lunedì 4 agosto 2025

Conversazioni e link di altra epoca, però - nonostante tutto - ancor attuali ...

 

 

 

Cf.

http://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/04/colloquio-sul-blog-tra-il-gestore-a.html.

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/08/conversazione-con-paolo-broccoli-su-due_4.html.

 

Cf.

 https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/05/conversazione-con-paolo-broccoli-3.html

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/07/in-ricordo-della-crociata-di-federico.html

 

 

 

@i

 

 

PS.

Cf
http://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/05/shi-il-poterecircostanze-dallintro-di.html

Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2023/06/impolitiche-con.jpg



 

33 commenti:

  1. Nel comunismo si **ragionava** per “classi” (senza il concetto di “classe” - al centro - **non** esiste “comunismo”, punto).
    Nei fascismi si ragionava per “nazione” (**non** per “sovranità” pertanto i “sovranismi” non sono che dei succedanei; di nuovo, punto).
    Nei regimi democratici si ragiona per “rappresentanza”, questo è il nodo.
    Quando la rappresentanza viene posta in crisi – e crisi di **sostanza** –, questi regimi sono in crisi sostanziale, totale, radicale.
    Se non si parte – si parte solo – dalla crisi della rappresentanza, **ogni** discorso sulla “crisi della democrazia” è futile, solo un’inutile chiacchiera.






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  2. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/07/in-ricordo-della-crociata-di-federico.html

    Certo che è iniziata “la rivoluzione” (nota n°7 qui sopra) ma in senso tutto diverso da quello in cui ne diceva Dugin nel 2018 …! Di nuovo: “chi” decide davvero – naturalmente oltre alle circostanze, che gli uomini NON signoreggiano – USA chi decide in apparenza, e le cose vanno per un loro corso …








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  3. “Federico II riceve gli ambasciatori del Sultano al-Malik al-Kamil, VIa Crociata” – link –, cf.
    http://www.teutonic.altervista.org/B/img2/670.jpg







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  4. Qualche forma di tregua, di armistizio, smbrerebbe in vista; non parlerei di pace, soprattutto perché un “ordine” come quello attuale non è stabile per sua natura. Nondimeno, sembrerebbe si avvicini una qualche “soluzione” alla coreana. Quanto a P. Broccoli: ricordo che, a differenza della “sinistra” cosiddetta, non appoggiava la guerra in Ucraina sostenuta dalla Ue di oggi che non ha mancato - non manca mai - di sabotare qualsiasi tentativo di dialogo, pur con tutti questi limiti, per mezzo delle solite, reiterate sanzioni. Hanno bisogno della guerra senza fine per sostenere un “ordine” mondiale che, tuttavia, rimane minato nelle fondamenta, per cui la pretesa “ordine” non risolve proprio niente. Quanto alla “destra” cosiddetta, si è già più volte detto: La realtà è che il sedicente “progetto europeo” è minato alle fondamenta, e non da ieri. ora solo si vede sempre più chiaramente, ma ciò non cambia le cose ovviamente.
    Secondo Broccoli, scopo delle sanzioni era la distruzione di qualsiasi forma di indipendenza europea. Russia ed America, unite, per far fuori qualsiasi residuale indipendenza europea. Condivido senza dubbio, solo che la tendenz averso questa completa irrilevanza nasce molto prima dlele ultime sue manifestazioni che, tuttavia, non vanno sottostimate, poiché han portato alla piena maturazione un processo storico nato **molti** anni prima. Un lungo processo, che vede oggi le sue conclusioni.
    In vista di “altro” ... che poi è il punto **vero** ...! Il problema - reale - si è che **ben pochi** vedono questo “altro” ...!
    Sta tutto qui “IL” punto dirimente. La stragrande maggioranza, dei critici, si limita solo a PROIETTARE il passato **nel** presente: ovviamente non condivido affatto questa visione oggi sin troppo **iper ** dominante.









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  5. Noi ci sentimmo, tre anni fa, nel 2022, quando tutti appluadivano un certo personaggio, con unanimità e senza sguardo critico; ci dicemmo: “la democrazia è finita!” …








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  6. Cf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/03/la-domanda-chiave-oggi_68.html
    Tale domanda continua oggi a non trovare una risposta evidente.
    “En attendant pire” per così dir ...


