mercoledì 9 febbraio 2022

Tempo di silenzio, tempo di parola: un vecchio link

 

Cf.

https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/benedetto-da-norcia-o-della-decadenza-e.html

 

Il post su Attila, che vi era in quel tempo, poi è stato cancellato e risalvato, al link, 

cf.


https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/12/cancellato-ripubblicato-ricancellato.html.
 


 

@i

 

 

5 commenti:

  1. In realtà, il primo post qui sopra era il “sunto” di uno scritto precedente, del **2007**, cf.
    https://associazionefederigoiisvevia.files.wordpress.com/2022/02/prologo-del-2007.pdf

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  2. Che fare?....Per prima cosa limitare l'espozizione al digitale stando alla larga da app metaversi social ecc,diffondere arte e cultura e fare del bene intorno a noi partendo dalle nostre realtà più vicine famiglia,quartiere,città ecc cercando di sottrarre quante più persone possibili alla meccanizzazione,contatto con la natura e la contemplazione almeno queste cose individualmente poi bisognerebbe unirci anche con gente lontana che sposa il nostro modo di vedere.STare il più possibile in zone con un minimo di autosufficienza-es conoscendo contadini del luogo società di aiuto ecc evitando le sirene delle smart cities...Almeno questo per cominciare credo che il mondo spirituale verrà in nostro soccorso

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    1. Certo la prima cosa è, diciamo, buon senso (assai assente nei nostri famosi tempi speudo evoluti, ma è buon senso).
      Il problema degli approvogionamenti è reale.
      Ma il punto vero è questo: tutte le cosiddette “idee” che partano dall’assunto che si possa “evitare” ciò che dev’essere, sono – per loro natura – destinate a non aver successo.
      Non si può evitar niente: non ci sono “caverne nei Carpazi” (o da qulsiasi altra parte) dove rifugiarsi, ma invece occorre affrontare. Se così è – se così è (si badi bene …!) –, se così è, si diceva, l’aiuto spirituale **NON** mancherà, questo è CERTO. Il che non significa, a livello individuale, non fare quel che che si può, ma ben avendo in testa l’ “amplitudine” della cosa, per cui una risposta unicamente “individuale” a detta fase di “Chaos” semplicemente denota che si rimane ancora dentro al mondo moderno.
      E il mondo moderno – come scrivevo già nel 2014 (!!) – è finito.

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    2. Cf.
      https://ideeinoltre.blogspot.com/2014/01/andrea-ianniello-la-fine-del-mondo.html

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    3. Questo **non significa** che possa – esso mondo moderno – perdurare, in teoria, indefinitamente: causa l’inerzia fondamentale della storia. Ma – in essenza – il mondo moderno è finito: le sue basi si sono esaurite. Da sole. Come consumatesi.



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