lunedì 6 agosto 2018

“DUE ‘LINEE’”











Si è detto più volte delle “sette torri (del diavolo)” su questo blog. Ma vi è un’ altra linea” interessante sulla terra: quella micaelica. Essa va dall’attuale Israele, insomma storicamente la Palestina, fino all’Irlanda di sud ovest. Essa si forma unendo i santuari micaelici, dal santuario Stella Maris del Monte Carmelo a Haifa, per giungere a Skellig Michael, l’isoletta irlandese, passando per l’isola di Simy nel Dodecanneso (Santuario micaelico), il Santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano (secondo alcuni, santuario “nazionale” meridionale, comunque decisivo per la discesa normanna e l’unità del Regno meridionale), la Sacra di San Michele in Val di Susa, Mont Saint Michel in Normandia, St. Mchael’s Mount in Cornovaglia (oggi un castello del XVI sec., ma rimangon resti dell’originario monastero, soprattutto il refettorio)[1].
Ora tuttavia, si osserverà che la linea delle sette torri, che procede da sud ovest a nord est, e cioè con un andamento inverso rispetto alla linea “micaelica”[2].
Sembrerebbe potersi dedurne, allora, che questa linea “micaelica” separi in due tronconi l’ effetto della linea delle “sette torri”, una parte sud ovest ed una nord est.
Vediamo come tre capitali europee – guarda caso – si ritrovino al di sotto (lato sud ovest), mentre tutto il resto sta a nord est: Atene, Roma, Madrid … Atene si ritrova vicinissima, però, alla “faglia micaelica” separante l’effetto dell’influenza delle “sette torri”, che son tutt’altro che cadute, come vorrebbe qualcuno. Anzi!! Inoltre, l’Italia, pur essendo in gran parte sotto la linea “micaelica”, vede la Padania e il nord ovest (Milano, il suo centro economico) sopra la linea. La Francia del sud ovest, poi, anch’essa si ritrova sotto la linea.
Il resto dell’Europa sta sopra la linea, in tutti i sensi della parola …
Ora però, noi sappiamo che la linea delle stette torri, che si proietta verso l’Europa (e, dunque, l’ “Occidente”), si compone di tre torri sotto la torre centrale; la torre centrale; le tre torri sopra la centrale. Ma quel che accade per effetto della “linea ‘micaelica’” si è che l’effetto della torre centrale si unisce alle tre sopra di essa, e le proietta nel grosso dell’Europa: non solo tutte le capitali europee tranne Madrid, Roma ed Atene sono sopra la linea, ma tutti i centri economici più importanti, tranne Madrid (Atene è troppo piccola) son sotto l’ influsso della forza delle sette torri. La stessa Italia, per quanto Roma stia sotto – nella “linea ‘micaelica’” – vede Milano, cioè il vero centro economico dell’Italia, sopra la linea stessa.
Il che ci fa capire questo: fermo restando che “sotto la linea” non è che non vi sia influsso, ma vuol solo dire che esso è più debole, al tempo stesso è più esplicito.
Ed “esplicito”, in tal caso, significa più evidentemente di tipo “magistico”. Mentre “sopra la linea”, si osserva che l’influsso avviene indirettamente, mascherato, e che si situa soprattutto pensando all’ordine economico, più che immediatamente “politico”.
Quindi due tipi d’influsso: 1) indiretto, ma più potente, di tipo economico e politico (più economico, nei “nostri” tempi), e 2) meno potente, ma più esplicito, vale a dire di tipo più “magistico”, in modo evidente.
A questo punto, si può comprendere l’importanza del magismo nel Sud Italia, e perché a Benevento rimasero degli aspetti provenienti dall’Egitto, poi, in un tempo seguente, mescolatisi con influssi longobardi, secondo una teoria che avrebbe l’intenzione di spiegare il perché di questa “fixe” della strega di Benevento, addirittura considerata patria delle maghe d’Europa: da dove deriverebbe tutto ciò, ecco il problema, di non facile natura, storiografico[3].
Tra l’altro, secondo Guénon, nel “Niger” (quello storico, più grande dell’attuale “stato paramoderno” con lo stesso nome) vi si praticava la “magia più inquietante”[4].
Altra zona era per lui il Sudan. Non tutto, ovviamente: si parla qui di strutture “parastatali” – come le chiamo – che hanno estensioni notevolissime, rispetto ai piccoli stati europei. Lui però dava, per il Sudan, delle indicazioni piuttosto precise ….[i]





