sabato 14 maggio 2022

“”Lemuria”, una festa dell’antica Roma, link

 

 

Cf

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/05/lemuria-la-festa-dellantica-roma.html

 

 

@i

 

 

 

 

 

 

 

4 commenti:

  1. Commento che c'entra e non c'entra :) Vorrei segnalare da ieri è iniziata la seconda stagione di "Vitalia – Alle origini della festa" in onda su Rai 2 alle 23.45- una delle pochissime trasmissioni interessanti ...la puntata di ieri era dedicata all' "Acqua" ...con degli excursus su "Mefite"

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    1. Grazie della segnalazione, sì, conosco la zona (peraltro non siamo lontani né dall’Abbazia del Goleto – che presenta anche delle influenze federiciane – né dalla zona del presidio slow food del Carmasciano, legato a Rocca San felice, un bel paesino medioevale, ovviamente in parte ricostruito (tutta la zona è fortemente sismica e le tracce del terremoto dell’ ‘80 trovansi sin ora).
      Se uno ci va, vede proprio il ribollire dell’acqua che viene fuori dal sottosuolo (vulcanesimo detto “secondario”) e l’esalazione dei vapori sulfurei che, a seconda del vento, può arrivare ai visitatori, cui è dunque impedito di anadar oltre un certo limite. Segnalo poi, in varie zone d’Italia, la “benedizione dell’acqua” – chiara cristianizzazione di credenze precristiane – come anche il “solco”, la tracciatura del solco, rimasta in pochi paesi, e lì vicino c’è Sturno, dove si fa. Tra l’altro, mentre in ogni paese (anche in Abruzzo, forse la zona d’Italia dove più antichi riti si son conservati, zona dell’Appennino che, tutta, è, antrolopologicamente, più “conservativa”, si sa), mentre in ogni altro paese dove si fa il “solco” è dedicato ad una Madonna, solo a Sturno è dedicato a San Michele. Interessante annotazione. Sul culto di San Michele non mi diffonde, che la cosa è ben nota, culto molto diffuso nel centro sud.
      Siamo – a “Mefite” – proprio nel posto dov’è nato il termine di “mefitico”, cioè le esalazioni sulfuree d’origine vulcanica, dove gli antichi vedevano un legame con l’ “altro mondo”, simile allo “sidhe” (pr.: “shee”, scii) celtico.
      La “clavis aurea” è quella che “apre le Porte” del “paradiso” – la “dimensione” verso l’ “Alto” –, la “clavis argentea” è, invece, quella che “chiude le Porte” degli “inferi” – la “dimensione” verso il “Basso” –, altrettanto importante: dovere delle autorità tradizionali” d’un tempo (“vintage”) era, se da un alto quella d’aprire verso l’Alto, anche quella – non meno importante – di chiudere verso il Basso. Cose che, ovviamente, oggi non ci sono. Peraltro, la chiave d’argento era legata particolarmente all’aspetto nascosto del lato “kshatriya” cosiddetto, per usare una nomenclatura, pertanto l’alterazione della cosiddetta “politica” – usiamo il termine con molto, tanto “benefico d’inventario” – ha portato all’oggi, finché non vi sarà più alcuna difesa …




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  2. Il simbolismo di Giano , ripreso integralmente dal "Vescovo di ROMA" le due chiavi, i due "San Giovanni", uno in Cancro ed uno in Capricorno .... il vulcanesimo secondario diffuso in molte zone d'Italia ( la centrale in particolare ) mentre il vulcanesimo "primario" essendo più recente geoligicamente, è più specifico in determinati punti ed anche qui... due fuochi che in realtà sono uno.... ovvero i due aspetti di uno stesso Principio... scrivo di getto... a memoria... non solo mia ;)
    San Michele meriterebbe interi volumi....da leggere e da scrivere :)
    E grazie come sempre per le risposte.

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    1. Certo I A N V S, ovvero Giano/Ianus/DIANUS … la cui “paredra” è: Diana …! “Diana nemorensis”, come anche le “altre” Diana …
      Le “duo claves” e la – **vera** – “potestas clavium” … i simboli esteriori si allontanano dal senso vero. Dal “sensus eminentior” … Viviamo in un mondo di ombre, “Giochi di ombre” che, peraltro, **NON** son on “GIOCHI” ma, spesso, scherzi omicidi.
      Su s. Michele vero: ci sarebbe di che scrivere! …





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