venerdì 24 marzo 2023

La seconda che qui sotto si dice . . . [già una volta condiviso. “Repetita juvant”]

 

 

 

 

 

 

Il motto «È meglio finirla con la paura che vivere in una paura senza fine» non è particolarmente antico. Schill, l’animoso maggiore prussiano, lo lanciò alla sua schiera di volontari nel 1809, ad Arneburg sull’Elba, prima di tornare a marciare contro i francesi. Ecco dunque un eminente testimone germanico di una delle più enigmatiche decisioni decisioni di cui abbiano dovuto occuparsi gli storici: il suicidio del vecchio re goto Ermanarico alla vista delle schiere unne. Le fonti antiche sono insolitamente magre su quest’evento che dovette avere il valore d’un segnale [in tal senso, Jünger l’avrebbe ben considerato], e il testimone di maggior affidamento è ancora una volta Ammiano Marcellino, l’ufficiale che ha senza dubbio combattuto di persona gli unni e avuto accesso,negli stati maggiori, a tutte le informazioni sul loro conto”, H. SCHREIBER, Gli Unni, Garzanti Editore, Milano 1976 e 1983 (cioè, ormai 40 anni fa), p. 24, miei commenti fra parentesi quadre.

 

 

 

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1 commento:

  1. Ecco il link della copertina di: H. SCHREIBER, “Gli Unni”, Garzanti Editore, Milano **1976**, cioè l’edizione precedente a quella citata qui sopra, cf.
    https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipRjz6xNOmwNqbrsTacOqlTlzaVZ_6VNRUCkPC1cF5eNth0kEFzsQobm9ydYxXrBi2nGL4hg4B_A0aMkJddEC_Z866MVZ3-U11rMLEkbpzj8BE9_NHiNbpm9eQcvYtdZQPKiBCiC-kRLTqivKxuCONq1JaeA1yNfS__KGznHh75yLQ/s1600/gli%20unni.jpg
    Bel blu.




























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