificializzazione” – altro brutto neologismo – del mondo in atto da tempo … è un altro “signum” …






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  5. La politica oggi vive di **slogan** e NON di “progetti” che non siano “Agende” imposte … da “CHI”?? …
    Il “chi” può benissimo esser plurale … sia ben chiaro …



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  6. Purtroppo l alterazione dei termini come denuncia lei-cosa che porta a "cosidettare" tutto e a creare neologismi -è la spia di un alterazione profonda dell ultimo limes ovvero quello del linguaggio e della cognizione.
    Mai comunque sarei riuscita ad indovinare da piccola "queste atmosfere"-future per l epoca parliamo di un venti trent anni fa-solo quando il fenomeno emergente appare uno se ne accorge...
    Sulle "agende" imposte difficile capire dove sia la fonte,verrebbe da pensare al WEF effettivamente gli slogan e le direttive vengono "trasmesse" da lì ma è chiaro che il WEF sia solo un aggregato di capitalismo terminale più "altro",bisogna capire cosa siano queste altre fonti ma è impossibile saperlo perchè queste sono "segrete" per davvero.

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    1. Sì è “la spia” di un’alterazione profonda, non solo: di un’alterazione **irreversibile**, come l’inflazione strutturale che vediamo non si torna indietro: ci potrà, sì, essere qualche abbassamento ma mai un ritorno allo stato precedente: quello è perso per sempre. Che poi è ciò che volevano certi “centri” …

      Solo quando emerge uno se ne accorge: ma perché la “seminagione avviene sempre in luoghi particolari, siti che la maggioranza non segue, si poteva benissimo saperlo anni fa, come si fece nella vecchia community, ma implicava tutto un lavoro complesso di ricerca. Naturalmente, il significa – quand’anche ormai emerso il “fenomeno” – rimane nascosto e non percepibile da parte della maggioranza: troppa è la distanza fra queste “cose qui” e i sentimenti - **non** i “pensieri” eh - ed il “sentiment” maggioritario nel mondo, **troppa** distanza. Ho dato un nome – cattivello eh – a quest’agire, peraltro ben noto e molto sperimentato: “vendere perline agli indigeni” …
      Infatti un conto sono le “emittenti”, un altro le “fonti direttive” …


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  7. Vorrei qui tornare sui “social” (o “asocial”), per dir questo: fermo restando che non li cambieremo certo, e che starci su per “modificare” l’ “opinione” non è che futile fatica di Sisifo, inutile, perché chi manipola l’opinione ha le chiavi per garantirsi – come il banco nel gioco della roulette – il successo, sempre. Però hanno un altro uso: la connettività, venendo al post relativo all’impossibilità, strutturale, di una rappresentanza politica, oggi, del dissenso, pur però **rimanendo** del dissenso, ma sparso e disperso,e penando a quel che diceva sulla “movida” (cosiddetta!!) e i cittadini esasperati che trovano zero rispondenza nella “politica” cosiddetta, rimane l’uso dei social per mera connettività, questo o quel social fa poca differenza, in tal senso. I capi della giostra contano sul fatto che, ognuno volendo far prevalere la propria opinione (il gioco dei social questo è), nessuno si riuscirà mai a mettere assieme pur nelle differenze (in pratica, è un’applicazione “postmoderna” del vecchio “dìvide et ìmpera”). Beh, sorprendeteli! Semplicemente connettersi per vedere come stanno le cose, ognuno rimanendo differente, diverso ecc. ecc.
    In pratica, sarebbe un’applicazione specifica di “un’ideuccia” che, su questo blog, data ormai a qualche annetto fa, cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/benedetto-da-norcia-o-della-decadenza-e.html




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    1. Piacemi ricordar … cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/04/ricordare-foucault.html

      Tra l’altro, alcuni chiamano alcune parti delle “fonti emananti” del caso l’ “Hydra” (“verde”, “green”, donde la fissazione per il “green”, che non ha, come ognun può ben facilmente oggi vedere, alcuna base nell’ecologia effettiva, come si osserva dal fatto che per la typica “guerra per procura” (novecentesca) contro la Russia i soldi fioccano e non c’è alcun problema mentre per cosettine minime di tipo ecologico non ce n’è salvo far pagare al contribuente ed alla classe media che, arrabbiata, volta verso la “destra populista” inutile (succube del System e che serve solo alla “diversione”), ma rientra nell’ “acclimatazione” …) …
      Eh sì, alla fine i “Superiori Sconosciuti” – in tal caso, i “Verdi” – lasciarono Hitler al suo destino, si rifiutaron d’aiutarlo, come si dice qui, cf.
      https://mcnab75.livejournal.com/402372.html
      Infatti lo scopo **NON ERA** quello di far vincere Hitler! Ma era quello di segnare una nuova fase. Come oggi, “mutantis mutandis” …! Peraltro, chi crede di poter “fare affari” con “certe” forze, credendo che queste “mantengano i patti”, vive solo nei suoi sogni … e ben si sa quanto Hitler fosse sognatore! Diceva qualcuno che, per “certi esseri”, gli uomini sono delle cose piccole piccole, si gioca con loro come il gatto col tipo, e, poi, li si lascia al loro destino … Eh già …

      Pensiamo piuttosto a queste poche cosa “pratiche” cui possiamo effettivamente dar inizio. O, almeno, possiamo dare un minimo di consistenza.










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  8. Concordo con quanto scritto nei suoi ultimi commenti e sulle precisazioni riguardo i social,certo che se si è già presenti in quei luoghi virtuali magari usarli solo per postare contenuti culturali ci si sottrae alla massa che li usa e si fa del bene ma credo che sia troppo a rischio di dipendenza,sono strutturati in modo che l utente si perda in rivoli di "guardiamo questo profilo "e poi come in tante scatole cinesi senza accorgesene passano ore...troppo rischioso,meglio aprire blog,forum e usare la rete in ben altri modi..
    A proposito dell uso "giusto" della rete,ecco una ripresa di un intervento che spiega le problematicità della architettura da me più volte segnalata,ottima la denuncia che fa il relatore-mi pare al minuto 2- sulla perdita del genius loci ovvero dell'aura delle stazioni di provincia ora prese d assalto da interventi architettonici di un certo "signum"
    https://www.youtube.com/watch?v=ux1FvzmcX4I
    Personalmente ho notato che queste archistar prendono d assalto stazioni,piazze e modificano gli spazi a livello sottile.Mi scusi se mi dilungo ma le chiedo un parere a livello "sottile" della piazza di gallarate che si vede nel video-magari guardata dall alto si nota meglio,,mi può dire cosa ne pensa?

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    1. Non esiste il “mezzo” adatto per poter “rispondere” ad una tale situazione: occorre inventarselo, eventualmente “mescolando” cose che già ci sono, ma in modi inusuali.

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  9. Il **vero** “Reset” come può mai essere il ritorno alle condizioni preliminari, cioè con il potere ancora nelle mani di quei potentati economici e digitali che hanno **già ORA** il potere in mano? Avrebbero fatto tutto ‘sto bordello enorme per tornare ad avere quel potere che NON HANNO **MAI** perso?
    Che senso ha?
    Se lo chiedono gli illustri strologatori? No …

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    1. Bordello? Sì, perché “Carnival is **Not** Over” … Still … Ed dopo abbiano “Eine Kleine Walpurgisnacht” … Ma non perdiamoci, e rimaniamo focalizzati alla risposta **creativa** che ci vuole: non caveremo il proverbiale ragno dal buco se continueremo su sentieri dimostratisi piuttosto infruttuosi.





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  10. Finale del Capitolo 7 (L’uniformità contro l’unità) de "Il Regno della Quantità e i Segni dei tempi"
    Testo che andrebbe letto , riletto , meditato ad libitum .

