“Secondo la leggenda, Arthur dimostrò il suo diritto innato ad esser re di tutta l’Inghilterra superando la p r o v a d e l l a s p a d a, riuscendo cioè ad estrarre una spada infissa in una grande pietra quadrangolare posta sull’altare del tempio, pietra che appare evidentemente essere una variante della «pietra dei re» già appartenente all’antica tradizione dei Tuatha dé Danann. Qui ci si presenta un duplice, convergente simbolismo. Da un lato si ha il simbolismo generale della «pietra di fondamento», che riporta all’idea «polare» […]. In secondo luogo, estrarre la spada dalla pietra può significare anche liberare un potere dalla materialità, poiché la pietra ha frequentemente questo significato”, J. EVOLA, Il mistero del Graal, Edizioni Mediterranee, Roma 1972, p. 36.
Andrea A. Ianniello
PS. “L’imperatore atteso, latente, mai morto, ritiratosi in un centro invisibile o inaccessibile, qui si trasforma nell’uno o nell’altro dei maggiori rappresentanti del Sacro Romano Impero: Carlo Magno, Federico I, Federico II. E il tema complementare, di un regno devastato isterilito che attende la restaurazione, trova il suo equivalente nel tema dell’ A l b e r o S e c c o. L’Albero Secco, associato ad una figurazione della sede del «Re del Mondo», [...[ rinverdirà al momento della nuova manifestazione imperiale e della vittoria contro le forze dell’ «età oscura», presentate […] in termini biblico-cristiani: come le genti di Gog e Magog prorompenti nell’età dell’Anticristo. Ciò non impedisce che l’immagine di Federico II o di re Artur sul monte […] ci riportino anche ad antiche concezioni nordico-pagane”, ivi, p. 46.
Secondo lei che significato assume l invasione da pochissimo tempo a questa parte della comparsa di arcobaleni e i colori ad essi correlati si vedono ovunque sulle scatole dei prodotti di consumo,nell'istruzione moderna es manuali scolastici,nei video tipo elsagate su youtube,anche a inizio quarantena "disegna l arcobaleno"...?
RispondiEliminaForse serve per acclimatare ma a cosa? Logico che i colori dell arcobaleno non hanno niente di negativo ma se l archetipo viene rovesciato allora può far danni...
Direi però che oggi l’ “acclimatazione” – noto processo – non riguarda ogni cosa che accade: occorre guardarsi, come peste, dal “complottismo” che tutto vede come un fenomeno “diretto”, può dunque essere molte cose, dalla necessità di “cambiare” in campo pubblicitario ad effettivamente un soffondo propagandistico (“lato sensu” politico, ed dunque non parliamo di “cose”, per così dire, “particolari”), e cioè sottolineare che il sistema oggi vigente “è in grado” di “assimilare” le “differenze” (cosa che non ha **mai** fatto del tutto e che oggi sembra **del tutto** incapace di far effettivamente: ogni sistema storico ha *dei limiti*, piaccia o non). Quanto all’abuso di “archetipi collettivi”, ne fa sia la politica – del tutto “moderna” – come la pubblicità – del tutto “postmoderna” – senza che sia necessario ricorrere ad un qualcosa di “sottile” che, in modo *espresso e chiaro ed esplicito*, si manifesterebbe in quel tal fenomeno. Perché occorre sempre l’esser chiari e crystallini: se e solo se intervenga un fattore “altro”, non proveniente “dall’insieme tutto sommato limitato” che “è il ‘Regno della Quantità’” (Guénon) noi siamo autorizzato, con scienza e coscienza, di affermare che vi è qualcosa di “particolare”. Il che **non** si applica, ma proprio per niente, ad “ogni evento” che possiamo vedere. Quando è vero l’esatto contrario.
