Il comunismo era guidato da una massa di dementi, verissimo, ma il processo di fine del comunismo è stato un macello unico, ben peggio del comunismo, perché ha sguarnito il fronte orientale, che è stretto fra i paesi del Brics, eredi dell’Occidente produttivista, e l’estremismo islamico pseudorivoluzionario. Su ciò cfr.: Cardini sui recenti eventi in Canada.
Hanno giocato - e perso - la battaglia decisiva aka la guerra.
Per questo io son sempre stato a favore della cosiddetta “fine del comunismo” aka fine dell’Occidente: perché questo soltanto avrebbe rivelato al totale nullità in cui l’Occidente sta.
Il termine corretto è nullità, vuoto di senso, nel senso di direzione: si continua ridicolmente ad agitare il fantasma della “crescita”. Ma brutt’imbusti vari e parolai a iosa: su quella via non c’è confronto né con la Cina né con il Brasile. Non c’è confronto proprio. La guerra è già vinta da costoro. Si entra in una guerra già persa.
Dunque “Che fare?” (Cto deljat’ leniniano famoso).
Beh ha senso discuterne solo e soltanto con chi prende coscienza del problema, con chi si soddisfa di simulacri non ha senso discuterne.
Il termine corretto è nullità, vuoto di senso, nel senso di direzione: si continua ridicolmente ad agitare il fantasma della “crescita”. Ma brutt’imbusti vari e parolai a iosa: su quella via non c’è confronto né con la Cina né con il Brasile. Non c’è confronto proprio. La guerra è già vinta da costoro. Si entra in una guerra già persa.
Dunque “Che fare?” (Cto deljat’ leniniano famoso).
Beh ha senso discuterne solo e soltanto con chi prende coscienza del problema, con chi si soddisfa di simulacri non ha senso discuterne.
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