    Se gli uomini di un’altra epoca avessero agito allo stesso modo (supposizione del tutto «teorica» ed in effetti inverosimile date le differenze mentali esistenti tra questi uomini e quelli di oggi), i risultati ottenuti sarebbero stati gli stessi? In altri termini, affinché l’ambiente terrestre si presti ad una azione simile, non è necessario che, in qualche modo, vi sia predisposto dalle condizioni cosmiche del periodo ciclico in cui siamo attualmente, cioè non v’è qualcosa di cambiato nella natura di questo ambiente in rapporto alle epoche precedenti? A questo punto della nostra esposizione sarebbe troppo presto per precisare la natura di questo cambiamento, e per caratterizzarlo altrimenti che come una specie di diminuzione qualitativa la quale dà maggior presa a tutto quanto appartiene all’ambito quantitativo; ma quel che abbiamo detto sulle determinazioni qualitative del tempo permette almeno di concepirne già la possibilità, e di capire che le modificazioni artificiali del mondo, per potersi realizzare, devono presupporre delle modificazioni naturali cui esse non fanno che corrispondere ed in qualche modo conformarsi, proprio in virtù della correlazione che costantemente esiste, nella marcia ciclica del tempo, fra l’ordine cosmico e l’ordine umano.



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    1. Infatti è così, i risultati sarebbero diversi, solo che . . . non avrebbero potuto agire così come oggi! . . . !


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  11. La ringrazio per l analisi,volevo sentire un parere diverso dal mio ma noto che ho fatto centro rilevando quello che denuncia lei ovvero la presenza di archetipi rotti in questo caso certe forme geometriche che così diventano dissonanti creando un bordello a livello sottile nel luogo.SCusi se mi sono espressa male per i social usarli per contatti va bene,quello che pensavo io fare un mix di certi strumenti digitali mettendo però un limite per non farsi trascinare...Una buona cosa ad esempio sarebbe segnalare in rete realtà che vibrano alla nostra lunghezza d onda per così dire...

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    1. Le forme, qualsiasi forma, non solo ha una valenza estetica, ma modifica quelle parti del sottile più vicine allo spesso. La valenza simbolica è legata a questo aspetto qui, tra gli altri.
      Certo un mix di vari strumenti, che richiede creatività, perché nessuno ci fornisce alcuna soluzione prefabbricata!, e il suo suggerimento è corretto . . .
      Poi è lo scopo che dovrebbe unire, e **non** i mezzi, così si eviterebbe la debolezza che, inevitabilmente, in un mondo come quello presente, nascerebbe da una forma troppo netta e precisa, che verrebbe subito attaccata e sciolta nel liquido corrosivo che tutto impesta in questi tempi. Ecco perché bisogna esser pragmatici e saper mutare. Senza fissarsi su qualche forma troppo precisa, troppo stabile, stabilità che, peraltro, non esiste oggi.






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  12. Quello che fanno da un decennio certe archistar infatti è proprio quello di "rompere"archetipi andando così ad influire a livello sottile del "grossolano".Cambiando tema riprendendo il commento di vajra che ha citato quel passaggio di Guenon adesso "capisco" perchè l invasione a(g)liena non poteva darsi abche solo un decennio prima,con l'atmosfera che c'è oggi "tutto è possibile" non so se mi spiego,doveva darsi questo cambiamento nell'atmosfera mentale,sicuramente anche solo a inizio millennio un invasione-che non è ancora avvenuta-" non avrebbe avuto l atmosfera giusta"

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    1. Esatto ad ambedue le cose: da un lato si impongono allo spazio forme distorte, con le conseguenze del caso - ed anche sui materiali usati vi sarebbe da dire -, e dall’altro lato, è precisamente così: era il cambiamento di atmosfera **mentale** l’oggetto vero dell’azione, azione peraltro ancor oggi pienamente in atto, ed ogni evento, anche le guerre, non è casuale, ma dev’essr visto **in relazione** a tali cambiamenti di atmosfera mentale generale.
      Per esempio, quest’oggi cresce la forzatura verso l’unanimità che sostituisce l’uniformizzazione, anch’esso, dunque, un cambio non piccolo e non certo casuale.





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    2. Per lei - Anonym - che segue certe cose, legga il link alla nota 4 del post, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/12/in-relazione-alla-recente-magna.html

      Questo post ultimo - non quello della nota 4 - è citato nel post Su di un articolo di M. Cacciari (su “La Stampa”, del 2 gennaio c.a.) del 6 gennaio c.a. . . .





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  13. Altra “fontina” utile su “tali” temi (quelli di questo post) - ma in forma narrativa - è la seguente:
    E. FORTUNIA, “La valle del pavone blu” in ‘Sherlok Magazine’ n. 15 (2009), p. 57 e sgg.

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  14. La ringrazio tantissimo per il link,per quanto riguarda l imposizione di forme distorte mi è venuto alla mente un intervista di parecchio tempo fa di Fausto Carotenuto dove faceva notare che i grattacieli oggi li costruiscono "storti" per danneggiare lo "spazio" cosa che non avevo notato,in effetti è vero...

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    1. Di niente. Precisamente “danneggiano” lo “spazio”, ma cosa precisamente? cosa precisamente **in** esso (spazio)? La parte sottile di esso spazio . . . Non vi è solo la forma estensiva gerometrica, ma ogni forma comporta delle conseguenze.

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  15. dove faceva notare che i grattacieli oggi li costruiscono "storti"

    Il problema non è "oggi" e neanche lo "storto"...il
    problema è il "grattacielo"...il problema è il "serpentone" ovvero quella che oggi è a mio giudizio impropiamente è definita architettura , viola anzi violenta tutte le regole "sottili" .un grattacielo dritto o sorto che sia non potrà mai avere la grazia di un "lingam" di uno "stupa" , di un minareto o di un campanile gotico .

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    1. Certamente anche il grattacielo di per sé stesso, ma non solo per la grazia, ma in quanto costituisce un ostacolo al flusso della forza vitale, cioè la parte più densa del mondo sottile . . .
      Ma la formza distorta **acuisce** molto questo effetto, già presente.

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  16. Ma la forma distorta **acuisce** molto questo effetto, già presente.

    Certo ma anche i materiali ... ricordiamoci che il "grattacielo" è principalmente metallo e vetro ... ed anche in questo caso ... ne "il Regno ...." si parla ampiamente dell'uso profano dei metalli (vetro = specchio) e non solo nel "Regno" .... :) ricordo ancora certe "spiegazioni" .

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    1. Certo e lo si è detto, anche i materiali non so da negligere quanto ad importanza però inversa. Materiali irresponsivi, atti a formare delle gabbie.

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  17. https://www.dagospia.com/rubrica-31/arte/starck-attack-ndash-pieno-centro-roma-vicino-piazza-popolo-339040.htm

    questa è "freschissima", architettura :)

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  18. Grazie utente vajra dell intervento interessante,già i grattacieli provocano problemi se poi si aggiunge da qualche lustro a questa parte la costruzione"deforme"-più che storto userei la definizione di deforme-il danno è ancora più massiccio.Già che siamo in tema pseudoarchitettura moderna volevo un parere-anche dal commentatore vajra- sulle rotonde che vengono poste agli incroci,cosa possono comportare a livello sottile? Come avevo già fatto notare anche loro hanno qualcosa di "off" ma non riesco a capire il perchè...In rete sono presenti articoli che entrano in dettaglio dei danni di questa pseudo architettura moderna? Se qualcuno ne è a conoscenza e me li linka gliene sarei grata.

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    1. Infatti è più corretto usar il termine di deforme. In rete non so cosa sia presente (seguo poco queste cose), ma occorre sempre vederne la fonte.
      In linea generale, la forma rotonda è più armonica di quella ad angolo retto, il che non vuol dire non vada usata la forma quadrata, però andrebbe sempre adornata con qualcosa di atto a controllare il flusso (per esempio: le erme antiche, poi le Madonne ai crocicchi, va bene anche una statua o qualcosa del genere [ma in tal caso la città dovrebbe tronare a **significare**], ecc. ecc.). Ora, una rotonda acuisce un flusso (lo rende più fluido, per così dire), in sé la cosa non è un male; ma 1) le si adorna con oggetti del tutto fuori luogo (e torniamo al discorso fatto) ed 2) occorre vedere se quella rotonda non acuisce troppo il flusso, non lo rende troppo veloce, il che rientra in un altro discorso fatto: quello dello squilibrio dei flussi sottili (i flussi sottili più vicini quelli più vicini al corporeo eh, quindi il Drago famoso). Infatti è un **grosso** errore - tipico dei complottisti - credere che il piano vada solo in una direzione: va in ambedue le direzioni. Quindi da un lato **blocchi** al flusso, e - da un altro, **parallelo**, lato - abbiamo **un eccesso** di flusso. Il tutto che porta verso lo squilibrio. Che poi **è** lo scopo.










