Cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/06/non-di-solo-pizza-vivra-luomo.html.
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“… il Soffio del «Gran Verde» ermetico …”.
EA, “SULLA VISIONE MAGICA DELLA VITA” in Introduzione alla magia. A CURA DEL “GRUPPO DI UR”, Edizioni Mediterranee, Roma 2012 (1ª edizione: del lontano 1971), p. 174.
«Ma quest’audace equilibrio — caratteristica delle epoche di transizione in cui troppo chiasso e furore impediscono che ci si soffermi ad esaminare la logica interna delle grandi correnti d’idee — non poteva prolungarsi senza correr rischi. Ecco perché, non senza ingratitudine, il buon selvaggio fu ben presto dimenticato nelle sue lontane savane […] e — attraverso un abile ribaltamento dei poli, analogo a quello che aveva mutato il “senso della storia” — fu fissata come nuova meta dell’umanità conquistatrice la divinizzazione dell’uomo futuro. Tutto ciò costituiva una nuova modalità di questa proteiforme contraffazione caratteristica dei tempi moderni. Inoltre, mentre il materialismo perdura sotto il neo-spiritualismo che l’ha soppiantato nell’ “inconscio collettivo”, la concezione del buon selvaggio di Rousseau è stata soppianta dal superuomo nietzschiano o dal “mutante” dell’era cosmica. Essa continua a sussistere, sebbene un po’ marginalmente [direi che oggi è del tutto marginale, qualcosa nel movimento ecologico – in ciò che ne rimane – può sussistervi, o nell’attenzione ai “migranti” cosiddetti, talvolta scambiati per il “buon selvaggio” ed ovviamente così non è], in certe utopie ecologiche [appunto] e, in maniera più subdola, in certi ritorni alle fonti ecclesiastiche, il cui estremo impoverimento intellettuale [lo chiamo “iper semplificazionismo”] ha ben poco a che vedere con la complessità […] delle origini».
J. ROBIN, René Guénon. Testimone della Tradizione, Edizioni “Il Cinabro”, Catania 1993, pp. 28-29, corsivi e grassetti miei, mie osservazioni.
«“The Realm of Fairy is a strange shadow land,
lying just beyond the fields we know …”
(Autore ignoto)».
W. Y. EVANS WENTZ, Fate. Una fede celtica, Golem Libri, Torino 2016, p. 241, corsivi in originale. Questo libro presenta delle indagini sulla “fede nei ‘fairies’” – che sono in parte corrispondono alle nostre “fate” – risalenti all’inizio del XX° secolo, con tutta la seconda parte piuttosto datata, poiché l’edizione originale risale al 1911 … Ma i dati antropologici son eccezionali. Poiché risalgono a prima di tante contaminazioni successive! Ed inoltre, devesi parlare di “fede nei ‘fairy’” come di una religione, un residuo davvero “pagano” E NON “neopagano”, per lungo tempo sopravvissuto nelle “terre celtiche”. Sbaglierebbe – di grosso – chi credesse che il contadino irlandese non fosse un buon cattolico devoto: lo era, eccome! Anzi, era una delle differenze fondamentali con “l’invasore inglese”, quindi non si scherzava su questo. Solo che tornando a casa, le mattine offriva un po’ di latte ai “fairy” o al “piccolo popolo” o altri eufemismi. Si praticava, di fatto, l’appartenenza doppia che non presentava duplicità di sentimenti, attenzione. Ciò è durato a lungo, ma oggi ne rimangono solo “vestigia sparse” perché anche le credenza della “fede nei ‘fairy’” è stata pesantemente “modernizzata”, inevitabilmente. Di qui viene l’interesse dell’ormai vecchio testo di Evans Wentz, che a sua volta era un amico di W. Butler Yeats, il nemico giurato di Crowley[*]. Insomma: UN GRAN PICCOLO LIBRO.
