domenica 3 gennaio 2021

Per l’“Anno dantesco”

 

 

 

 

Ripubblico un post ormai dell’anno scorso, per il “dì di Dante”, quando quest’anno n’è l’anno (per l’“Anno dantesco”), il settecentesimo anniversario, per esser esatti.

 

 

 

 

 

 

 

mercoledì 25 marzo 2020

Oggi dì di Dante









Per il “dì dantesco” – in questo mese –, una frase di …










 

 

 

“Se Dante ha fatto parte di alcune di queste organizzazioni iniziatiche, come ci sembra incontestabile, non è un buon motivo per dichiararlo ‘eretico’; chi la pensa in tal modo, ha del Medioevo un’idea falsa o incompleta, non vede per così dire null’altro che l’ esteriorità, poiché, quanto al resto, non esiste più niente nel mondo moderno che possa servire da termine di confronto”.

R. Guénon, L’esoterismo di Dante, Adelphi Edizioni, Milano 2001, p. 15, corsivi miei.

 

 

 

 

 

“… senza dubbio alcuno, da Pitagora a Virgilio e da Virgilio a Dante la ‘catena della tradizione’ in terra italiana non fu mai interrotta”.

Ivi, p. 24, corsivi miei[i].

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea A. Ianniello

 

 



 

[Già apparso con il link:

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/01/per-lanno-dantesco-1-una-frase-di.html]

 

 

[Già apparso al link:

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/03/per-il-di-dantesco-in-questo-mese-una.html


 

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/03/oggi-di-di-dante.html

 

 

 

 

PS. Cito anche Guénon perché quest’anno è anniversario della morte, nel 1951, un anno lontano assai, ormai ….

 

 

 

 

 




[i] Il che potrebbe significare anche, però, che – dopo Dante – fu interrotta

Una nota a margine, su di un tema che ci porterebbe lontano, ma va, comunque segnalato: sui numeri 515 e 666, cf. ivi, pp. 80-83 … 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4 commenti:

  1. La ‘un si d’iment’ihi sciò ké dD’ant’e pp’ens’av’a d’i fFir’enz’e, la ‘un … Le famose “invettive” dantesche: in quest’anno dantesche è bene ricordarselo … Ve n’è un’altra – d’ “invettiva” – dedicata all’Italia, all’italietta, “Absit iniuria verbis” …
    Parlando di locuzioni latine, una – il cui effetto viene attribuito a Federico II di Svevia (ma è leggendario) – è questa: “Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est” …




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  2. “Verrà un tempo in cui gli uomini saranno folli, ma considereranno folli tutti quelli che non saranno come loro”. (“Apoftegma” dei Padri del deserto)


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  3. “Ahi serva Italia” cantava Dante “illo tempore”, e nulla è cambiato: l’Italia sempre serva – ma serva stolta – è rimasta: solo che anche l’Europa è serva sciocca, piccola correzione. Ed era questa la “trappola di Putin” di cui parlavo, che l’Europa mettesse – “volontariamente” – la testa nel cappio, da sola … Poi è uscita la notizia – il classico “segreto di Pulcinella” – secondo cui Biden sapeva dei piani d’invasione russa: ma è ovvio! È ciò che gli americani (per meglio dire: l’attuale dirigenza, quella del piccolo Truman, senza show, lo show è pessimo) **volevano** che ciò accadesse, ovvio. Anche Putin lo voleva e sapeva che gli americani lo volevano, i classici “giochi di ombre” della tipica ipocrisia della politica internazionale, sempre sporca perché i veri interessi non li si dichiara mai, ma sempre si agisce sotto pretesti o apparenze d’ “ideali”. Ci si potrebbe, allora, chiedere perché – se Putin sapeva che gli americani sapevano e che questi ultimi anche volevano – l’abbia comunque fatto. Qui sovviene quel che diceva, stringi stringe, detto “in soldoni”, Vladimir Žirinovskij, cioè che la Russia ha sempre pagato per l’Europa, ora la Russia comunque accetta di pagare, ma presenta il conto: all’Europa. Semplice. Questo è quanto. Può piacere o non, ma così è; ci sarebbe voluto – ma è impossibile perché l’Europa è solo una emulsione statunitense – una dirigenza consapevole della cosa e che si comportasse diversamente, peraltro presentando il conto anche agli americani, che, in tal caso, sarebbero stati molto meno “entusiasti” di appoggiare l’attuale dirigenza ucraina. Ripeto: impossibile ma ciò dimostra, “al di là di ogni ragionevole dubbio” (come dicono i telefilm, americani!), quanto l’Europa sia sottozero politicamente. Ovviamente non saranno letirate propagandistiche “sovraniste” o “neonazionaliste” che cambiano le cose. Tutte queste storielle su “popolo” e cosiddette “élite” – **anti** élite, a rigor di termini – nascono da errori di prospettive a monte, errori di sostanza, sia riguardo al “popolo” che riguardo alla “democrazia” stessa.


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