sabato 4 gennaio 2025

Finalmente! … Trovato! … (2)

 

 

 

Scrivere è di nuovo eroico come al principio. Si possono forse tentare degli appunti (etimologicamente da peng, pug: puntuale, puntuto, spuntare, punto come negazione, pugno, pugnale, pugnare)”.

S. QUINZIO, Cristianesimo dell’inizio e della fine, Adelphi Edizioni, Milano 2014 (edizione originale: 1967!), p. 40, corsivi in originale.

 

Ciò che oggi non è credibile domani sarà un fatto, ciò che non è concepibile nelle nostre comode [sempre meno comode!] case si prepara forse nelle boscaglie dell’Asia dell’Africa [NON SOLO “nelle boscaglie”!]. La compattezza delle attuali strutture, a Occidente come ad Oriente, non garantisce affatto della loro durata [questo è sempre stato così ma è da tanto tempo che sono ben meno compatte!]: tutte le antiche civiltà sono crollate proprio quando il loro edificio era più imponente e massiccio. La forza che sorregge il vecchio è l’inerzia, e basta pensare per un attimo all’eventualità di un conflitto mondiale nucleare [parole del 1967!, non dimentichiamolo, ma “tornate d’attualità” (come suol dirsi)] per rendersi conto di quanto rapidamente potrebbero crollare [basta molto meno, in realtà!] rivelando il loro nulla. Perciò i  vangeli parlano dei segni di distruzione come di segni del manifestarsi del regno. Un messaggio escatologico non può essere accolto. Ma esiste il piccolo e trascurabile resto d’Israele, tra i popoli che nella loro indifferenza o nel loro endemico torpore covano il rifiuto totale o la totale ribellione. A costoro il Signore, Gesù, manifesterà come ha promesso il suo nome nuovo, che nessuno conosce, dopo il lungo silenzio profetico che ha fatto dimenticare [DEL TUTTO] le voci dei profeti, da Iacopone a Gioacchino da Fiore a Savonarola a Campanella, e che precede [Nota Bene: precede] la parusia vittoriosa di Cristo come il primo silenzio profetico [NOTA BENE!] aveva aveva preceduto la sua venuta per la sconfitta e per la morte”.

Ivi, p. 153, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni tra parentesi quadre.

Va sempre, però, ribadito che il semplice “crollo di civiltà” NON È “l’apocalysse” la quale, come s’è detto altrove, pur contemplando “‘DISASTRI’ a iosa”, NON È una “semplice” collazione di disastri NÉ s’identifica con un singolo, “gran” disastro …

Va poi precisato che il “ritorno di Cristo” NON AVVERRÀ nella “carne” per cui chi dicesse d’esser “Cristo ‘ritornato’” è, quello SÌ, quello DAVVERO, e NON le solite “attribuzioni” di tal “titolo” ai propri nemici POLITICI …!, quello è “l’anticristo” … QUELLO VERO. Non le solite sciocchezze della storia, per quanto ricolme di sangue le vogliamo vedere, ma quello reale.

 

LI. Voltandomi  vidi altri giusti che venivano di lontano, e domandai all’angelo: «Signore, chi son quelli?» Ed egli mi rispose: «Son Elia ed Eliseo». E mi salutarono e io dissi loro: «Chi siete?» E uno d’essi rispose: «Sono Elia, il profeta di Dio. Sono Elia; e dopo ch0ebbi pregato, in seguito alla mia parola, il cielo non fece più cadere pioggia per tre anni e sei mesi, a causa delle iniquità degli uomini. Dio è giusto e veridico, e adempie la volontà dei suoi servitori. Spesso gli angeli pregarono il Signore per ottenere la pioggia, ed egli rispose loro: Abbiate pazienza fino a quando il mio servo Elia non mi pregherà in tal senso e allora io manderò la pioggia sulla terra»”.

Gli Evangeli Apocrifi, Testi scelti e tradotti da F. Amiot, Introduzione di D. Rops, Editrice Massimo, Milano marzo 2007 (edizione originale aprile 1979), p. 264 (dall’ “APOCALISSE [APOCRIFA] DI PAOLO).

 

 

 

Ricordo un passo – citato da S. Quinzio – nel quale si riportava un passo dai “Manoscritti di Qumrân” (dal “Commento ad Abacuc”) che non riuscivo a ritrovare. Finché, per caso, cercando altro, l’ho ritrovato. Eccolo di seguito. Ma, prima, un breve commento. Certo che questo passo proviene da una VECCHIA EDIZIONE, cioè “scientificamente” non inattaccabile: mi spiace, ma COSÌ È; se si vuole, la si attacchi, ma non farà proprio alcuna differenza!

