In relazione alla cosiddetta “immigrazione”: non sanno che pesci pigliare, è chiaro... Fioccano cose irrealistiche, pretese impossibili. La “modesta proposta”, a questo punto, sarebbe di chiamare Superman oppure l’Uovo Ragno, o anche “Captain Amerika”. Suggerirei però Hulk... Così fermano, con una mano sola, le imbarcazioni dei “commercianti di carne umana”, come qualcuno li ha chiamati.
Lasciate, dunque, che ne parliamo un pochettinino esattamente, ma giusto per mettere i puntini sulle i [ï], sulle o [ö], sulle a [ä], sulle u [ü] ed anche persino e [ë]... Puntiniamo con spuntini per tutti...
Ride bene chi ride ultimo. Che cos’è davvero che stiamo vedendo: ecco la prima domanda-chiave da farsi. Ebbene, si tratta dell’“invasione degli ‘Orientali occidentalizzati’” di cui parlava Guénon nell’ultimo capitolo (8.) de La Crisi del mondo moderno (Mediterranee, Roma 1972, mille nove cento settanta due). Ed è cambiato qualcosa da quella data?? Nooo, abbiamo alacremente difeso la nostra identità per venti anni, contro, ovviamente, il “comunismo”; sì, se ne sono usciti con queste scemenze per anni: ah ah.
Ed i “difensori dell’Occidente” han dato credito a questa gente che, per decenni, ha tenuto in vita un fantasma. Per coprire la loro nullità, e quel che, con molta evidenza, ma davvero molta, stava invece molto palesemente avvenendo.
Penoso e chimerico anche solo aspettarsi che certa gente comprenda che il problema non era il “comuniiiiismo” - ed è d’obbligo fare: brrr... quando si sente questa parola - ma da che pericolo ci siamo salvati e dopo c’è stato il paradiso in Terra com’è noto, tutto bello e perfetto -, ma invece il problema è la modernità in quanto tale.
Quindi si tratta di fenomeni di un’ amplitudine TOTALMENTE SUPERIORE a quella che “lor signori”, e “strologatori” davvero illustrissimi, anche solo vagamente immaginano.
Né si può dire che non siano stati avvisati, e non certo da “pericolosi bolscevichi” eh, ma, invece, da noti intellettuali, per di più di formazione cattolica! Per esempio, F. Cardini, del quale alcune sue frasi (peraltro risalenti al lontano 2011) sono state qui riportate, in codesto blog: La forza delle cose e la debolezza dell'Europa di Franco Cardini - 14/04/2011, di cui alcune frasi, assai “profetiche”, son citate qui: “Un ‘Avviso ai naviganti’, a firma di Franco Cardini...”.
In una parola: è come dire che avevano anche gli strumenti per comprendere che cosa, davvero, stesse avvenendo.
Dal punto di vista di Guénon: ha visto le cose molto prima, perché La Crise è della fine degli Anni Venti del secolo scorso (1927, per la precisione).
Qualche annetto fa, o, come diceva qualcuno in vena di facezie, qualche “nanetto” fa... Ma GIUSTO IERI...
Quel che ha impedito che tali cose fossero più “pubbliche” è da ricercarsi in tre componenti inquinanti; 1) la più forte, la sub-cultura di massa, che impedisce un dibattuto al suo effettivo e serio livello; 2) il filo-orientalismo che costella l’opera di Guénon e che, come filo-islamismo, in pratica, è stato l’unico aspetto che i suoi pretesi seguaci han tenuto ben stretto - ma cosa cavolo ne han risolto di buono è tutto da vedersi -, riducendo l’intera opera ad una sua componente, per di più minoritaria, ed attribuendo all’ “individualità René Guénon” un ruolo di modello, quando egli stesso più volte disse e ridisse che le sue scelte riguardavano lui solo e non dovevano esser prese come modello per chicche e sia; 3) la “difesa dell’Occidente” e la retorica “identarista” che molti è, in pratica, l’unica cosa che tengono ben ferma di Evola e simili. Queste tre componenti han velato lo sguardo ed impedito di vedere quel che stava succedendo. Infatti, ci sta tutta ’sta grandiiiisima cottura occi e dentale da difendere, fatto di estrema importanza gutturale... Insomma, l’individualismo più becero ed ottuso ha imperato in OcciDente InDecente dagli Anni Ho Tanta (voglia di mandarli al diavolo). Direi che il 1994 è stata la data “topica”, quando il modello della globalizzazione unicamente guidata da determinate forze, di fatto, è stata imposta a tutto il globo. La “globalizzazione felice”, per solo taluni ovvio, ma questi stessi taluni hanno indiscutibilmente avuto il consenso universale.
