domenica 2 maggio 2021

Finalmente! … Trovato! …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordo che, anni fa, lessi: “Possono forse interessare alcune impressioni tratte da un visitatore in un certo centro dell’India e dal contatto con una certa personalità: «Chi sa che forze sono qui in opera? Rishikesh è una centrale di energie psichiche e quest’uomo mi sembrò un posseduto, ma non da Dio. Mi sembrò che avesse venduto la sua anima, e l’avesse venduta bene, il che è cosa rara e temibile. Donde nascono le idee? I grandi inventori e i grandi dirigenti del mondo son uomini che costruiscono mediante altri cervelli; il potere loro è di coordinazione, d’ingegno, d’iniziativa, presso ad un senso per quel che si richiede nel mondo materiale. Dietro ad essi vi è sempre uno sfondo di uomini più o meno sconosciuti. R.A.K. mi sembrò terribilmente vivo, eppure come un vaso del male, una fiala il cui contenuto potrebbe operare terribili devastazioni se si riversasse sul mondo», F. Yates-Brown, Lancer at large, Leipzig 1937, p. 252”, Introduzione alla magia (a cura del “gruppo di Ur”), quarta edizione, vol. I, Edizioni Mediterranee, Roma 2012, p. 262 (in nota a pie’ pag.), dall’articolo: “Sulla «contro-iniziazione»”, di Arvo, corsivi e maiuscoletto in originale. Insomma, la “carica psichica” di quest’individuo, il cui nome intero non è (saggiamente, peraltro) precisato, agisce come un virus … ed oggi tutti sanno quanto “virali” possano esser i  virus …

Tornando alla questione dell’ “anticristo” – che, non mi stanco di ripeterlo, non sarà un “conquistatore del mondo” (non sarà un “novello Gengis Khan”, per quanto gl’influssi zodiacali son favorevoli al ritorno del “potere dell’Est”, ed ecco la Cina la cui potenza è risorta, e cioè il vero, reale obiettivo del cosiddetto “comunismo” cinese …), quanto egli sarà, piuttosto, una sua eventuale parodia – il paragone va molto a pennello al caso in questione, al passo riportato (ed ecco perché tanto mi colpì tanto tempo fa) … Si tratta “d’influssi ‘sottili’” che, ad un certo punto, saranno “riversati” nel mondo come una fiala, una fiala che contenga bacilli dal bacio venefico, ma non fisicamente venefici eh, quanto, piuttosto, affatturanti ed impestanti l’ “atmosfera mentale” del mondo.

 

 

 

 

Ricordo lessi molti anni fa – nell’edizione detta qui sopra – questo passo, e m’interessò, dunque, ma soltanto due giorni fa ho (finalmente!!) individuato il testo dal qual è tratto, con il relativo pdf; eccolo: cf.

https://ia802809.us.archive.org/1/items/dli.csl.5928/5928.pdf,

[cap. XVI “In Holiest Hindustan”, dove parla di Rishikesh, nn.pp. del pdf, non del libro originale (posto in formato pdf)] – nel qual libro si parla di Rishikesh (una località indiana sul Gange, famosa per i suoi yogi) da p. 255 e sgg. –, p. 248, 254, 256, 260-261, 266, 277 (il passo in questione, anche se, in realtà, da p. 275 e sgg., è dove incontra “R.A.K.”); poi, nella p. seguente – la 278 – l’autore si dice che in fondo il “diavolo non esiste” … si rincuora, però ammette che avrebbe voluto non incontrare “R.A.K.” … Si legga però come termina il capitolo, cf. ivi, p. 279 …

Il cap. XVI è alle pp. 255-279 … ripeto: i numeri son quelli del pdf, e non del libro stesso.

Vi è anche un’intervista dell’autore a Gandhi, di quegli anni, cosa interessante.

Il Maharishi di Tiruvannamalai è citato a p. 255.

 

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

 

 

PS.

Su Hitler, Stalin, Mussolini, 1939:

https://ia902609.us.archive.org/1/items/europeanjungle00yeat/europeanjungle00yeat.pdf

Ed anche:

https://ia800207.us.archive.org/33/items/BrownYeatsEuropeanJungle/Brown%2C%20Yeats%20-%20European%20Jungle.pdf

Molto interessante questo punto di vista di un classico britannico conservatore della “old school” al riguardo di Hitler … Parla del magnetismo di Hitler ma, solo in apparenza “strano” per chi abbia cercato gli “Yogi della ‘mysteriosa’ (ex tale) India”, non si avvede della sua (di Hitler, cioè) reale natura … Ho spesso notato questa sorta di cecità, diffusa laddove non si crederebbe fosse possibile: si è che il “mentale non basta”, direbbe Guénon … Ecco, per chi parla – sbagliando – di “anticristo” questa è la lezione più importante, ma pure la più difficile, la più dura, la più spietata che vi possa mai essere: la fine delle illusioni.