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  19. Credo che il gestore abbia spiegato in maniera più che esatta il "discorso rotonde" . Tuttavia cito a memoria( mi sembra che Guenon ne tratti ne "la grande Triade") , la differenza tra cubo e sfera ovvero tra quadrato e cerchio in ambito bidimensionale , il cubo è legato alla terra alla dimensione "umana", mentre la sfera è "celeste" , ergo se "prima" i classici crocevia (incroci) erano "quadrati" e se adesso sono "rotondi" qualcosa deve esserci.... ( l'inversione dei simboli è la cosa più "diabolica" che esista)

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    1. Sì delle forme ne tratta ne “La Grande Triade”, e, sì, la sfera ha un senso superiore …

      Certo qualcosa dev’esserci, e c’è …


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  20. La ringrazio molto del parere sulle rotonde,effetivamente l unico scopo "maligno" che mi veniva in mente di queste era appunto quello di modificare vene del drago e co. andando a modificare il flusso..Ringrazio vajra per aver postato un ottimo esemplare di questa pseudoarchitettura con zone verdi messe "staccate" dal suolo e quello che io definisco effetto gabbia...MI scuso la veemenza ma vista l ottima segnalazione di vajra può cogliere l opportunità di analizzare mooolto in dettaglio i danni di quell esempio?

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    1. Le vene di Drago sono assai modificate, quel che si diceva: da un lato si hanno delle “congestioni” e dall’altro delle vere e proprie “mancanze”, in un processo di squilibrio che costantemente cresce, da molto tempo. Diciamo che le piante vengono “sacrificate” …? Diciamolo … (questa è un’indicazione) No, analisi più specifiche non vanno fatte in sede pubblica, per ovvie ragioni. Si parla in termini generali, poi ognuno ne trae le deduzioni che vi sono implicate, se vuole, se crede, se può, siamo nel mondo che va verso l’unanimismo, no? Non dico affatto, com’è ben noto, che “non ci si possa far nulla” non ci si possa opporre, dico il contrario, ma non in tal modo. Fa parte del mondo contemporaneo perdersi in tante piccole cose perdendo di vista il quadro generale. Meglio non farlo. Tuttavia, un’indicazione l’ho data. Perché distruggono tutta ‘sta vegetazione? Vero, in parte si tratta del riscaldamento globale ma in parte. Perché tata foga ed attenzione contro la vegetazione? Ve ne sarà pure una ragione …







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  21. Ringrazio vajra per l osservazione degli incroci che da quadrati diventano rotondi chissà perchè non ci avevo fatto caso eppure era davanti agli occhi ma non lo percepivo com'è possibile?! Oltre alla modificazione del flussi quindi credo che la componente "rovesciata" dal quadrato al tondo sia molto importante,bisogna soffermarsi su quest'ultima...
    A proposito di architettura copio incollo un commento con informazioni interessanti fatto da un utente sotto a un video di youtube ,nel commento si riferisce al grattacielo di piazza Gae Aulenti a Milano
    "Mi viene in mente, che quel grattacielo con il dito, copriva in pieno il sole, e la cosa strana e’ che avevamo il sole nelle nostre case in maniera riflessa da specchi di altri grattacieli.
    Poi i condomini tagliavano alberi secolari con scuse assurde, e piantavano alberelli che seccavano subito e neanche ben piantati venivano giù da collinette attorno al palazzo della regione ma anche nei giardini intorno alla piazza menzionata , che poi un albero prima di produrre ossigeno ce ne vuole e figuriamoci se han chiesto permesso allo spirito dell’albero secolare gentilmente di spostarsi"
    Anche qui ritorna l'aggressione agli alberi e la loro sostituzione con alberi che vengono fatti morire....
    Chissà che alterazioni subiranno le nostre case con la scusa di farle diventare green-vedere le ristrutturazioni che l unione europea vuole far fare ,ricordo comunque che non è un problema solo UE questa cosa del "prendere in giro e opprimere le persone col finto green ormai è mondiale...

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    1. Infattiquesta storia dei condomini che abbattono alberi con oogni scusa possibile è ben nota, ma pure le pubbliche amministrazioni sono state protagoniste di sfaceli orrendi, per poi sosttuire il tutto con alberelli o piantine che presto seccano . . .
      Delitti veri e propri ma la forza sottile che stava connessa con quel detto albero secolare - e non perdiamoci a discutere della **forma** con cui può esser “vista” detta forza sottile -, dove “va”? **Non certo** in un “luogo”! Ma rimane nell’ atmosfera sottile della Terra (che non coincide con quella mentale, pur essendovi ricollegata) . . .

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    2. Ed ha effetti, e provoca un “qualcosa” che, però, non essendo visibile, quindi “è come” non fosse . . . ma è . . .
      Ah sul green faranno ingoiare tante cose, non veramente green, nel senso di favorevoli alla “natura”.

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  22. Grazie,ho compreso meglio-ma già lo intuivo-il tipo di alterazione sottile che vogliono provocare.Meno male che ci sono cittadini volenterosi che cercano di bloccare certi scempi il pensiero va ad esempio a Italia Nostra che è l unica che si è espressa in controtendenza rispetto ad altre sigle ambientaliste sull'installazione di fotovoltaico e eolico nel paesaggio,anche qui chissà che alterazione sottile vogliono fare con l eolico...
    Ah comunque confermo:le stazioni sono letteralmente prese d assalto dai tagli degli alberi e dalla digitalizzazione e non certo perchè sono infrastrutture strategiche a livello grossolano inspiegabile altrimenti il taglio degli alberi...

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    1. Grazie delal conferma, ma, chissà perché . . ., non son sorpreso . . . Certo che ci son “cittadini preooccupati”, come si diceva un tempo, qui **tutto** è una “preoccupazione”, in tal senso . . .
      Bene per questa cresciuta comprensione, mi compiaccio, è sempre cosa buona passare da una qualsiasi forma di “sentire” al “guadagnare” una visione più ferma e più chiara: in effetti, oggi, tutto - ma proprio tutto!! - milita **contro** questo “guadagnare”, guadagnare una visione più ferma, e, soprattuto, più chiara, più netta. Che, poi, il solo e vero modo di “opporsi” oggi, ed in modo concreto, senza “ubbie” populistiche, che geerano solo depistaggi, che sviano solo e inevitabilmente alla fine deludono, è questo, è avere una vsione più chiara e più netta.
      Ora però è altrettanto cosa buona che non si perda il “focus” a proposito dei due punti ormai definitivamente venuti fuori, “emersi”, come le due direzioni delle cose oggi: 1) un continuo, crescente squilibrio di (ed in) certe vicine, anche percepibili, energie “sottili” e 2) la tendenza verso questa “unanimità tendenziale” che segue quella della “uniformizzazione” novecentesca. Credo che siamo così giunti a due “snodi” - “nodi” - essenziali, oggi . . .

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    2. Detto quanto detto qui sopra, su di una visione più vasta (cosa fondamentale oggi), naturalmente rimane tutta la mia solidarietà verso i “cittadini preoccupati” che troppo spesso si troovanpo di fronte al “fait accompli”. Notate come il “fait accompli” sia una delle “cifre” del “nostro” tempo??
      Pandemia? Un “fait accompli”.
      Guerra? Di nuovo, un “fait accompli”.
      E si potrebbe continuare a lungo. Il famoso “cittadino”, si noti con attenzione, si trova di fornte sempre il “fait accompli”. E dovrebbe, lui o loro, “farci” qualcosa. Lo stato si libera di ogni resposnabilità = non risponde.
      Perveniamo così al terzo fattore che guida la fase attuale: 3) il “fait accompli”. . . .




