Con il “secondo shock petrolifero” – nato già da fatti sistemici, e che ci stava già prima, ma che il pessimo trattamento che la guerra in ucraina di fatto ha ricevuto dall’ Occidente” la cosa è molto, ma molto peggiorata – si verificherà lo scenario, chiaramente mutatis mutandis, di cui si diceva anni fa?
Ecco il vecchio post, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/04/reminder-2-rollover-1981.html.
Nessun “vuol prendere il posto” del dollaro, nessuno vuol sostituirlo: non è questo il punto. Se le tensioni continuano e si si cominciasse ad accettare altre valute per il petrolio – ed eventualmente altri generi di cosiddetti “commodities”, di altre “materie prime” cosiddette – questo farebbe scendere il valore del cosiddetto “petrodollaro” innescando una crisi, stavolta *anche* finanziaria. Con le conseguenze del caso. E costringerebbe ad una sorta di “Bretton Woods 2”, “La vendetta”, se vogliamo dirla scherzosamente (ma la cosa non è affatto scherzosa! …). La cosa “divertente” – si fa sempre per dire … – si è che nessuna forza oggi esistente sul – pessimo – agone “politico”, se ancora si può usar tal termine (ho i miei più che fondati dubbi), agisce con lo scopo di **stabilizzare** il sistema che sta in uno stato di crescente “instabilità sistemica”, instabilità sistemica in senso “scientifico”, proprio. Siamo in vista della terza fase dell’ “emergenza senza fine” che, su questo blog, si va ormai annunciando da tempo? Vedremo …
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