Dopo aver precisato che le “stirpi di Gog e Magog” – appartenenti al lato inferiore dello “psichismo cosmico” (come lo chiamava) – in realtà hanno fatto vari “tentativi” per “infiltrarsi” nel mondo umano, tentativi “che sono ben lontani dall’esser cosa nuova; anzi essi risalgono almeno ad un’epoca da situarsi verso gli inizi del Kali Yuga, cioè ben oltre i tempi dell’antichità «classica» ai quali si limita l’orizzonte degli storici profani”, R. GUÉNON. Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982, p. 168, corsivi in originale, grassetti miei; poi così continua: “Soltanto che, quantunque il Kali Yuga sia propriamente un periodo d’oscuramento, il che ha reso possibile fin dai suoi inizi tal genere di «fenditure», quest’oscuramento è certamente lungi dall’aver raggiunto d’un sol colpo le dimensioni che si possono constatare nelle sue ultime fasi, e questa è la ragione per cui le «fenditure» potevano essere a quel tempo riparate con relativa facilità; ciò nondimeno occorreva anche allora che fosse esercitata una costante vigilanza, e quest’incombenza rientrava naturalmente nei compiti attribuiti ai centri spirituali delle diverse tradizioni. Seguì un’epoca nella quale, in seguito all’eccessiva «solidificazione» del mondo, le stesse «fenditure» furono molto meno da temere, almeno temporaneamente [in realtà, SOLO temporaneamente …]; quest’epoca corrisponde alla prima parte dei Tempi moderni, vale a dire a quello che può esser definito il periodo specificamente meccanicistico e materialistico [donde il senso di “SICUREZZA” che lo caratterizzava, ormai trapassato, trapassato prossimo, ma pur sempre trapassato: infatti oggi noi CI SOGNIAMO quella stabilità!, tutto è sempre più instabile: non per caso …], periodo in cui il «sistema chiuso» di cui parlavamo era più prossimo ad essere attuato, per lo meno per quanto la cosa fosse possibile di fatto [certo, perché un “sistema” pienamente chiuso NON È possibile, dunque un’approssimazione, anche forte, ma che rimane pur sempre approssimazione!]. Adesso, parlando cioè del periodo che può esser identificato nella seconda parte dei Tempi moderni e che è già incominciato [libro pubblicato – nell’edizione originale francese – nel 1 9 4 5, cioè ALLA FINE del Secondo Conflitto mondiale; dal 1945 al 2024 le cose sono MOLTO ma MOLTO peggiorate (l’anno prossimo son ottant’anni fa!)], le condizioni sono certamente cambiate rispetto a quelle di tutte le epoche anteriori [si noti bene: DI TUTTE le epoche PRECEDENTI … NB!]: non solamente le «fenditure» possono nuovamente prodursi sempre più abbondantemente, e presentare caratteri più gravi che mai in conseguenza del cammino discendente percorso nell’intervallo, ma inoltre le possibilità di riparazione non sono più le stesse d’un tempo [questo è un punto d’importanza decisiva]. In effetti, l’azione dei centri spirituali si è andata a mano a mano restringendo, perché le influenze superiori che essi secondo la loro funzione normale, trasmettevano al nostro mondo non possono più manifestarsi all’esterno, arrestate come sono da quel «guscio» impenetrabile di cui dicevamo poco fa [NB]; dove mai si potrà dunque trovare, in un simile stato dell’insieme umano e cosmico, una difesa d’una certa efficacia contro le «orde di Gog e Magog»?”, ivi, p. 169, corsivi in originale, grassetti miei, mie osservazioni fra parentesi quadre[**].
