Come si disse tempo fa,
l’Eufrate rimane centrale – e il suo “superamento” (non necessariamente nella
direzione cui tanti pensano, cioè da est, ma pure da ovest, o, meglio da nord –
la Turchia) davvero può cambiare molti squilibrati equilibri nei e dei quali il
M.O. si è nutrito, da tanto tempo.
Ora qualche
riferimento: cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/08/federico-ii-il-de-arte-venandi-cum.html,
nota a pie’ pagina n°1; e cf.
nota a pie’ pagina n°1; e cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/03/su-di-una-recente-trasmissione.html,
commento n°7; cf.
commento n°7; cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2019/02/una-breve-recensione-della-prefazione.html,
nota finale “i”; cf.
nota finale “i”; cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/07/in-realta-gia-una-volta-e-stato-superato.html; cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2017/01/reminder-1-sul-trittico-dellepifania.html,
primo commento.
primo commento.
Bene dunque: ci si
potrebbe chiedere, giunti a questo punto, “che cosa succederà”, infatti. La risposta dell’ Apocalisse di Giovanni è chiara.
Leggiamo[1].
“Il sesto angelo versò
la sua coppa sopra il gran fiume Eufrate e le sue acque furono prosciugate per
preparare il passaggio ai re dell’Oriente” (Ap.,
16, 12)[2].
Interessante che, per esempio,
la Turchia stia assediando Manbij da est, poiché detta città si trova ad ovest
dell’Eufrate.
Senza contare che anche
le forze siriane si siano disposte attorno a Manbij, per cui l’individuare i
cosiddetti “re dell’Oriente” non è affatto quell’interpretazione pseudo lineare
cui si son dati in tanti, della serie: gli stessi ottusi che stavan lì a “prevedere”
chissà quante volte l’Urss doveva “invadere l’Europa”, come no! L’abbiam visto!
Il “comunismo” è stato
il più grande spaventapasseri della storia, che è andata da tutt’altra parte,
come fa spesso, tra l’altro, poiché guidata dalla sue forze interne, intrinseche, non da
schemi “calati dall’alto”, come suol dirsi.
Ma questo pochi vogliono
vederlo …
Ed è sempre la concreta
situazione – in quell’intervallo di tempo e in luoghi specifici – che deciderà le sorti, non schemi
astratti fatti “a tavolino”, di nuovo come suol dirsi. Quindi la storia viene
decisa ora, nel qual mentre qui stiam parlando, ed è decisa dai concreti
interessi che si stanno fronteggiando colà, a loro volta effetto di altri, più
grandi interessi e di altre “direttive”, più o meno espressamente detto, o “direttive”
implicite, nascoste, che pure ci sono … Il gioco è quello delle forze storiche, in atto.
Hic
et nunc.
La qual cosa non esclude affatto che vi siano dei
significati superiori, “metastorici”, che “passano” attraverso i fatti storici.
Ma tal aspetto “metastorico”
si esprimerà sempre per mezzo dei
fatti storici, non mai astrattamente.
Pertanto non si potrà
mai esprimere in modo “puro” e diretto. Ma sempre in modo più o meno mediato. E
sarà dunque alla sagacia di chi osserva saper leggere, “attraverso” il tessuto
oscuro dei fatti, un senso superiore. Che dunque la storia possa poi avere un
senso “metastorico” ed anche “sovrastorico” non è contraddittorio, ma semplicemente
possibile[3].
Ora però, se si
controlla il versetto immediatamente successivo a quello appena citato, si
vedrà che non vien fuori un conflitto nel senso novecentesco, ma, invece,
qualcosa di molto particolare comincia quindi a mostrarsi apertamente …
La cosa veramente interessante
sta qui, su ed in questo specifico punto particolare.
PS.
Una nota particolare va fatta al riguardo della “visioni” di chi ha intravista –
pur per mezzo degli “specchi distorcenti” del lato inferiore del “mondo
intermedio” (Guénon) – l’attuale attacco turco. Citerei a tal proposito, ed en passant, lasciando ad altri d’approfondire
la questione (sempre che lo desiderino), un vecchio maestro Naqshbandi, che
aveva conosciuto Gurdjieff, e il monaco Paìsios del Monte Athos, negli anni
Novanta del secolo scorso, tempo nel quale una cosa del genere sembrava
lontanissima e di là dal venire.
Andrea A.
Ianniello
PPS
(del 16/10/’19).
Poi effettivamente i “re
dell’Oriente” passano, ed è la Russia che diventa l’ago della bilancia in M.O.,
senza per questo consentire una
guerra di più vaste proporzioni.
Quanto alle previsioni
appena ricordate (nel PS), esse
prevedevano un espansionismo turco senza freni, la qual cosa non è vera. Anzi,
l’espansionismo turco è servito al “passaggio
dei re dell’Oriente”, che, poi, è anche – esattamente trent’anni dopo – la vendetta
per il pessimo ’89, questo castello d’illusioni e d promesse inevitabilmente
non mantenibili, castello d’illusioni che ancora, nel mortorio dell’Occidente che
non ha capito mai – e continua, imperterrito – che quell’apparente successo è
la causa profonda del suo fallimento. Questo perché “democrazia ‘liberale’ più capitalismo” (ambedue legati) può
aver successo solo in certe parti del mondo. E’, cioè, non un modello “universale”, ecco la causa profonda dello scacco.
