“Influssi” 7 (dall’anno “scorzo” - “hh”) – “Influssi”, 1 NUOVA SERIE (c.a.) – “Steganographìa” (Tritemius) – 1995-2025, TRENT’ANNI dopo, 5 – 1985-2025, QUARANT’ANNI dopo, 6 – 1975-2025, CINQUANT’ANNI dopo, 11 – Maggio 325 – Maggio 2025 – 1.700 anni fa, 2 (link sul ***gemello blog***)
Ultimo serie “Influssi”: maggio anno scorso! Cf.
RispondiEliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/05/influssi-6.html
È passato più d’anno! Un anno e mezzo Avevo detto che avrei completato la “serie” ma, tra una cosa e l’altro - ma è incredibile la negatività del momento! -, non lo si proprio è potuto fare.
Imprevisti a ripetizione, insomma … incredibile l’entità e la durata dei cosiddetti – per così dire – “imprevisti” nel tempo presente …
Pertanto son venuto - finalmente! - al completare la serie, con - almeno - aver messo alcuni - non tutti, ovviamente! - “punti fermi” a terra.
Traendo dunque profitto di questa fase di - apparente nonché transitoria - “bonaccia” ... era giunto ’l momento giusto – cioè “opportuno” – per farlo.
I curatori del volume del 2018 ribadiscono la scarsa “esotericità” di Lovecraft – cosa che continua nel non essere capita (magari è meglio dal punto di vista letterario, ma è altro discorso) – a fronte di Meyrink, nell’opera letteraria del quale – magari meno pregiata e più “espressionistica” dal punto di vista strettamente letterario – si riscontrano aspetti effettivamente “esoterici” e – soprattutto – strettamente “occulti” (e, come si dovrebbe ben sapere, “occulto” ed “esoterico” **non** coincidono affatto pur avendo uno spazio comune, uno spazio di “tangenza” - laddove si toccano -, mantenendo tuttavia ben distinte le loro “zone” d’influenza). Secondo Guénon, tra l’altro, Meyrink era legato alla “contro i.” per mezzo di “cabbalismo deviato” (così la pensava) e ciò è molto probabile.
EliminaNon ne discende, proprio per niente, che non vi siano aspetti positivi ed informazioni vere, pur se sempre “tipizzate” da dei personaggi, che poi è la tecnica “espressionista” che usava Meyrink. Invece in Lovecraft questi stessi dati te li devi andare a cercare col lumicino, dominano “creature viscide” striscianti nella notte, insomma i moduli fissi del genere letterario dell’ “horror” … C’è una bella differenza!
Detto ciò terminiamo la serie “Influssi” … Ovviamente vi sarebbe molto altro da dirsi, ma ci fermiamo qui …
RispondiEliminaLa “perturbazione sottile” sta passando. Non è affatto strano! La crisi del “G.A.” comporta un’altra cosa, della quale sinora abbiam visto solo le avvisaglie: l’oblio. Infatti l’altro “signum” è il caos delle stagioni e l’assenza di segnacoli precisi che denotino il tempo, natale ad agosto, agosto a natale, pasqua d’autunno e via dicendo. Poi, carnevale sempre! Quanto a “Halloween” … paiono quasi gli unici giorni “sani” dell’anno! Ah ah …
RispondiElimina[… uno dei sistemi – più importanti – della “contro i.” per “influenzare” …]
RispondiEliminaChi ha orecchie per …
E si ricordi il “caso Rudolf Hess” a tal proposito, solo che Hess “materializzava” non poco, infatti **non** è necessaria una “droga sconosciuta” – che non nego, ci può anche stare per indebolire, ma **non** è certo essenziale –, poiché tal controllo può esercitarsi – a distanza! – per mezzo di parole qualsiasi, senza crittografia di sorta. In tal senso, la “Steganographìa” è ben diversa dalla “Polygraphia” che altro non è se non un sistema crittografico, che oggi ce ne son tanti.
