sabato 21 dicembre 2024

Per il solstizio: 2019-2024, UNA “FASE” SI CHIUDE – e se ne APRE un’ ALTRA (chiaramente) – Trentennale (1994-2024) 3.

 

 

 

 

 

Non potrebbe darsi che Žirinovskij [O CHI PER LUI!] abbia tratto le dovute lezioni dagli errori di Hitler, e decida così di fermarsi dopo il primo round […]?”

G FRAZER - G. LANCELLE, Il libretto nero di Žirinovskij, Garzanti editore, Milano 1994, p. 197, grassetti miei, mie osservazioni tra parentesi quadre.

Fermarsi. Per riprender poi? Così È stato, “GO-AND-STOP”.

 

 

Contraddizioni qualitativamente differenti possono essere risolte solo con metodi qualitativamente differenti”.

MAO TSE-TUNG, Citazioni. Il «libretto rosso», Newton&Compton editori, Roma 1994, p. 25, corsivo e grassetto miei. Per chi è rimasto nella “guerra fredda” cosiddetta. Come mentalità DI BASE.

 

Per meglio comprendere il misticismo di Mencio, leggiamo la conversazione tra un discepolo e il Maestro (Mencio, II a, 2). Il discepolo chiede a Mencio in che cosa sia specialista e questi risponde: ‘So ciò che è corretto e scorretto nel parlare, sono in grado di coltivare il mio Hao Jan Che Ch’i’.

L’interlocutore chiede il significato del termine e Mencio replica: ‘E’ il Ch’i, supremamente grande, supremamente forte; se coltivato senza impedimenti, allora pervade tutto tra Cielo e Terra. E’ il Ch’i, attuato combinando rettitudine e Tao [la VIA, la VERITÀ]; senza questi sarebbe debole’. Nei tempi antichi, il termine Hao Jan Che Ch’i compare unicamente in questo contesto; più tardi, in seguito alla crescente influenza di Mencio, venne frequentemente adoperato. Lo stesso Mencio afferma che ‘è difficile dire’ CHE COSA PRECISAMENTE VOGLIA dire (Ibid.)”.

FUNG Yu-lan, Storia della filosofia cinese, Oscar Mondadori, Milano 1975, pp. 65-66, corsivi in originale, grassetti e maiuscole miei.

 

A tutti coloro che ci odiano,

che gli USA possano diventare soltanto un’altra

parte del mondo; non più, non meno”.

J. CAGE, Silenzio, Feltrinelli editore, Milano 1971 (edizione orig. 1961, préhistoire de l’Amérique), p. 15, corsivi in originale.

Ovviamente ciò è rimasto solo un MERO AUSPICIO!

 

 

 

Oggi è il solstizio d’inverno, propinquo al Dies Solis Invicti. Sul solstizio – e lo riportiamo perché – nel 2019 – questo fu l’inizio della presente fase – ormai terminata. O, per dir meglio, fase che TERMINA con il SOLSTIZIO del PRESENTE ANNO.

Cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/12/per-il-solstizio-del-2020-il-solstizio.html.

 

Anche cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/12/step-3-40-anni-fa-di-nuovo-allombra.html.

Ineluttabilità e coraggio”, scrisse un commentatore (storico) del blog … ESATTO: ineluttabilità **E** coraggio.[1]

Peraltro quello stesso anno – 2018 – era ormai chiaro che il Nwo aveva fallito (“al di là d’ogni ragionevole dubbio”, come recitavan i vetusti telefilm “polizieschi” americani [e gatti]), cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/12/and-so-nwo-is-definitively-over-sonido.html.

EH GIÀ

Andrea A. Ianniello

 

 

[1] E inoltre: “CHI avrà MAI la mente oltre che il coraggio di “porre LA domanda” (GIUSTA) …? risposta: NESSUNO! NESSUNO! Nessuno!”, cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/12/parlando-di-fine-disquisizione-piccola.html … 

 

Naturalmente – chiaro – non è che noi “entriamo” … no! Noi **SIAMO ENTRATI**, cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/10/noi-siamo-entrati-non-piu-entriamo-da.html.

 

 

venerdì 20 dicembre 2024

RIPROPOSIZIONE 5 - Inni alla “dea Madre” -

 

 

 

 

 

 

 

La chiamano, per antico uso di culto,

Madre Idea molte genti, e l’accompagna

Una scorta di Frigi, ché prima

Fra tutte narrano che la terra loro

Dal suo seno partorite abbia le messi.

T. LUCREZIO CARO, De Rerum Natura, II”

 

 

Salute o fecondissima, tu che tutto nutrisci.

