Noi siamo venuti dopo la Restaurazione. Non dimentichiamoci però che Hitler era “Aquarian” anche lui ….
La gente vuole “pace e sicurezza”, ma il System della “G. P.” è SEMPRE MENO in grado di “dargliele”: ed ecco la “CRISI STRUTTURALE”. Perché una tale incapacità NON È casuale, ma inevitabile, “strutturale” in un tal System.
Tu oggi non fai niente senza consenso, ed il consenso lo danno le classi medie, sostanzialmente; quindi l’ “aquarianesimo” è nella versione “destrorsa”, non nella versione “sinistrorsa” e libertaria, e ciò accade inevitabilmente oggi.
La critica in base a relitti del passato è oggi FUORI EPOCA. Si continua con l’agitar solo vecchi fantasmi: oh che ennui!
Se accade che i legami sociali – la famosa “identità” – sia sempre più fallace, invisibile o “fantasmatica” (ed anche “asmatica”) in “Occidente”, prima, e nel mondo, poi, ciò nasce inevitabilmente **dallo sviluppo della tecnica**, che **separa** l’individuo dal legame sociale, isolandolo sempre di più, pur apparentemente dandogli “di più”.
Quindi è un fatto STRUTTURALE, NON episodico.
Non è, dunque, una MERA “conseguenza” dello “sviluppo” del “libertarismo” cosiddetto “liberal” – la famosa storia dei “diritti” e “compagnia bella” (o brutta!) –, come invece vogliono tutte le “destre” senza eccezione, COME SEMPRE – MAI SMENTIRSI! –, dando addosso alla simia philosphiae.
Che poi il “libertarismo” abbia supportato la TECNICA, NON v’è alcun dubbio; ciò è accaduto ancor più, però, da parte di chi oggi si lamenta: tutte le ristrutturazioni del capitalismo – in ambito **occidentale** (precisazione molto importante) –, tranne quella di dopo la Seconda Guerra Mondiale, che, dunque, si rimanifesta come l’ “ECCEZIONE che conferma la REGOLA” –, tutte sono avvenute col predominio delle “destre”, se NON nelle votazioni, per lo meno come “agenda ‘culturale’” PREDOMINANTE. Cioè l’individuo posto al centro. E l’Occidente posto al centro; e l’identità, ecc. ecc. … Insomma: Quel che abbiamo sentito da più di vent’anni, ormai … come la chiamo: la “tiritera” che gira - e “rigira” - perlomeno dal 1994, anno “pivotale” appunto. E CHE STA – PIAN PIANO – “AFFONDANDO” anch’essa ….
Andrea A. Ianniello
PS. La “RESTAURAZIONE” (avvenuta dagli anni Ottanta - del secolo scorso -, al primo decennio, del secolo attuale) NON ha cambiato le finalità sistemiche: NON POTEVA NÉ ne aveva l’intenzione, tra l’altro.
Ora invece quel che sta succedendo è proprio l’alterazione delle finalità di base del sistema sociale. Questo provoca una crisi di consenso, che, oggi, è ancora in atto. E che il sistema stesso non è in grado di poter risolvere con i suoi soli mezzi, per quanto reagisca o permuti le sue variabili interne. NON CE LA FA.
Questo è il punto vero, dirimente. Può solo “scaricare” il “peso” della crisi su pseudo vie come il “populismo” cosiddetto: si sfoga la pressione – quindi è bene per la tenuta “systemica” –, però non si risolve il “nodo” alla radice: non può farlo, infatti.
Anche cf.
https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/08/la-fine-della-democrazia-cancellato-del-2017.pdf.
Fondamentale - nel link La “Spola”[1] di qui sopra - è cf. E. KANTOROWICZ, “I due corpi del Re”. L’idea di regalità nella teologia politica medievale, Einaudi editore, Torino 2012. Il tema della “sovranità” è stato centrale in questo blog.
NB.
“Oui” che c’è chi li osserva da tempo. “Vi ho osservato” diceva qualcuno ...
Anche cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/03/che-cose-la-democrazialink.html
[1] Sulla “spola” per l’appunto: “Il cieco assentì:
«L’ultimo giorno … Cerchiamo di usarlo bene». Cecio gli raccontò la visita a Pabak, allo stregone, alla Cima, e concluse:
«La Cima mi ha dato parecchie grandi lezioni … ma non mi ha fatto veder i Neter!»
«Quali Neter!»
«I Neter della tessitura, di cui devo trovare il nome …»
L’arpista sorrise: «Evidentemente, hai cercato delle fantasticherie … Non preoccuparti: nonostante tutte le tue buone intenzioni, ripeterai quest’errore. Ti toccherà passare più e più volte per la stessa strada, ma con gli occhi sempre più aperti».
«Che posso fare? Se non mi presento con una risposta, il mio Signore non mi spiegherà più niente».