Qui parliamo di “altro” invece.
E’ interessante notare come in Romania la notte tra Sant’Andrea e il 1° dicembre sia come la Notte di Valpurga in Europa occidentale, o come da noi, nel Sud – ma in maniera particolare nel beneventano e avellinese, più di tutti nel beneventano –, era la notte dopo il Natale, la “notte delle janare” cosiddetta, quando si metteva l’aglio alle porte come altre cose “apotropaiche” del genere. Tale notte si era legata con i “due san Giovanni” (Guénon) e cioè la notte di san Giovanni Battista come quella di san Giovanni Evangelista.
RispondiEliminaCf. https://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/11/lemuri-qualche-breve-delucidazione-su.html
EliminaCf.
Eliminahttps://associazione-federicoii.blogspot.com/2024/09/frammento-12quadris-in-nota-ovvero-3.html
Alcune “forze” usan “stati d’animo” (Guénon) è vero … ma come, poi, nel concreto, li si “veicola” è il punto. Quel che ne rimane dell’opera di Tritemio (“Steganographia”) fornisce utili suggerimenti ed indizi. In “tal” senso …
RispondiEliminaQui parliamo di froze **reali** ancorché non corporee, e nemmeno spirituali in senso stretto, e **non** di pseudo evocazioni che, al massimo, hanno qualche conseguenza psycologica e tutto rimane come prima. Queste sono sciocchezze. Peggio: sono le illusioni di cui parlava Gurdjieff ...
RispondiEliminaTra l’altro, la guerra “sottile” tra Crowley e McGregor Mathers non fu mero fatto “psicologico” come, tra l’altro, attesta Symonds, il biografo di Crowley stesso! E si concluse con la sconfitta di Mathers, che, nel frattempo, s’era trasferito a Parigi. Non parliamo, dunque, di risultati meramente psicologici come accade invece, oggi, nelle sedicenti “evocazioni” di chi sogna.
EliminaAltra notazione, importante: “telepatia” – pur essendo il termine oggi usato – è impreciso, più corretto sarebbe, come suggeriva W. W. Atkinsone, “telementazione” poiché “telepatia” è “telè” – “a distanza” – (mandare) il “pathos” e cioè il dolore, chiaro riferimento al fatto che una madre, per esempio, “sente” che il figlio ha, per esempio, avuto un incidente, cose del genere. Mentre invece “telementazione” si è più generico ed assieme più generale, poiché vale: attività mentale “a distanza” (cioè “telè” appunto).
RispondiEliminaAltra – importante – osservazione si è che tale “attività mentale” NON È “razionale” col qual termine qui s’intende NON che sia una cosa “folle” o sciocca, ma s’intende che NON è verbale: in altre parole, non si tratta di parola ma di “stati d’animo” che, a loro volta, ognuno si “traduce” con le parole che usa, in dipendenza dell’epoca, della sua cultura, del tempo che vive, di mille fattori insomma. Vale con qualsiasi parola si usi. Ma questo – a sua volta – non vuol dire che una – o più – parola non possa essere “caricata” perché accade proprio che si “carichino” …! ma la forza – sottile – che “si usa” NON È la parola, è indipendente da essa, ecco perché Tritemio poteva dire che la – o le parole – usata era del tutto indifferente.
Talbot Mundy, nel 1927, cioè 98 anni fa – tra l’altro –, parlò della leggenda dei “Nove Ignoti” – “The Nine Unknown” –, peraltro citata pure in: E. FORTUNIA, “**Il Segno dei Nove**” in “Sherlock Magazine”, n.24, gennaio 2012, Delos Books. Nel – cosiddetto eh! – “libro quinto” dei “Nove Ignori” vi sarebbe lo studio dei “sistemi di comunicazione tra gli uomini e tra gli animali ed i linguaggi segreti del corpo oltre che i mezzi per comunicare a distanza”, B. ABIETTI, “Ninjutsu. L’arte dell’invisibilità”, Edizioni Mediterranee, Roma **1986**, p. 132, tra cui – chiaro! – la “telepatia” – cosiddetta -, come s’è detto: meglio usar il termine telementazione.