Parla del Mein Kampf nelle pp. 120, del pdf, e sgg.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

16 commenti:

  1. Questo è “quel” mondo, laddove “accade” il “movimento” delle forze “sottili”, ed ora “quel” mondo deve “ricollegarsi” – “per artem diabolicam” – con “questo” mondo, ecco il punto. Questa è la “fine” secondo Guénon (come spiegata ne “Il Regno della Quantità”, intendo). Nondimeno non è affatto semplice che accada. Ogni “evocatio” comporta, infatti, molteplici “condizioni”, fra le quali non solo vi sono quelle zodiacali – ovvie, peraltro – ma pure condizioni varie, dallo stato dell’evocatore a quello delle forze “sottili”, forze sottili (cioè **non** “materiali” [meglio dette: **corporee**, o, ancor meglio: “corporeizzate” …]), forze sottili “evocande” … ma **non** educande … non sono certo delle educande coteste forze! anzi! Forze che faranno degli effetti molto “fisici” – corporei, cioè – a dimostrazione della natura di dette forze “sottili” – “sottilette” … – stesse, cioè sono quella parte delle forze sottili che si “ritrovano” (ma ovviamente **non** in senso spaziale) “ad un dipresso” dal mondo corporeo. E che, proprio per questa loro “vicinanza” col mondo corporeo stesso, possono avere, su quest’ultimo (il mondo corporeo, cioè), un effetto diretto.

    Ma è un “mondo” del quale la stragrande maggioranza dei nostri contemporanei sa ben pochissimo. Come ho appena detto, “fortunatamente” (ma deriva dalla natura del Cosmo, in realtà) non è precisamente facilissimo far sì che se ne possano evocare certe componenti, che se n’evochino alcune forze. Come diceva Guénon, dopo la fase tra fine XVI e gran parte del XVII secc., divenne crescentemente difficoltoso poter “evocare” (e chi sa qualcosa di massoneria – in particolare di “frangia” (colla “gi” eh …) – sa quanto, nel sec. XVIII stavolta, fossero ricercati gli “evocatori”, fra cui Cagliostro, ma non solo lui, su Cagliostro stesso essendoci vasta bibliografia, interessante, con la postilla critica che occorre sempre, alle giuste informazioni recepite, “togliere” il punto di vista molto spesso “troppo moderno” di chi ne scrive: ma questo è un “circuito di salvaguardia”, un “salvavita mentale”, che occorrerebbe sempre avere … **Qualcosa era cambiato**, dunque. Dopo quella fase, il mondo s’incamminò in una crescente “solidificazione”, nell’ultimo periodo sempre più debole, sostituita da un **altro** processo … Quest’ultimo processo – e ne ho detto **varie volte** in realtà, in questo blog – può continuare in teoria indefinitamente, ed ecco perché tutte le crisi, **interne alla “Crisi del mondo moderno”**, **non sono in grado di destabilizzarlo completamente** – ed anche questo già si è detto varie volte!! –, “finché” non avvenga questa “giunzione”, come la chiamo. Si tratta della giunzione di due correnti, nella realtà, molto diverse, “in quanto il sottile è mal attrezzato a lavorare col denso. Questa transizione [**decisiva**] è effettuata per mezzo del magnetismo delle cose viventi [punto, di nuovo, **decisivo**, qui vi è una “magna clavis”, magna et bevi …, per dirla scherzosamente, ma la questione, al contrario, è serissima, serissima …], siano esse organiche o inorganiche. Nelle cerimonie magiche **c’est le dernier pas qui coûte**”, D. Fortune, “La Cabala mistica”, Astrolabio 1973 (di recente ristampato, mi pare l’anno scorso), p. 253, miei commenti fra parentesi quadre, il corsivo è denotato – non consentendolo il formato dei commenti – dalle due ** consecutive.
    Siamo dunque in tal punto, per la precisione.





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  2. Le rivolte cosiddette (**disordini**, è meglio) favoriscono i passaggi, sì, ma qui vi è qualcos’altro: non tanto un passaggio dentro un sistema ma una transizione di sistema.

    Non sono le “rivolte” che portano “qualcuno”, esse costruiscono un’atmosfera mondiale di delegittimazione dei governi globali, ciò che abbiam vissuto in occidente ormai da decenni, però diffusa all’intero globo.