Inevitabile e che oggi
si manifesta.
Dunque i “re dell’Oriente”
son passati, non c’è alcuna pseudo “terza guerra mondiale”, che c’è stata in M.O.,
ed ha ridisegnato gli squilibrati equilibri mondiali. Ed ora tal nuovo stato è
un dato di fatto. L’ex impero americano, al termine, non è più al centro del
mondo. Certo, rimane la finanza, com’è successo all’ex Impero britannico che,
dopo al sua fine, continuò per inerzia nella centralità della City londinese.
Ma in tal caso, molto ma molto
probabilmente, il “decorso” sarà diverso …
Insomma possiamo dire (anche in relazione a quella data che si evince nel post segnalato nell’ultimo commento al secondo post dell’aprile dell’anno scorso) che il “New World Order” è definitivamente terminato, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/12/and-so-nwo-is-definitively-over-sonido.html.
Esso vien sostituito da una realtà diversa, che oggi èancor soltanto in fieri …
Insomma possiamo dire (anche in relazione a quella data che si evince nel post segnalato nell’ultimo commento al secondo post dell’aprile dell’anno scorso) che il “New World Order” è definitivamente terminato, cf.
https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/12/and-so-nwo-is-definitively-over-sonido.html.
Esso vien sostituito da una realtà diversa, che oggi èancor soltanto in fieri …
[1]
So bene che l’ Apocalisse di Giovanni
è stata “stiracchiata” di qua e di là nel corso della stria, per servire degli
scopi momentanei, e storici – gli scopi – essi stessi, compiendo, così, il grandissimo errore – nonché
fondamentale – di far servire, nonché di
asservire, ciò che parla della “fine della storia” – non
nel senso di Fukuyama! – ad uno scopo storico
esso stesso! E cioè asservire un
qualcosa che parla della fine della
storia ad uno scopo ch’è ancora parte
della storia stessa. E come può qualcosa di storico portare all’ “oltre
storia”?? ….
[2]
Cf.
https://www.bibliacatolica.com.br/it/vulgata-latina-vs-la-sacra-bibbia/apocalypsis-ioannis/16/,
cioè, in latino:
“et sextus effudit
fialam suam in flumen illud magnum Eufraten et siccavit aquam ejus ut præpararetur
via regibus ab ortu solis”, Apocalypsis
Ioannis, 16, Bíblia Católica
Online. “Ai re dell’Oriente”, cioè “regibus ab ortu solis” non solo vuol dire,
come spesso interpretato, una localizzazione, ma una caratterizzazione, anche “symbolica”, i re che (provengono)
da (dove) sorge il sole, ma pure caratterizzati da questo segno “solare”, o da
una siffatta natura. “E disse Dio: «Ecco, susciterò un popolo feroce e impetuoso
– i Caldei – che percorrerà i vasti spazi della terra per conquistare le dimore non
sue. Popolo feroce e terribile, che dalla forza trae il proprio diritto. I suoi
cavalli son più veloci dei leopardi, più agili dei lupi della sera. Vengono da
lontano a cavallo dei propri destrieri, veloci come l’aquila che piomba per
divorare. Superano ogni altra gente nella rapina. La loro faccia è color del
fuoco come il vento d’oriente [si
ponga mente a tal paragone]; ammassano
i prigionieri come sabbia; se la ridono di re e di potenti; e si fan gioco d’ogni
fortezza: vi ammucchian contro un terrapieno e la prendono d’assalto». La Bibbia, Abacuc, 1, 6-10”, citazione nell’esergo
a G. Mandel. Gengis Khan. Il conquistatore oceanico, SugarCo Edizioni, Milano 1979 (quarant’anni fa), p. 7, corsivi
in originale, mie commenti fra parentesi quadre. Per “Caldei” non si deve
intendere né l’Iraq attuale né i Turchi come tali, ma “popoli nomadi”
indeterminati e/o la potenza “del Nord” che fu inimica d’Israele tante volte. Nel
corso della storia, quest’identificazione fra “Caldei” e popoli “nomadi”, è
stata applicata pure ai Mongoli, come ha fatto Mandel, o a Tamerlano, cioè i
Turchi, ma non quelli ottomani, che furono da Tamerlano sconfitti, tra l’altro:
si veda la battaglia di “Ancyra”, cioè Ankara, quando Tamerlano – Timur-i-lenk,
“Timùr (cioè ferro, dunque fabbro) “lo zoppo” – sconfisse Beyazed/Bayazìd,
detto “la folgore” per la rapidità dei suoi spostamenti. Tamerlano consentì a
Bisanzio di durare ancora degli anni, però alla fine gli Ottomani vinsero e
conquistarono Costantinopoli, ribattezzandola Istanbul, poi.
[3]
Cf. R. Guénon, Il simbolismo della
croce, Adelphi Edizioni, Milano 2012,
pp. 17-18.
Ricordate quel passo dell’ “Apocalypsis” Iohannis? Quei “tre re” che cadono quando quelli della “bestia” devon prendere il potere, “abbattendo” (ovvero: **sostituendocisi**) la “grande prostituta” di “Babylonia”, alias “il” System?
RispondiEliminaBeh lo stiam vedendo sotto i nostri occhi …
E la “crisi Covid-!9” (o: “Effetto Covid-19”) ha di certo accelerato il fenomeno ….
EliminaMoltissime visualizzazioni di questo post.
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