Il cieco fece scorrere le dita sull’arpa, in silenzio … e dopo qualche istante, disse: «Sarebbe meglio non dirti nulla, e che tu cercassi da solo, ma visto che è l’ultimo giorno, ti darò uno spunto … ascolta: Quando Cecio era piccolo ed era ancora nel nido (sesh), Cecio, piccolo falchetto, era sotto la protezione delle dee. Sua madre aveva tessuto le sue vesti – disegnate (sesh) da Sechat [Seshat: “dea” (= “Neter”!) della scrittura e del disegno e della tessitura] – con la spola che Neith l’aiutava a manovrare (seshem). Esso il segreto (sheta) di Seshat, che è anche il segreto di Neith. Ed Her-Bak diventerà la scorta (shemsu) di colui di cui porta il nome (Horus her). … Basta trovare la spola!»
Cecio teneva gli occhi, la bocca e le orecchie spalancate:
«Mesdjer, sono un gioco tutte queste parola che si assomigliano?»
«Se vuoi: sarà come tu vorrai,»
«Ma spiegami».
«Non una parola di più bambino mio.»
Cecio cercò di ripetere le parole che aveva sentito, e chiese:
«Con queste parole, posso trovare i Neter che sto cercando?»
«Se cerchi un Neter, osserva la Natura.»
Cecio guardò il cieco con ammirazione: «Mesdjer, Menkh sa che tu conosci tutte queste cose?»
Mesdjer ebbe un sorriso felice: «Non son forse suo ‘fratello’? Non c’è la mia immagine sulla sua tomba?» Cecio ribatté: «Ma Menkh è vivo!»
«La ‘Casa di eternità’ va costruita durante la vita terrestre: non è sempre una tomba.»
«Non capisco …» Ma, in quel momento, Cecio si ricordò della «Casa del legno», e s’interruppe: «Sì», disse l’arpista, «può anche esser ciò che stai pensando.» […] «Mesdjer, tu mi leggi nel cuore, tu mi senti anche se non parlo!»
«Il velo del mio corpo è sicuramente già quasi disfatto …»
«Perché dici queste cose?»
«Non c’è tristezza nelle mie parole. Al contrario, la cosa più triste è di essere aggrappati alla terra con artigli di drago, quando arriva l’ora finale! Ma quando uno si è tessuto le ali in questo corpo di fango, può prendere il volo felice. Io sono vecchio, bambino mio, la montagna mi chiama … Voglio dedicarti la mia ultima canzone.»
«Mesdjer …»
«Non parlare, figlio mio, ascolta in pace!»
Dopo un breve preludio che diffuse nel vento delle note così serene da fugare del tutto le ansie di Cecio, la voce dell’arpista cantò:
‘Il bimbo che sorge ad Oriente
ha un’aureola di gioia
esuberante,
ma i suoi piedi hanno piante di piombo.
E lo dilania la durata del giorno,
la durata acrimoniosa.
Sale al Cielo con la sua corona,
ma giù a terra lo schiaccia il suo peso.
Com’è duro lottare contro ciò che divide!
Grado a grado, egli sale
verso lo zenith.
Ore di gloria! Ore d’amore!
Egli stende le braccia per stringere
la sua dolce amata …
Che terrore
restar sospeso nel vuoto!
Uomo, povero essere in croce! …
O crepuscolo, grande speranza
di riavvicinamento …
Parola di pace appena intravista:
abbraccio di Cielo e di Terra;
fusione totale
in cui s’abbandona alla gioia
– nella pace dell’Amen divino –
l’esuberanza dell’alba!
Notte feconda, notte piena di luce;
notte senz’ombra in cui l’Apparenza svanisce.
O serenità dell’Amore
finalmente vissuto!
O Redentore, tu hai vinto
la vana speranza, il Peso,
ed anche il Separatore [Seth].
Finalmente ti trovo, desiderio bambino,
fanciullo innocente!
Col tuo inizio glorioso
la mia fine radiosa s’annuncia.
Tu mi porti verso la Luce
dove sera e mattina son uno;
anello d’oro
che non ha né giunture né fine!
Il desiderio è svanito, e tu, Amore, sei me!
In te, Mediatore,
l’Horus invitto prende il volo trionfante!’
Il cantore tacque. […] «Adesso alzati, figlio mio, e va’! … Va’, e non dimenticarti di cercare la spola!»”, I. SCHWALLER DE LUBICZ, Her-Bak (Cecio), L’Ottava Edizioni, Milano 1985, pp. 227-230, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. La spola è ciò che permette alla trama e all’ordito di poter intrecciarsi … dando così forma al tessuto.
E ci si ricordi – altresì – che la “pietra filosofale” viene chiamata talvolta “tintura” … e cioè ciò che tinge un … tessuto …!
