Uno: prima cosa lo shudra,
anche se non “dwija” (“nato due volte” = l’iniziazione
nel suo senso vero), non è ancora sottocasta, quindi è ancora
parte del sistema “vecchio”, oggi; due:
il bolscevismo è (stato) il dominio dello “shudra” (cf. R. Guénon, Oriente ed Occidente); terzo, last but first, quando la democrazia degenera si ha il dominio del **chandala**:
oggi è il dominio del “chandàla”
....
Si dice che quest’ultimo
sia “figlio” di una donna brahmana e di un padre shudra, cioè: capacità intellettuali – derivantigli dalla madre –
asservite – il padre – a preoccupazioni solo materiali.
E di nuovo; a
Coomaraswamy: non ci siamo, oggi la presente situazione è un “qualcosa” di ben più giù di quanto si possa immaginare e di
quanto tanti come te hanno immaginato in anni trapassati, e purtroppo troppi continuano a non sentirci da quell’orecchio:
è l’ emersione del fondo oscuro, al
di **sotto** dell’ultima casta, vale
a dire, symbolicamente parlando: un
“qualcosa” di cui la storia non ci dà
testimonianza, forse tranne dei casi di crisi massima, certe fasi della Rivoluzione francese, **certe** fasi, allora temporanee, o del processo, complesso, di “fine” dell’Imp. Rom.
E tuttavia, in quei
tempi erano delle fasi temporanee, di passaggio, non avevano una loro fisionomia precisa, cioè: sempre gli organismi socio politico religiosi **reagivano**, oggi, al contrario, non si vede la reazione, ed ecco la “novità”
in negativo, che **mai** s’è
vista; ora, o uno ne prende atto,
o uno non ne prende atto, ed è del
tutto affar suo, per quel che mi riguarda.
Se uno mi trova un esempio
di qualcosa del genere (come oggi)
nella storia, io dico “ok”;
attenzione, esempio che poi non
generi una reazione eh, che **non**
generi una reazione: nei casi detti qui sopra, infatti, una reazione ci fu, reazione che può non piacere, ma ci fu – può non
piacere Napoleone – ma reagì ad una situazione, ecc. ecc.
Possono non piacere i “regni
romano barbarici”, ma in ogni caso
reagirono, ed evitarono la dissoluzione completa: ed oggi?
Si vede qualcosa che
non siano le chiacchiere?
E questo è il **nostro** problema: niente e nessuno lo affronterà per
noi, possiamo starne certi.
Andrea A.
Ianniello
Ecco l’anticristo **non** sarà un Gengis Khan redivivo ....
RispondiEliminaLa “fine del mondo” sarà – INEVITABILMENTE – una grossa delusione: troppi annunci prima. L’anticristo NON sarà un “guerriero invincibile”, il “One World Government”, sempre annunciato, non si realizzerà mai pienamente, ma solo zoppicante, zoppicando, cioè in modo assai parziale, creando ancor più problemi di quelli che pretende di risolvere.
La “cifra” della nostra epoca è proprio questa fluidità, quest’ “inconsistenza” profonda.
Tragedie ci sono, e tante, senza dubbio, ma senza quella qualità di “evento” che prima le cose avevano.
Potente sensazione – QUESTA SÌ – che, a partire da un certo momento, il mondo sia andato crescentemente nell’irrealtà ... e chi è il “padre della menzogna” ... mah, chissà chi sia ….