    Certo che il pubblico abbocca, tanti siti, film, romanzi “complottisti”, chiaro che abbocchino, ma siamo come l’ “affaire” Léo Taxil, le stesse sciocchezze; vi son, sì, dei grani di verità, ma così mescolati che alla fine non si capisce nulla, salvo dire che i “satanisti” s’identificano con le forze direttrici dell’attuale sistema - ma è proprio questo che si voleva - tale identificazione.

    Folla virtuale – inesistente nella realtà sociale – **versus** l’establishment, ecco la lotta di oggi.

    Lo scopo è quello, in realtà, lo scopo è far intervenire un qualcosa di “non appartenente” al “Regno della Quantità” (per dirla con Guénon), che possa in un qualche modo agire com’effettivamente rivoluzionario, passando dai disordini a “qualcos’altro” …



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    1. Il “qualcos’altro” va visto nella tale direzione,q uella qui quanto meno suggerita . . .

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  3. Luso spasmodico di device collegati alla rete credo creino problemi al corpo sottile provocando uno scollamento con il fisico del soggeto che ne pensa?

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    1. Non in maniera causalmente diretta, cioè non è: uso dei device digitali = scollamento in tutti i casi, ma crea senza dubbio una influenza che tende a bloccare la presenza della coscienza **di veglia** ed duqnue a lasciar libero il campo ad altre influenze . . .
      Questo è senza dubbio possibile, in line ateorica, dunque anche pratica . . ., non fa una grinza, come suol dirsi.
      Detto altrimenti: si tratterebbe di una sorta di blando effetto ipnotico, **blando**, però diffusissimo, su vastissime parti della popolazione. Trattasi di un esperimento di massa davvero grosso e notevole.

      Rientra in ciò che dicevo in un vecchio testo: la scelta, fatta da certi ambienti (chiamiamoli così per intenderci . . .), di passare da un effetto intenso ma specifico in alcuni gruppi, ad un effetto blando ma di massa. Credo che, poi, i due alti andranno in fine uniti . . . per avere un effetto grande, finale . . .

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    2. Certe forze ha come scopo quello di agitare, poi di controllare, le pubbliche opinioni … ecco lo scopo. Quel che si dice in “Mai. e il New A.” è che lo scopo è proprio questo: controllare le pubbliche opinioni, **non** i governi. I governi son crescentemente fuori gioco: e così dev’essere. Tutto lo sviluppo a partir dagli anni Settanta (“piano 1975”, sottocapitolo dell’altro) stava proprio nel cardine dell’indebolire gli stati. Oggi si va sempre più verso un controllo vastissimo, tuttavia “macchinico”, fatto dal digitale, senza nessuno Stalin, nessun Hitler in cima: di qui le tonnellate d’incomprensioni che oggi vediamo. Esse nascono dall’esser rimasti con e teste nel Novecento: ma non è così. Tutto lo sviluppo dagli anni Settanta è su di un’altra direzione: indebolire gli stati ed accrescere il controllo digitale, fatto da macchine senza un “kybernètes” in cima, basato sull’utopia dell’autoregolazione cibernetica sistemica. Ne parlava Baudrillard fra i Settanta e gli Ottanta del secolo scorso: lettera morta in politica, il che non significa che le cose non siano cambiate davvero, effettivamente, ma solo che la politica è divenuta un insieme chiuso ed autoreferenziale, che non può uscire dal “circolo chiuso” che gli è stato segnato attorno (come il giovale yezide secondo Gurdjieff), il che – a sua volta – non fa che confermare che l’annullamento della politica moderna è *stato* - ora siam oltre anche questo – uno dei loro scopi precisi.


      Lo scopo è, dunque, quello di agitare, poi di controllare, le pubbliche opinioni. E ciò vedo sia oggi pochissimo capito.

      Una sorta di “Grande ‘Influencer’”? No, è un termine disadatto allo scopo, fa sì che si pensi che basti l'uso dei “social” per ottenere questo risultato: non è così, non è così affatto.



      ____

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  4. Ma perché questo fenomeno della perenne “rivolta impotente”? Ma **perché tutto è fango**, oggi, come nella Prima Guerra Mondiale, per cui si prende uno slancio e poi ci si arena. Ma perché tutto è fango! ecco perché!