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  23. Come i "complotti" non fanno vedere il COMPLOTTO , per analogia ho sempre diffidato del "terzo settore" , ovvero se non può la Religione , se non può la Politica , come possono singoli individui seppur associati, arginare qualcosa di "spaventoso" , ergo io credo sia solo un gioco delle parti.
    Se poi qualsiasi "causa" (persa) è usata per ampliare la "visione" e la "comprensione" ( come supporto "meditativo) , ben venga .

    PS
    Ovviamente è la mia personalissima opinione .

    PPS
    Tuttavia su Italia Nostra vi vedo ben poco di "italico", basta vedere la "genia" .

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    1. Infatti solo associazioni di cittadini hanno possibilità ristrette, non si cianci di democrazia, però, allora . . . e del cittadino cosiddetto . . .

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    2. Chiaramente la deviazione, il depistaggio in tanti rivoli di cosiddetto “complotti”, che al massimo son **tasselli** in UN PIANO!, che è UNO ed UNO rimane!, questo è chiaro, ed è certo. Però è difficile mettere assieme i pezzi e, soprattutto, saper porre i fattori essenziali su di un piano differente dai tanti aspetti secondari - ve ne sono a iosa -, ecco, questo può esser lavoro utile al fine della “visione”, questo è, invece, piuttosto importante. Oggi **più** di ieri.


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  24. @vajra sul terzo settore lo davo per scontato-mi riferisco a realtà molto grosse-perchè anche lì si infiltrerà l iperdigitalizzazione-realtà aumenata,app...-più aderenza alle varie "agende",la nostra speranza è costituire piccolissimi gruppi di volenterosi che si mettono in contatto in modo informale
    Cambiando discorso,ora con la scusa del green faranno mangiare farina di insetti. Vista l assurdità della cosa è evidente che o serve per creare simulacri e distrarre oppure questo trend che vogliono lanciare ha una componente molto oscura ...

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    1. Infatti piccoli gruppi che siano in contatto ma in modo informale, senza strutture fisse. I simulacri e il depistaggio son comuni oggi.

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    2. leggevo notizia: la Fed, colla sua politica di rialzi ad oltranza - seguita dalla Bce - ha mandato le “borze” asiatiche in rosso, petrolio giù: deficit nipponico il più alto da 7 anni.
      Beh, diceva qualcuno che di lì doveva venire . . . quel colpetto . . .!
      Inoltre mi ricordo quel tipo membro delle società segrete asiatiche (cinesi e nipponiche), dar anni fa un segnale di stop a certe politiche “oggi dentali” . . .

      Leggevo che in Egypto i prezzi son alle stalle, il gov. invita a mangiarsi zampe di gallina . . . ma sono risposte?? oggi sì!!
      “It is democracy, baby” . . . E che cos’è mai questa??

      Tutti parlano del pericolo del deficit cinese, americano e d’altri paesi, ma quello del Giappone non è da meno né di minore importanza: occhio ai segnali.





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  25. “Meno male che ci sono cittadini volenterosi che cercano di bloccare certi scempi il pensiero va ad esempio a Italia Nostra che è l unica che si è espressa in controtendenza rispetto ad altre sigle ambientaliste…”

    “sul terzo settore lo davo per scontato”

    A me non sembra ci sia nulla di “scontato”; si esprime una “simpatia” verso qualcosa e credo sia più che legittimo.
    Farina di insetti, 5G, vaccini a iosa, etc. etc. non è che siano innocui , ma non sono il Male Assoluto , sono prodromi ; e purtroppo l’umanità con quello si dovrà confrontare …

    STRALCIO DAL CAP. 9 di “LA CRISI DEL MONDO MODERNO”
    Noi entriamo in un tempo in cui diverrà particolarmente difficile «distinguere il grano dal loglio», ed effettuare realmente ciò che i teologi chiamano il «discernimento degli spiriti», a causa delle manifestazioni disordinate che via via si intensificheranno e si moltiplicheranno ed anche a causa della mancanza di vera conoscenza in coloro la cui funzione normale dovrebbe essere quella di guidare gli altri e che invece oggi sono troppo spesso delle «guide cieche». Si vedrà allora se, in simili circostanze, le sottigliezze dialettiche saranno di una qualche utilità, e se basterà una «filosofia», foss’anche la migliore possibile, per arrestare lo scatenamento delle «potenze infernali»; ed anche questa è una di quelle illusioni dalla quale certuni devono difendersi, poiché vi è troppa gente che, ignorando che cos’è la pura intellettualità, immagina che una conoscenza semplicemente filosofica sia capace di rimediare a tutto e di operare il raddrizzamento della mentalità contemporanea, quando invece una conoscenza del genere, perfino nei casi più favorevoli, è appena l’ombra della conoscenza vera; e ve ne sono anche di quelli che credono di trovare nella stessa scienza moderna un mezzo per elevarsi verso delle verità superiori, quando invece questa scienza è precisamente fondata sulla negazione di queste verità.


    Dopo di che non interverrò più ogni volta che sarò “citato” .

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    1. Ma perché non intervenir più? Ognuno dice ciò che pensa, stop. Esattamente, sono solo delle manfestazioni parziali, che continuano, peraltro. Dal singolo fenomeno bisogna inferire il quadro iù vasto, sennò le pur legittime proteste vanno in fumo: viviamo in un System **pensato** perché ciò accada, che ha vie di sfogo ed **impedisce** che la pressione sia troppa, per evitare che la fase implosiva diventi esplosiva, semplice. Solo dal centro può esser messo in crisi, cosa oggi aavvenuta. Questo sistema di sfogo e scarico pressione lo si indicava, nella vecchia community, con una metafora idrica, o cose del genere . . . ci sta ancora! Non funziona così bene come una volta, nessun dubbio, ma esiste ancora!

      Appunto è quel passo più volte ricordato in questo blog, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/08/piu-volte-riportato-va-sempre-ricordato.html

      Certo che si avrà a che fare con quella cosa lì . . .



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    2. In sintesi: commenta pure, senza problema, oviamente sul tema. Una semplice osservazione: Gli “architetti del binario” – ed anche questo **è stato** detto! – contano su questo: che poiché gli “oppositori” son tutti diversi fra loro e quindi del tutto incapaci di mettersi assieme, anche solo “idealmente”, eh!, non ne verrà fuori mai niente di buono. Che ne dici di deluderli? Ci stava quel vecchio film in cui un procuratore statale, mal pagato, diceva che gli piaceva tanto quando certa gente si sbottonava il bottone superiore della camicia (quello subito sotto la cravatta, appunto per allentare il nodo della cravatta) … Perché non deluderli? Diceva qualcun altro che, a volte (“avvolte” …) piove … “Una semplice informazione”, chioserebbe qualcun altro ancora.


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    3. “Ma perché non intervenir più?”
      Qui sono “ospite” e RISPETTO chi mi ospita, tuttavia non ho alcun obbligo di nessun tipo nei confronti degli altri “ospiti”.

      Mi scuso se a domanda rispondo con altra domanda
      1) Vero
      2) Falso
      3) Verosimile

      Quale delle 3 è la più “pericolosa”?

      “che poiché gli “oppositori” son tutti diversi fra loro e quindi del tutto incapaci di mettersi assieme, anche solo “idealmente”, eh!, non ne verrà fuori mai niente di buono.”

      Lo so perfettamente … “Divide et impera” …

      E per concludere una massima: “Le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni”

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    4. Va bene.
      Certo che la 3) è la più pericolosa, Ovvio. Dìvide t ìmpera, appunto. E che si fa rispeto ad esso?
      Mai assecondarlo . . .
      Una massima: se il tuo nemico vuole che sia banco, sii nero . . .
      Se rosso, blu.
      Se alto, basso.
      Se nero, bianco.

      Nulla vieta di esse aperti et tuttavia fedeli ai princìpi. Nulla. E invece accade quasi sempre. Vi è rigidezza unita poi a sottili deviazioni che, procedendo, appunto, come la via falsa, diventano sempre più incallite deviazioni.
      Ho visto ciò succedere non una ma mille e una volte.



