“Diceva Rabbi Jochannan: il figlio di Davide [il Messia ebraico] verrà solo
o in una generazione interamente innocente
“Tre cose sopravvengono repentinamente:
il
Messia, un
oggetto trovato
Dunque ormai è chiaro: Roma,
la “capi tale” di “Taglia”, d’approvigionamento idrico ha problemini …
Ma questo ricorda un
certo – vecchio – libro, peraltro un
passo del quale già è stato riportato su questo blog[4].
Questo libro è datato, nessun dubbio al riguardo, ma non è per questo che c’interessa qui:
c’interessa per le molte fonti che cita, fra cui le poco note “sette
dell’Anticristo”, di cui s’è accennato qualcosa in qualche altro post
precedente.
Ma veniamo a questo
passo.
Si precisa che si parla
della **leggenda** dell’Anticristo.
Come detto più volte,
le visioni e le profezie **non**
s’interpretano letteralmente, come i sogni appunto – che “son un sesto della
profezia”, come si dice qui sopra –, ma invece occorre far loro subire una
“torsione” a “X” perché si possano applicare concretamente alla “storia”.
Quindi qui non parliamo – per quanto interessante
possa essere “storicamente”, appunto – delle “attribuzioni” dell’Anticristo, di
solito ai propri nemici: il Papa chiama Lutero Anticristo, e Lutero lo ripaga
della stessa moneta: Lutero chiama il Papa l’Anticristo, e il Papa lo ripaga
della stessa moneta. Né si contano le sbagliatissime
attribuzioni del titolo di “Anticristo” a nemici non solo religiosi, ma
politici; una cosa da ridere – ma fa piangere la mentalità che ha generato una tale scemenza – è l’attribuzione del “titolo” di “Anticristo” ad
Obama: aah ah ah aah, siamo nel ridicolo più puro.
E c’è chi ci crede:
dove vogliamo andare in questo mondo di superficialoni manipolabili … Tutti
hanno “soluzioni”, ma, dal 1974, le cose vanno di male in peggio: nel mondo
certe forze sono state scatenate completamente, ma tutti vogliono trovare “soluzioni”
nell’ambito delle forze che hanno portato dove siamo, come dire che la cura
della malattia è la malattia stessa, assurdità completa. Diversa cosa è la “vaccinazione”,
ma si dà prima che si scateni la
malattia: da un bel po’ sin troppo tardi per vaccinazioni …
Detto tutto ciò,
veniamo all’antefatto di quel che poi si citerà in extenso, laddove si dice che l’Anticristo inizierà a predicare
all’ombra “delle sacre colline” = a Roma; e lì sfamerà gli affamati, un po’
come fecero sia il Buddha sia Gesù Cristo, anche se Baschera, molto giustamente, si chiedeva se – nel caso dell’Anticristo – ciò non avesse un senso “metaforico”, e cioè
nel senso che l’Anticristo avrebbe – falsamente, ovvio – soddisfatto la lunga ed umana aspirazione al “benessere per tutti”.
Vale appena la pena di
dire che concordo con Baschera, su
questo punto.
“Dopo il miracolo del
pane, non poteva esserci che il miracolo dell’acqua, perché ‘negli ultimi
giorni non solo le bocche dei forni daranno solamente parole, ma anche le fonti
saranno divenute aride fino alla più profonda radice’. La ‘piaga della fame e
della sete’ sarà lo scenario sul quale passerà l’Anticristo”[5].
Ancora: “per meglio
capire questa ‘brama d’acqua’ dobbiamo tener presente che ‘nella città dei sette colli’, al tempo dell’Anticristo l’ acqua potabile sarà razionata. E le
razioni, specie durante il periodo estivo, non basteranno mai, e allora fiorirà
un vivace mercato nero delle acque. Molti uomini potranno disporre di palazzi e
di ricchezze, ma non avranno una goccia d’acqua per alleviare la sete della
loro agonia”[6].
Probabilmente il
razionamento dell’acqua potabile si ripeterà più volte a Roma, siamo entrati in
una fase stabilizzata di clima ormai alterato.
L’Anticristo avrà più d’una chance per manifestarsi.
L’Anticristo avrà più d’una chance per manifestarsi.
Non solo l’acqua, però,
“sarà” – all’epoca di Baschera: tempo futuro,
oggi quel tempo va cambiato in “è” – un problema, ma pure il cibo, non
solo l’acqua, dunque, ma pure il pane.