Andrea A. Ianniello





[1] Cf.
https://www.viagginews.com/2016/11/03/la-linea-san-michele-7-santuari-allineati/, e, in questo stesso link, si può vedere l’immagine della linea di collegamento, cf.
[2] Cf.
Che le “sette torri” siano “crollate” o identificare almeno una di esse con le Twin Towers dell’11 settembre: un errore interpretativo notevole, anche se un tipico “wishful thinking” (volutamente detto in inglese).
Su quell’evento, un interessante intervento di “Anonimo”, che ben rende l’ “atmosfera” di quegli anni, cf.
Sempre di “Anonimo”, cf.
[3]  Cf. A. A. Ianniello, Pietre che cantano, suoni e sculture nelle nostre chiese, Giuseppe Vozza editore, Caserta-Casolla s.d, pp. 95-97.  
[4]  M. Rostaing Casini, Archeologia misteriosa, Casa Editrice Salani, Firenze 1980, pp. 169-173, dove l’autrice parla di una pratica molto pericolosa si “magia nera” che usa i “jinn malvagi del deserto”, davvero pericolosa, propria della sottocasta dei neri fra i Tuareg, i quali non la praticano. Fra i neri, cosiddetti “sudanesi” (ma sarebbe più giusto dirli “nigeriani”), ci sono i fabbri, spesso portatori di magismo negativo presso vari popoli “etnici”. Le loro donne sono specificamente praticanti di questi atti di stregoneria. Almeno fino all’epoca della quale testimonia l’autrice, e naturalmente, dato che la mala pianta vive più a lungo della pianta buona, è assai probabile si pratichino ancor oggi.
Tra l’altro, l’autrice cita “un libro ormai introvabile in Italia: Operazione Fawcett, scritto dallo stesso colonnello”, ivi, p. 28, e ne parla di seguito (cf. ivi, pp. 28-32).   
A P. Fawcett è stato dedicato recentemente un film, ecco un pezzo della colonna sonora, quando Fawcett va, finalmente, verso el viaje definitivo (per dirla con Castaneda): Christopher Spelman - “The Final Journey” (“The Lost City of ‘Z’”) -
cf. https://www.youtube.com/watch?v=1-J8TZJUTi4





[i] Reminder. Un link di un vecchio, interessante libro (S. E. Drower)

Un link di un vecchio libro di S. E. Drower (del 1879), cf.
Tal link dà l’accesso al sito: avesta.org.















10 commenti:

  1. Domanda , perchè a questo punto sono più confuso che persuaso ...la linea "michelica" tocca due punti ( Torino e Lione) che nella vulgata hanno una fama sinistra ( insieme a Praga).
    E' un "bilanciarsi" di influenze ... o cosa ?

    Riguardo il magismo di determinate aree del continente africano, mi sembra di ricordare che lo stesso Guenon , in una lettera ad Evola, ne afferma il grande pericolo specialmente sul piano fisico ( ma non ricordo se fosse il magismo berbero o quello "sudanese/nigeriano) )

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  2. Riporto integralmente una lettera di Guenon a Marcel Clavelle del 1937

    Lettera a M. C*. del 25.03.37
    Sembra che l’atmosfera d’Anversa sia qualcosa di spaventoso, che provoca addirittura dei malanni fisici inesplicabili; ma là, e lo stesso vale per Lione, come forse per le Baleari ed alcuni altri luoghi dell’Europa, e per la California per quanto riguarda l’America (poiché non è senza dubbio per niente che tante cose strane si rassomigliano), penso che non si tratti, in fondo, che di centri secondari, i quali non devono essere annoverati fra le “torri” propriamente dette. [Il riferimento è alle “Torri del diavolo”, sulle quali esiste il seguente buon lavoro: Jean-Marc Allemand, “René Guénon et les Sept Tours du Diable” Guy Trédaniel Editeur - Editions de la Maisnie, Parigi 1990. NdT] Queste sembrano piuttosto disposte secondo una sorta d’arco di cerchio che circonda l’Europa ad una certa distanza; una nella regione del Niger, donde si diceva già ai tempi dell’Egitto antico, che venivano gli stregoni più temibili; una nel Sudan, in una regione montagnosa abitata da una popolazione “licantropa” di circa 20.000 individui (conosco qui dei testimoni oculari della cosa); due in Asia Minore, una in Siria ed una in Mesopotamia; poi una dalle parti del Turkestan, dove ci sono delle cose “strane” quanto in Siria, nel buono e nel male; dovrebbero dunque essercene altre due più a nord, verso gli Urali o la parte occidentale della Siberia, ma devo dire che, sinora, non arrivo a localizzarle con esattezza.

    *M.C. Marcel Clavel(le) alias Jean Reyor

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  3. Qui un altra lettera di Guenon ( non indirizzata ad Evola però ) che tratta della stregoneria "berbera"
    Lettera a P. G. del 12.03.33
    ... La stregoneria dell’Africa del Nord non è araba, bensì berbera, e forse in parte d’origine fenicia, nonostante l’elemento più potente (intendo parlare di quel che concerne la testa d’asino) sia egizia e continui i misteri tifonici; penso anche che sia tutto quel ch’è sopravvissuto dell’antica civiltà egizia, e non è quanto vi fosse di meglio... Sembra, omunque, che l’aspetto magico vi fosse sviluppatissimo già da molto presto, il che indica che aveva già avuto luogo una degenerazione; ci sono, in certe tombe, delle influenze che sono veramente spaventose e che sembrano capaci di mantenervisi indefinitamente.