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    5. Cosa si debba fare di fronte al “DIVIDE ET IMPERA” ?
      Mai assecondarlo, certo… ma siamo sicuri delle alleanze che andremmo a stipulare? E sotto che “Guida”?
      Qualche esempio:
      I “guenoniani” più guenoniani di Guenon stesso, gli “Islamici di derivazione guenoniana (o presunti tali)”, gli “Evoliani”, “i Massoni pentiti”, “i Cristiani (cattolici) preconciliari), qualche ex tra “gnostici”,“massoni di frangia”, “adepti a fratellanze e sorellanze”, qualche ex “steineiriano” o abbondiamo anche qualche ex “teosofista”
      Volendo il tutto si potrebbe anche traslare in “politica”, tuttavia si scenderebbe di livello, sicuramente.
      Riguardo cosa voglia il nemico, esistono diverse strategie e ancor di più diverse tattiche; il tutto dipende dalle forze in campo e mi sembra che non ci sia equilibrio in ciò… ergo opporsi non sempre può essere la scelta migliore…

      Questo è un blog “pubblico”, chiunque può leggerlo e considerando le tematiche trattate, si è dato un indirizzo, chiaro, adamantino, direi; ergo se Il “Gestore” cita tizio o caio o sempronio, o martino etc. etc., sa ciò che fa, ovvero segue un Progetto
      Tuttavia se nei commenti sempre più spesso si leggono riferimenti a teosofisti di terza generazione, associazioni di dubbia natura etc. etc. , mi chiedo cosa mi stia “sfuggendo”.

      Ovvero un “non addetto” ai lavori, che legge il blog e che “tende” al “VERO”, potrebbe essere confuso e/o deviato dal/nel “verosimile”

      Soluzioni e conclusioni?
      Si sfocia nell’”individuale” nel senso che ognuno ha un “limite di tolleranza” che non vuol dire sia chiuso o “deviato”, ma soltanto che la sua “individualità” si esplica in quella/e modalità.

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    6. Infatti **nessuna** “alleanza”, di alcun genere. Non ci si “allea” né di è “a favore” né “contro” alcuno in particolare: il discorso era contro l’unanimismo crescente, l’appiattimento: di qui s’è partiti. E per qualcosa che **non è certo** una “struttura”, ma proprio non lo è d’alcun genere. Pensarla diversamente sarebbe pensare di **esser “yang”!** E noi **sappiamo**di non esserlo! Sulle varie categorie, per carità, d’accordissimo: i “guenoniani che han sequestrato Guénon, gl’islamisti fuori epoca; i cattolici preconciliari o massoni “pentiti” son tutti altri sognatori, gruppetti di questo o di quello pseudo “gnostici” od altro tipo: idem. Tutta gente che non ha capito che siamo alla “fine dei tempi”, che le vecchie categorie **non servono più** di fronte ad una realtà che già è profondamente cambiata – e loro son rimasti nel XX secolo – ma che, oggi, mentre scriviamo qualche commento, sta continuando a cambiare. Per questo dico sempre che tanta gente non ha **mai** capito davvero né tampoco accettato quel passo di Guénon da te ricordato, che, per questo, non mi stanco di far rigirare nel blog.
      Ma vi è comunque dissenso e non unanimismo, sparso, disperso l’idea è che anche il dissenso deve rimanere sparso ma trovare semplicemente delle modalità, mutevoli anch’esse, di sostenere tale dissenso, stop. Il resto lo farà la situazione stessa, che spinge verso il problema della sopravvivenza e l’emersione di “altro”, appunto: si vedrà, allora, se anche la dottrina tradizionale migliore sarà di aiuto … Oh quanta cecità in questi decenni! Tutti a criticare la “G. P.”, però pronti ad usufruirne dei vantaggi che, per carità, mica li fa per te: li ha fatti per guadagnarci. Ma è solo guadagno, è solo business. Noi siamo sempre più dentro un’epoca in cui **non è più** “solo business” …!
      Credo i commenti su certe associazioni siano **critici** nei loro confronti … non certo a loro favorevoli!

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    7. Sogni di qua, sogni di là, la cosa per la sua strada infine va … (pensando al Novecento …)
      Invece solo qualcosa di “liquido” può sussistere nell’epoca “liquida”, un po’ come ne “Il Signore degli Anelli” – usato come metafora eh, **non** in senso letterale, sia detto chiaramente – dove **si sa** che non ci si può opporre all’ “Oscuro” direttamente (si sa!), dunque si prende tempo, **in attesa** che la debolezza “metaphysica” dell’ “Oscuro” stesso **faccia il suo corso** … cosa che farà, perché essolui non può costruir nulla di stabile … anche questo “si sa” … ! Eh sì, vi è dell’ “altro”, decisamente … In gioco.










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    8. Oh quanta cecità in questi decenni! Tutti a criticare la “G. P.”, però pronti ad usufruirne dei vantaggi che, per carità, mica li fa per te: li ha fatti per guadagnarci. Ma è solo guadagno, è solo business.
      Noi siamo sempre più dentro un’epoca in cui **non è più** “solo business”…!

      Non è mai stato “only business” (e Tu lo sai molto meglio di me, ma il discorso sarebbe fin troppo complesso non da trattare, ma solo da accennare, in pubblico)
      Diciamo che è “only business” è una facile giustificazione…. Del resto in Italia “tutti tengono famiglia” 

      Un po’ come ne “Il Signore degli Anelli” – usato come metafora eh, **non** in senso letterale, sia detto chiaramente – dove **si sa** che non ci si può opporre all’ “Oscuro” direttamente (si sa!), dunque si prende tempo, **in attesa** che la debolezza “metaphysica” dell’ “Oscuro” stesso **faccia il suo corso** … cosa che farà, perché essolui non può costruir nulla di stabile … anche questo “si sa” … ! Eh sì, vi è dell’ “altro”, decisamente … In gioco.

      Ieri in sera in tv hanno ritrasmesso “La battaglia delle cinque armate” (capitolo conclusivo della trilogia de “Lo Hobbit) …. Quando Lady Galadriel, accorsa per liberare Mithrandir, affronta e scaccia Sauron :

      https://www.youtube.com/watch?v=4Ed4AT8s2dg

      Particolari da evidenziare :
      • l’espressione di Saruman ( sappiamo come andrà a finire)
      • La trasformazione fisica di Lady Galadriel (ovvero come il contatto col MALE trasformi completamente le sue sembianze e la sua “aura” )
      • I termini usati da Lady Galadriel per esorcizzare Sauron

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    9. Certo che non è mai stato “solo business” . . . lo dicevo per far capire che oggi vi è un cambiamento notevole, non si peritano di andar **contro** il business, ed apertamente, ma nulla succde . . . che strano?? Beh, sì, il contatto col male trasforma anche il “bene”, così è . . . Per questo dico: chi ha la possibilità di costruirsi una “zattera di salvataggio”, inizi: **non** sono le prospettive ancora novecentesche sulle quali taluni si son sin troppo attardati - ed hai elencato chi sono tu stesso qui sopra - ma è solo rispondere alla situazione. senza voli pindarici.
      Chi può, parli con altri, contatti altri, del tutto informalmente, niente strutture, ma reti agili, e **temporanee**, mutevoli, pronte a cambiare, (questa era il concetto della cosa “guerriglia philosphica”, chiamiamola così per capirci: sto semplificando ma è solo per venire al punto), per venire al punto in breve. Né deve cambiar esteriormente il suo “style” di vita: meglio di no, quanto un lento e costante prendere un altro percorso, ninte di eclatante, please. Finché si può, “il facci” (per dirla scherzosamente), perché verrà il tempo in cui più non “si può” . . . Chi può salvi materiale (questo era il concetto di fondo della cosa “benedettiana”), per quanto possa, e se può **concretamente**, sennò pensi solo alla zattera metaforica. Stop.
      Grazie del link. Interessante.



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    10. Grazie , per quanto concerne il “link”, la trilogia de “Lo Hobbit” , oltre alla regia di Peter Jackson ( regista anche del Signore degli Anelli , vi è la partecipazione a diversi livelli anche di Guillermo del Toro ( regista che ha sempre trattato con competenza certe “tematiche” , credo che nella “trasformazione” di Lady Galadriel ci sia la sua “mano)
      Chi può, parli con altri, contatti altri, del tutto informalmente, niente strutture, ma reti agili, e
      Più che parlare, forse conviene usare termini “gergali” (esempio...”stati dell’essere” , “aporia” “intellettualità” , etc etc …terminologia utilizzata da “Alcuni”) se si risponde a “tono” forse esiste qualche spiraglio .

