martedì 5 luglio 2016

Non solo la Grazia è diversa da come ce la si aspetta: La Fine (vera) non è “la” Fine



Non solo la Grazia è diversa come ce la si potrebbe aspettare (per tornare ad un commento su di un altro post, commento al qual ho risposto), ma ciò è vero anche per “la” Fine. 

La Fine (VERA) non è quella che ci si potrebbe aspettare.  

Somma ingenuità quella di coloro i quali si attendevano come due eserciti che avrebbero combattuto. D’altra parte, del famoso - tanto letto quanto poco compreso - passo di Matteo 24, sulla “Fine”, si dice che mai si era vista una tale situazione né mai più si sarebbe ripresentata. 

Appunto - infatti - per causa del fatto che, da un lato, di esercito ve n’è uno solo, il resto sono bande sparse o gruppi che non hanno la benché minima idea di cosa - “davvero” - stia succedendo, e, dall’altro lato, vi una situazione di “liquefazione” e “liquidazione” sociale che rende tutto difficilissimo, per ambedue i gruppi, ma - per le bande sparse - rende impossibile l’esercitare un’influenza diretta sulla situazione. Ecco la specificità unica e sola, mai vista e che mai si rivedrà. In altre grosse crisi dell’umanità non si è mai visto questo illiquidirsi e liquefarsi, quasi disfarsi, dell’umanità tout court

Per queste ragioni, quel che va avanti è il quadro-di-riferimento detto “Ufo” ... . 

 

3 commenti:

  1. In un certo senso prendere coscienza dell'irreparabilità di questo disfarsi dell'umanità è pacificante, nel senso che proprio il sentore ancora immaturo e non approfondito di ciò porta all'insoddisfazione e quindi alla reazione, che è appunto una risposta immatura e non edificate, date le premesse.
    Invece "mandata giù" questa prospettiva, ci si accorge invece che si aprono infiniti orizzonti, se si riescono ad abbandonare le fantasie e i desiderata. È un progressivo e costante educarsi e raffinarsi a fuoco lento.

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  2. Un’osservazione importante, sulla “fine”, appunto. La “Finis” **non può né avvenire né rispettare** le “confessioni”; in altre parole: non vi è una fine “confessionale”, quanto invece è, per l’appunto, un processo generale onnicoinvolgente, composto da due lati, articolato in due fenomeni **paralleli**, **interrelati e *dipendenti*** fra loro: quello sociale e quello cosmico.



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