“CHI HA ORECCHIE PER …”
Andrea A. Ianniello
[*] “Per tornare a Crowley, quel che mi raccontate mi ricorda la storia capitata nel 1931 (credo […] che si tratti della data esatta): mentre si trovava […] in Portogallo, scomparve improvvisamente, e se ne trovarono i vestiti sul bordo del mare, cosa che fece credere che si fosse annegato; ma era soltanto una morte simulata, affinché non ci si occupasse più di lui e non si cercasse di sapere dove fosse andato. In effetti, era andato a Berlino per rivestirvi un ruolo di consigliere segreto presso Hitler che era allora ai suoi esordi; è probabilmente questo che avrà dato origine a certi racconti intorno alla Golden Dawn, ma in realtà non si trattava che del solo Crowley […]. Un poco più tardi, Crowley fondò in Germania la Saturn-Lodge; ne avete mai sentito parlare? Vi si faceva chiamare il “Maestro Therion”, e si firmava tò mèga Therìon (la Grande Bestia), cosa che in greco dà esattamente il valore numerico di 666! Credete […] ai miei più cordiali sentimenti”, R. GUÉNON, Lettere a Julius Evola (1930-1950), SeaR Edizioni, Borzano (RE) 1996, pp. 112-113, corsivi in originale, grassetti miei; la lettera di Guénon ad Evola è datata in tal modo: “Il Cairo, 29 ottobre 1949”, ivi, p. 105, grassetti miei.
In ogni caso, è alquanto interessante ricordar quest’episodio …
Ovviamente il curatore (R. Del Ponte), da bravo di “destra” – e cioè usare delle cose “non di parte” per scopi “di parte” – si affretta, nella nota a pie’ pagina, cf. ivi, p. 112, a dire che Guénon si sbagliava e che l’informazione risulta non affidabile … Ma, se Guénon lo scriveva, ciò era perché aveva le sue informazioni ed “entrature” per cui sarei stato molo ma molto meno superficiale di com’è stato Del Ponte! Peraltro, Giorgio Galli ha usato precisamente questo rilievo di Guénon, e non è mancato l’attacco, del tutto fuori luogo, di Del Ponte a Galli per questo: siamo “alle solite”! Certa gente non cambia mai … Bistecche sugli occhi.
La cosiddetta “elaborazione del lutto” per la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale continua, e ancor oggi, ma fa solo ridere per quanto sia ormai fuori epoca! Ormai anche gli ex fascisti son tesi ad altro.
Per tornare a noi: SE Guénon citò quest’episodio, aveva le sue BUONE ragioni.
Piuttosto una critica che – ma dal punto di vista di Guénon E NON di Del Ponte! – si può fare a Galli è che Guénon tende ad esser più prudente, restringendo al SOLO Crowley l’ “opera ‘preparatoria’” del nazismo OCCULTO – il termine corretto NON è “esoterico” ma è “OCCULTO”, e il nazismo occulto, con buona pace di Del Ponte e di chi la pensa come lui, non solo C’È STATO, ma C’È ANCORA! –, però NON all’intera Golden Dawn. Il che, a sua volta, NON vuol dire che quest’organizzazione non sia stata di “secondo livello” (S. Hutin) cioè come un “vivaio” dove si potevano trovare i “referenti” per l’ “azione” della “contro i.”, perché funziona proprio così!
La “contro i.” NON È una sorta d’ “organizzazione” ma può infiltrarne varie. NON È un “partito politico” né “segue interessi economici” ed è per questo che, proprio tanti, non riescono neanche a concepire cosa sia. Ma per questo la “contro i.” è **DEL TUTTO libera** di andar qui o lì – cosa che FA –, di star qui e lì secondo “il PIANO” che segue.
NON LO CAPIRANNO MAI: un “blocco mentale” glielo impedisce.
I blocchi mentali si “rafforzano” con “suggestioni” adeguate.
Si parla di tal testo, in ogni caso interessante da leggersi, al di là dei GRAVI, molto gravi LIMITI mentali del curatore, nel post:
http://associazione-federicoii.blogspot.it/2017/08/per-chi-volesse-comprendere-le.html
Un’ultima nota: se pur è vero che Yeats era nemico di Crowley, ciò accadde per una precedente inimicizia da parte dello stesso Crowley, che non mancava mai di attaccar Yeats. Ambedue furono membri della Golden Dawn, il che supporta quel che diceva Guénon, per cui se ne può dedurre che una parte di detta organizzazione non era per niente d’accordo con la deriva “ariosofica” che, dopo, avrebbe contribuito non poco al nazismo OCCULTO. Non si fa della “fantastoria” nell’arguire che l’inimicizia, profonda e COSTANTE, fra Yeats e Crowley nacque **dentro** QUESTA STESSA organizzazione … Né continuiamo a fare “fantastoria” nel “leggere tra le righe” del contrasto la proposta – da parte di Crowley – di portare detta organizzazione sempre più verso l’ “ariosofia” e che Yeats gli abbia riposto negativamente, per la semplice ragione che quest’ultimo era molto più legato al “celtismo”.
