A titolo
esegetico-ricreativo, si riporta di seguito un passo da un vecchio libro – forse utile.
“‘Le democrazie si
svuoteranno miseramente, come tante bolle di sapone. E quando l’Anticristo sarà
sulla strada di Roma consegneranno il potere a uomini capaci’. Ma questi non
saranno più dei ‘filosofi, ma dei matematici poiché il domani non sarà delle
passioni ideologiche, ma della razionalità matematica’. Così troviamo scritto
in un messaggio profetico francese, scritto presumibilmente alla fine del 1700.
Lo stesso messaggio
precisa ancora che: ‘… I tempi saranno maturi per accogliere l’Anticristo
quando il padrone ridurrà il pane in briciole’. E qui per ‘pane’ vanno intese
quelle democrazie sconfinanti nelle demagogie che, per meglio ingabbiare’ il
popolo, frantumano il potere in pezzi sempre più piccoli, sino a vanificarlo.
Le conseguenze sono
note soprattutto in Italia, dove sono state create delle strutture capillari
inutili, per coinvolgere legioni di lestofanti e d’incapaci, che finiranno per
provocare veri e propri disastri [come poi
è successo, è il nostro presente].
Queste ‘tele di ragno truffaldine’ assorbiranno buona parte del reddito
nazionale [idem].
Ecco quindi la cornice
del tempo dell’Anticristo: malumore e sfiducia diffusi, povertà di servizi
sociali, che costeranno somme esorbitanti. Al cittadino si toglierà la pelle
con marchingegni fiscali sempre più sofisticati e in cambio si darà solamente l’illusione
di servizi pubblici [ma non parla del
nostro presente?? Sì]. Sullo sfondo avremo poi le brume di
un potere sempre più sbriciolato, che seguirà le lune di una marea di nuovi
balivi [la fase attuale, che porta al culmine quel movimento di auto
distruzione dell’Occidente, perso nel rispecchiamento narcisistico, segnata in
Italia dall’elezione del primo governo Berlusconi: era il 1994, “anno pivotale”,
come s’è detto su questo blog; segue la fase Renzi, delle parole al vento senza
costrutto, ed or è la fase delle divisione dello stato, sotto la costellazione
della Lega “nazionale”, che vuole che le regioni più ricche si autonomizzino
completamente, la fase finale, dello “sbriciolamento”, con l’appoggio dell’autolesionista
Sud (naturalmente poi si pentiranno e piangeranno, sognando di quando erano “grandi”,
cioè mai), ma tutto ciò è solo il compimento di un processo iniziato
molti anni fa].
Su questa strada si
arriverà all’ingovernabilità. Seguirà l’anarchia, la violenza e il caos.
Anche nelle lettere […]
della monaca di Dresda si prevede il crollo delle democrazie. E questo periodo
viene fatto combaciare con l’avvento dell’Anticristo. Ma non sarà un ‘crollo
indolore’, in modo particolare per l’Italia, la Francia e la Grecia [si ponga
mente alle nazioni citate …]”[1].
Sembra che la Grecia abbia già provveduto, l’Italia stia provvedendo more suo usuali, e la Francia si stia
istradando, nel suo caso essendoci bisogno di un “aiutino”, diciamo così, per
la Grecia e l’Italia non ve n’è alcun bisogno: considerato l’autolesionismo
nazionale loro caratteristico, sono assolutamente ben capaci di provvedere da
sole …
Nel “cupio dissolvi” vi
è, infatti, il massimo perenne godimento italico, com’è ben noto. Se all’Italia si
lascia una via d’uscita e l’altra via è quella del perdurare nel suo caratteristico
stato di confusione, sceglierà sempre
quest’ultimo: ama il “cupio
dissolvi”, ben lo si sa.
Il libro citato è del
lontano 1985,
ci si ricordi: mille nove cento ottanta cinque …
PS.
Ricordo qui un vecchio post, con un passo tratto dallo stesso libro, cf.
Andrea A.
Ianniello
[1]
R. Baschera, L’Anticristo e le profezie sugli anni 90, Armenia Editore, Milano 1985, pp. 85-86, miei commenti fra
parentesi quadre. Di seguito, il passo termine dicendo che la violenza farà il
suo corso, seguirà una fase di caos, e dopo una sorta di “nuovo Medioevo”
caratterizzato da un’economica agricola autarchica, di cui si sente qualche
lontano precursore sin d’ora. Dopo ancora, vi sarà un’era necessariamente molto
diversa, sulla quale qui non è il caso di diffondersi.
Il fatto che questi ottusi non possono capire è che quel che si dice, benessere “sociale” e via dicendo, è reso impossibile 1) dalla tecnica e dal suo sviluppo, che rende tutto “individualistico”, e non “sociale” in alcun modo; 2) la società si è “squacquaracquata” nella lunga fase della “globalizzazione felice”, come la chiamo **molto** ironicamente …
RispondiEliminaIl “benessere” per “tutti” cosiddetti – non lo è **mai** stato per “tutti”, era la classe media che accedeva di più di oggi a certe ricchezze, a certe “facilitazioni” – non sei più in grado di mantenerlo, lo prometti ancora, ma non puoi darlo: non l’hai mai dato davvero, ma lo davi a più gente di oggi, questo è sicuro.
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