Cf.
http://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/04/colloquio-sul-blog-tra-il-gestore-a.html.
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/08/conversazione-con-paolo-broccoli-su-due_4.html.
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/05/conversazione-con-paolo-broccoli-3.html.
Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/07/in-ricordo-della-crociata-di-federico.html.
@i
PS.
Cf.
http://associazione-federicoii.blogspot.com/2016/05/shi-il-poterecircostanze-dallintro-di.html
Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2023/06/impolitiche-con.jpg
Nel comunismo si **ragionava** per “classi” (senza il concetto di “classe” - al centro - **non** esiste “comunismo”, punto).
RispondiEliminaNei fascismi si ragionava per “nazione” (**non** per “sovranità” pertanto i “sovranismi” non sono che dei succedanei; di nuovo, punto).
Nei regimi democratici si ragiona per “rappresentanza”, questo è il nodo.
Quando la rappresentanza viene posta in crisi – e crisi di **sostanza** –, questi regimi sono in crisi sostanziale, totale, radicale.
Se non si parte – si parte solo – dalla crisi della rappresentanza, **ogni** discorso sulla “crisi della democrazia” è futile, solo un’inutile chiacchiera.
Grazie
RispondiEliminaCf.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/07/in-ricordo-della-crociata-di-federico.html
Certo che è iniziata “la rivoluzione” (nota n°7 qui sopra) ma in senso tutto diverso da quello in cui ne diceva Dugin nel 2018 …! Di nuovo: “chi” decide davvero – naturalmente oltre alle circostanze, che gli uomini NON signoreggiano – USA chi decide in apparenza, e le cose vanno per un loro corso …
“Federico II riceve gli ambasciatori del Sultano al-Malik al-Kamil, VIa Crociata” – link –, cf.
RispondiEliminahttp://www.teutonic.altervista.org/B/img2/670.jpg
Qualche forma di tregua, di armistizio, smbrerebbe in vista; non parlerei di pace, soprattutto perché un “ordine” come quello attuale non è stabile per sua natura. Nondimeno, sembrerebbe si avvicini una qualche “soluzione” alla coreana. Quanto a P. Broccoli: ricordo che, a differenza della “sinistra” cosiddetta, non appoggiava la guerra in Ucraina sostenuta dalla Ue di oggi che non ha mancato - non manca mai - di sabotare qualsiasi tentativo di dialogo, pur con tutti questi limiti, per mezzo delle solite, reiterate sanzioni. Hanno bisogno della guerra senza fine per sostenere un “ordine” mondiale che, tuttavia, rimane minato nelle fondamenta, per cui la pretesa “ordine” non risolve proprio niente. Quanto alla “destra” cosiddetta, si è già più volte detto: La realtà è che il sedicente “progetto europeo” è minato alle fondamenta, e non da ieri. ora solo si vede sempre più chiaramente, ma ciò non cambia le cose ovviamente.
RispondiEliminaSecondo Broccoli, scopo delle sanzioni era la distruzione di qualsiasi forma di indipendenza europea. Russia ed America, unite, per far fuori qualsiasi residuale indipendenza europea. Condivido senza dubbio, solo che la tendenz averso questa completa irrilevanza nasce molto prima dlele ultime sue manifestazioni che, tuttavia, non vanno sottostimate, poiché han portato alla piena maturazione un processo storico nato **molti** anni prima. Un lungo processo, che vede oggi le sue conclusioni.
In vista di “altro” ... che poi è il punto **vero** ...! Il problema - reale - si è che **ben pochi** vedono questo “altro” ...!
Sta tutto qui “IL” punto dirimente. La stragrande maggioranza, dei critici, si limita solo a PROIETTARE il passato **nel** presente: ovviamente non condivido affatto questa visione oggi sin troppo **iper ** dominante.
Qui su: smbrerebbe, va cambiato in: sembrerebbe.
EliminaNoi ci sentimmo, tre anni fa, nel 2022, quando tutti appluadivano un certo personaggio, con unanimità e senza sguardo critico; ci dicemmo: “la democrazia è finita!” …
RispondiEliminaCf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/03/la-domanda-chiave-oggi_68.html
RispondiEliminaTale domanda continua oggi a non trovare una risposta evidente.
“En attendant pire” per così dir ...
Europa “attore non protagonista” … Ma se sempre – sempre! – che non lo diventasse mai è stato lo scopo principale … Ma via … è più che chiaro! Lo si è detto, apertamente (in “Impolitiche”) ma poi riscontri zero: “La verità fa male lo so” cantava una vetusta “canciòn” … eh eh. Ragion di più per “dirla” - per quanto possibile -, chiaro. Uccide più il fantasma della cosa che la cosa stessa. Blocca più l’illusione di un sogno - impossibile - che la realtà di quel che si può realizzare, per poco che sia. Ed a nulla si rinuncia con più difficoltà che alle “proprie” illusioni, tra le quali – tra le principali – ci sono “L’ ‘Europa’” e “LA” democrazia. Non sono che simulacri.
RispondiEliminaUn’Europa che sia pure presente ad est, in modo – relativamente, chiaro – indipendente? Ma è sempre stata solo una speranza. Si è mossa ad est per seguire l’America, punto è basta. E se n’è detto con chiarezza e più volte: NON ESISTE un’ “altra Europa” (cf.
Eliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2022/04/non-vi-e-alcuna-altra-europa_62.html) …
Leggevo vari commentatori – e la cosa mi ha non poco divertito –, che stanno iniziando a “fare pace” con la realtà dei fatti, e a veder l’ovvio cioè ad essere più realistici: ma lo si è detto nel 2023 che la vera sconfitta era l’ “Europa” – ed era non chiaro, ma strachiaro, super chiaro. Pessima figura della cosiddetta “sinistra” – ma pessimi davvero.
