giovedì 30 settembre 2021

Cosa **NON È** “il ‘marchio’ della ‘bestia’” …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il “green pass”, in realtà, è molto simile alla “green card” che si deve avere per poter entrare negli USA e lavoraci stabilmente; inoltre, per quanto tale assonanza dimostri una “certa” mentalità (peraltro più che “moderna”), non è questo il “marchio della ‘bestia’” (dell’ Ap. di Giovanni [*]) di cui alcuni favoleggiano, poiché – in buona sostanza – *questo* è ciò che “complottardi” & C., in poche parole, stan sostenendo. Vi sono, infatti, alcune differenze sostanziali: 1) che, mentre il “green pass” è diffuso in modi differenti nei vari paesi (e talvolta non vi è diffuso affatto!), il “marchio” famoso [**] è qualcosa che interessa tutto il globo, senza distinzioni; 2) che, leggendo il passo “apocalittico”, il “marchio” è un qualcosa di afferente, sembrerebbe, direttamente alla sfera finanziaria: esso consente di “comprar e vendere”, non necessariamente di lavorare. Insomma, esso “bypassa” gli stati “nazionali” e le loro differenze specifiche. Infatti, solo a tal prezzo è, oggi, concretamente, possibile far un qualcosa erga omnes.

Il mondo, difatti, va chiaramente sempre più verso l’implosione, cioè l’accartocciamento su di sé, quindi un’esplosione di pseudo “differenze” disperdenti e dispersive, che si oppongono frontalmente ad “unificazioni” (pur solo esteriori e senza vera base o sostanza), è inevitabile conseguenza di questa crescente frammentazione, processo potentissimo ed ingovernabile, nella sua stessa sostanza ingovernabile. Chi dice di volerlo “governare” al massimo ne dirige la punta verso questo o quello, al massimo ne rallenta il decorso, ma, nella sua vera natura, esso (processo implosivo) è ingovernabile.

Allora cosa – in concreto e non in astratto, nella realtà storica presente, non nei sogni di registi e fumettisti – che cosa, dunque, può davvero estendersi all’intero mondo, indipendentemente dalle diversità dei vari regimi, ed obbligarne (perché il passo “apocalittico” è chiaro: sarà una necessità) l’uso dovunque sulla Terra? Ecco: rispondere a queste domande può portare alla soluzione. Chiaro che un qualcosa di afferente al piano finanziario è il primo candidato a tale cosa. Un qualcosa dell’ambito finanziario che, però, abbia legato l’identificativo.

Sinora né il codice a barre – che andava di moda tempo fa – né l’attuale succedaneo, il “green pass”, possono rispondere a tali questioni, per quanto il “green pass” potrebbe sembrare un “avanzamento” in una tale direzione di marcia.

Di conseguenza, ergo, dev’essere qualcos’altro rispetto a tutto questo.

Certo che la “compressione” delle “libertà individuali” è sempre maggiore, ma “lor signori”, a quanto pare, si son svegliati assai tardi al mattino! E dov’erano quando da trent’anni a questa parte si assiste, imperterriti, a tale compressione? Stavano sul carro dei vincitori! Ah ecco, più chiaro di così … E qual è stata la giustificazione per la crescente – e volontaria! - compressione – ma senza mai attaccarle frontalmente (si badi bene!) né toglierle formalmente, solo contrarle – delle famose “libertà individuali”? La **libertà** …!! In nome della “libertà” contrarre, comprimere le “libertà” stesse: un piccolo capolavoro, non c’è che dire!

Ancor più vero, ma ogni giorno che si va innanzi, è il detto, che Guénon tanto amava citare (e che si attribuisce al cardinal Carlo Carafa), che recita: Vulgus vult decìpi

La cosa, dunque, più probabile è che sarà un qualcosa di afferente all’ambito finanziario, con in più un identificativo, che potrebbe prendere varie forme: in tal senso, la digitalizzazione spinta – questa sì – è senza dubbio un passo decisivo in tale direzione. Di tutto ciò al massimo, ma proprio al massimo, il “green pass” è una fase intermedia, ma non è il “marchio” famoso, sul quale, tra l’altro, nel corso della storia si è favoleggiato parecchio.

Chi vi fosse interessato, faccia una piccola ricerca sulle fonti relative alle varie interpretazioni storiche di tal “marchio” sin troppo famoso.

Intanto il System continua nella sua – più che prevedibile (sulla quale s’è detto qua e là spesso) – crisi; ma ecco il punto: in tal processo dell’ “impantanarsi” della “nave” della modernità, come si passa dalla fase del “mercato” (sempre meno “libero”, chiaro, e che, senza Banche centrai, sarebbe crollato già più d’una volta) a quella del “marchio”? Problemino eh … neanche concepito dai soliti superficiali che stabiliscono facili equivalenze, che ieri erano “X”, oggi son “Y” e domani saranno magari “Z”, ma mai che siano “quello” che deve essere! Che senso ha, poi, parlare di “sette torri” se tu non hai ben chiaro che queste facili equivalenze superficiali non possono essere “vere”? Non ha proprio alcun senso. E non possono essere vere perché mancano loro alcune delle caratteristiche che, se vogliamo dar credito all’ Apocalisse di Giovanni, questo famoso, o “infame” per le conseguenze depistanti che ha comportato la sua ricerca, “marchio” della “bestia”. La storia è strapiena di vari errori d’interpretazione su tal “marchio” famoso. In sostanza, l’ “anticristo” è chi si detesta, e i succedanei contemporanei continuano su tal cammino: peccato che non aiuti proprio in nulla nell’individuare un qualcosa che rimane molto ma molto elusivo.

