“Quando vi sono troppe erbacce e non abbastanza querce, quando vi sono più passerotti che aquile, più topi che tigri, più granito che diamante, viene a crearsi uno squilibrio che comporta un rinnovamento della situazione mediante il gioco delle forze naturali” (FUN-CHANG, Usa ciò che sei, edizioni Àrista 1989, senza indicazione di pagina). Proprio il fatto che le tigri siano così poche, che, nonostante tutti gli sforzi, siano sempre in pericolo d’estinzione, mi pare molto significativo a tal proposito. Ricordo che erano in pericolo vent’anni fa, diec’anni fa ed ancora oggi, ripeto: nonostante tutti gli sforzi. La tigre sa essere un animale “magico”, incarnazione del volto pericoloso della natura, che incute terrore all’uomo, il quale, però, così e proprio per questo, è spinto a contenere quell’istinto che, scatenato, ha così tanto contribuito a portare il mondo nell’attuale stato di tremenda dissoluzione: l’avidità.
“Il motivo per cui gli uomini perdono le loro terre, muoiono uccisi e diventano zimbelli del mondo sta sempre nella loro avidità. Se sai che un ventaglio in inverno e una pelliccia in estate non ti servono, non t’interesseranno. Se usi acqua calda per raffreddare una pentola che bolle, essa bollirà ancor di più; coloro che vanno alla radice delle cose spengono semplicemente il fuoco” (T. CLEARY, Il libro degli insegnamenti di Lao-tzu, Oscar Mondadori 1993, p. 234, corsivi miei).
Si tratta di un libro che, in pratica, è come se specificasse il lato “pratico” dell’insegnamento di Lao-tzu [Laozi], come si può evincere da tale passo: “Lao-tzu disse. Governa i paesi con politiche regolari, usa le armi con sorprese tattiche. Segui un’insuperabile politica governativa prima di cercare di prevalere sulle opposizioni. Se usi il tuo disordine per attaccare il disordine altrui, è come rispondere ad un incendio con il fuoco o ad un’alluvione con l’acqua; analogamente non ti sarà possibile con questi mezzi stabilire l’ordine. Per le tattiche dev’esser impiegato qualcosa di differente da quel che ci si attende. La calma è una sorpresa per il frenetico, l’ordine è una sorpresa per il confuso, l’abbondanza è una sorpresa per l’affamato, il riposo è una sorpresa per lo stanco. Se sai interagire con essi correttamente, intervenendo al momento giusto, puoi fare qualunque cosa con successo. quando due virtù sono alla pari, la parte maggiore trionfa su quella inferiore. Quando due poteri sono paragonabili, la parte più saggia vince quella più avventata. Quando due intelligenze sono uguali, la parte dotata di strategia cattura la parte priva di strategia” (ivi, pp. 239-240).
Andrea A. Ianniello