“Popolarmente” parlando, ricordo quel fumetto di Hugo Pratt dove le antiche divinità – spodestate – del mondo celtico britannico erano rievocate contro il nuovo attacco da est, ovvero dalla Germania, portato avanti dai “redivivi” due gemelli – “mythici” – quelli ricordati dal Venerabile Beda: Hengest e Horsa.
Altrettanto “leggendo tra le righe”, dobbiamo vedere in questo contrasto i due “strati” – quello “ROSA” e quello “VERDE” – il cui **DISSENSO** pose “TERMINE” all’ “avventura” Hitler … dissenso che oggi sembrerebbe “superato” …
Ma parliamo un altro po’ della storia “rosa” e “verde”. Il coinvolgimento DI PARTE del nazismo OCCULTO – e, in misura MINORE, dello stesso Crowley, che, poi, “tornò all’ovile” – non avrebbe MAI potuto esser accettato da chi era di “obbedienza” PIENAMENTE rosicruciana, e “Celtico”. MAI. Oggi le cose sono diverse, s’è detto. Ah, come capì Anthony C. Sutton – fra i pochi –, la “riduzione” della contraddizione avviene PER MEZZO della LOTTA … Della lotta! Ed ecco un altro punto che BEN POCHI capiscono. È la LOTTA che permette il “raggiungimento” di un NUOVO equilibrio. NON ALTRO. W. Churchill era molto vicino a tali ambienti “celtizzanti” e “rosicruciani”, PER QUESTO era NEMICO GIURATO di Hitler, a QUALUNQUE COSTO, al punto di allearsi con il – per lui – detestato Stalin, pur di far fuori Hitler, cosa che tanti all’epoca gli rimproverarono aspramente, considerando che un noto anticomunista come lui non doveva mai allearsi ad uno come Stalin: ma Churchill lo fece. Perché c’era dell’ “altro” in ballo! E i conti, così, cominciano – finalmente! – a tornare … 2+2=4. Né 3. Né 5.
Per tornare al “verde”, un passo interessante: “La vita elementare degli esseri tutti, senza eccezione, è retta dal profondo da una Forza primordiale. La natura di questa Forza è: brama. […] Come una meraviglia e uno spavento ne parlano i Saggi. Così la chiamarono: […] Drago Verde”, ABRAXA, “CONOSCENZA DELLE ACQUE” in Introduzione alla magia, cit., p. 21, corsivo in originale, grassetti miei. I gruppi attorno al “verde” – per capirci – adorano questo Drago qui, TALE FORZA cioè …
A buon intenditor …
[**] “Pensò subito di fare un viaggio in Francia, per sistemare le faccende rimaste in sospeso al momento della sua partenza nel 1930, ma per diversi motivi questo progetto […] non si realizzò, e Guénon non tornò mai più in Francia, né in Europa”, P. CHACORNAC, La vita semplice di René Guénon, Luni Editrice, Milano 2005, p. 100, corsivo e grassetti miei. Le modalità della morte di Guénon, (COSIDDETTA) “improvvisa” (secondo Chacornac, il suo editore) – e da lui (cioè Guénon) accettata “nel suo ‘foro interiore’” (per delle motivazioni che sarebbe fuori luogo discutere qui) – lasciano presagire un intervento “sottile” – o, per lo meno, il SOSPETTO di un “intervento” (**“sottile”**) –, “in tal senso” …
NB. Therìon in greco: θηρίον.
PS. Cf.
https://associazionefederigoiisvevia.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/10/sul-tradizionalismo-un-punto-interessante.pdf
A buon intenditor …