Come che sia, sia consentito qui terminar così: “A causa di circostanze della mia vita che non dipendono da me non ho visto con i miei occhi la tomba in cui giace il corpo di mio padre ed è improbabile che, in futuro, io riesca a visitare la sua tomba. Perciò […] chiedo ad ogni mio figlio, che sia di sangue o di spirito, di cercare, quando ne ha la possibilità, questa tomba solitaria, abbandonata per circostanze causate principalmente da quel flagello dell’umanità chiamato istinto di gregge, e di erigervi una pietra con l’iscrizione:
IO SONO TE,
TU SEI ME,
EGLI È NOSTRO,
ENTRAMBI SIAMO SUOI.
CHE TUTTO SIA
PER IL NOSTRO PROSSIMO”, G. I. GURDJIEFF, Incontri con uomini straordinari, RL Spa, dicembre 2024, p. 51, corsivi e grassetti miei. Si sa che tal libro NON parla che incidentalmente di eventi “personali” se NON per dare un insegnamento e per parlar d’ “altro” et tuttavia, qui vi è un – vero – ricordo “personale”: “La cosa che lo contrariava di più era esser disturbato di sera, quando sedeva all’aperto e guardava le stelle. Per quanto mi riguarda, oggi posso solo dire che vorrei con tutto me stesso essere come l’ho conosciuto nella sua vecchiaia”, ibid., corsivo mio.
lunedì 1 settembre 2025
RispondiEliminaRIPROPOSIZIONE, 16 – altri link –
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/09/meyrink-2.html
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/09/corbin-stavolta.html
Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/08/ps-1.pdf
[NB: il link al testo qui sopra, nella n.5, non funziona più]
____
@i
5 commenti:
EliminaBlog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”1 settembre 2025 alle ore 01:08
I primi 2 link di qui sopra son di settembre; il terzo di agosto.
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Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”1 settembre 2025 alle ore 21:05
Sempre settembre, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/09/in-relazione-al-film-essi-vivono.html
Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”1 settembre 2025 alle ore 21:06
Altro post, e sempre settembrino, senza brina, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/09/la-caduta-del-riformismo-incrementale.html
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Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”6 settembre 2025 alle ore 22:17
Niente “Signore degli Anelli” né Aragorn o Gandalf, e nemmeno Bilbo e Frodo … ma fango e trincee “style” Prima Guerra Mondiale, se si vuol dare un’immagine … That’s dissolution baby!
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Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”6 settembre 2025 alle ore 22:46
Dove sta oggi un’opposizione, chiara ed esplicita, non parlo di una resistenza, che pure c’è, ma in effetti nascosta e posta sullo sfondo? Non vi sta un’opposizione, chiara ed esplicita.
Di conseguenza, non può esserci lotta.
Quindi non v’è tragico, non ci sono dure scelte, ma un cammino necessitato quasi, dove le scelte sono di apparenza. Non vi è tragico. Si chiama polverizzazione, cui segue la dissoluzione: questo intendeva Guénon.
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Cf.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/06/frasi-sparse_22.html
I commenti son volutamente - spesso - “frullati” e “sparsi” qua e là in vari post ...
RispondiEliminaQuando noi entriamo in contatto con cose a noi più o meno ignote le “interpretiamo” assemblando pezzi del noto, ed ecco perché gli esseri “sottili” sono spesso assemblaggio di pezzi di animali e/o uomini a noi noti, la realtà è che **non** son certo così ma sono forze non corporee. Difficile a capirsi per “laggente” de oggi ma così funziona.
RispondiEliminaIl post è contro l’ottuso conservatorismo che impera: tutto è colpa del ‘68 e scemenze del genere: se così fosse avremmo già risolto, ché tante cose di quel tempo sono state completamente tradite, tranne – ma guarda un po’ ma guarda! – nel costume privato. Casualità? No! Questo conservatorismo nel 2025 fa solo piangere, manco più ridere: la situazione di oggi ha origini e scopi che non hanno più alcunché a che vedere con le “pseudo idee” moderne. Certo, si maschera di alcune di esse – ma non solo da una parte, anche dall’altra! –, però non ha, in effetti, altra scelta: una troppo evidente negazione genera in risposta il contrario, e chi comanda ciò che non vuole proprio è una sana reazione di rigetto. Tutto deve dunque “passare” - sì -, ma in maniera surrettizia …
RispondiEliminaVisto centro storico d’una certa - non grande - città ieri, approfittando della piacevole ottobrata: il disastro si estende, i centri storici devono essere abbandonati, non più solo delle grandi città ormai.
RispondiEliminaInsomma è un modello, applicato con più o meno infera diligenza qui o lì ... Rimangono solo i centri davvero piccoli, non città medie - o medio-piccole.
In pratica, è un antimodello di città ...
Un uso particolare dei centri commerciali - in caso di collasso -, come si dice su alcuni siti, è assai probabile: la fine del consumismoi di cui parlava “illo tempoire” J. Baudrillard ...
RispondiEliminaLa “solidità” NON può più esserci se “c’è” la cosiddetta “FINE”!
RispondiEliminaCf.
RispondiEliminahttps://pathfinderastrology.wordpress.com/2014/01/05/2020s-capricorn-stellium-signals-key-turning-point-for-world-order/
NB!!