Il compiacimento allora era universale.
Ora lor signori hanno un dannato problema serio, e serio sul serio.
NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE.
Tutti i loro peccati si ergono per impedire che comprendano. Ed anche questo è stato detto, nella chiusa di questo scritto, quando “il Saggio” vede centinaia di migliaia di persone marciare verso l’Occidente in un brano immediatamente precedente a quello citato qui, nelle Note finali (Materiale online); li vede cinesi, ma non è detto solo cinesi, e per fortuna sinora la Cina funziona ancor ancora. Non è detto per sempre...
Il “Saggio” affermava questo: che né le lotte intestine né altro avrebbe bloccato l’Occidente nella sua folle corsa - ed oggi sappiamo che ha preso con sé l’intero mondo, ed era il problema rimasto insoluto da Guénon e che lui si chiedeva nel lontano 1927 -, ma solo questa gigantesca cosiddetta “migrazione” avverrà dunque. Ma, nel momento del bisogno, ECCO CHE NE’ LE ARMI NE’ ALTRO AVREBBERO AIUTATO L’OCCIDENTE CHE, NEL MOMENTO DECISIVO, PAGAVA TUTTE LE MALEFATTE COMPIUTE PRIMA.
Ed anche questo è stato, dunque, detto, eh sì, perché le frasi del “Saggio” son della prima parte del XX° secolo, e quindi precedenti alle frasi di Guénon del 1927. In altre parole: vi erano gli strumenti analitici per arrivare quanto meno vicino ad una maggiore comprensione, ma gli illustri strologatori eran troppo occupati: sapete, stare in Borsa richiede tempo, o andare alle varie partite di oppio del popolo di varia natura, o guardare qualche “toc sciò”, con e senza risciò. Come nel film “L’Avvocato del diavolo” (1997), il diavolo dice al protagonista preoccupato per sua moglie, che sì, al protagonista interessava sua moglie ma dopo una personcina più importante: lui stesso. E gli ricorda che gli aveva offerto di non perdere la causa...
NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE. Qualunque cosa facciano, non sanno che pesci pigliare. Ah ah ah ah, la cosa fa ridere perché sono stati messi sull’avviso, ma erano intenti ad altro. Continuino dunque con questo “altro”: lasciamo, dunque, le cime mondiali che ci han condotto sin qui, proporre la varie soluzioni.
Diceva Luttwak, in un recente trasmissione, che, potenzialmente, si parla di quasi cento milioni di cosiddetti “migranti”, dei quali una larghissima parte andrebbe invece, chiamata col suo nome: profughi. Ma profughi di cosa, ecco la seconda domanda-chiave. Profughi dell’illusione tutta ideologica della “diffusione della ‘democrazia’”, e cioè della deviazione che vuole che, una volta spariti regimi più o meno autoritari, più o meno dittatoriali, ipso facto la “democrazia” si diffonda senza né basi culturali già presenti, né alcuno sforzo da parte dell’ “Occideeeenteee” (e qui varie musiche esaltatorie son d’obbligo alzandosi in piedi, con lacrime e declamazioni sui “diritti”, la patria dei diritti e cose simili) di gestire la fase seguente alla caduta dei vari dittatorucoli. Raramente si è vista una tale follia. Ma la radice del male sta nella sbagliata ideologia, le cui basi sono state poste nel 1994: finito il “comuniiiismo” - brrr.... e meno male che ci hanno salvato sennò mo’ stavamo nei gulag ed eravamo tutti morti senza poter vedere la tivvù e senza “social network” ma che vita sarebbe e mi hanno fermato a me e non mi volevano far fare i miei legittimi diritti di poter imprendere e guadagnare e portare i soldi fuori senza il grandioso idealissimissimo ich über alles - finito il “comuniiiismo” - brrr.... e meno male che ci hanno salvato sennò mo’ stavamo nei gulag ed eravamo tutti morti senza poter vedere la tivvù e senza “social network” ma che vita sarebbe e mi hanno fermato a me e non mi volevano far fare i miei legittimi diritti di poter imprendere e guadagnare e portare i soldi fuori senza il grandioso idealissimissimo ich über alles - ed erano già state esplose cento miliardi di bombe atomiche, non dimentichiamocene - brrr... - finito il “comuniiiismo, una sola ideologia doveva dominare l’intero globo. Sta qui la causa dei mali di oggi.
