Si sa che, nella tradizione popolare, chi nasca la notte di Natale, fra il 24 e il 25 dicembre, a mezzanotte precisa, diverrà, se uomo, un lupo mannaro, se donna, una janara.
Ecco allora, su questi temi, una vecchia “rarità bibliografica”, la Mostra del giugno del 1981 al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma: si riporta la scansione della copertina del piccolo Catalogo della Mostra del tempo, una Mostra che, comunque, aveva dei “pezzi” alquanto interessanti.
Vi sarebbe anche di che discuter degli interventi di presentazione al Catalogo, ma non vi è il tempo per farlo. Già ricordare quella Mostra è di per sé interessante, visto che gli studi etnografici versano in livelli di grave trascuratezza, in questi ultimi tempi. Giusto anche solo ricordarla, dunque.
Cf.
Didascalia:
MUSEO di ARTI e TRADIZIONI POPOLARI; ROMA, copertina del Catalogo della Mostra del giugno 1981
(Precisamente si svolse dal cinque al trenta giugno del 1981)
@i
E siamo dunque, al momento, tornati al numero di post pre pandemia, lo stesso numero che nel 2019, cioè . . .
RispondiEliminaDico “al momento” perché può sempre capitar di cancellarne alcuni . . .
Nella Presentazione, in viv (qui sopra), si parla della differenza tra Mal di Luna in Sicilia (che si equivale alla licantropia) e Mal di Luna in Campania (che si equivale alla epilessia), interessante. Comunque lunatico un tempo voleva dire che aveva problemi mentali ma, prima, voleva dire che viveva nel mondo della Lna.
RispondiEliminaIn Sicilia però, si dice che diventa "lupinario" (licantropo) , chi nasce la notte di San Giovanni ( 24 giugno) ... ma la differenza è solo "formale" in quanto i due solstizi sono le "porte" (pitri-yana e deva-yana) ; riguardo il mentale ...il manas ... per ritrovare il "senno" di Orlando , Astolfo guidato da San Giovanni e a cavallo dell'Ippogrifo ... deve andare sulla Luna .
RispondiEliminaSì esatto, sono le due “notti” principali, le due poste solstiziali, un tempo molto importanti. Tra l’altro, anche la notte di San Giovanni (Battista) reca con sé varie leggende, anche quelle di “cortei” di “presenze” sottili, attività di streghe o stregoni, ecc. ecc. ecc. ecc.
EliminaEsatto si deve “andar sulla Luna” per “ritrovar lo senno”, solo che oggi manca l’ “ippogrifo” e, in generale, l’animal “mythico symbolico”, che può esser il “doppio” o “l’anima (cosiddetta) ‘separata’”, che guidi chi ascende a recuperar lo senno suo” …
Vivere nel mondo della Luna, cioè essere preda delle immagini mentali al punto da non discernere il confine tra le due realtà?
RispondiEliminaEsatto è così, e può nascere da cause patologiche, così come da cause “sottili”, che, poi è il caso che stiamo esaminando. Che, poi, ogni malattia necessariamente abbia una componente “sottile”, non v’è dubbio, ma non è cosa da “mondo moderno”, peraltro “componente” non significa – principale ma – per esempio– causa scatenante …
EliminaInteressante grazie,quando esisteva ancora la cultura...oggi forse qualcosa è rimasto si dice che gli autistici vivano nel mondo della luna...
RispondiEliminaBeh ne è rimasto ben poco, almeno a vedere la media degli studi antropologici oggi . . .
EliminaIl Catalogo prende il nome di “Mal di Luna. Lunatici, folli, indemoniati nella tradizione popolare”, Roma 1981, fa piacere sia citato (con autore AA.VV., titolo: “Mal di Luna. Lunatici, folli, indemoniati, lupi mannari, malattie nervose e mentali nella tradizione popolare”) nella Bibliografia di M. CENTINI, “Superstizioni”, Giunti Editore, Firenze 2022, p. 172.
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