RispondiEliminaQuesto però **non** cambia la deriva nichilista fondamentale dell’ “Occidente” pseudo grande, non cambia il nodo di fondo. La cosa va, dunque, ben oltre i rottami della “politica” moderna.
Quanto alla gerarchia reale nei fatti, è quella con la quale mister T. ha informato degli accordi in discussione: prima la Nato, poi gli “europei” ed infine gli ucraini. Come il “pick order” fra gli animali, così è nelle relazioni internazionali: sono gerarchizzate. Chi mangia prima è più importante di chi mangia per ultimo. Si conferma che la Nato si è mangiata la “Ue” … Lo conferma il “pick order” informativo.
Come si disse in “Impolitiche” lo scopo era la fine del sogno / illusione dell’Europa. Full stop. I – cosiddetti – “leader” europei vanno in America per rendere omaggio: tutto qui.
La gerarchia è chiara.
Si conclude così - con l’accordo tra Russia e Usa e la fine dell’ “Ue” e cioè la fine del vecchio sistema GP, che vedeva nell’ “Ue” un suo ganglio fondamentale - una storia cominciata con l’inizio degli anni Novanta, e con la guerra in Jugoslavia. Quella situazione che qui - ed altrove - si è seguita per anni. Ricordiamoci il testo di Guéhenno che qui si è commentato, e la nascita della cosiddetta “nuova destra” che aveva come scopo la fine del sistema nato dalla fine del Secondo Conflitto mondiale: “tout se tient” come suol dirsi … “Mission Accomplished” e, stavolta, per davvero.
La “Spola”: “La fine della democrazia”, **1994 – ANNO “PIVOTALE” – Guéhenno**
EliminaCf.
https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/08/la-fine-della-democrazia-cancellato-del-2017.pdf
Si conclude - così - un movimento storico molto potente, che alcuni si son illusi di poter contrastare o, almeno, di poter modificare, - in partte - venendone invece modificati.
EliminaOvviamente questa conclusione diventa un nuovo punto d’inizio per un seguente, altro, “movimento storico” che ci porterà lontano.
Il “crollo delle democrazie” è cominciato *dall’interno* - attenzione! -, ed ha zero senso parlare di “crisi della democrazia ‘liberale’” con l’illusione di poterla “rifondare” o ricostruire, magari con un po’ di di maquillage: quest’illusione rende tutte le discussioni sulla “crisi della democrazia” una mera chiacchiera: è un sistema fuori epoca. Il che non vuol dire che “tutto” sparisca ma che tali sistemi si perpetuano come simulacri, privi della forza che un tempo avevano; e “dov’è” – qui-ed-ora – tale “forza” …?
EliminaIndubbiamente da “certe” individualità promanano – spesso “malgré elle meme” – “certe” suggestioni: in esse si ha qualcosa di “serpentino” non è vero?
RispondiEliminaLa “Spola”: “La fine della democrazia”, **1994 – ANNO “PIVOTALE” – Guéhenno**
RispondiEliminaCf.
https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2021/08/la-fine-della-democrazia-cancellato-del-2017.pdf
Il presente in realtà è una linea immaginaria.
Il 1994 fu l’anno dell’inizia dell’emersione della “crisi - profonda ED IRREVERSIBILE! - della democrazia” con anche l’emersione della “nuova destra” cosiddetta.
Chi non è consapevole di tali “radici” et tuttavia parla - parla solo! - di “crisi della democrazia” sta solo parlando, appunto. In altre parole, la crisi continua. E continuerà imperterrita.
Ed ogni tentativo di anche solo “governarla” - senza capirne le origini, della crisi intendo - porterà solo ad un aggravamento del processo critico in atto.
Fondamentale - nel link La “Spola” di qui sopra - è cf. E. KANTOROWICZ, “I due corpi del Re”. L’idea di regalità nella teologia politica medievale, Einaudi editore, Torino 2012.
EliminaIl tema della sovranità, infatti, è centrale in questo blog.
I due “corpi” della regalità cioè quello corporeo, del singolo regnante, da un lato, e il **secondo** “corpo” del Re: questo secondo corpo è quello che non passa, quello della sovranità: “Le Roi est mort. Vive le Roi!” ... Passa il corpo fisico del singolo re, ma il corpo della regalità continua. Si parla, talvolta, di “corpo politico” e di “corpo elettorale” ancor più specificamente, riduttivamente: il che dimostra come quella presente sia la banalizzazione, la materializzazione, la riduttività di una “teologia politica” le cui basi risalgono, in effetti, alla Roma antica, e che poi furono cristianizzate nel periodo tra Costantino e Giustiniano, Giustiniano dal quale, tre le altre cose, chiaramente, trasse ispirazione lo stesso Dante nella sua “Monarchia” - e non solo -, perché trattasi di una concezione che si riverbera, si riecheggia pure nella “Commedia” dantesca. La modernità - che ha banlizzato, “materializzato” e circoscritto quella “teologia politica” di origini medioevali ed antico romane -, la modernità è ormai oltre la frutta, e pian piano ha sostituito il simulacro della socvranità alla sovranità stessa.
Non esser consapevoli di tali “annessi e connessi” rende il discorso sulla “crisi della democrazia” una vana chiacchiera, dove, peraltro, in 10 anni - dal 2015 ad oggi -, abbiam visto, in Occidente, un vero e proprio **crollo** del sistema democratico: la crisi ci stava prima, oggi è crollo., Per molti “naìf” il “crollo” dei sistemi democratici sarebbe che non funzionano più ... Eh no! Significa che funzionano ma come simulacri: di nuovo, un qualcosa che una mente tardomoderna - che pure vive di simulacri - non riesce proprio ad immaginare, a concepire. Ma è ciò che si è realizzato, invece.