venerdì 16 agosto 2019

“Lunghezza crescente” (“LE RISPOSTE SONO DENTRO DI TE”) [ovvero: “Roma prima del coronavirus”]






















Foglie di Platano

Il Tevere non è
Lo Yangzi jiang
Ma foglie d’albero
Comunque ingialliscono













Il Tevere. Inverno

Ricordo del Tevere
In un gelido dì d’Inverno.
Asciutto. Secco.
Il Tevere all’imbrunire:
un liquido specchio.
Rifletteva il Cupolone di
San Pietro.
Ma era il Cupolone che si rifletteva sul Fiume?
O era il Fiume che si rifletteva sul Cupolone?

Nel silenzio lo specchio
Non rispose.













Isola Tiberina. Inverno

Osservo l’Isola Tiberina d’inverno.
Dietro ad un piccolo salto.
Osservo il gioco delle correnti.
Un pezzo di carta e un ramo secco:
due destini diversi:
chi fugge via e
chi rimane prigioniero del gioco
dei mulinelli d’acqua.
Si dice che qui fosse nascosta la
Menorah.
Si dice che qui Natan maledicesse il
“Sacerdote di On”, come lui lo chiamava.
Si dice …
Si dice …
Come che sia.
Nessun lo sa.
Lo specchio non risponde:
si limita a fluire
nel suo dolce gorgoglio:
suono rilassante, nel caos della metropoli.
Si limita a fluire:
le risposte sono dentro di te,
o non sono.













Andrea A. Ianniello
























PS (Aggiunto il 18 c.m.). Vi è, ovviamente, un altro volto della città, rispetto a quello qui sopra detto – in modo assai frammentario (e volutamente tale) –[1]










[1] Cf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/03/vb.html

Tra l’altro, son sempre legato a dei fiumi, che sia il Tevere, il Volturno o anche il Busento o anche ... il Nilo, cf
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/08/inno-al-nilo-cioe-hapi.html


PS (del 27 novembre 2019). In luogo del primo link di qui sopra, cancellato, si pone una foto di VB (cioè di Villa Borghese) del 4 marzo (sempre 2019), fatta dal telefonino, qualità volutamente scarsa. 



 




*
**
***
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Vi. Bo. 
[Aggiunte, sempre marzo (ma non il 4) del 2019]



[Qui ho aggiunto il titolo: “Roma prima del coronavirus” (22/03/2020)


Era esattamente un anno fa. Marzo anno scorso: una bella mattinata di marzo, presto, con poca gente, aveva da poco finito di piovere e il calore appena pronunciato conferiva però una specie di trasognato lucore dato dal riflesso nella luce mattutina delle goccioline di vapor acqueo sparse nell’acqua. E’ la parte di Villa Borghese, col laghetto – che a me ricorda un po’ il Giardino all’Inglese della Reggia in Caserta –, e, causa l’orario e la giornata infrasettimanale, c’era poca gente. Vi è la casetta del Cinema e non vi è nessuno. Come un’atmosfera di qualcosa che si attenda: nessuno in quel tempo s’immaginava cosa, ma questi viali luminosi e senza gente son come un presagio … ora è come un documento storico perché fotografa un momento nel flusso del tempo … nella sua assenza di persona umana, e nel suo esser “fissa”, staccata dal fluire temporale, a me dà l’idea della “Terra con poco uomo” o “senza” l’uomo ….]
















8 commenti:

  1. Già, la cosa più importante è fuggire via dal mulinello di questa Maya...
    In che modo sei legato al Busento? Tra l'altro verso metà del suo corso, poco prima di entrare in città, c'è il punto dove fu ucciso lo zio di Alessandro Magno, Alessandro il Molosso, pressapoco dove oggi sorge un ponticello che permette di salire su verso i paesi.
    Ovviamente non c'è neanche una targa...

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  2. Il Busento è legato ai Goti, Visigoti, ora la città di Sant’Agata de’ Goti è legata ai de Goth, ma in effetti anche - a livello popolare - ai Goti, ai Visigoti, che si dice passassero per la città. Tra l’altro, Sant’Agata de’ Goti è una chiesa a Roma, che si dice fondata dal un generale goto nel V secolo.

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  3. Altra osservazione. Un conto è la “Maya” **cosmica**, altra cosa è il “gorgo ingannatore” **storico**, così come un conto è l’ “illusione” **cosmica**, ed altro è l’ “illusione” **sociale**, dove quest’ultima implica necessariamente l’esistenza della prima, ma **non vero** necessariamente il contrario …
    Pertanto noi, oggi, siamo nell’illusione storica, nel gorgo storico …


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  4. Non vi può esser alcun “Esodo” perché non vi è alcun Mosè ….











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  5. Equivoci, GROSSI EQUIVOCI ….



    Chi è il “tradizionalista”? Chi non riconosce che la “solidificazione” (R. Guénon) è trapassata, questo è un discrimine certo. Si votano, così, a combattere le ombre, specialisti, peraltro, nel campo … Specialisti di consumata inefficacia …


    E questo è l’equivoco “populista”, l’essere per il “mercato” ma non per i cosiddetti “migranti”, LE DUE COSE SONO STRETTAMENTE COLLEGATE, baby!!


    Ed è possibile capiscano l’equivoco? Impossibile, impossibile …
    Come ho avuto già modo di dire: la “nostra” è una crisi “AL BUIO” …











    @i





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  6. Risposte
    1. Molte o moltissime visualizzazioni sempre in relazione alla media delle visualizzazioni di questo blog, media che non è certo molto elevata.

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