Si è, ormai, ben capito
che il “Regno dell’Anticristo” (Regnum
Antichristi) si manifesterà “via” il “tradizionalismo” e non “per mezzo” del modernismo.
Il che è stato
discretamente ben visto da Guénon[1].
Vediamone le
conseguenze.
Errore totale dei “tradizionalisti” è stato quello
di credere che l’Avversario era “materialista”, nell’accezione – riduttiva –
che loro se n’erano fatta. Gli hanno attribuito un’ottica non reale. Hanno quindi
attribuito l’idea che loro si erano
fatta dell’ “Avversario” all’Avversario stesso.
Hanno sopravvalutato il
comunismo, errore strategico fatale. Di conseguenza, han combattuto un
simulacro, mentre ora il nemico vero sta sempre più apparendo, ma loro non son in grado nemmeno di vederlo!
Che ironia!
Non sono in grado di “decrittare”
i vari nazionalismi, anche religiosi, né di afferrarne il potenziale di parodia che presentano. Son provvisti,
cioè, di un “punto cieco” al riguardo.
Basta usare una certa retorica, ed il gioco è fatto.
Dobbiamo quindi
attenderci un falso ritorno alla “tradizione” piuttosto che un franco
criticarla, che appartiene, ormai sempre di più, al passato. Questo fa “inorgoglire”
i vari “nazionalismi religiosi” (categoria di F. Schuon) che non sono in grado
di capire la trappola nella quale stan cadendo. Ed anche questo conta nella “discriminazione
finale”, che, come sempre nella storia, peraltro, avverrà e avviene con
modalità in apparenza paradossali, in apparenza … In realtà, vi è una
logica, ma la “logica d’Iddio” non è
la “logica del mondo” …
E dovrai scoprirla da
te – questa “logica” –, sempre che tu lo voglia, ovvio ….
Andrea A.
Ianniello
[1]
Cf. R. Guénon, Il Regno della
Quantità e i Segni dei Tempi, Adelphi Edizioni, Milano 1982 (collana “Gli Adelphi”, 2009,
dieci anni fa), cap. 31 “Tradizione e tradizionalismo” e i capp.
finali, 38 e 39 (vi è il 40, ma qui, per i presenti fini, son i due penultimi han
un senso particolare, nel nostro contesto storico); questi ultimi andrebbero non leggiucchiati nei “frammezzi” di tempo
cosiddetto “libero”, ma, invece, attentamente
meditati, soppesando – “pensare” e “pesare” han la stessa radice – le conseguenze
di quanto scritto illo tempore da
Guénon … A buon intenditor …
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