Unica domanda che conta davvero è questa: È VERO? Unica cosa che i nostri contemporanei si son dimenticati: se qualcosa sia vero!

A furia (come disse J. Evola – ma in altro contesto eh – sia chiaro), a furia di aver occhiali si son dimenticati degli occhi!

Ma oggi così è … 

Veniamo però al punto, cioè al passo ritrovato.

 

“… La spiegazione del passo (II, 3 [Abacuc]) è che il tempo ultimo sarà di lunga durata [NB] ed andrà oltre tutto quel che han detto i profeti [molto importante]: mirabili sono infatti i misteri di Dio”, La Bibbia Apocrifa, a cura di P. Bonsirven, Introduzione di D. Rops, Ed. Massimo, Milano gennaio 1982 (edizione originale: gennaio 1962), pp 150-151 (dal capitolo “NUOVA ALLEANZA DI DAMASCO”, sottocapitolo: “Il Commentario ad Abacuc”), corsivi e grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre.[1]

 

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

PS. Il “Finalmente! … Trovato! …” (1), cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/05/finalmente-trovato.html

 

 

[1] Nell’Introduzione (di D. Rops) si trova scritto: “Per decantare il genere apocalittico da questo duplice aspetto di delirio verbale [sic!] e patteggiamento interessato [idem] dovrà intervenire Dio stesso, attraverso la voce ispirata di uno dei suoi apostoli: e ciò avverrà con l’ Apocalisse di San Giovanni [che con così tanta difficoltàet pour cause – fu accolta (“IN FINE”!) dentro il Canone neotestamentario!]”, ivi, Introduzione (D. Rops), p. 11, corsivi e grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. Difficile assommare – ma è molto diffuso – tanta incomprensione in così poche parole! Il “delirio verbale” non è che una notazione “di style” ma, si sa, lo stile detto “apocalittico” (appunto!) è barocco ed ESTREMO: quello è il genere letterario, può NON piacere, ma tant’è. Il “patteggiamento interessato” invece merita un po’ più d’attenzione. Si riferisce al fatto che gli Ebrei del tempo della “letteratura apocalittica” praticavano la Torah il più possibile, nondimeno il “silenzio di Dio” rimaneva tale! Questo è il punto: il “silenzio di Dio”. Dopo dei secoli più nessun profeta “parlava” dando la viva voce della divinità ma rimaneva sempre più la sola parola scritta, che si praticava, sì, però non “dava ragione” dei tempi sempre peggiori che “si” vivevano. Per “sopperire” al “silenzio di Dio” nasce il “genere apocalittico”. Nasceva per riempire un vuoto, ben reale. Su ciò, se capiterà, si ritornerà su, poiché s’è detto cosa NON È l’ “apocalisse” ma NON cosa essa È … Non solo le circostanze, ma occorre pur pensar bene ai termini da usare: non è semplice poiché trattasi di materia più che abusata, in vari sensi. Una pietra miliare, però, la si è posta: la letteratura apocalittica nacque per riempire il vuoto nato dal “silenzio di Dio” cioè dal silenzio dei profeti che avevano illuminato e – di fatto – spesse volte “guidato” Israele. Perché c’era questo – tremendo, per loro“silenzio”? Già la domanda è oggi oziosa: noi viviamo NEL e DEL “silenzio di Dio”! Per noi oggi è la norma! Nondimeno, in quel tempo” era uno SCANDALO, uno scandalo quasi ASSOLUTO. Lo scandalo richiedeva una “spiegazione” che non poteva essere “discorsiva” – cioè una “teoria” –, ma DOVEVA essere una VISIONE. Il “silenzio di Dio” era un mistero terribile della divina Maestà che “voltava – symbolicamente! – le spalle” al mondo ed al “popolo eletto” in primis. Occorreva dunque “chiederne” ragione alla DIVINITÀ stessa. Ciò avveniva per mezzo di visioni, di estasi, NON di discorsi! Era così nato il “genere apocalittico”. Così nacque, per rispondere a questa pressante – al tempo! – esigenza. Per rispondere a questo problema. Non siamo autorizzati a parlare di “nichilismo”, certo, che al tempo ne n’esisteva nemmeno la parola: tuttavia, dei semi di ciò che – DOPO MOLTO tempo – sarebbe stato il “nichilismo” si piantarono allora. Il connubio nichilismo/apocalisse sarebbe venuto solo molto dopo, infatti: sarebbe avvenuto in Russia (cf. “Impolitiche Considerazioni”, tra l’altro, la seconda Conversazione).