      Chi può salvi materiale (questo era il concetto di fondo della cosa “benedettiana”), per quanto possa, e se può **concretamente**, sennò pensi solo alla zattera metaforica. Stop.
      Eheheheheheeh …

      Né deve cambiar esteriormente il suo “style” di vita: meglio di no, quanto un lento e costante prendere un altro percorso, niente di eclatante, please.
      Su questo punto come non citare il capitolo 9 (Il doppio senso dell’anonimato )de “Il Regno…” che tra l’altro spiega perfettamente il senso del mio intervento precedente (I termini usati da Lady Galadriel per esorcizzare Sauron).
      Qui lo stralcio del finale del suddetto capitolo
      “Si tratta dell’anonimato della «massa» di cui l’individuo fa parte ed in cui si perde, «massa» che è soltanto una collezione di individui simili, tutti considerati come altrettante «unità» aritmetiche pure e semplici; è pur vero che tali «unità» possono essere contate, in modo da valutare numericamente la collettività che esse formano, ma non si può minimamente dare a ciascuna di esse una denominazione che implichi, per qualche differenza qualitativa, una distinzione dalle altre.
      Abbiamo detto che l’individuo si perde nella «massa», o che per lo meno tende sempre di più a perdervisi; questa «confusione» nella molteplicità quantitativa corrisponde ancora, per inversione, alla «fusione» nell’unità principiale. In quest’ultima l’essere possiede tutta la pienezza delle sue passibilità «trasformate», cosicché si può dire che la distinzione, intesa in senso qualitativo, vi è spinta al massimo grado, pur essendo contemporaneamente sparita qualsiasi separazione5.Nella quantità pura, al contrario, la separazione è al massimo perché ivi risiede il principio stesso della «separatività», e d’altronde l’essere è evidentemente tanto più «separato» e più chiuso in se stesso, quanto più le sue possibilità sono maggiormente limitate, cioè in quanto il suo aspetto essenziale comporta meno qualità; ma contemporaneamente, data la sua sempre maggiore indistinzione qualitativa in seno alla «massa», egli tende veramente a confondersi in essa. La parola «confusione» è qui tanto più appropriata in quanto evoca la indistinzione tutta potenziale del «caos», ed in effetti si tratta proprio di questo dal momento che l’individuo tende a ridursi al suo solo aspetto sostanziale, cioè, come la chiamerebbero gli Scolastici, ad una «materia senza forma» ove tutto è in potenza e niente è in atto, cosicché il termine ultimo, se lo si potesse raggiungere, sarebbe una vera «dissoluzione» di quanto nell’individualità vi è di realtà positiva; e, proprio in virtù dell’estrema opposizione esistente tra l’una e l’altra, questa confusione degli esseri nell’uniformità appare come una sinistra e «satanica» parodia della loro fusione nell’unità.”

      5 È il significato dell’espressione di Eckhart «fuso, ma non confuso», che Coomaraswamy, nell’articolo succitato, pone assai giustamente in relazione con quello del termine sanscrito bhêdâbhêda, «distinzione senza differenza», cioè senza separazione.


      Con queste assi si costruisce un vascello non una zattera ;)

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    11. Termini gergali? Può darsi, ma 1) non è decisivo; 2) chi non li sua è fuori? Non continuiamo con la deriva systemica che – ormai da molto ma molto tempo – è l’escludere, facendo finta d’ “includere”, ovvio? Quindi, chi vuole, li usi pure, nessun problema, ma non possono – né devono – essere un cosiddetto “must” in alcun modo ed in alcuna maniera. Viene il tempo in cui le parole serviranno sempre meno, e conteranno sempre meno, già oggi son pretesti e non testi nel 90% dei casi, nel “discorso” pubblico, seppur “discorso” vogliamo continuare a chiamarlo … Ad esempio, h usato – ironicamente – un termine gergale del linguaggio della pubblicità: molto può far questo, l’uso ironico e imprevedibile dei termini del sistema, in senso del tutto improprio e diverso: “guerriglia semiologica” … Per il resto, ok. Un’altra notazione: **non siamo più nell’epoca dell’unifromizzazione”, certe cose scritte da Guénon avevano il loro senso nel XX secolo e solo i fissati no sanno vedere i cambiamenti e fare le giuste proporzioni, mantenendo i princìpi però divenendo duttili nelle applicazioni, che **no* vuol dire tradire i princìpi, cosa nella quale senza dubbio eccellono tanti “fan” di questo e di quello (è il mondo dei fan ma non delle riflessione, altra “superficializzazione” collettiva) … Dunque non siam più nell’epoca dell’uniformizzazione, che implica un solo centro che s’impone in modo esteriore - e si tratta solo dell’applicazione dei cambiamenti già ben studiati da Baudrillard alla fine degli anni Settanta e poi, pian piano, implementati nelle società varie in modo vario - ma siamo nel mondo dell’unanimità, crescente … Cambiamento QUALITATIVO, NON quantitativo … Come si risponde a questo? E siamo sempre lì … Non certo nei vecchi modo che son eguali al non rispondere, alla non risposta = le cose andranno sempre peggio.
      Ah nota come il loro “bel mondo” – tanto più digitalizza – va sempre peggio: non riescono a capirlo! Da ridere, non fosse la situazione così cattiva! La cura della febbre a 39 è la febbre a 40, continuate così … questa è la mentalità di oggi. Uniforme dappertutto. Il mondo digitalizzato è un gigante dai piedi argillosi, fortissimo e però debolissimo, **ben diverso** da “Hitler&Stalin”, uso i due termini classici ormai (la “reductio ad Hitlerum” è una sciocchezza del tutto antistorica ma diffusissima, e sempre applicata, prima a S. Hussein e oggi a V. Putin, ma sempre del tutto fuori luogo perché fenomeni qualitativamente diversi si fronteggiano con mezzi qualitativamente diversi, et torniamo così al nostro discorsetto di base …). dobbiamo dunque prepararci al momento in cui il loro “bel System” – si fa per dire – andrà sempre sempre più “in stallo” … e saran proposti “correttivi” … peggiori ancora!






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    12. Termini gergali? Può darsi, ma 1) non è decisivo; 2) chi non li sua è fuori? Non continuiamo con la deriva systemica che – ormai da molto ma molto tempo – è l’escludere, facendo finta d’ “includere”, ovvio?
      Diciamo che è soltanto una questione di “cautela” nessuna esclusione nessuna inclusione.
      Accennare, esponendosi il minimo, se son rose fioriranno.
      Poi subentra sempre l’individualità… ognuno di noi ha “esperienze”, “peculiarità”, “abilità” e “LIMITI” .

      Quindi, chi vuole, li usi pure, nessun problema, ma non possono – né devono – essere un cosiddetto “must” in alcun modo ed in alcuna maniera. Viene il tempo in cui le parole serviranno sempre meno, e conteranno sempre meno, già oggi son pretesti e non testi nel 90% dei casi, nel “discorso” pubblico, seppur “discorso” vogliamo continuare a chiamarlo …
      Ad esempio, h usato – ironicamente – un termine gergale del linguaggio della pubblicità: molto può far questo, l’uso ironico e imprevedibile dei termini del sistema, in senso del tutto improprio e diverso: “guerriglia semiologica” … Per il resto, ok. Un’altra notazione: **non siamo più nell’epoca dell’uniformizzazione”, certe cose scritte da Guénon avevano il loro senso nel XX secolo e solo i fissati non sanno vedere i cambiamenti e fare le giuste proporzioni, mantenendo i princìpi però divenendo duttili nelle applicazioni, che **no* vuol dire tradire i princìpi, cosa nella quale senza dubbio eccellono tanti “fan” di questo e di quello (è il mondo dei fan ma non delle riflessione, altra “superficializzazione” collettiva)
      Concordo in toto, lo scenario cambia, si trasforma, tuttavia basta fare delle deduzioni, e applicarle quando possibile.

