L'espressione "annuit coeptis" mi ha fatto venire in mente questo passo del Mencio: "«È vero che Yao affidò il governo del mondo a Shun?» chiese Wan Zhang. «No» rispose Mencio. «Il Figlio del Cielo non ha il potere di affidare il governo del mondo a un uomo». «Se è così, visto che Shun aveva il governo del mondo, chi mai gliel'aveva affidato?» «Il Cielo» rispose Mencio. «Quando il Cielo gliel'ha affidato, gli ha trasmesso direttive precise?» «No» rispose Mencio. «Il Cielo non parla», ma manifesta la sua volontà in modo inequivocabile attraverso azioni ed eventi». «Attraverso quali azioni ed eventi manifesta la sua volontà?» chiese Wan Zhang. «Il Figlio del Cielo può raccomandare qualcuno al Cielo, ma non può indurre il Cielo ad affidare a costui il governo del mondo. Lo stesso discorso vale per i nobili, che possono raccomandare qualcuno al Figlio del Cielo, mma non possono indurre il Figlio del Cielo a fare di lui un nobile, o per i dignatari d'alto rango, che possono raccomandare qualcuno ai nobili che governano gli stati, ma non possono indurre i nobili che governano gli stati a fare di lui un alto dignatario. Nell'antichità Yao raccomandò Shun al Cielo e il Cielo l'accettò. Lo fece conoscere al popolo e il popolo l'accettò. Ecco il motivo per cui affermo che 'il Cielo non parla, ma manifesta la sua volontà in modo inequivocabile attraverso azioni ed eventi'». «Posso allora chiedere in quale modo Yao ha raccomandato Shun al Cielo e il Cielo l'ha accettato, e l'ha fatto conoscere al popolo e il popolo l'ha accettato?» incalzò Wan Zhang. «Shun fu incaricato di presiedere alle cerimonie sacrificali e i cento spiriti mostrarono il loro gradimento per le offerte ricevute. Significa che il Cielo l'aveva accettato Fu poi messi a dirimere importanti questioni di governo, e tutto si svolse nel massimo ordine, e il popolo dei cento clan fu contento del suo operato. Significa che il popolo lo aveva accettato. Il Cielo gli aveva affidato il mondo, il popolo gli aveva affidato il mondo." Cfr. "Mencio e l'arte di governo", Marsilio editori, pag. 234-235, Venezia 2013.
È come se il "nwo" avesse iniziato (coeptis) a impostare questo "ordine", solo che il "Cielo" non ha annuito. In questo senso, forse, non ci sono governi "legittimi", ma avendo comunque effetti concreti sulla società, questa è portata alla dissoluzione. E però la "volontà del Cielo" in realtà, non "annuendo", sta facendo il suo corso in conformità allo srotolamento del ciclo!
Ricordo il passo. Giusta interpretazione. Il Cielo non annuisce alle cose compiute “coeptis” ma l’umanità (= una sua minoranza egoista venuta a predominare grazie al **consenso** che si è costruito e che ha ricevuto …) le porta innanzi lo stesso.
L'espressione "annuit coeptis" mi ha fatto venire in mente questo passo del Mencio: "«È vero che Yao affidò il governo del mondo a Shun?» chiese Wan Zhang. «No» rispose Mencio. «Il Figlio del Cielo non ha il potere di affidare il governo del mondo a un uomo». «Se è così, visto che Shun aveva il governo del mondo, chi mai gliel'aveva affidato?» «Il Cielo» rispose Mencio. «Quando il Cielo gliel'ha affidato, gli ha trasmesso direttive precise?» «No» rispose Mencio. «Il Cielo non parla», ma manifesta la sua volontà in modo inequivocabile attraverso azioni ed eventi». «Attraverso quali azioni ed eventi manifesta la sua volontà?» chiese Wan Zhang. «Il Figlio del Cielo può raccomandare qualcuno al Cielo, ma non può indurre il Cielo ad affidare a costui il governo del mondo. Lo stesso discorso vale per i nobili, che possono raccomandare qualcuno al Figlio del Cielo, mma non possono indurre il Figlio del Cielo a fare di lui un nobile, o per i dignatari d'alto rango, che possono raccomandare qualcuno ai nobili che governano gli stati, ma non possono indurre i nobili che governano gli stati a fare di lui un alto dignatario. Nell'antichità Yao raccomandò Shun al Cielo e il Cielo l'accettò. Lo fece conoscere al popolo e il popolo l'accettò. Ecco il motivo per cui affermo che 'il Cielo non parla, ma manifesta la sua volontà in modo inequivocabile attraverso azioni ed eventi'». «Posso allora chiedere in quale modo Yao ha raccomandato Shun al Cielo e il Cielo l'ha accettato, e l'ha fatto conoscere al popolo e il popolo l'ha accettato?» incalzò Wan Zhang. «Shun fu incaricato di presiedere alle cerimonie sacrificali e i cento spiriti mostrarono il loro gradimento per le offerte ricevute. Significa che il Cielo l'aveva accettato Fu poi messi a dirimere importanti questioni di governo, e tutto si svolse nel massimo ordine, e il popolo dei cento clan fu contento del suo operato. Significa che il popolo lo aveva accettato. Il Cielo gli aveva affidato il mondo, il popolo gli aveva affidato il mondo." Cfr. "Mencio e l'arte di governo", Marsilio editori, pag. 234-235, Venezia 2013.
RispondiEliminaÈ come se il "nwo" avesse iniziato (coeptis) a impostare questo "ordine", solo che il "Cielo" non ha annuito.
In questo senso, forse, non ci sono governi "legittimi", ma avendo comunque effetti concreti sulla società, questa è portata alla dissoluzione.
E però la "volontà del Cielo" in realtà, non "annuendo", sta facendo il suo corso in conformità allo srotolamento del ciclo!
Ricordo il passo. Giusta interpretazione. Il Cielo non annuisce alle cose compiute “coeptis” ma l’umanità (= una sua minoranza egoista venuta a predominare grazie al **consenso** che si è costruito e che ha ricevuto …) le porta innanzi lo stesso.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.it/2015/01/economia-e-finanza-condizionate-da.html
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