Ma ormai la frittatina è stata fritta.
E se non funzionano le stupende soluzioni oggi approntate (come poi è altamente probabile)? Si darebbe il caso che la mentalità che ci ha portati qua sia errata. Ma lasciamoli lavorare: non han fatto fuori chiunque non era d’accordo con la loro mentalità?
Lasciate, dunque, che ne parliamo un pochettinino esattamente, ma giusto per mettere i puntini sulle i [ï], sulle o [ö], sulle a [ä], sulle u [ü] ed anche persino e [ë]... Puntiniamo con spuntini per tutti...
Ride bene chi ride ultimo. Che cos’è davvero che stiamo vedendo: ecco la prima domanda-chiave da farsi. Ebbene, si tratta dell’“invasione degli ‘Orientali occidentalizzati’” di cui parlava Guénon nell’ultimo capitolo (8.) de La Crisi del mondo moderno (Mediterranee, Roma 1972, mille nove cento settanta due). Ed è cambiato qualcosa da quella data?? Nooo, abbiamo alacremente difeso la nostra identità per venti anni, contro, ovviamente, il “comunismo”; sì, se ne sono usciti con queste scemenze per anni: ah ah.
Ed i “difensori dell’Occidente” han dato credito a questa gente che, per decenni, ha tenuto in vita un fantasma. Per coprire la loro nullità, e quel che, con molta evidenza, ma davvero molta, stava invece molto palesemente avvenendo.
Penoso e chimerico anche solo aspettarsi che certa gente comprenda che il problema non era il “comuniiiiismo” - ed è d’obbligo fare: brrr... quando si sente questa parola - ma da che pericolo ci siamo salvati e dopo c’è stato il paradiso in Terra com’è noto, tutto bello e perfetto -, ma invece il problema è la modernità in quanto tale.
Quindi si tratta di fenomeni di un’ amplitudine TOTALMENTE SUPERIORE a quella che “lor signori”, e “strologatori” davvero illustrissimi, anche solo vagamente immaginano.
Né si può dire che non siano stati avvisati, e non certo da “pericolosi bolscevichi” eh, ma, invece, da noti intellettuali, per di più di formazione cattolica! Per esempio, F. Cardini, del quale alcune sue frasi (peraltro risalenti al lontano 2011) sono state qui riportate, in codesto blog: La forza delle cose e la debolezza dell'Europa di Franco Cardini - 14/04/2011, di cui alcune frasi, assai “profetiche”, son citate qui: “Un ‘Avviso ai naviganti’, a firma di Franco Cardini...”.
In una parola: è come dire che avevano anche gli strumenti per comprendere che cosa, davvero, stesse avvenendo.
Dal punto di vista di Guénon: ha visto le cose molto prima, perché La Crise è della fine degli Anni Venti del secolo scorso (1927, per la precisione).
Qualche annetto fa, o, come diceva qualcuno in vena di facezie, qualche “nanetto” fa... Ma GIUSTO IERI...
