lunedì 27 luglio 2015

Contagio avvenuto....

Come si diceva (in: Primo contagio, compiuto), il Contagio in Cina è pienamente avvenuto. Tra le varie “lezioni di luglio” - molteplici ed interessanti, su cui ci sarebbe molto da dire, senza dubbio - possiamo sostenere che il 2015 ha fatto da pendant al 1989. Allora il blocco in Cina si riverberò nella crisi in Europa mentre oggi è l’inverso. 

La caduta della Borsa di Shanghai di oggi è come quella del febbraio del 2007, che aprì all’inizio della Grande Crisi nel 2008. I movimenti son lunghi e richiederebbero ben più di un blog per poter essere partitamente, attentamente analizzati e “misurati”, ma il tutto si ricollega alla discesa della materia prime, fatto che avviene allo scopo di mantenere i profitti alti (questi ultimi discesi a loro volta per varie ragioni strutturali), ed al problema della sovrapproduzione del petrolio. Quest’ultimo fattore, a sua volta, corre il rischio di portare alla penuria poiché il boom dello “shale oil” sta scemando. A ciò si aggiunga che la Fed sta per rialzare i tassi d’interesse, la qual cosa non potrà non avere delle ripercussioni sull’Euro (e quindi rafforzare, indirettamente, la convenienza e la necessità del Trattato Ttp).

Su questa via, giungeremo al blocco di Wall Street (*). 

Dal punto di vista positivo, tuttavia, tutto ciò spinge le grandi potenze residue - USA, Russia, Cina - a mettersi assieme: prove delal Grosse Coalition. Da un lato, lo “Stato” islamico è rettamente visto come un pericolo dissolutorio mondiale, com’è poi, solo nell’italietta e nell’Europina dei bottegai non riescono a vederlo perché non ne capiscono proprio la sfida. La sfida è questa: si alza una forza terroristica e costruisce uno stato, in barba ad ogni legalità internazionale! E non succede nulla! Questo è tipico degli abusi legali dei paesi dove c’è una forte criminalità organizzata. Chiaro che le gradi potenze residuali si siano svegliate ed abbiano capito che conviene mettere, almeno temporaneamente, da parte le proprio forti divergenze per giungere al capezzale della situazione mndiale in via di crescente dissoluzione. Le considerzioni che possonsi far, a tal proposito, son due: 1) l’anello debole non è la Russia, è la Cina, per causa dei problemi economici, strutturali: questi ultimi derivano dalla diffolctà di trasformare uno stato esportatore in uno almeno parzialmente basato sul consumo interno e sulla importazione; né Italia né Giappone son riusciti nell’impresa; 2) l’Europa è fuori dai giochi globali, totalmente incapace di produrre un qulsivoglia progetto che non siano cose molto ma molto miopi: e si merita questa inarrestabile degenerescenza. 

Tal il qudro globale, en attente di ulterior sviluppi... (**)



(*) Seguetutto ciò a considerazioni già dette: Grecia, Cina, Ipee: problemi sistemici non visti esattamente.

(**) En Attendant Godot. Ma stavolta God-Oh comes?? 
Who konws... 

 

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