EliminaQuindi può essere tante cose. Come “acclimatazione” vedrei molto di più il “green pass” - *****NON***** perché sia il “numero della bestia” (fa solo ridere, anzi: PIANGERE, pensare cose del genere) – ma perché ci acclimata alla necessità di qualcosa di **digitale** per poter “esercitare” un famoso “diritto”, *****borghese*****, bisognerebbe aggiungere, cioè un qualcosa il cui “esercizio” è *sempre* stato “mediato” da altri fattori e che non si è mai esercitato “così com’è”. solo che oggi vi è una mediazione digitale: che lasci tutto “com’era prima” significa non capir bene cosa la digitalizzazione sia ed implichi in una società qualsiasi.
In altre parole, più si andrà avanti nel processo e più tutto sarà complicato. Non semplificato.
EliminaOccorre dunque distinguere, con **attenzione** fra un uso degli “archetipi” che viene dal vecchio System della “Grande Prostituta di Babylonia”, e quello che comincia già ad esser “signum” di “altro”, poiché VI È differenza. Che, poi, sia posta direttamente sul conto del sistema digitalizzato questo “secondo uso” – ed “uso secondo” – è un errore. Non è così, per quanto l’effetto della digitalizzazione sia stato, e continui ad essere, **fondamentale** sulle società, facendole uscire dalla fase strettamente “moderna”, quella che – secondo Guénon – sarebbe passata, ed **è** passata, salvo che fra i “tradizionalisti”, gente particolarmente ottusa. Dunque manipolabile.
RispondiEliminaInfatti la società **doveva** cambiare polverizzarsi: un mondo che, per quanto basso, era così stabile come la modernità DELLA FASE DELLA SOLIDIFICAZIONE, **non poteva**, non può né **mai** avrebbe potuto, lasciare lo spazio **necessario** all’ “A.” per potersi esprimere, per poter agire.
EliminaInfatti ponevo la domanda perchè oggi è diventato sempre più difficile distinguere gli archetipi "rovesciati" usati dalla propaganda-sia politica commerciale o altro..-in stile Essi vivono da quello che appare come "altro"...Questa confusione è fatta apposta per confondere le acque e nascondere "la trollata" finale.Sul green pass subito mi ero resa conto della tecnica di ingegneria sociale: preparerà il mondo a blockchain,impact finance e schifezze di quel tipo "acclimatando".Purtroppo chi si rende conto del pericoli sociali della digitalizzazione sono in quattro gatti assurdo...Se penso che nelle scuole non ci saranno più libri ma gamification brrr...
RispondiEliminaEsattamente così, non si tratta di una confusione volta e costruita per “caso”, esattamente. Ed è **questo** il vero complotto, quello che i “complottisti” o “complottardi” non riescono – NON POSSONO – proprio riuscire a vedere. Ma a che serve un tal complesso lavoro di depistaggio ed, assieme, di “acclimatazione” (sapiente, a quanto pare)? A far sì che il vero “virus” possa inocularsi NON VISTO, non percepito, per cui è davvero difficile – oggi, concretamente, non in astratto – riuscire a dirimere questo “nodo” di fili apparentemente confusi ma così tremendamente ingarbugliati. Un’ “astuzia davvero diabolica”, qualcuno avrebbe detto …
EliminaSulla digitalizzazione “spinta” (come la chiamo) così è, in realtà essa è **solo strumentale**, solo strumentale. Non solo a rendersene conto son quattro gatti, ma la propaganda pseudo anti-digitale che, per esempio, collega il vaccino anti-Covd-19 al digitale di ultima generazione, il che, poi, è una palese castroneria grazie alla quale ogni forma di legittimo dubbio su certe cose verrà messa nel calderone **folle** – ripeto: stolto e folle – dei “no vax”, direi un calderone del diavolo, proprio …
In tal modo, qualsiasi residuo dissenso viene normalizzato … Un’altra mossa “di un’astuzia diabolica” (sempre per citare lo stesso autore cui s’è appena fatto riferimento) …? Vi sarebbe qualche sospetto in tal senso?, ma ci fermiamo al **sospetto** …
E **non** andiamo oltre di esso.