Quel che ha impedito che tali cose fossero più “pubbliche” è da ricercarsi in tre componenti inquinanti; 1) la più forte, la sub-cultura di massa, che impedisce un dibattuto al suo effettivo e serio livello; 2) il filo-orientalismo che costella l’opera di Guénon e che, come filo-islamismo, in pratica, è stato l’unico aspetto che i suoi pretesi seguaci han tenuto ben stretto - ma cosa cavolo ne han risolto di buono è tutto da vedersi -, riducendo l’intera opera ad una sua componente, per di più minoritaria, ed attribuendo all’ “individualità René Guénon” un ruolo di modello, quando egli stesso più volte disse e ridisse che le sue scelte riguardavano lui solo e non dovevano esser prese come modello per chicche e sia; 3) la “difesa dell’Occidente” e la retorica “identarista” che molti è, in pratica, l’unica cosa che tengono ben ferma di Evola e simili. Queste tre componenti han velato lo sguardo ed impedito di vedere quel che stava succedendo. Infatti, ci sta tutta ’sta grandiiiisima cottura occi e dentale da difendere, fatto di estrema importanza gutturale... Insomma, l’individualismo più becero ed ottuso ha imperato in OcciDente InDecente dagli Anni Ho Tanta (voglia di mandarli al diavolo). Direi che il 1994 è stata la data “topica”, quando il modello della globalizzazione unicamente guidata da determinate forze, di fatto, è stata imposta a tutto il globo. La “globalizzazione felice”, per solo taluni ovvio, ma questi stessi taluni hanno indiscutibilmente avuto il consenso universale.
Il compiacimento allora era universale.
Ora lor signori hanno un dannato problema serio, e serio sul serio.
NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE.
Tutti i loro peccati si ergono per impedire che comprendano. Ed anche questo è stato detto, nella chiusa di questo scritto, quando “il Saggio” vede centinaia di migliaia di persone marciare verso l’Occidente in un brano immediatamente precedente a quello citato qui, nelle Note finali (Materiale online); li vede cinesi, ma non è detto solo cinesi, e per fortuna sinora la Cina funziona ancor ancora. Non è detto per sempre...
Il “Saggio” affermava questo: che né le lotte intestine né altro avrebbe bloccato l’Occidente nella sua folle corsa - ed oggi sappiamo che ha preso con sé l’intero mondo, ed era il problema rimasto insoluto da Guénon e che lui si chiedeva nel lontano 1927 -, ma solo questa gigantesca cosiddetta “migrazione” avverrà dunque. Ma, nel momento del bisogno, ECCO CHE NE’ LE ARMI NE’ ALTRO AVREBBERO AIUTATO L’OCCIDENTE CHE, NEL MOMENTO DECISIVO, PAGAVA TUTTE LE MALEFATTE COMPIUTE PRIMA.
Ed anche questo è stato, dunque, detto, eh sì, perché le frasi del “Saggio” son della prima parte del XX° secolo, e quindi precedenti alle frasi di Guénon del 1927. In altre parole: vi erano gli strumenti analitici per arrivare quanto meno vicino ad una maggiore comprensione, ma gli illustri strologatori eran troppo occupati: sapete, stare in Borsa richiede tempo, o andare alle varie partite di oppio del popolo di varia natura, o guardare qualche “toc sciò”, con e senza risciò. Come nel film “L’Avvocato del diavolo” (1997), il diavolo dice al protagonista preoccupato per sua moglie, che sì, al protagonista interessava sua moglie ma dopo una personcina più importante: lui stesso. E gli ricorda che gli aveva offerto di non perdere la causa...
NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE. Qualunque cosa facciano, non sanno che pesci pigliare. Ah ah ah ah, la cosa fa ridere perché sono stati messi sull’avviso, ma erano intenti ad altro. Continuino dunque con questo “altro”: lasciamo, dunque, le cime mondiali che ci han condotto sin qui, proporre la varie soluzioni.