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  5. Sì mi riferivo all effetto sullo stato di "veglia" dei soggetti certo che i device tecnologici se usati con attenzione e coscienza non causano problemi,infatti la più grande strategia è stata quella di dare in pasto alle masse la connesione a internet,risultato lo usano per guardare pornografia,rincitrullirsi sui social e fare gli zombie davanti ai vari netflix di certo non per cose "serie" :/
    Con la prossima introduzione del web spaziale e relative diavolerie blockchain,tokenification,realtà aumentata interent dei corpi sarà un casino la massa sarà portata a vivere nel virtuale e a staccarsi sempre più dalla realtà una sorta di vodoo digitale.
    Concordo che lo scopo è quello di agire sull opinione pubblica certo che con la soglia di attenzione sempre più bassa e lo stato sonnambolico si agisce come automi,secondo lei il controllo dell opinione pubblica tramite "mode" è gestito da centri controiniziatici che hanno in mano le agenzie di PR,una certa intelligengence e i vari brain trust oppure vi è "altro"?
    Certo è difficile immaginare la fusione che dice lei perchè la differenza è ontologica,purtroppo solo quando "apparirà" ce ne renderemo conto :/
    Grazie delle risposte e la saluto :)

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    1. Grazie delle domande, anzi. Proprio senz’alcun dubbio sarà un gran casino, nessun dubbio al riguardo … Si tratta di far due più due = quattro, alla fin fine … Le potenzialità di tutto ciò sono immense, al momento non misurabili. Su tali temi, si può dire che mai nella storia la natura e la Terra siano stati attraversati da campi magnetici così forti, sinora o energia dalle stelle – minima – oppure campi terrestri di natura elettrica, **non** elettromagnetica, per cui la fase della “solidificazione” ci fa, più che altro, ridere quanto all’alterazione dell’ambiente naturale! “Per avere un’idea dell’impatto dei campi elettromagnetici sulle specie viventi, bisogna prima identificare quali fossero presenti in Natura […] prima […] che l’uomo v’immettesse le radiazioni artificiali. Per milioni di anni, nel corso dei quali si è evoluta la specie umana, le condizioni elettromagnetiche del pianeta sono rimaste sostanzialmente immutate, con un campo elettrico e magnetico statici generato dalla Terra e con un campo elettromagnetico da radiofrequenza derivate da fonti interplanetarie, ovvero da altre stelle e da una radioattività naturale progressivamente diminuita […]. Mentre i campi elettromagnetici naturali sono statici, quelli artificiali sono pulsati ovvero caratterizzati dal continuo cambio di polarità dell’onda elettromagnetica”, F. R. Orlando – F. Marinelli, “Wireless. L’inchiostro dell’acquario. Tutta la verità su cellulari, ripetitori, Wi-Fi e 5G”, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2019, p. 10.

      Sulla domanda: per ora **no**, ma lo scopo è precisamente arrivare al “sì”, per l’appunto … Il problema incontrato sinora, ciò che rallentato tutto, son appunto le oggettive **difficoltà** per giungere al fatidico “sì” … sta tutto qui, alla fin fine … Il “nodo” è qui. E lo so ch’è difficile, si tratta d far stare assieme due strati dell’Essere che di per sé, son ben distinti, e che lavorano male assieme, di qui le difficoltà dell’ “evocazioni” varie. Un’evocazione – perché d questo stiam parando, in realtà … – non è uno scherzo, non è “La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia” (Mao Zedong), solo che – a differenza di una rivoluzione – non è nemmeno un “atto di violenza”, alla faccia degli ottusi che credono che la magia sia “violenza”, e non lo è affatto, quanto è l’unione – necessariamente temporanea (ed ecco qui la chiave per cui falliranno, **è certo** che falliranno!!) – fra due stati dell’Essere ben diversi fra loro. Più che rivoluzione – che significa ritorno – direi piuttosto che “inversione” sia il termine più giusto e più esatto …





