“ ‘“(…) Tu sei venuto,
era quello lo scopo del
mio messaggio. E qui
rimarrai, Gandalf il
Grigio, e ti riposerai
dei lunghi viaggi. Perché
io sono Saruman il
Saggio, Saruman creatore
d’anelli, Saruman
Multicolore”.
‘Lo guardai, e vidi
che le sue vesti non erano
bianche come mi era
parso, bensì tessute di
tutti i colori (…)’.
‘“Preferivo il
bianco”, dissi’.
‘“Bianco!”, sogghignò.
“Serve come base. Il
tessuto bianco può
essere tinto. La pagina
bianca ricoperta di
scrittura, e la luce bianca
decomposta”.
‘“Nel qual caso non
sarà più bianca”, dissi.
“E
colui
che rompe un oggetto per scoprire cos’è,
ha
abbandonato il sentiero della saggezza”’”.
(J.J.R.
TOLKIEN: Il Signore degli Anelli,
Rusconi 1977,
p. 327)
“‘Dovresti esser
contento, Re Théoden, disse
Gandalf, ‘poiché ora
non è solo la vita breve
degli Uomini che corre
pericoli, bensì anche la
vita di ciò che
reputavi unicamente soggetto di
leggende. Hai degli
alleati, pur non
conoscendoli’.
‘Eppure dovrei anche
esser triste’, disse
Théoden; ‘poiché,
qualunque sia l’esito della
guerra, non è forse
probabile che molte cose
belle e meravigliose
scompaiano per sempre
dalla Terra di Mezzo?’
‘E’ probabile’, disse
Gandalf. ‘Il male provoca_
to da Sauron non potrà
mai essere del tutto
sanato, né distrutto
come se non fosse esistito.
E’ il destino che
vuole così. Proseguiamo il
Viaggio intrapreso!’”.
(Ibidem,
p. 608)
“Aragorn gli s’inginocchiò accanto.
Boromir
aprì gli occhi,
sforzandosi di parlare.
Infine,
lente, gli uscirono di
bocca queste parole:
‘Ho
cercato di togliere a
Frodo l’Anello. Chiedo
perdono. Ho pagato’.
Il suo sguardo si posò sui
nemici caduti: ve
n’erano almeno venti. ‘Non
ci sono più i
Mezzuomini: gli Orchetti li hanno
legati’.
S’interruppe, e gli
occhi, già spenti, si
chiusero. Dopo qualche
attimo parlò
nuovamente:
‘Addio, Aragorn! Va’
tu a Minas Tirith e salva
la mia gente! Io ho
fallito’.
‘No!’, disse Aragorn,
prendendogli la mano e
posandogli un bacio
sulla fronte.
‘Hai vinto.
Pochi hanno conosciuto
un simile trionfo.
Rasserenati!
Minas Tirith non
soccomberà!’.
Boromir sorrise”.
(Ibidem,
p. 508)
“‘Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse
accaduto
ai miei giorni!’,
esclamò Frodo.
‘Anch’io’, annuì Gandalf, ‘come
d’altronde
tutti coloro che vivono questi avvenimenti.
Ma
non
tocca a loro decidere.
Tutto
ciò che
possiamo
decidere è come disporre del tempo
che ci è
dato’”.
(Il Signore degli Anelli, cit., p. 84)
*
* *
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“Ich
in mir, wir sind das Sein”.
(Zacharias Werner: Die
Söhne des Thâls)
Vincit Omnia Veritas
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