La “polverizzazione” (cf. R. GUÉNON, Il Regno della Quantità, **1945**!) viene **prima** della “dissoluzione” ... è uno schema, certo, le due cose, in realtà, coesistono ma l’ “accento” passa prima dall’una, poi all’altra.
Ma è bene mantenere la distinzione correlata con due **fasi** differenti, perché sennò la confusione – già diffusissima - solo cresce.
Confusione ** mooolto** grave, già qui segnalata. E più volte.
Due post per porre, di nuovo, in luce “il” punto, così poco capito, e si capisce bene perché poi!!
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/12/un-altra-piu-che-necessaria-precisazione.html.
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/03/due-precisazioni_5.html.
@i
Oggi termina la fase retro.
RispondiEliminaCf.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/12/un-vecchio-passo-di-guenon-molto.html
Cf.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/09/una-data_10.html.
@i
REPETITA JUVANT ...! Recensendo un testo nel – lontano – 1933 (data significativa!) su “Le Voile d’Isis” R. Guénon, quest’ultimo scriveva di un autore che parlava di due gruppi in lizza, in quel tempo, e che tal autore identificava in “inglesi” ed “ebrei” … suona familiare?
RispondiEliminaBasta sostituire ad “inglesi” altrettanto poco identificati “americani” …
Ed aggiungeva: “Costoro, quantunque non siano degli ‘iniziati’ (poiché dipendono dalla ‘contro-iniziazione’), non sono affatto vittima di questo ‘materialismo’ che, al contrario, hanno imposto al mondo moderno per dei fini tutt’altro che ‘economici’; e, **qual che siano gli strumenti di cui si servono a seconda delle circostanze**, resta **il fatto** che **sono un po’ più difficili da identificare di quanto possa esserlo un ‘comitato’ o un ‘gruppo’ qualunque d’Inglesi o di Ebrei** …”, R. GUÈNON, “Studi sulla Massoneria e sul Compagnonaggio”, vol. I, Arktos Oggero Editore, Carmagnola (TO) 1991, p. 91, corsivi miei segnati da due asterischi come al solito qui. Aggiungeva poi – sull’esistenza di un certo “segreto monetario” – che l’autore recensito da Guénon di certo non l’aveva scoperto: “Comunque sia, la migliore prova che l’autore non ha messo le mani sul ‘grande arcano’ che s’immagina di svelare, è data, molto semplicemente, dal fatto che ha potuto pubblicare il suo volume senza intralci!”, ivi, p. 92.