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  7. Europa “attore non protagonista” … Ma se sempre – sempre! – che non lo diventasse mai è stato lo scopo principale … Ma via … è più che chiaro! Lo si è detto, apertamente (in “Impolitiche”) ma poi riscontri zero: “La verità fa male lo so” cantava una vetusta “canciòn” … eh eh. Ragion di più per “dirla” - per quanto possibile -, chiaro. Uccide più il fantasma della cosa che la cosa stessa. Blocca più l’illusione di un sogno - impossibile - che la realtà di quel che si può realizzare, per poco che sia. Ed a nulla si rinuncia con più difficoltà che alle “proprie” illusioni, tra le quali – tra le principali – ci sono “L’ ‘Europa’” e “LA” democrazia. Non sono che simulacri.






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    1. Un’Europa che sia pure presente ad est, in modo – relativamente, chiaro – indipendente? Ma è sempre stata solo una speranza. Si è mossa ad est per seguire l’America, punto è basta. E se n’è detto con chiarezza e più volte: NON ESISTE un’ “altra Europa” (cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/04/non-vi-e-alcuna-altra-europa_62.html) …










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  8. Leggevo vari commentatori – e la cosa mi ha non poco divertito –, che stanno iniziando a “fare pace” con la realtà dei fatti, e a veder l’ovvio cioè ad essere più realistici: ma lo si è detto nel 2023 che la vera sconfitta era l’ “Europa” – ed era non chiaro, ma strachiaro, super chiaro. Pessima figura della cosiddetta “sinistra” – ma pessimi davvero.
    Questo però **non** cambia la deriva nichilista fondamentale dell’ “Occidente” pseudo grande, non cambia il nodo di fondo. La cosa va, dunque, ben oltre i rottami della “politica” moderna.
    Quanto alla gerarchia reale nei fatti, è quella con la quale mister T. ha informato degli accordi in discussione: prima la Nato, poi gli “europei” ed infine gli ucraini. Come il “pick order” fra gli animali, così è nelle relazioni internazionali: sono gerarchizzate. Chi mangia prima è più importante di chi mangia per ultimo. Si conferma che la Nato si è mangiata la “Ue” … Lo conferma il “pick order” informativo.
    Come si disse in “Impolitiche” lo scopo era la fine del sogno / illusione dell’Europa. Full stop. I – cosiddetti – “leader” europei vanno in America per rendere omaggio: tutto qui.
    La gerarchia è chiara.

    Si conclude così - con l’accordo tra Russia e Usa e la fine dell’ “Ue” e cioè la fine del vecchio sistema GP, che vedeva nell’ “Ue” un suo ganglio fondamentale - una storia cominciata con l’inizio degli anni Novanta, e con la guerra in Jugoslavia. Quella situazione che qui - ed altrove - si è seguita per anni. Ricordiamoci il testo di Guéhenno che qui si è commentato, e la nascita della cosiddetta “nuova destra” che aveva come scopo la fine del sistema nato dalla fine del Secondo Conflitto mondiale: “tout se tient” come suol dirsi … “Mission Accomplished” e, stavolta, per davvero.






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    1. La “Spola”: “La fine della democrazia”, **1994 – ANNO “PIVOTALE” – Guéhenno**
      Cf.
      https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/08/la-fine-della-democrazia-cancellato-del-2017.pdf





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    2. Si conclude - così - un movimento storico molto potente, che alcuni si son illusi di poter contrastare o, almeno, di poter modificare, - in partte - venendone invece modificati.
      Ovviamente questa conclusione diventa un nuovo punto d’inizio per un seguente, altro, “movimento storico” che ci porterà lontano.












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    3. Il “crollo delle democrazie” è cominciato *dall’interno* - attenzione! -, ed ha zero senso parlare di “crisi della democrazia ‘liberale’” con l’illusione di poterla “rifondare” o ricostruire, magari con un po’ di di maquillage: quest’illusione rende tutte le discussioni sulla “crisi della democrazia” una mera chiacchiera: è un sistema fuori epoca. Il che non vuol dire che “tutto” sparisca ma che tali sistemi si perpetuano come simulacri, privi della forza che un tempo avevano; e “dov’è” – qui-ed-ora – tale “forza” …?







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  9. Indubbiamente da “certe” individualità promanano – spesso “malgré elle meme” – “certe” suggestioni: in esse si ha qualcosa di “serpentino” non è vero?






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  10. La “Spola”: “La fine della democrazia”, **1994 – ANNO “PIVOTALE” – Guéhenno**
    Cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/08/la-fine-della-democrazia-cancellato-del-2017.pdf


    Il presente in realtà è una linea immaginaria.
    Il 1994 fu l’anno dell’inizia dell’emersione della “crisi - profonda ED IRREVERSIBILE! - della democrazia” con anche l’emersione della “nuova destra” cosiddetta.
    Chi non è consapevole di tali “radici” et tuttavia parla - parla solo! - di “crisi della democrazia” sta solo parlando, appunto. In altre parole, la crisi continua. E continuerà imperterrita.
    Ed ogni tentativo di anche solo “governarla” - senza capirne le origini, della crisi intendo - porterà solo ad un aggravamento del processo critico in atto.