 

 

 

12 commenti:

  1. Appunto: “… il tempo ultimo sarà di lunga durata [Nota Bene] ed andrà oltre tutto quel che han detto i profeti [molto importante]: …”








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    1. Ricordo come pure Aurobindo disse che poteva trattarsi anche di secoli.

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    2. Vero e, se ricordo bene, lui parlava di circa trecento anni: il problema è complesso - e gigantesco! -; e, a far saltare ogni circuitino, ci vogliono i secoli! Nondimeno la Grande Crisi è in Atto da un bel poco - si fa per dire! - di tempo. E siamo reduci da una grossa forma di accelerazione. Il ritmo pare “stop and go” cioè: fasi di accelerazione seguite da fasi di stasi – apparente, chiaro –, ma la frase del “Commento ad Abacuc” vuol puntualizzare due cose: 1) che le “speranze ‘apocalyptiche’” di certe “sette giudaiche” (come **oggi** le chiamano) erano esagerate, poiché sottovalutavano la gigantesca natura del problema di fronte; 2) il “mysterium TERRIBILE” dell’Indifferenza divina e del fatto che “Dio ‘vela’ la sua Provvidenza” e “lascia il mondo” preda delle sue forze intrinseche, cioè alla fuoriuscita delle “forze del male”, “fuoriuscita” che È l’ “apocalysse” (ma sui ciò, se possibile, torneremo, come s’è detto però mai c’è stata occasione di farlo, ed anche questo è “signum” …) … Questa lentezza si sposa con accelerazioni tanto improvvise quanto ingestibili, tuttavia.









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    3. Son naturalmente “spazi di tempo” solo INDICATIVI e che NON vanno presi alla lettera! Infatti nel frattempo (“in the meantime” …), fra i “phenomena”, dovrà succedere la “fine” (cosiddetta!) ed dunque “il passaggio delle Acque” **symbolico*** cioè … reale! Che una cosa sia “simbolica” non vuol infatti dire che sia un’ “apparenza ‘irreale’” ma che, invece, sia “davvero” reale!






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    4. La donna sempre incinta ma che non partorisce mai ... però - ALLA FINE! - pur partorisce! Cf.
      https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2021/09/un-vecchio-passo-di-guenon-e280a6-molto-presente-o-forse-futuro-post-cancellato-nel-2018.pdf








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  2. Mère diceva: duecento anni, siamo lì’ più o meno, in ogni caso richiede tempo. Ma il punto è ciò che c’è in mezzo! Quella che Aurobindo chiamava “l’Ora di Dio” e cioè “il Passaggio delle Acque” ovvero “fine del Cyclo” NON SOLO “umano” bensì ANCHE COSMICO! E qui è la differenza tra questa “fine del Cyclo” ed altre: il lato “cosmico” per così dire …! Inoltre: non ogni fine di civiltà coincide con la fine di una cyclo, più o meno esteso che sia: questo è un altro punto.
    La vera “apocalysse” non è una mera fine o un mero disastro. Né una collazione di disastri!






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    1. Peraltro “stop and go” ma gli “stop” son sempre meno e meno lunghi, ed i “go” sempre di più e più persistenti: la tendenza è chiara. Fino al “Grande Go” … La reazione di quelli che hanno il potere **reale** non è mai stata - né mai sarà - quella di chiedersi perché ma di avocare a sé sempre più potere decisionale, allargando di volta in volta la posta in gioco, pur fallendo sempre di nuovo …
      Logicamente si giungerà così all’evocazione della forza che sta dietro i cosiddetti “Ufo” e la realtà umana ne collasserà – ed ecco il cosiddetto “psichismo inferiore cosmico” (Guénon) questo è, detto in poche parole – … Sono cose che i nostri contemporanei reputano impossibili o semplicemente sballate, folli …