Vale appena la pena di dire, come ribadito in vari post, che questi due
fenomeni sono conseguenza necessaria di
tutto un sistema[7].
Il “Vangelo della spiga vuota”: “Le
profezie del Mandorlo Fiorito dicono che negli ultimi tempi ‘l’uomo s’illuderà
di avere il granaio pieno, mentre il suo granaio sarà vuoto più che mai. S’illuderà
che le sue terre siano feconde, mentre un manto di sterilità sarà calato sulle
zolle … ’ […] Sarà questo il quadro della confusione somma, dell’illusione,
dell’inganno e della carestia”[8].
La “legge dell’universale prostituta”[9],
si dice, dominerà: ma è già il
nostro presente …
Pro
eruditioni publicæ. I cosiddetti “proverbi della quinta stagione”, quinta stagione che è quella che
seguirà immediatamente la “nostra”
presente “quarta” stagione, quella morente, la vecchiaia del mondo in cui
viviamo, questo mondo non creativo ma pieno di messaggi depistanti e
dispersivi, questo mondo impotente, inane, amara, funerea, quella del
“tecnicismo senza gioia” – avrebbe detto il professor Dupin, peraltro
giustamente –, dunque l’età della fuga, dell’ escapismo, del rintanarsi, del nascondersi, delle ubbie
“complottiste” a fronte di una “visibilità” fastidiosa, importuna, in una
parola oscena. Ora però, questi
proverbi, più che altro, son effetto di un “cinismo” ipocrita peraltro già tipico
della “nostra” epoca, e intanto nessun Anticristo si è manifestato. Di conseguenza,
non sufficit. Più vicino al vero “spirito anticristico” è questo
passo: “L’Anticristo non dichiarerà mai
‘i comandi ricevuti dal Padre, signore degli Inferi’. Non dirà ‘io sono con questo e io sono contro questo’. Il suo
compito sarà quello di ‘seminare la
cicuta sotto forma di chicchi di grano’”[10].
Questo non è “un” punto “qualsiasi”,
questo è il punto decisivo. E chi non lo capisce, o non l’ha
mai capito, oppure, semplicemente, non
può capirlo perché accettarlo significherebbe rimettere in questione le “proprie” cedenze, si proibisce di afferrare le cose “che sono come
sono” (Federico II di Svevia). Nella storia, in altri tempi, si poteva
ancor ancora non dico accettarlo, ma
diciamo tollerarlo; al contrario, questo è un errore dalle gravi conseguenze oggi, è proiettare
sull’oggi quel che poteva esser valido, come pensiero
– ché, poi, in realtà non si è realizzato mai
–, molto ma molto tempo fa. Non si è realizzato mai perché, se davvero un certo
Papa oppure Lutero o anche qualche famoso dittatore, fossero stati “l’”
Anticristo (biblico), allora la storia
sarebbe terminata. Invece non è terminata.
Andrea A.
Ianniello
PS.
Due link utili.
[1]
Racconti dal Talmud, a cura di G.
Laras, Boroli Editore, Novara 2003, p. 43.
[2]
Ivi, p. 57, corsivi miei.
[3]
Ivi, p. 69, corsivi miei.
[5]
R. Baschera, L’Anticristo e le profezie sugli anni 90, Armenia Editore, Milano 1985, p. 140.
[6]
Ivi, pp. 142-143, corsivi miei.
[7]
Cf. ivi, pp. 123-124. Tra l’altro, per dire che si tratta della leggenda dell’Anticristo, e non dell’Anticristo “effettivo”, in
questa leggenda l’Anticristo viene tradito – sì, come Gesù Cristo – e il suo
traditore si chiama “Deva”, evidentemente: “Il termine deriva da Devadatta. Venne
per la prima volta usato nel 1896 da un gruppo di seguaci della setta dell’Oregon”,
ivi, p. 168, nota finale n°1 al sottocapitolo
secondo.
[8]
Ivi, pp. 129-130.
[9]
Cf. ivi, pp. 124-127.
[10]
Ivi, pp. 173, corsivi miei. Tra l’altro,
nel precedentemente ivi citato
libro, si parla de “Il cantico del
Principe nero”, ivi, pp. 171-172,
grassetto in originale, “cantico” che
termina così: “E quando solleverà [l’Anticristo] la maschera/ salirà dalla
terra un grido di sorpresa/ perché quell’uomo, con il segno sulla fronte,/ e gli occhi color del cielo,/ era tra i buoni della terra”, ivi, p. 172, corsivi miei.