      … Dunque non siam più nell’epoca dell’uniformizzazione, che implica un solo centro che s’impone in modo esteriore - e si tratta solo dell’applicazione dei cambiamenti già ben studiati da Baudrillard alla fine degli anni Settanta e poi, pian piano, implementati nelle società varie in modo vario - ma siamo nel mondo dell’unanimità, crescente … Cambiamento QUALITATIVO, NON quantitativo … Come si risponde a questo? E siamo sempre lì … Non certo nei vecchi modo che son eguali al non rispondere, alla non risposta = le cose andranno sempre peggio.

      Ah nota come il loro “bel mondo” – tanto più digitalizza – va sempre peggio: non riescono a capirlo! Da ridere, non fosse la situazione così cattiva! La cura della febbre a 39 è la febbre a 40, continuate così … questa è la mentalità di oggi. Uniforme dappertutto. Il mondo digitalizzato è un gigante dai piedi argillosi, fortissimo e però debolissimo, **ben diverso** da “Hitler&Stalin”, uso i due termini classici ormai (la “reductio ad Hitlerum” è una sciocchezza del tutto antistorica ma diffusissima, e sempre applicata, prima a S. Hussein e oggi a V. Putin, ma sempre del tutto fuori luogo perché fenomeni qualitativamente diversi si fronteggiano con mezzi qualitativamente diversi, et torniamo così al nostro discorsetto di base …). Dobbiamo dunque prepararci al momento in cui il loro “bel System” – si fa per dire – andrà sempre sempre più “in stallo” … e saran proposti “correttivi” …
      peggiori ancora!

      Dimentichi Gheddafi, Khoemini e Kim Jong-un 

      Tralasciando le battute, secondo me ormai è impossibile venirne fuori, si tratta solo di non soccombere e resistere se possibile, questo a livello generale.
      Nel particolare, ovvero nella nostra sfera di influenza, devono applicarsi i PRINCIPII senza se e senza ma…con cautela però.
      L’esposizione “diretta” non conviene, per una serie di motivi, non solo di ordine “fisico” ma soprattutto “sottile”.

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    13. Infatti condivido: il perisolo principale non è affatto solo “fisico”, e difatti certi commenti son stati eliminati per proteggere chi li ha scritti (non me) . . .
      Da lì, dal “sottile”, occorre guardarsi e da lì verranno sempre più cose, man mano che il loro “bel” sistema tanto più cerchino di aggiusarlo, tanto più falla . . .
      Uscire **non è** lo scopo di “costruire una zattera”, ma solo sopravvivere, finché si potrà, chiaro.



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    14. Lo scopo è, dunque, soprattutto “pratico”, il “focus” è su questo: chi – per un motivo che sia, o un altro – si è “reso conto” di “certe” cose, quali carta, concretamente, ha in mano? Questo è “IL” punto dirimente. Punto decisivo che non ha, in sé stesso, niente a che vedere con l’ “esporsi”, esporsi che riguarda solo chi “ha” un certo destino (quanto agli “esborsi”, questi li facciamo tutti …!), e il destino lo “hanno” in pochi, su questa Terra. Virgoletto “avere”, al proposito del destino, perché sarebbe più giusto dire che il destino “Ha” determinate individualità, e non che qualcuno “ha” il destino; ed ovviamente il destino non è affatto detto debba esser benevolo, anzi …









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    15. Sul “Signore degli Anelli”, un link su questo blog, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/09/miscellanea-di-frasi-soprattutto-ma-non.html









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    16. Discorso “Destino”, ne abbiamo scritto in altre occasioni, “mandato etc etc “ ; non mi sento “Il prescelto” , tuttavia “certi argomenti” li sento miei da sempre, ovvero “certi argomenti “ hanno la mia individualità.
      ed ovviamente il destino non è affatto detto debba esser benevolo, anzi …
      Già…ed è questo che fa(ceva) paura … il tempo…aiuta 
      Andando OFF TOPIC
      Egitto, ritrovamento di Mummie molto antiche, le più antiche sostengono, tra queste una di un Sacerdote.
      Roma (zona Catacombe San Callisto), durante lavori di rifacimento condotto fognario, profondità di quasi 20 metri sotto il livello “stradale”, ritrovamento di una statua marmorea quasi intatta a grandezza naturale che, per la presenza della clava e della leontè, dovrebbe essere Ercole.
      Sulle mummie ho sempre avuto “dubbi”, il ritrovamento di “Ercole” invece mi sembra un buon presagio .

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    17. Sì ricordo i discorsi fatti … Non penso affatto a “il prescelto” ma semplicemente a destini particolari, che non possono affatto esser “di tutti” – appunto, son particolari, nel senso di “specifici” – per cui nessuno ha mai chiesto di esporsi ad alcun altro/a, per quanto, com’ho detto –, e ribadisco – gli esborsi ci vengono chiesti e dobbiamo farli perché la situazione se li prende, che siano in denaro, in natura o in qualsiasi altro forma. Insomma, questa situazione mondiale si “prende pagato”, che a noi piaccia o non. Tuttavia ciò è **altro** discorso, oggettivo, non di scelte individuali, dunque necessariamente soggettive, dove ognuno prende le decisioni che sente giuste per lui, ovviamente. Rimane il problema pratico, però, che non è affatto di semplice soluzione, nemmeno semplice il solo affrontarlo, senza pretendere soluzioni, ma solo rispondere creativamente ad una situazione, cioè con intelligenza, rendendosi conto della situazione stessa, senza negare l’ovvio, come oggi si fa sempre di più, quasi dappertutto. Due discorsi ben diversi però, che van tenuti ben distinti: si legano ma non si collegano, s’implicano ma non si mescolano, si relazionano ma non si equivalgono: né ora né mai. Il tempo aiuta? Certamente sì, perché fa venir fuori le **vere fattezze** delle cose, le – per così dir – estrae dalla spessa ganga – o nebbia confusa – in cui di solito versano. Ecco perché io dico sempre: “teniamo in caldo” u problema, e vediamo se si scioglie.
      Sulle mummie: dipende dalla mummia, se le forze sottili legate ad essa vi sono state ben ancorate”, sennò, quando ritrovate, tendono pian piano a liberarsi, accrescendo quel già gigantesco cumulo di forze sottili negative con le quali, ahi noi, dobbiamo aver a che fare, di nuovo: ci piaccia o non (e a me, personalmente, non piace affatto, ma tant’è, questo è oggi, a nulla serve negare).

      Su Ercole concordo, anche le statue possono essere legate a forze sottili, ma **di tipo diverso**, molto meno “instabili” di quelle delle “mummie”, peraltro il ritrovamento di statue “significative” spesso nella storia può aver dato inizio a stimolazioni varie, sia nel bene che nel male, eh; diciamo: significato “misto”, può esser bene o male.

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    18. “Per cui nessuno ha mai chiesto di esporsi ad alcun altro/a, per quanto, com’ho detto –, e ribadisco – gli esborsi ci vengono chiesti e dobbiamo farli perché la situazione se li prende, che siano in denaro, in natura o in qualsiasi altro forma.”
      L’ “esporsi” quando accade non è una richiesta credo sia sempre un “moto interno”( salvo casi particolari) , che poi le situazioni esigano un prezzo da pagare credo sia evidente.
      Come “destino particolare” potrebbe prendersi ad esempio Guenon stesso, incrociando le varie biografie, il quadro che viene fuori è delineato in maniera univoca (già partendo da tema natale, il quadrato Giove/Saturno in mutua ricezione nei segni delle rispettive esaltazioni)
      “Rimane il problema pratico, però, che non è affatto di semplice soluzione, nemmeno semplice il solo affrontarlo, senza pretendere soluzioni, ma solo rispondere creativamente ad una situazione, cioè con intelligenza, rendendosi conto della situazione stessa, senza negare l’ovvio, come oggi si fa sempre di più, quasi dappertutto.”
      Anche in questo caso credo che si debba “recitare a soggetto”, in quanto non abbiamo “copioni” e spesso non esistono neanche “canovacci”.