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  3. Non si “torna” proprio a niente – men che meno ad Atlantide! –, ma si va, si va verso il cambiamento cosmico, “il passaggio delle acque” (cosmiche!) dopo che – il processo è “IN ATTO” e si prega di NON comprender questi temi “schematicamente” (gli schemi son inevitabili ma bisogna sempre leggerli “cum grano salis”) – la “GP” passerà definitivamente il suo testimone alla fase seguente, “in nuce” ormai. Ma pure questa “nuova” (si fa per dire) fase sarà lo stesso instabile per cui si andrà verso l’accrescimento del disordine cosmico peraltro, anch’esso, “IN ATTO” qui-ed-ora, “hic et nunc” …! Di nuovo, non si devono guardare questi temi schematicamente … Segue la liberazione dei cosiddetti “Ufo” e il crollo del “Grande Anno” con la – relativa – caduta del “Velo” (cosiddetto) tra fisico corporeo e parte sottile appena “dirimpetto” (METAFORA EH!) al corporeo.
    In tutto ciò il “rinato” (si fa per dire!) Terzo t. avrà comunque un suo ruolo, al momento non delineabile nella sua vera natura, ché vien lasciato come carta coperta sotto la mano.







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    1. Vi è una “caduta del ‘Velo’” indotta dal nucleare, cioè “artificiale” per così dire, come vi è una “caduta del ‘Velo’” per così dir “naturale” in seguito al “crollo” (cosiddetto = metafora) del “Grande Anno” cosiddetto ...






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  4. Certo dietro vi è la lotta contro la Cina - lotta economica - **E** “robba” da “Viertes Reich” … che NON È il Terzo! Come molti MAL intendono. N’è ben diverso, in effetti. Non vi è un centro né una personalità dominante, ma è un’ “Hydra” diffusa e policentrica, con l’instabilità di centri che si combattono, sottoposti però ad una **volontà unica** …, però non è sconfiggibile poiché ha molte teste: manca una testa unica da tagliare, un “Palazzo d’Inverno” da prendere: manca e mancherà sempre: l’avversario ha imparato dagli errori del suo passato. Per questo – come ho detto più volyte –, oltre ad un’azione di contrasto e di contropiede, poco si può far di più … Certo, rimane sempre il problema del cosiddetto “avvertire” – problema difficilissimo, in effetti! –, problema che, oggi, con l’oceano di voci e propagande che impera ed impesta il mondo, è quasi irrisolvibile: solo con mezzi umani – finanche i più “tradizionali” si voglia (e già son più manchevolissimi questi ultimi, nella concreta realtà) – non può risolversi.
    No dopo l’ “A.” non si entra immediatamente in un nuovo ciclo, vi è un' "intercapedine", poi, tra “aggiustamenti” vari – aggiustamenti” è UN EUFEMISMO … –, che saranno inevitabili oltre che necessari, si fa il secolo se non due …
    Pensarla diversamente vorrebbe dire esporre la Terra ad un'improvvisa irruzione di forze divine = sarebbe riassorbita nel suo “Prototypo” istantaneamente - ma noi sappiamo che ci dev'essere un nuovo Cyclo - dunque 2+2=4 …

    Probabile suggestione dell'impoverimento “volontario” > preparazione della spiritualità “à rebours” … probabile!






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    1. Per questo ho altrove detto[1]: si ringrazi Dio sia possibile ancora giocarsi qualche - residua! - carta! ...

      [1] Cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/12/un.html









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    2. Quindi del tempo per **cosiddetti** – eufemistici …! –- “riaggiustamenti” (!) ma, NEL MEZZO, il “Passaggio delle Acque” cioè – detto in altro modo – l’ “Ora di Dio” … Prima fine del System attuale – cosa che stiamo vedendo giorno dopo giorno – “demolizione controllata” come i palazzi …! –, poi la “parodia” con tutto quel che ne segue, ricostruzione – NON FILOLOGICA (attenzione!) – del terzo t., e conseguenze (la “politica”, pure la migliore – che oggi NON ESISTE da qualsiasi parte ci si giri e rigiri! – non c’entra NIENTE di NIENTE), … fallimento anche di quest’0ultimo “progetto” con cosiddetti “Ufo” che cosiddetto “intervengono” e collasso della “coscienza residua” del “Grande Anno” con – conseguente – intervento divino (L’ “Ora di Dio” **e** – ma è “o” – IL “Passaggio delle ‘Acque’ (symboliche)!) … e trasformazione del mondo? Oui … yessss … Quando il “Velo” – entro certi limiti, sennò sparirebbe la realtà umana “tourt court”! – cosiddetto “cade” (in guisa “naturale” non artificiale) – “ergo” – i “lemuri” possono “ritornare” … e via dicendo. Ecco qualche “aperçu” o qualche “glimpse” della “cosa” … chiamiamola così (**di nuovo ** per un **“eufemismo”**) … Tutto cosiddetto et tutto metafora, metà fora e metà dentro …
      “Oportet ut scandala eveniant” …






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