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    2. Vorrei però aggiunger qualcos’altro. Sul fatto, poi, che le masse seguano la tecnologia digitale solo per istupidirsi, o seguire le proprie fissazioni, **va da sé**, non lo commento perché per me la cosa è semplicemente scontata, manco a discuterne: trattasi d’una sorta di circo virtuale, il sistema ne ha necessità; quanto poi al fatto che le ideologie moderne producano senso: irrido totalmente a tutto ciò, e l’ho detto a chiare lettere, citando chi di dovere: tutti sogni, tutte illusioni, l’uomo è quello di sempre. Non facciamoci alcuna illusione. Le fole razionalistiche sono state il peggio della Terra perché hanno forzato a sostenere una razionalità di massa che non può darsi. O ci sono i vecchi partiti, che irregimentano le masse, o è zero: le masse non sono razionali, punto e basta. Il resto: chiacchiere al vento, mai niente si stabilisce da sé: se mancano quei precisi, continuativi, coerenti sforzi nella retta direzione, i risultati non possono venire. Il resto sono solo chiacchiere per il dì delle elezioni. Non viviamo – e da tanto tempo – nel “carnevale perenne” (per dirla con Guénon)? Ormai c’abbiam fatto il callo, come suol dirsi … Il punto, però, è un altro: che si passi dal “perenne carnevale” – sinistro e noioso – a qualcos’altro: di questo qui parliamo! In questo blog, e non da ieri! E cioè che si passi dal “sinistro carnevale perpetuo” alla “notte di Valpurga **cosmica**” che, poi, non è altro che un’evocazione … Ora, ogni evocazione richiede una serie di condizioni, molto sottili, sottilissime, che il nostro contemporaneo manco immagina vi possano essere, per cui trattarne pubblicamente non ha davvero alcun senso. Per esempio, varie volte ci può essere stata l’occasione buona per fare quest’evocazione – che non è, per favore, il bolscevismo, non ha niente a che spartire con le ideologie novecentesche, anche di destra eh (il caso Hitler derivava da Hitler, non dalla sua ideologia, che pure contava, certo, ma non implicava per niente necessariamente quel che ha implicato), quindi, per favore, non usciamocene con le solite sciocchezze novecentesche, che si sentono ancor oggi –, ma il punto vero sono anche le**conseguenze** d’una evocazione. Il diavolo fa l’evocazione giusta e, subito dopo, si blocca tutto perché la reazione diventa tale che non può procedere oltre il mero momento evocativo, verso l’elaborazione delle conseguenze dell’evocazione stessa, cioè verso lo *scopo* dell’evocazione: **e che senso ha**? Nessuno.

      Quindi ci sono mille cose di cui tener conto, ed una più di mille.

      Tu puoi scrivere una cosa, tipo una poesia, in ogni momento? No; e perché? Perché ci sono tante condizioni. Bene, per l’evocazione la cosa è ancor più complicata.
      Molto ma molto più complessa.
      In pratica, un’evocazione, in realtà, è molto più simile ad un’opera d’arte, che non puoi fare in ogni momento, piuttosto che ad un trattato scientifico, e, soprattutto, *non è* un investimento, non è un’operazione di tipo economico. Certo, è un’opera d’arte **diabolica**, pur tuttavia questa è la sua natura, un qualcosa che non viene in ogni momento, un qualcosa che è il frutto di tutto un lavorio interiore, che costa una vita, nel nostro caso: molte ma molte ma molte vite … spiace dirlo, ma così è … Chiaro che, per l’ascesa spirituale, questo sia ancor più vero, ma non è il punto che volevo notare: il punto era la natura di ciò che abbiamo di fronte, che non è “scientifica”, non è un “investimento”, ma richiede molte, “sottili”, condizioni.





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  6. La ringrazio.Aggiungo un link di una signora-interessante il suo blog wrenchinthegears- che da anni fa notare le connessioni di certo finalzialcapitalismo e l uso dell AI che mostra bene quello che vorrebbero fare-ma come ha fatto notare lei non ci riusciranno mai per usare un'immagine dalle scienze matematiche si va verso un punto ma non viene mai raggiunto come achilla e la tartaruga.
    https://www.youtube.com/watch?v=zoE3ZC5theU circa al 20 esimo minuto.
    Altro che essi vivono di Carpenter O_O

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    1. Grazie del link e, sì, non ci possono riuscire, perché questo “qualcosa” o viene posto (“inserito”, chiaramente trattasi di metafora …) dall’esterno, o con la mera somma ed accumulo di capacità tecniche, appunto, “Achille non raggiungerà mai la tartaruga” …

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    2. Beh “Essi Vivono” di Carpenter è stato – a suo modo – una “data” … certo con i limiti di una tecnologia che non era così “digitalizzata” come oggi, e cioè la cui componente ancora meccanica era troppo forte ancora … troppo legata con l’epoca della “solidificazione”, che già nel lontano 1988 sembrava ormai stra perdente, nondimeno era meno evidente dell’oggi, della situazione presente.

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  7. Vorrei anche far notare che – dal 9 maggio – si entra nelle vecchie feste dette i “Lemuria” dell’antica religione romana, quando i “morti” – gli “spiriti” dei morti – possono riattraversare il mondo corporeo. Per esempio, vi è lo “Shidhe” (pr.: Shee) dei paesi celtici e “The Wilde Hunt” in quelli germanici, ovvero la “Caccia selvaggia” – cioè il corteo dei morti che son “revenant” (i “dybbuk” delle cosiddette “superstizione giudee” – ed ecco lo scopo delle “evocazioni” …, ed inoltre le luci che formerebbero i cosiddetti “Crop circles” in altri tempi sarebbero dette “fate” o “gnomi” …





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