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    19. Interessante il tema natale di Guénon, poi – sul dovere – o è un “fatto interno” oppure, semplicemente, non è, quindi è chiaro che nessuno può chiedere ad un altro alcunché.
      Sull’altro tema, è così, non ci son “copioni” e nemmeno “canovacci”, “Terra Incognita”, si diceva un tema, ma stavolta nel **tempo** e non nello spazio … Si diceva pure “Hic sunt Leones (o Dracones)” … o “Terra Nondum Cognita” … ma è questo lo spazio di creatività, di soluzioni caso per caso, che si è, ormai definitivamente, aperto …










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  26. Ad esempio,bisogna trovare un modo per sfuggire alla mazzata dell esproprio della casa di proprietà e dei risparmi-senza contare che devitalizzeranno le abitazioni in vari modi- sempre più vicino visto i vari green new deal.Ma come? L'unica via è fermarsi e fare disobbedienza civile,resistere e non fare lavori di nessun tipo.Il pericolo è trovarsi sempre più devitalizzati privi di strumenti magari messi in cubicoli in qualche smart city,lì si che saranno problemi...

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    1. Apputo quel rischio è uan certezza: non credo che la sola disobbedienza civile sia sufficiente, il che non vuol dire non farla, ma il solo ricorrere a strumenti vari di sciopero - non far lavori, non far vaccini, ecc. ecc. - lo trovo novecentesco ed dunque perdente: il System nel quale viviamo ha la posibilità di garantirsi il suo consenso **nonostante** - anzi: **grazie** (Baudrillard, *****1983*****, questo rende bene le radici di questa crisi, *****accuramanente***** preparata e sorvegliata, perché si giungesse ad oggi, ovviamente fermo restando il proprio cosiddetto libero arbitrio, per cui cttadini preoccupati possono - e devono - muoversi, ma questo rientra ei limtiti del gioco) - nonostante la caduta e la crisi. I nocciolo è qui.
      Protetar è giusto. Protestar è doveroso. Ma per quali motivi? Per quanli ragioni? Ecco, il portare la cosa su di un altro livello è il primo passo per una efficacia possibile.
      La crisi diventa una sorta di falso - principio di realtà in un sistema irreale (Baudrillard, *****1983*****).




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  27. ESatto,bisogna fare affidamento su realtà informali perchè le strutture fisse sono molto pericolose-es associazioni-perchè essendo visibili possono essere infiltrate facilmente,puntare allo yin insomma il nascosto,la dispersione.l inafferabile-che non è qualcosa di dispersivo ,la metafora dei semi non so se mi spiego...-è l unico modo.Purtroppo lo so che la sola disobbedienza civile non può di certo risolvere il problema andava bene in un'altra epoca infatti,ora il system si autoperpetua con questo consenso,è un loop da cui non se ne esce come ha fatto notare in molti post del blog.Bisogna trovare strumenti creativi,ad esempio visto che sarà in gioco la sopravvivenza bisogna creare una specie di economia di prossimità basata su cose reali che bypassa il system-niente monete alternative o baratto e no as strumenti digitali tipo codici qr,ma come fare?

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  28. Nella vecchia community, citando un detto antico, dicevo: “Si vince con lo ‘yang’. Si vince con lo ‘yin’”. Stavolta si vince con lo “yin” … peraltro in accordo con l’epoca di “acque corrosive” che Si vive …
    Esatto si autoperpetua, l’avrò detto tante volte, in salse diverse; insomma,si replica come un virus. Il passaggio dall’epoca della lotta dialettica a quella del codice, come un “sì” ed un “no” che rimango dentro al sistema codificato – per cui hai “l’insovvertibile” – come analisi fu detta esplicitamente da Baudrillard alla fine degli anni Settanta! Qualche annetto fa! Appunto si tratta di costruire delle strutturine relativamente indipendenti, non abboccando ad ubbie di “riforma” – impossibile (typo: le monete “alternative”: ce le fornirà il System, e quella sarà il vero “n.d.b.”) – o economia di prossimità che subito vanno in tivvù (ma che caso che non appena si sviluppi qualcosina di debolissimo subito sta sotto l’attenzione mediatica!) o sul web e magari c si vuol pure “guadagnare”, per quanto sia oggi possibile (cioè la sopravvivenxa dentro un sistema in fase **implosiva** CRESCENTE, NON decrescente, si badi bene a ciò).




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  29. Grazie,avevo dimenticato di aggiungere il rifuggire come la peste le monete alternative-specie se collegate al digitale-e a tutte quelle realtà che anche se piccole finiscono in tivù o peggio nei canali social,si vede che poi non erano autentiche,non che non si debba usare la rete per carità ma meglio si rifugge il system meglio è.
    Molto off topic...notato le "vite private" di gente dell alta finanza-mi viene in mente il caso Epstein ma anche Bankman Fried..-dove si vede che c'è la presenza di "altro"? Chi c'è dietro certa finanza? sicuramente culti molto oscuri tipo crowleyani,magia nera di certe frange deviate della massoneria che trasformano chi ne fa parte in predatori "sottili"

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    1. Certo che dietro tante cose – anche apparentemente buone – poi spesso si celano depistaggi vari, ed anche deviazioni. Che dietro la finanza – certa finanza, chiaro – ci sia dell’ “altro” è abbastanza chiaro …

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  30. Infatti quello che mi preoccupa è la "counterintelligence" attiva sulle piccolissime realtà,adesso non ho il tempo di portare degli esempi specifici ma voglio far notare che la tecnica usata consiste nel far deragliare la piccola realtà facendo entrare dentro l'iperdigitalizzazione tramite sensori,qr code,realtà aumentate condito da simpaticcisime tecniche di group thinking,quindi occhio ai segnali...esempio... in una realtà informale di un quartiere con orti urbani all improvviso si presentano individui esterni-spesso di istituzioni misto pubblico privato-che con la scusa di far conoscere "fuori" la realtà in questione introducono questi strumenti digitali spinti...

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    1. Infatti meglio **non** far casi specifici, grazie . . . Mi vedrei costretto a cancellar i commenti … sull’uso della iper digitalizzazione anche per far deragliare certe piccole realtà, è possibile: oggi è facile andar fuori strada, si sa … è così. Purtroppo oggi quasi nessuno ha un rapporto attivo con gli strumenti digitali: tutti ne abbiamo uno passivo, tali strumenti entrano e fanno ciò che dicono loro, anche su questo si stava riflettendo. Sempre in ordine alla qestione unanimismo crescente . . .
      Il nodo è serio. Non vi sono facili soluzioni in vista. Per questo si rifletteva su esperienze passate.





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  31. Infatti l uso è passivo e rappresenta un gravissimo problema,si viene tirati dentro senza rendersene conto...MI scusi perchè se faccio notare casi specifici il commento potrebbe venir cancellato?

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    1. Questo non per il caso specifico in particolare (che, se è pubblico, è commentabile, **ovviamente**), ma per qualche allusione a qualche individuo che poi, magari, può esser legato a certe cose … vedo di trovare quel commento che lei dice …
      Oggi il controllo **non è mai** – e dico mai! – diretto, è *sempre* indiretto, l’avrà notato. Poi magari si diffondono voci, e questo e quest’altro, è la “reputazione” o “immagine” … ora, “chi” decide il livello di queste ultime cose che, in ambito universitario, per esempio, sono “la” cosa più importante? Ma non solo lì, eh … chi comanda l’opinione comanda il mondo, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/08/detti.html …
      E c’è gente che ancora sta a Hitler o Stalin … svegliatevi! È da un bel po di tempo che le cose funzionano su e con un altro paradigma … Ora, però, anche quest’ultimo paradigma sta cambiando ancora …


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    2. Il testimone non è un giudice né una avvocato difensore né tantomeno il pubblico ministero: ma questi son ruoli che il testimone non può rivestire per sua stessa natura, per cui non si pone proprio il problema. Ma non deve nemmeno essere un perito di parte; ma qui è richiesta una scelta precisa, da parte del testimone . . .



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    3. Inoltre il numero *minimo**di testimoni è due, mai uno solo . . .

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    4. Come consiglio pratico, qualche buon testo di feng-shui può aiutare, sempre però che lo si sappia leggere anche fra le righe . . . inoltre, confrontarsi con testi diversi può aiutare ad acuir il senso di “discrimnazione” - “viveka” - sviluppo che può esser molto importante, oggi.



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