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    1. Fondamentale - nel link La “Spola” di qui sopra - è cf. E. KANTOROWICZ, “I due corpi del Re”. L’idea di regalità nella teologia politica medievale, Einaudi editore, Torino 2012.
      Il tema della sovranità, infatti, è centrale in questo blog.
      I due “corpi” della regalità cioè quello corporeo, del singolo regnante, da un lato, e il **secondo** “corpo” del Re: questo secondo corpo è quello che non passa, quello della sovranità: “Le Roi est mort. Vive le Roi!” ... Passa il corpo fisico del singolo re, ma il corpo della regalità continua. Si parla, talvolta, di “corpo politico” e di “corpo elettorale” ancor più specificamente, riduttivamente: il che dimostra come quella presente sia la banalizzazione, la materializzazione, la riduttività di una “teologia politica” le cui basi risalgono, in effetti, alla Roma antica, e che poi furono cristianizzate nel periodo tra Costantino e Giustiniano, Giustiniano dal quale, tre le altre cose, chiaramente, trasse ispirazione lo stesso Dante nella sua “Monarchia” - e non solo -, perché trattasi di una concezione che si riverbera, si riecheggia pure nella “Commedia” dantesca. La modernità - che ha banlizzato, “materializzato” e circoscritto quella “teologia politica” di origini medioevali ed antico romane -, la modernità è ormai oltre la frutta, e pian piano ha sostituito il simulacro della socvranità alla sovranità stessa.
      Non esser consapevoli di tali “annessi e connessi” rende il discorso sulla “crisi della democrazia” una vana chiacchiera, dove, peraltro, in 10 anni - dal 2015 ad oggi -, abbiam visto, in Occidente, un vero e proprio **crollo** del sistema democratico: la crisi ci stava prima, oggi è crollo., Per molti “naìf” il “crollo” dei sistemi democratici sarebbe che non funzionano più ... Eh no! Significa che funzionano ma come simulacri: di nuovo, un qualcosa che una mente tardomoderna - che pure vive di simulacri - non riesce proprio ad immaginare, a concepire. Ma è ciò che si è realizzato, invece.










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  11. Ora si accorgono dell’ “implosione” di cui qui si parlava ormai anni fa!
    Ma siamo in un’altra fase, ormai!
    “Scetateve ’uagliuni” ... ma non se “sceteno” ...







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    1. La tematica dell’ “implosione” l’abbiamo rimessa in circolo qui, su questo blog.
      Punto.



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  12. Nella recentemente conclusasi Mostra di Venezia l’ultimo film di K. Bigelow s’intitola “A House of Dynamite” – che non ho visto –, per quel che ne sa tratta della catena di comando molto ristretta che decide dell’uso del nucleare una volta che un missile non identificato colpisce un obiettivo americano; diciamo che oggi vediamo “in piccolo” (con un drone che colpisce un alleato dell’America) questo caso. Quel che osservava “illo tempore” G. Anders: la catena di comando decisionale si è troppo ristretta, troppo breve, troppo piccola. E questo accade esattamente allo stesso modo nelle democrazie che nelle non democrazie o democrazie parziali: esattamente **allo stesso** modo, per cui le “democrazie” non possono vantare un bel nulla. Il problema è strutturale: il problema nasce dalla **velocità** come osservava – sempre “illo tempore” – stavolta P. Virilio. Prima cosa sarebbe prender tempo; seconda cosa, sarebbe l’allungare le catene decisionali. La seconda cosa deriva strettamente dalla prima, che poi è “il” punto, quella “guerra del tempo” che Virilio vedeva come sostanziale, che avrebbe inficiato qualsiasi dialogo ed ogni trattato, se si continuava col diminuir i tempi decisionali con vettori sempre più veloci. E lo scriveva già negli anni Ottanta del secolo scorso: tutto era già chiaro.
    Come Virilio scrisse – sempre “illo tempore” – “Velocità e politica” oggi si dovrebbe scrivere: “Atomica e politica” dove si constata che la democrazia in particolare – ma, in effetti, tutta la politica – si annulla nella velocità dell’atomica, che brucia le possibilità decisionali.