EliminaSi parla dei “Nove Ignoti” anche in: L. PAUWELS – J. BERGIERS, “Il mattino dei maghi”, Oscar Mondadori, Milano **1979**, pp. 80-81.
EliminaSecondo Aurobindo, “il ‘pericolo’” veniva – o sarebbe venuto (rispetto al tempo in cui lo diceva) – dalla Cina, e non dalla Russia …
RispondiEliminaSe (IF) cambiare anche una minima cosa nel “flusso degli eventi” e nella “trama” – ricordata da Jünger tanti anni fa (un cui passaggio si è riportato in qualche vecchio post anche se non si sa se sopravvissuto) – è così complesso e difficile, allora (THEN) il salvataggio “in extremis” di mister T. l’anno scorso evidentemente sarà “citato” non poco? È così precisamente. Simpatia per quest’ultimo? Zero. Ma la posta in gioco era nucleare cioè con il pessimo di prima e la sua versione “aggiornata” che avrebbe potuto vincere, ora si sarebbe in guerra contro la Russia: il gioco non vale la candela, per molti motivi, fra cui quello più importante si è il nucleare, chiaro, e detto tante volte qui. Uno di essi altri motivi, tuttavia, è la “questione cinese” tuttavia … e non va dimenticato. T. rappresenta la versione da “impero commerciale” dell’America, e non quella da “diffusione della democrazia” per cui è un male, certo, ma minore dell’altro male. Nella vita spesso si deve sceglier fra due mali, piuttosto che fra un bene ed un male. Si deve scegliere, allora il male minore. Non è un “optional” questa scelta, ma è un “must” …
EliminaSu Rai Storia poco tempo fa è stato ridiffusa una trasmissione sull’America, del 1984 – quindi piena di cose super datate, vecchie – in cui però vi era un’intervista a Gore Vidal che, tra l’altro, dichiarava la sua origine da una famiglia veneziana; e Vidal – autore d’un importante romanzo su Giuliano imperatore – dichiarava che l’America ha sostanzialmente due volte: 1) l’impero commerciale, o commercialista; 2) quella da “diffusione della democrazia” che però comincia solo da un certo periodo. Lui preferiva il primo. Appunto, mister T. è legato a questa visione, stavolta in modo più chiaro che nel primo mandato, nel corso del quale ha fatto troppe buffonate, stavolta è un minimo, nella misura del possibile da uno così fatto, più concreto. Anzi, G. Vidal è sempre stato un duro critico del volto “diffusione della democrazia” dell’America. Tal volta americano è il peggiore, si tratta d’una battaglia ideologica con accenti para messianici. Di qui viene il pericolo, per ora passato, ma non è mai detta. Oggi non è mai detto l’ultima in alcun campo, prima cosa, seconda cosa: non è affatto detto che la situazione non si riannodi, che sia con la Russia – meno probabile, dunque meno implicato il nucleare (già è qualcosa ma non è ancora decisivo) – oppure proprio con la Cina. Per ora predomina il contenere la Cina – cosa razionale – ma in futuro non può dirsi, con le forze al dominio del mondo è sempre molto difficile chiudere una partita davvero, stante l’estensione del dominio che hanno raggiunto sul mondo, e l’ **estrema debolezza** di chi si oppone al loro strapotere.
EliminaDiscretamente su questo blog sono satte dette tante cosettine, anche in relazione ai problemi delle influenze sottili e via dicendo, ma discretamente ... Chiaro che ciò nulla cambia sui grandi numeri, ovvio! Laggenbte quella è, quella rimane.
RispondiEliminaPerò al livello individuale qualcosa si può fare ... Ancora ....