Come portano il ‘kàlathos’ quattro cavalli

dalla bianca criniera,

così la grande Dea, la Sovrana,

ci porterà brillante primavera,

brillante l’estate,

brillante anche l’inverno e l’autunno…

CALLIMACO, Inni, VI”

 

 

 

Or di codesti tenebrosi errori

di che lo spirito s’impaùra, sgombro

far lo dovranno, non del sole i raggi

e del giorno la chiara aura lucente,

ma il penetrar nella natura e il conscio

indagar di sue leggi.

T. LUCREZIO CARO, De Rerum Natura, I”

 

 

 

Bottini ed armenti ci procuri l’arco,

l’arco vinca nel furor della battaglia,

l’arco terrorizzi ed abbatta il nemico,

l’arco vittorioso ci renda padroni del mondo.

Dal Rig Veda

 

 

 

O Indra e Soma, giù dal cielo scagliate

la vostra arma. Voi con i lanciatori di pietra

avvampati dal fuoco,

con le fiamme sempre giovani

armate di vampe,

affondate i voraci nel profondo;

che ammutoliscano!

Dal Rig Veda

 

 

 

Haòma, concedi ai guerrieri

che premono i loro cavalli sotto il giogo

forza e vigore.

Haòma, concedi alle donne sterili

una brillante posterità,

una pura discendenza.

Avesta, Yasna IX”

 

 

 

“… le nere dee ci stanno a fianco,

l’una con il segno della grave vecchiaia

e l’altra della morte.

Fulmineo precipita il frutto di giovinezza, come la luce d’un giorno la terra.

MIMNERMO[1]

 

 

 

Te io supplico, o dea delle dee,

o Ishtàr, regina di tutte le dimore,

guida dell’umanità.

O Irnini[2], tu sei sovrana,

la più grande degli Igigi,

possente tu sei, una principessa.

Dalla Lamentazione per Ishtàr

 

 

 

Per me è gran ricchezza la lancia, la spada

ed uno scudo a difesa del corpo.

Così posso arare, mietere,

spremere il dolce vino della vite….

IBICO[3]

 

 

Tempo già fu che tristemente in terra

languìa la vita de’ mortali, oppressa

da religioso orror; dall’alto cielo

sugli uomini incombéa, con minaccioso

volto, de’ numi ‘l pauroso inganno ….

T. LUCREZIO CARO, De Rerum Natura, I”

 

 

 

Ben ad essa conviene dunque che il nome

di Gran Madre si dia, madre agli dèi,

agli animali ed alla umana stirpe.

T. LUCREZIO CARO, De Rerum Natura, II”

 

 

 

E tu, o Dea, che dovunque hai l’orecchio dall’udito sottile,

sia che il gran cielo ti stringa,

dove dicono che sei l’anima divina del cosmo perenne,

sia che nell’etere abiti sopra i sette cerchi,

spargendo con le funi potenze non dome,

ascolta e dirigi il travaglio e il cammino di mia vita,

O Sovrana….

Da un Inno di PROCLO”

 

 

 

 

Brucio di sete e mi consumo –

Bevi alla mia fonte perenne,

laggiù a destra dove sta il cipresso –

Ma chi sei tu? –

Sono figlia di Gea e di Urano stellato –

Da un’iscrizione su lamina aurea di Eleuterna”.

 

 

 

A Selene profumo di aromi.

Ascolta, o splendente, regina immortale,

o divina Selene,

o Mene dalle corna taurine,

errabonda pellegrina del cielo,

virginea Mene che porti la face

e rischiari la notte,

che cresci e decresci e sei femmina e maschio,

o luminosa …

Dagli Inni Orfici

 

 

 

Lascio la luce bellissima del sole

e le stelle splendenti e le sembianze della luna e i cocomeri

maturi e le mele e le pere.

PRISCILLA”

 

 

 

“… Con tal aspetto

fra il devoto terror, di terra in terra

l’immagine va della divina Madre.

T. LUCREZIO CARO, De Rerum Natura, II”

 

 

 

Fonte: E. O. JAMES, Nascita della religione, Il Saggiatore, Milano 1961, s.p. (mancano i nn. di p., poiché son passi tratti dalle didascalie delle Tavole, nella PARTE FINALE).

 

 

@i

 

 

 

 

 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/07/inni-alla-dea-madre.html

[cancellato]

 

 

 

 



[1] Cf. https://it.wikipedia.org/wiki/Mimnermo 

[2] Cf. https://en.wikipedia.org/wiki/Irnina

[3] Cf. https://it.wikipedia.org/wiki/Ibico