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  13. Il sistema politico internazionale STA IMPLODENDO, come noi si deva “illo tempore” in “Impolitiche Considerazioni” (cf. https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2023/06/impolitiche-con.jpg) e non solo …








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  14. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/03/gia-da-tempo-siamo-nellassenza-del.html







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  15. In una recente sentivo Cacciari chieder quando si ritornerà alla ragionevolezza in Europa dopo due guerre mondiali e con una una semi mondiale - mondiale "a pezzi" aggiungo io -? Risposta: Mai.









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    1. Ora si accorgono dell’ “emergenza continua” di cui qui si parlava ormai anni fa! Ciò significa soltanto che stiamo per entrare in una nuova fase.

      Ora si accorgono dell’ “implosione” di cui qui si parlava ormai anni fa! Ma siamo in un’altra fase, ormai!

      Piaccia o non ...








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  16. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/10/cacciari-caserta-europa-inizio-o-fine.html
    Risposta: Fine.









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  17. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2023/03/che-cose-la-democrazialink.html







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  18. Non so questi che cosa si aspettino dalla cosiddetta Europa ma era chiaro, anzi chiarissimo, già nove anni fa, cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/06/brexit-ovvero-il-fallimento-delle.html








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  19. Ma certo, dal 2022 “volli fortissimamente volli” una “bella” guerra dell’Europa contro la Russia. Da che mondo è mondo, l’Europa - quando è in crisi - fa una “bella” guerra alla Russia. Si sa, è storia.

    Sentivo Cacciari chieder quando si ritornerà alla ragionevolezza in Europa dopo due guerre mondiali e con una una semi mondiale - mondiale "a pezzi" aggiungo io -? Risposta: Mai.
    Questo perché l’Europa - quando è in crisi - fa una “bella” guerra alla Russia. Da manuale.
    Le attuali classi digerenti ne hanno bisogno. Se, poi, la Ué deve sciogliersi nella Nato, ciò è ancor più vero.
    Peraltro la cosiddetta “identità” europea ****moderna**** - da **non** confondersi con l’Europa storicamente determinata - si è sempre costruita contro la Russia, in opposizione alla Russia.
    Ed anche questa è solo storia.
    Quindi quando dovevano “sciogliere”in modo evidente, senza più apparenze, la Ué **nella** Nato - che sempre vi è stata dietro [*] -, ecco che il mezzo classico era un conflitto, per ora solo per procura - ma con poi anche una chiara idea di trasformarlo in conflitto aperto - contro la Russia. Il loro unico problema - oltre ad aver sprecato tante armi stupidamente, il che ricorda molto le dinamiche sbagliate del Primo Conflitto Mondiale al quale il Terzo pare molto simile, con alcune differenze (a tal proposito vedevo una recente trasmisisone su Giulio Douhet e le sue critiche alla disastrosa gestione della Prima Guerra Mondiale) -, oltre a tal problema, non ancora davvero risolto al momento - ma ci sta il grosso aumento di finanziamenti, per cui, in due anni più o meno contano di esser pronti -, il loro altro problema grosso è il nucleare: senza nucleare Mosca sarebbe bombardata già ora. Il che si traduce in un grossissimo spot a favore del nucleare ... Ah io darei un minimo di attenzione alla questione Iran che si sta di nuovo riaddensando ... Probabile “succhione” che serve a T. per far vedere di esser forte, al contempo supportando Israele ancor più fortemente, senza troppo direttamente opporsi frontalmente alla Russia, al quale poi ha prorogato il trattato sul nucleare di un anno?
    “On verra” dicheno lè fransè …






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    1. [*] Come ho avuto modo di dire, none siste alcuna “altra” Europa ma l’Europa è sempre stata l’emanazione del “contingente americano” (G. Galli) ...
      Il resto sono solo parole.








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    2. **NON VI È** ALCUNA “ALTRA” EUROPA, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/04/non-vi-e-alcuna-altra-europa_62.html








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  20. Lo scopo è “fare guerra” contro la Russia, l’avrebbero già fatto non fosse per il nucleare – non che lo “temano” eh, peraltro di questo si è detto in “Impolitiche” … – da un lato, e, dall’altro, che appunto han drenato così tante risorse in Ucraina, perdendole in poche parole, che si ritrovano con un ammanco di armi, da ristorarsi al più presto, ma non è che basti schioccare le dita e tutto è fatto! Ci voglion soldi, prima cosa, e, poi, il fattore tempo, che sinora è stato favorevole ai russi. Si son fati qualche calcoletto sbagliato? Ma no! Sono perfetti, si sa! Non c’è nulla di peggio che l’esser governati da gente che non sbaglia mai …







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    1. Se si vive nel famigerato “migliore dei mondi possibili” allora non può accadere che il peggio …







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  21. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/11/bisogna-fare-prima-il-pieno-daria-ernst_2.html







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