venerdì 2 ottobre 2020

Una frase di HOWARD (in realtà, TRE frasi ...)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“«[…] Ti dico, Kirowan, che è facile ridere delle oscure storie del mondo dell’ignoto quando uno si trova in piacevole compagnia sotto un sole splendente, ma avresti dovuto sederti durante le ore più buie nella bizzarra e silenziosa biblioteca di John Grimlan ad osservare gli antichi volumi ammuffiti e ascoltare i suoi spaventosi racconti come facevo io, e la tua lingua, com’è accaduto alla mia, si sarebbe attaccata al palato […] e il Sopranaturale ti sarebbe sembrato molto reale e vicino … così come sembrava a me! »”[1].

 

 

 

“«E questo è tutto?» strillai. «Nessuna indicazione riguardo al lascito delle sue fortune, alla proprietà … o al cadavere?».

«Nulla. Nel suo testamento, che ho visto da qualche altra parte, lascia la sua proprietà e il suo patrimonio a un certo gentiluomo chiamato nel documento … Malik Taus!».

«Cosa!» gridai […]. «Questa è follia pura! Malik Taus, buon Dio! Nessun mortale si è mai chiamato in quel modo! Quello è l’appellativo del terribile Dio adorato dai misteriosi Yezidi … quelli del monte Alamut [confusione” con gli “Assassini”, Hasshisshîn] … le cui otto torri d’ottone sorgono nel misterioso deserto dell’Asia centrale [non si sa “come” (per mezzo di quale “mediatore”) Howard orecchi qui la storia delle sette torri del diavolo]. Il suo simbolo è il pavone d’ottone [poteva conoscer questo dettaglio,  il sandjak, per mezzo di qualche lettura (o di Lovecraft??)]. E i maomettani, che odiano i suoi devoti adoratori del Diavolo, dicono che sia […] il Principe delle Tenebre … Ahriman … l’ antico Serpente! E tu dici che Grimlan nomina questo mitico Demone nel suo testamento?».

«Proprio così.» La gola di Conrad era arida”[2].

 

 

 

“L’orientale stava fermo, le braccia conserte e il capo chino, al capo del tavolo ma neppure allora mi colpì la stranezza che ci fosse lui in quella posizione invece di Conrad, che doveva leggere ciò che Grimlan aveva scritto. Poi il mio sguardo venne attirato dal ricamo di seta nera sul davanti della veste dello straniero: era una figura curiosa, in qualche modo rassomigliante ad un pavone e allo stesso tempo a un pipistrello o a un drago alato[3].

                                                                                                                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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[1] R. E. Howard, Tutti i cicli fantastici, a cura di G. Pilo e S. Fusco, vol. *****, Newton Compton editori, Roma 1995, pp. 226-227.

[2] Ivi, p. 230, corsivi miei.

[3] Ivi, p. 233, corsivi miei.

 

 

3 commenti:

  1. Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/03/es-drower-peacock-angel-1879-link.html



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  2. Vi è un passo in R. E. HOWARD, “Tutti i cicli fantastici”, a cura G. Pilo e S. Fusco, vol. ***, Newton Compton editori, Roma 1995, pp. 182-183, dove s’immagina che la “tomba di Odino” venga, in qualche modo, smossa da un archeologo e il “dio antico” si risvegli, poi perdendo il suo aspetto di “dio grigio” e l’Occhio unico, per trasformarsi in una forma scura, nera, gigantesca, che solo grazie aduna croce celtica venga scacciata senza poterla distruggere, tuttavia. Bene, questa forma “nera e grande” non ricorda forse l’autonominatosi “Signore delle Nazioni” di cui parlava Mère (Mirra Alfassa), legata e continuatrice di Sri Aurobindo? E non è interessante che Jung ricollegasse il Nazismo a Odino? Cosa non casuale … Su quest’ultimo tema, cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/05/75-anni-fa-in-ricordo-della-fine-della.html,
    e cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/01/hitler-e-il-bon-questione-ovviamente.html.








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  3. Riporto i commenti al post, cancellato,
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2021/09/frammento-di-r-e-howard.html

    «2 commenti:

    Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”3 ottobre 2020 00:38

    Cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2015/03/es-drower-peacock-angel-1879-link.html



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    Blog **dedicato a** “Federico II Hohenstaufen”9 ottobre 2020 00:00



    Vi è un passo in R. E. HOWARD, “Tutti i cicli fantastici”, a cura G. Pilo e S. Fusco, vol. ***, Newton Compton editori, Roma 1995, pp. 182-183, dove s’immagina che la “tomba di Odino” venga, in qualche modo, smossa da un archeologo e il “dio antico” si risvegli, poi perdendo il suo aspetto di “dio grigio” e l’Occhio unico, per trasformarsi in una forma scura, nera, gigantesca, che solo grazie aduna croce celtica venga scacciata senza poterla distruggere, tuttavia. Bene, questa forma “nera e grande” non ricorda forse l’autonominatosi “Signore delle Nazioni” di cui parlava Mère (Mirra Alfassa), legata e continuatrice di Sri Aurobindo? E non è interessante che Jung ricollegasse il Nazismo a Odino? Cosa non casuale … Su quest’ultimo tema, cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2020/05/75-anni-fa-in-ricordo-della-fine-della.html,
    e cf.
    https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/01/hitler-e-il-bon-questione-ovviamente.html.








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