Se fosse stato facile individuarlo, lo si sarebbe già stato fatto: ogni sorta d’ipotesi è stata proposta.

E tuttavia, nessuna ipotesi ha funzionato: c’era, e c’è ancora, sempre qualche particolare che non collima con la descrizione “apocalittica” giovannea. Qualcosa “stona” sempre …

Ergo non è affatto facile individuarlo … [***]

 

 

 

 

Andrea A. Ianniello

 

 

 

[*] “E che a tutti, umili e grandi, ricchi e poveri, e liberi e schiavi [si è letto bene?, tutti, “ricchi E poveri”, “umili E grandi”, “E liberi E schiavi”, tutti, del tutto indistintamente!], s’imprimesse un segno sulla mano destra o sulla fronte [altro problemino di non facile soluzione …!], sì che nessuno potesse comprare o vendere [comprare o vendere = transazioni, cose di finanza] se non ha quell’impronta [tradotto “impronta” qui e, prima, più giustamente, segno: solo che in latino non è signum, ma è invece caratterem, un CARATTERE grafico, una LETTERA cioè, oppure un marchio, ed uno dei significati di “marchio” è appunto impronta; ora, però, il marchio è oggi anche il “logo” di un’azienda, un’incisione che attesta la proprietà di capi di bestiame, per esempio, e, un tempo, degli schiavi, del tempo in cui fu scritta l’opera di Giovanni Apostolo, che è come dire: la bestia renderà schiavi tutti gli uomini del tutto indipendentemente dalla loro condizione sia politica sia economica, come si evince chiaramente dal passo apocalittico; non solo, ma, sempre dal testo giovanneo, si deduce che renderà schiavo il mondo col suo (del mondo) consenso!, dato decisivo, cioè in nome della “libertà” …!, dunue ma quale “conquista”?, ma quale “novello Gengis Khan”?] col nome della bestia [e questo punto è molto importante], o la cifra del suo nome [e da questo passo derivava l’idea che il “marchio” fosse il codice a barre, cosa in gran voga, ma oggi pare stia passando “grazie” all’identificazione del “marchio” col “green pass”]”, Apocalisse di Giovanni, a cura di M. Bontempelli, SE Studio Editoriale, Milano 1987, p. 57, corsivi miei, miei commenti fra parentesi quadre. Prosegue il testo, poi, direttamente col passo super ben noto: “Qui sta la saggezza; chi se n’intende calcoli il numero delle bestie [qui considera le “due bestie, sulle quali pure c’è un fiume di letteratura, quella “della terra” e quella del mare” … ]: è il numero d’un uomo [su questo, però, il testo è davvero esplicito, dunque le interpretazioni dell’ “anticristo corporativo” (per esempio usate, tra l’altro, nell’ultimo secolo contro il comunismo, ma in pratica tra le più usate nella storia, contro questo e contro quello) non hanno vera base testuale], e il numero è seicentosessantasei”, ibid., corsivi miei, mie osservazioni fra parentesi quadre. E qui mi taccio perché c’è una querelle praticamente senza fine su tal numero (ammesso che sia giusto, un antico papiro frammentario (dell’ Apocalisse di Giovanni, papiro scoperto nel 2005) porta, per esempio, il 616 in luogo del 666 …). Tornando a noi, tornando al vero punto: ergo le cose non sono affatto semplici. Se doveva esser chiaro, in duemila anni, circa, la cosa si sarebbe già chiarita. Il punto è che non è affatto chiara la cosa, che richiederà interpretazione l’ “indentificazione” della corrispondenza con tal numero. Pertanto, le facili, superficiali identificazioni vanno rigettate: niente può esser così semplice. Il che potrebbe portare alla seguente obiezione: ammettiamo sia così, ma il testo giovanneo ci dice che alla fine la cosa “dovrà” venir fuori e la “bestia” renderà il mondo suo schiavo col suo consenso, chiaro ed ovvio, e quindi la cosa dovrà chiarirsi. Rispondo: è vero che dovrà venir fuori, ma com’è che anche il testo giovanneo dice che ben pochi lo riconosceranno? Quindi la soluzione può essere solo questa: verrà fuori ed emergerà, però ciò non significa che il “segno” sarà chiaro. In altre parole: emergerà qualcosa la cui natura rimarrà elusiva, e non evidente …

 

 

 

[**] Sul “marchio” sugli schiavi, nell’epoca romana, quale, cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/12/666-ovvero-lo-stigma-ma-non-ton.html

 

 

 

[***] Su ciò ricordo quel che diceva un vecchio testo sull’Anticristo: “ALLA RICERCA DI UN VOLTO OSCURO”, M. CENTINI, Il ritorno dell’Anticristo, Edizioni Piemme, Casale Monferrato (AL) 1996, titolo del cap. IV, p. 39 e sgg., maiuscolo in originale. Vi si legge, poi: “Delumeau, ponendosi in contrasto con numerose tesi oggi affermate, ha sottolineato che l’Anticristo «no appartiene all’Apocalisse, quantunque, fissandosi nell’immaginazione collettiva, sia stato successivamente associata a Babilonia la grande, rifugio dei demoni e alla bestia scarlatta, evocata dal Libro delle Rivelazioni». In effetti è noto che il termine Anticristo non appare nell’ Apocalisse di Giovanni, ma […] è il risultato di un’interpretazione tendente ad individuare questa figura della bestia che sale dal mare [la quale (quella “che sale dal mare”) viene identificata con la “bestia”]”, ibid., corsivi in originale, miei commenti fra parentesi quadre.