Diceva Luttwak, in un recente trasmissione, che, potenzialmente, si parla di quasi cento milioni di cosiddetti “migranti”, dei quali una larghissima parte andrebbe invece, chiamata col suo nome: profughi. Ma profughi di cosa, ecco la seconda domanda-chiave. Profughi dell’illusione tutta ideologica della “diffusione della ‘democrazia’”, e cioè della deviazione che vuole che, una volta spariti regimi più o meno autoritari, più o meno dittatoriali, ipso facto la “democrazia” si diffonda senza né basi culturali già presenti, né alcuno sforzo da parte dell’ “Occideeeenteee” (e qui varie musiche esaltatorie son d’obbligo alzandosi in piedi, con lacrime e declamazioni sui “diritti”, la patria dei diritti e cose simili) di gestire la fase seguente alla caduta dei vari dittatorucoli. Raramente si è vista una tale follia. Ma la radice del male sta nella sbagliata ideologia, le cui basi sono state poste nel 1994: finito il “comuniiiismo” - brrr.... e meno male che ci hanno salvato sennò mo’ stavamo nei gulag ed eravamo tutti morti senza poter vedere la tivvù e senza “social network” ma che vita sarebbe e mi hanno fermato a me e non mi volevano far fare i miei legittimi diritti di poter imprendere e guadagnare e portare i soldi fuori senza il grandioso idealissimissimo ich über alles - finito il “comuniiiismo” - brrr.... e meno male che ci hanno salvato sennò mo’ stavamo nei gulag ed eravamo tutti morti senza poter vedere la tivvù e senza “social network” ma che vita sarebbe e mi hanno fermato a me e non mi volevano far fare i miei legittimi diritti di poter imprendere e guadagnare e portare i soldi fuori senza il grandioso idealissimissimo ich über alles - ed erano già state esplose cento miliardi di bombe atomiche, non dimentichiamocene - brrr... - finito il “comuniiiismo, una sola ideologia doveva dominare l’intero globo. Sta qui la causa dei mali di oggi.
Ma ormai la frittatina è stata fritta.
E se non funzionano le stupende soluzioni oggi approntate (come poi è altamente probabile)? Si darebbe il caso che la mentalità che ci ha portati qua sia errata. Ma lasciamoli lavorare: non han fatto fuori chiunque non era d’accordo con la loro mentalità?
Se nell’Europa dell’Est ha, parzialmente, Russia esclusa, funzionato la “diffusione della ‘democrazia’”, qualsiasi cosa si voglia intendere con quest’ultimo termine, lo è stato solo e soltanto per due motivi: a) che le basi culturali erano simili; b) che c’era stata una propaganda martellante sulla “bontà assoluta ed indefettibilmente imperscrutabilmente indiscutibile” del sistema occidentale, sistema ignoto alla maggior parte degli occidentali stessi, che, quando si trovano nelle maglie della differenza tra quanto si dice e quanto si fa, cadono sempre dalle nuvole. L’italiota si arrabbia, in altri paesi le reazioni possono esser diverse, ma tale distanza esiste.
Se ha parzialmente funzionato nell’Europa dell’Est, in base a quale aberrazione ideologica si è pensato che “dovesse” fuzionare “necessariamente” in altri contesti culturali dove sia il punto a) che il b), di qui sopra, non si verificano né potranno mai verificare a breve lasso di tempo??
La cosa difficile era vedere queste cose nel 1927, non vederlo - o non volerlo vedere... - nel 2015, è follia pura.
La parte più datata de La Crisi è quel capitolo dove la civilizzazione moderna è denotata come “Una civiltà materiale”; direi post- materiale... Nel 1927, infatti, la società era ancora meno malata di oggi, checché ne pensino in molti: la sociatà aveva ancora dei punti di aggregazione sociale, forze di aggregazione che andassero oltre l’individuale vi erano ancora.
Oggi non ve ne sono quasi più...
Di qui la ridicolaggine della “difesa dell’occidente”. Ciò si chiede, molto seriamente, se sia rimasto qualcosa di sostanziale - non di formale ovvero istituzionale - da difendre, qualcosa che spinga gli uomini ad agire, e non solo per le rancorose rabbie venute assolutamente a predominare in Occidente. Queste “rancorose rabbie venute assolutamente a predominare in Occidente” si verificano necessariamente una volta che ogni altro punto d’unione, che non fosse l’individualismo più becero, se non è totalmente sparito, di certo è fortissimamente ridotto di potenza...