Appendice al link precedente, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/05/frammento-8-la-russia-e-come-il-baccala.html.
Copertina di ALEKSEJ N. TOLSTOJ, Pietro il Grande (romanzo), Edizioni e/o, Roma 1986.
Si noti che antenato di Tolstoj era Lev Tolstoj, lo scrittore famoso, non solo, ma un Tolstoj, lontano avo suo, era stato collaboratore di Pietro il Grande, fra gli homines novi dei quali si servì lo zar.
Andrea A. Ianniello
Ma è ovvio quel che dice Caracciolo sul fatto che un’eventuale “vittoria” nella “Terza Guerra Mondiale” in atto non restaurerebbe certo Washington nel posto precedente, spostandola dal posto traballante sul quale sta! Ovvio, lo si dice da degli anni qui! E pure nel libretto lo si è detto “apertis verbis” … Ma il punto è che, per evitar ciò, **non dovevano** cascar dentro la trappola, perché la Russia rimane(va) fondamentale per “garantirsi” il fronte “est” quando invece l’hanno indebolita. Della serie: tagliare il ramo sul quale si siede …Si sa poi dei “risvolti ‘occulti’” di tutta ‘sta situazione … due più due fa quattro, né cinque né tre … Quanto alla “globalizzazione”m, trattasi di fallimento conclamato. E non da ieri.
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