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  4. Ed ancora

    Stralcio di Lettera à Vasile Lovinescu del 19 Maggio 1936
    …poi il Sudan, ove esiste, in una regione montagnosa, una popolazione “licantropa” di circa ventimila individui (lo so tramite testimoni oculari); più al centro dell’Africa, dalla parte del Niger, si trova la regione dalla quale venivano una volta tutti gli stregoni ed i maghi dell’antico Egitto (compresi quelli che lottarono contro Mosè); sembra che con tutto ciò si potrebbe tracciare una sorta di linea continua, che prima si dirige da Nord a Sud e poi da Est ad Ovest, che nella parte concava rinserra il mondo occidentale. Naturalmente, ciò non vuoi dire che non ci siano altri centri più o meno importanti al di fuori di questa linea: voi parlate di Lione e c’è sicuramente qualcosa anche in Belgio. Quanto all’America, il punto più sospetto sembra proprio esser la California, dove sono riunite tante cose eteroclite; è vero che si tratta soprattutto d’organizzazioni pseudo-iniziatiche, ma c’è sicuramente qualcosa d’altro che le dirige, anche a loro insaputa;…
    …A proposito dell’Iraq e della California, c’è una questione che m’interessa molto, poiché è evidente che è attinente ad un dominio che non è affatto il mio: è quella dei rapporti che sembra esistano fra queste localizzazioni e quelle delle fonti petrolifere; di queste, disgraziatamente, ve ne sono anche nel vostro paese; non potrebbe essere per questo motivo (sebbene possano esserci ancora altre ragioni) che esso attira un po’ troppo l’attenzione di certa gente?

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    1. Sulla prima questione: la linea michaelica si è visto che non funziona tanto, diciamo così, ultimamente … il suo scopo era di “disinnescare” certe correnti relative al “celtismo deviato” – e ci son due post segnalati come Reminder, sulla questione – senza contare che, per J. Robin, il “celtismo deviato” avrebbe contribuito alle forze “nascoste” dietro la “nascita della ‘deviazione moderna’ (Guénon)” … la linea Torino Lione, dunque, usa dei depositi di forze sottili “tenute a freno” dalla “Traditio”, **un tempo**, non più oggi …

      Ricordo le lettere a J. Evola, ricordate qui su qualche vecchio post, ed anche le altre: tutte cose giuste. Un’annotazione: il magismo berbero è stato influenzato da quello sudanese-nigeriano – come ricordato dall’antropologa M. Rostaing Casini, un cui vecchio testo è stato citato, ma solo “en passant”, su qualche post precedente. In una parola: le due cose sono legate fra loro, e l’elemento “le plus redoutable” del magismo sudanese-nigeriano è di origine egizia – come ricordato dallo stesso Guénon, ed ovviamente lui si riferiva alla corrente deviata “du dieu à tête d’ âne” …

      Certamente anche in “Belgique”, “lato sensu” inteso, più che il Belgio politico dei nostri dì, senza dubbio. Sempre dietro vi è: celtismo deviato che “risuona” in ottava con il lato negativo della tradizione egizia, a sua volta – quest’ultimo – sopravvissuto in Africa. In certe zone dell’Africa. Il “licantropismo” sono gli “uomini leopardo”, sulle montagne dei Nuba. Montagne dei Nuba, donde Nubia …
      Sul petrolio, la “guerra occulta del petrolio”, chiamato “aqua diaboli” nel Medioevo, quando era **perfettamente** noto, eh, si badi …




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    2. Sui Celti e la loro deviazione, cf.
      https://associazione-federicoii.blogspot.com/2018/08/sui-certi-due-vecchi-post.html




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  5. Sul "petrolio" si potrebbero aggiungere due o tre elementi , tanto per ...
    1) Arabia Saudita
    2) Nigeria
    3) Venezuela
    4) Iran

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    1. Eh sì, e, guarda caso, son tutte delle zone in cui certe forze “sottili” sono forti, in un modo o in un altro.
      Per la Nigeria e l’Iran, le cose si san, per l’Arabia Saudita ed il Venezuela, le cose sono forse meno evidenti, ma: nel territorio dell’Arabia Saudita si trovano resti di forme dall’ “Irem delle alte torri” (quella ricordata da Lovecraft); per il Venezuela, i resti delle forme pre europee, mescolate con certe forme “magistiche” (di **non** alto livello, certo) di origine africana, via Caraibi ....

      Tutto legato all’ “aqua diaboli”, guarda caso ....

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  6. interessante questa immagine , molto interessante !
    https://i1.wp.com/www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2018/08/MAPPA-MC-CAIN.jpg?ssl=1

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